La donna esplosiva (Nuovo Cinema Guaglione)
Un appuntamento diverso dal solito per il Nuovo Cinema Guaglione, un film che rientra nei canoni della rubrica di straforo, più dalle parti di Ritorno al Futuro e Voglia di Vincere che da quelle dei soliti protagonisti rEgazzini in età da scuola primaria. Perché i ragazzi de La donna esplosiva (Weird Science, 1985) di John Hughes hanno superato la linea di confine, migrando dalle elementari e le medie alla prima superiore, passando da Topolino a Playboy, l'equipollente USA del Postalmarket dell'epoca. Di quelle pagine del Postalmarket. Perché ci saranno nerd che con il loro computer si avventurano nello spazio per incontrare Fabio Fazio (rima), risolvono casi della polizia o rischiano di far scoppiare una guerra termonucleare globale. Ma l’unica vera cosa che dei rEgazzini quindicenni in quella fase dell’esistenza lì avrebbero tirato fuori davvero dal solito computer onnipotente, a poterlo fare, era una strapheega in carne e ossa. Come Kelly LeBrock, la signora in rosso, una delle icone sexy più tope di tutto il decennio, nientedimeno? Ecco. E questo, in buona sostanza, lo sappiamo tutti. Ma vi ricordate tutte le comparsate di lusso (più o meno…) ne La donna esplosiva? E quando arriva Iron Man e fa la cacca nei camerini altrui? Ecco, vedi. Silenzio in sala, laggiù non vi lanciate i poppicorni. O peggio [...]
È il 1985 e John Hughes è il re del mondo. Laddove “mondo” = le commedie americane divertenti, che spaccano il botteghino e a guardarle oggi fanno un po’ tenerezza e tanta, tanta, tanta nostalgia. I nostri due protagonisti sono Gary Wallace, il biondino (Anthony Michael Hall), che da ubriaco o incazzato tira fuori una vocina acuta tipo Cartman di South Park, e Wyatt Donnelly (Ilan Mitchell-Smith), che nella stanzetta c'ha i poster degli Human League e dei Talking Heads. Il primo ha 16 anni, il secondo 15: ex bambini che si radono i baffi che ancora non hanno facendo un casino pazzesco con la schiuma da barba, sportivissimi atleti della piccola pugna,
non cagati dalle ragazze più carine della classe, vessati dai bulli (che escono con le tipe di cui sopra), costretti a una vita di sogni di rock'n'roll e bagni occupati. Fortuna che in loro aiuto arriva il grande amico dei giovani nerd del cinematografò degli anni 80: il compiùter che tutto può, tutto crea, compresi intere serie di cartoni animati giapponesi.
E così, ispirati da un film di Frankenstein, Gary e Wyatt si mettono a smanettare sul computer di quest'ultimo, un Memotech MTX512 con costosissima periferica FDX per leggere i floppy da 5 pollici e 1/4. Il computer è naturalmente uno di quelli alimentati a fantasia, di quelli che battendo due comandi, per tipo tre secondi, ti fa la magia, aprendoti davanti interi mondi in wireframe (#credici).
O almeno due tette da ridimensionare a piacere, come in un videogioco della serie Dead or Alive del futuro. E quando il potere computazionale del computer di Wyatt non basta più per elaborare cervello e minne artificiali, tocca tirar fuori l’altra magia informatica di Hollyvùd,
l'accoppiatore telefonico di WarGames, e sifonare da qualche centro dati tutto il mumbojumbo in Basic che serve. Noi qui a ribattere ore listati delle riviste per avere una cacchio di pallina rimbalzante,
loro lì nel tunnel psichedelico-romanista del cyberspazio in versione spicciola,
presi a infilare nello scanner le foto di Einstein e della LeBrock, i paginoni di Playboy, tette, culi, qualche numero del Lando. E se sembra un'idea da fumetto fantascienzo vecchio come il cucco, beh, è perché era un'idea da fumetto fantascienzo vecchio come il cucco (un albo EC Comics degli anni 50). Il risultato?
