Super Fracasso Fra., e in vacanza si va

Uno pensa che un titolo come Super Smash Bros. Brawl sia una roba per il peggio degli integralisti Nintendo. Di quelli che hanno in casa tre M82, e i cappellini di Mario e il poster di Samus e le mutande con i funghi.
Ma senza esser andati in piscina.
Invece ci giochi e, nel suo delirante processo di autoincensazione, scopri che al contempo riesce ad essere più divertente dei suoi prequel, meno pupazzoso e più intrippevole. Sarà che ci vogliono due ore solo per capire quale dei dodici sistemi di controllo sia il più funzionale. O, soprattutto, che prendere a calci in culo Mario e la sua banda di mentecatti dell'asilo con Snake e Sonic è una goduria incredibile. Diciamolo.
Detto questo, come la spoilerosa seconda parte del titolo di questo post lasciava intuire, tu saluti. Musica improponibile nelle orecchie e infradito ai piedi, le prossime settimane ti porteranno di nuovo in giro, ma una volta tanto non per lavoro. Che, anche se di questi tempi il termine è ormai quasi privo di significato, e con le prossime lungimiranti manovre governative ne verrà senza dubbio sancita l'impronunciabilità pubblica pena l'ammenda pecuniaria per atti osceni, ogni tanto una vacanza ci vuole. Echeccacchio.




Commenti

  1. Buona vacanza, dr. Manhattan... Su Marte, magari...?

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  2. Eh, caro Pietro (come butta?). Per ora sono a Berlino, a incontrare emigrati italiani alla Verdone, rispondere intimorito a bionde alte due metri e dall'aria severa, a scucire per due centesimi giochi usati ai ragazzini con la bancarella (bancarella che fa molto Peanuts, che fa molto Dickens, che qua fa molto caldo, più che altro). Ma, tra un paio di giorni, schiodo per uno dei miei viaggi molto più a est.

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