Mobile Suit Gundam Target... Lost... Somewhere
Gundam Target in Sight (aka Gundam Crossfire, per gli amici yankee) è questo gioco in cui i mobile suit sono davvero bellissimi e imponenti e sembrano quasi veri. Finché non prendono a muoversi.
Quando aspetti un titolo per un sacco di tempo immaginandolo un capolavoro, abbagliato dalle solite pinocchiate da comunicati stampa, lo compri al day one scucendo sessanta sacchi sull'unghia, corri a casa per provarlo ignaro delle leggi del tempo e soprattutto dimentico del codice della strada, è facile che poi resti deluso. Regolare. Ma, ribaltando lo stesso principio, quando un titolo sai in partenza che è una vera merda, una roba oggetto di feroce contesa da parte dei maggiori siti della scena internazionale ludowanker, in una gara a chi gli rifilava il voto inferiore al 4 più basso, magari salta fuori che qualche partitina, senza aspettarti nulla, riesci pure a farcela, giusto? Sbagliato.
Enter il menzionato milionesimo gioco dedicato alla saga del robot bianco di Tomino: un eccellente, meraviglioso - si diceva - slideshow di modelli 3D di Zaku, RX-78, Guntank e compagnia. Peccato che poi le missioni abbiano inizio, precipitandoti in mezzo a una vagamente familiare piana calabrese spoglia e polverosa, con un frame-rate ben sotto i 20 fps, con i colpi che ti arrivano da tutte le parti. E allora, nonostante tutta la tecnologia dell'anno 79 dell'Universal Century, finisce che non ci capisci davvero un cazzo.
In foto, la cover. Quando di un gioco è l'unica cosa che ricordi con piacere, non è decisamente un buon segno. Per niente.
Quando aspetti un titolo per un sacco di tempo immaginandolo un capolavoro, abbagliato dalle solite pinocchiate da comunicati stampa, lo compri al day one scucendo sessanta sacchi sull'unghia, corri a casa per provarlo ignaro delle leggi del tempo e soprattutto dimentico del codice della strada, è facile che poi resti deluso. Regolare. Ma, ribaltando lo stesso principio, quando un titolo sai in partenza che è una vera merda, una roba oggetto di feroce contesa da parte dei maggiori siti della scena internazionale ludowanker, in una gara a chi gli rifilava il voto inferiore al 4 più basso, magari salta fuori che qualche partitina, senza aspettarti nulla, riesci pure a farcela, giusto? Sbagliato.
Enter il menzionato milionesimo gioco dedicato alla saga del robot bianco di Tomino: un eccellente, meraviglioso - si diceva - slideshow di modelli 3D di Zaku, RX-78, Guntank e compagnia. Peccato che poi le missioni abbiano inizio, precipitandoti in mezzo a una vagamente familiare piana calabrese spoglia e polverosa, con un frame-rate ben sotto i 20 fps, con i colpi che ti arrivano da tutte le parti. E allora, nonostante tutta la tecnologia dell'anno 79 dell'Universal Century, finisce che non ci capisci davvero un cazzo.
In foto, la cover. Quando di un gioco è l'unica cosa che ricordi con piacere, non è decisamente un buon segno. Per niente.
se fossi in te rispolvererei il capitolo picchia 2d per sfamicom..
RispondiEliminacrj
Federation Vs Zeon. Quello, secondo me, non era malaccio. E visto che da poco ho messo le zampe sulla versione DC, lo troverai a incrociare presto a queste coordinate.
RispondiEliminaAll inizio anche io ci sono rimasto male,ma dopo un primo approccio deludente ho"ingranato"e sono riuscito a entrare in"sintonia"con il non troppo comodo sistema di comando.
RispondiEliminaHo finito la campagna federale con piacere e continuerò con zeon.
Consiglio dateglinuna seconda possibilità.