Esplodono tutti gli elettrodomestici di casa, la porta della stanza e mezza città, ché una volta tanto il solito generico e totally unrelated titolo italiano della pellicola non l’hanno pescato a caso:
perché a quella Kelly LeBrock, là nel 1985, con quel fisico, i suoi labbroni e l'accento inglese sexy, tutto ci puoi dire tranne che non è esplosiva come dinamite panata nel C4 e nei miniciccioli e gettata nel caminetto acceso. Il momento in cui lei, chiamata Lisa come il computer della Apple, esce da quella nebbia fucsia di Jem la cantante, in mutande e maglia corta e top, e chiede a quei due “piccoli maniaci” cosa vogliano fare, è nella memoria di tutti i rEgazzini dell’epoca. Memoria muscolare. Incancellabile, come la scena successiva, con la doccia dal montaggio sadico (non si vede niente). Cioè, Video Girl Ai? Ma vattene un po’ a fangiro.
Lisa può fare quello che vuole, oltre a limonarsi subito Wyatt, in quanto suo creatore primario: trasformare tutto ciò che la circonda, far apparire cose, vedere gente, grazie alla magia del compiùter. Come Automan, ma con tutto un altro sex appeal. Cursore e te, tizio con la giacchetta stellata? Anche voi a fangiro, andare.
Il resto è un'ora e mezza scarsa di ottovolante, di follia in bilico tra gli schemi classici da Nuovo Cinema Guaglione e le commedie di Hughes. Battute sceme, situazioni fuori di testa, edonismo reaganiano a base di Ferrari (complimenti all'antrista Francesco, che ha indovinato il film dall'indizio postato ieri sera su FB), citazioni, metacinema. Come quando Wyatt guarda per un secondo in camera, dopo che Chet fa quella battuta sui reggiseni in testa. Chi è Chet?
Il fratello stronzo di Wyatt, interpretato da un Bill Paxton che di lì a poco si sarebbe imbarcato sulla Nostromo insieme a Ripley. Ma Paxton non è l'unico volto noto in cui ci si imbatte nel film, si diceva all'inizio.
I due bulli, Max e Ian, sono Robert Rusler e Robert Downey Jr., che all'epoca si faceva chiamare Robert Downey e basta.
Che poi bulli... Guardate come se ne andava in giro Robertino. Coi pantaloncini da pinocchietto e i calzettoni da antongiulio. Vienilo a fare negli anni 80 da noi il bullo così, pirla, ché rimedi talmente tanti calci in culo che l'armatura di Iron Man da adulto te la dovrai fare allargare sul retro.
Ah, per la cronaca, i due Robert facevano gli scherzoni simpa anche nella vita reale, e ben più pesanti dello slush versato sulla capoccia dei due protagonisti. Downey non Junior e l'amico ebbero l'idea di defecare nella roulotte di una delle attrici (non quello della LeBrock, però), facendo incazzare come una bestia il regista, che interrogò tutto il cast per scoprire chi era stato. Senza riuscirci. In America a coppini dietro la nuca te ne tornavi, te ne, cagone. Prego notare che quando i due pirla incrociano Lisa sulle scale mobili del centro commerciale, partono le note di Pretty Woman di Roy Orbison. Col senno di poi, con significato mignottocenerentolico acquisito poi da quelle note, la scena assume tutto un altro senso, e infatti in alcune edizioni del film hanno soppiantato il brano con il tema principale, Weird Science (del gruppo New Wave Oingo Boingo, capitanato dal futuro compositore di colonne sonore Danny Elfman).
Dicevamo. Kelly LeBrock, incredibilmente bona anche quando la moda imperante dell'epoca la costringe ad andarsene in giro con un pechinese impagliato sulla testa.
La follia dell’incontro tra Lisa e i genitori di Gary, all'insegna delle battute sulle pippe e il sesso estremo, chiusa da quella citazione alla Harry Callaghan. Il missile e la colomba, i nonni di Wyatt, la pianista volante, il momento eroico Ehi tu, porco, levale le mani di dosso, al cospetto dei motociclisti mutanti.
Questi, sempre per la cronaca, erano l'inquietantissimo Michael Berryman de Le colline hanno gli occhi,
L'ora e mezza scivola via, con la fuga in Ferrari Mondial, lo scherzone pesante a Chet,
le due tipe carine della scuola che alla fine per Gary e Wyatt ce n'è, ovvio. È tipo la regola numero uno del Nuovo Cinema Guaglione. Prima che tutto torni altrettanto ovviamente come prima, che il missile, i nonni surgelati e Lisa dagli occhi blu spariscano, in un addio che fa commuovere i protagonisti e pure John Hughes dietro la macchina da presa, pare. La "Mary Poppins con le tette", come la LeBrock definirà in seguito il suo personaggio, scompare... per riapparire poco dopo come insegnante di educazione fisica in un liceo.
Un'intera classe da trasformare in atleti della piccola pugna, come solo nei film con la Fenech. Evviva gli anni 80 e l'aerobica, evviva la foca, che Manitù la benedoca.
Avevi tredici anni quando hai visto per la prima volta questo film in TV: da allora, hai avuto un’idea fissa in testa. E ok. La seconda idea fissa era invece di organizzare una festa selvaggia a casa tua come quella di Wyatt (ma prima dell'arrivo del missile e dei motociclisti mutanti), invitando tipo mezza scuola un week-end in cui i tuoi non c’erano. E hai fatto pure quello. E trascorso i due giorni successivi a pulire e cercare di nascondere i danni. Invano.
Come tanti giovani attori del Nuovo Cinema Guaglione, il tizio che interpretava Wyatt (Ilan Mitchell-Smith) ha smesso di recitare poco dopo. L'altro, il biondino, Anthony Michael Hall, ha continuato invece la carriera, apparendo in milioni di film (ricordate il Bill Gates de I pirati della Silicon Valley? Era lui) e telefilm.
Eccolo ne Il cavaliere oscuro di Nolan (2008), con l'impermeabile del giornalista TV Mike Engel.
La brunetta Hilly, quell'anno anche la Patricia di American Ninja, è apparsa in Beverly Hills 90210 e in svariata altra roba. Tra i suoi ultimi film, Kiss Kiss Bang Bang nel 2005.
Kelly LeBrock oggi ha quasi 56 anni e, per la sua età, rimane una gran bella donna. Diciamolo.
Questa foto, invece, te la conservi per quando esce Captain America: Civil War #teamCap #trololololo #Ironcagone
TUTTI GLI ALTRI FILM DEL NUOVO CINEMA GUAGLIONE:
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È il 1985 e John Hughes è il re del mondo. Laddove “mondo” = le commedie americane divertenti, che spaccano il botteghino e a guardarle oggi fanno un po’ tenerezza e tanta, tanta, tanta nostalgia. I nostri due protagonisti sono Gary Wallace, il biondino (Anthony Michael Hall), che da ubriaco o incazzato tira fuori una vocina acuta tipo Cartman di South Park, e Wyatt Donnelly (Ilan Mitchell-Smith), che nella stanzetta c'ha i poster degli Human League e dei Talking Heads. Il primo ha 16 anni, il secondo 15: ex bambini che si radono i baffi che ancora non hanno facendo un casino pazzesco con la schiuma da barba, sportivissimi atleti della piccola pugna,
non cagati dalle ragazze più carine della classe, vessati dai bulli (che escono con le tipe di cui sopra), costretti a una vita di sogni di rock'n'roll e bagni occupati. Fortuna che in loro aiuto arriva il grande amico dei giovani nerd del cinematografò degli anni 80: il compiùter che tutto può, tutto crea, compresi intere serie di cartoni animati giapponesi.
E così, ispirati da un film di Frankenstein, Gary e Wyatt si mettono a smanettare sul computer di quest'ultimo, un Memotech MTX512 con costosissima periferica FDX per leggere i floppy da 5 pollici e 1/4. Il computer è naturalmente uno di quelli alimentati a fantasia, di quelli che battendo due comandi, per tipo tre secondi, ti fa la magia, aprendoti davanti interi mondi in wireframe (#credici).
O almeno due tette da ridimensionare a piacere, come in un videogioco della serie Dead or Alive del futuro. E quando il potere computazionale del computer di Wyatt non basta più per elaborare cervello e minne artificiali, tocca tirar fuori l’altra magia informatica di Hollyvùd,
l'accoppiatore telefonico di WarGames, e sifonare da qualche centro dati tutto il mumbojumbo in Basic che serve. Noi qui a ribattere ore listati delle riviste per avere una cacchio di pallina rimbalzante,
loro lì nel tunnel psichedelico-romanista del cyberspazio in versione spicciola,
presi a infilare nello scanner le foto di Einstein e della LeBrock, i paginoni di Playboy, tette, culi, qualche numero del Lando. E se sembra un'idea da fumetto fantascienzo vecchio come il cucco, beh, è perché era un'idea da fumetto fantascienzo vecchio come il cucco (un albo EC Comics degli anni 50). Il risultato?
Esplodono tutti gli elettrodomestici di casa, la porta della stanza e mezza città, ché una volta tanto il solito generico e totally unrelated titolo italiano della pellicola non l’hanno pescato a caso:
perché a quella Kelly LeBrock, là nel 1985, con quel fisico, i suoi labbroni e l'accento inglese sexy, tutto ci puoi dire tranne che non è esplosiva come dinamite panata nel C4 e nei miniciccioli e gettata nel caminetto acceso. Il momento in cui lei, chiamata Lisa come il computer della Apple, esce da quella nebbia fucsia di Jem la cantante, in mutande e maglia corta e top, e chiede a quei due “piccoli maniaci” cosa vogliano fare, è nella memoria di tutti i rEgazzini dell’epoca. Memoria muscolare. Incancellabile, come la scena successiva, con la doccia dal montaggio sadico (non si vede niente). Cioè, Video Girl Ai? Ma vattene un po’ a fangiro.
Lisa può fare quello che vuole, oltre a limonarsi subito Wyatt, in quanto suo creatore primario: trasformare tutto ciò che la circonda, far apparire cose, vedere gente, grazie alla magia del compiùter. Come Automan, ma con tutto un altro sex appeal. Cursore e te, tizio con la giacchetta stellata? Anche voi a fangiro, andare.
Il resto è un'ora e mezza scarsa di ottovolante, di follia in bilico tra gli schemi classici da Nuovo Cinema Guaglione e le commedie di Hughes. Battute sceme, situazioni fuori di testa, edonismo reaganiano a base di Ferrari (complimenti all'antrista Francesco, che ha indovinato il film dall'indizio postato ieri sera su FB), citazioni, metacinema. Come quando Wyatt guarda per un secondo in camera, dopo che Chet fa quella battuta sui reggiseni in testa. Chi è Chet?
Il fratello stronzo di Wyatt, interpretato da un Bill Paxton che di lì a poco si sarebbe imbarcato sulla Nostromo insieme a Ripley. Ma Paxton non è l'unico volto noto in cui ci si imbatte nel film, si diceva all'inizio.
I due bulli, Max e Ian, sono Robert Rusler e Robert Downey Jr., che all'epoca si faceva chiamare Robert Downey e basta.
Che poi bulli... Guardate come se ne andava in giro Robertino. Coi pantaloncini da pinocchietto e i calzettoni da antongiulio. Vienilo a fare negli anni 80 da noi il bullo così, pirla, ché rimedi talmente tanti calci in culo che l'armatura di Iron Man da adulto te la dovrai fare allargare sul retro.
Ah, per la cronaca, i due Robert facevano gli scherzoni simpa anche nella vita reale, e ben più pesanti dello slush versato sulla capoccia dei due protagonisti. Downey non Junior e l'amico ebbero l'idea di defecare nella roulotte di una delle attrici (non quello della LeBrock, però), facendo incazzare come una bestia il regista, che interrogò tutto il cast per scoprire chi era stato. Senza riuscirci. In America a coppini dietro la nuca te ne tornavi, te ne, cagone. Prego notare che quando i due pirla incrociano Lisa sulle scale mobili del centro commerciale, partono le note di Pretty Woman di Roy Orbison. Col senno di poi, con significato mignottocenerentolico acquisito poi da quelle note, la scena assume tutto un altro senso, e infatti in alcune edizioni del film hanno soppiantato il brano con il tema principale, Weird Science (del gruppo New Wave Oingo Boingo, capitanato dal futuro compositore di colonne sonore Danny Elfman).
Dicevamo. Kelly LeBrock, incredibilmente bona anche quando la moda imperante dell'epoca la costringe ad andarsene in giro con un pechinese impagliato sulla testa.
La follia dell’incontro tra Lisa e i genitori di Gary, all'insegna delle battute sulle pippe e il sesso estremo, chiusa da quella citazione alla Harry Callaghan. Il missile e la colomba, i nonni di Wyatt, la pianista volante, il momento eroico Ehi tu, porco, levale le mani di dosso, al cospetto dei motociclisti mutanti.
Questi, sempre per la cronaca, erano l'inquietantissimo Michael Berryman de Le colline hanno gli occhi,
uno pseudo Terminator
e soprattutto Vernon Wells, che qui riprende i panni e la faccia da pazzo di Wez di Mad Max 2. Solo che, alla catena, al posto del giovinetto c'ha stavolta una tipa mulatta. L'ora e mezza scivola via, con la fuga in Ferrari Mondial, lo scherzone pesante a Chet,
le due tipe carine della scuola che alla fine per Gary e Wyatt ce n'è, ovvio. È tipo la regola numero uno del Nuovo Cinema Guaglione. Prima che tutto torni altrettanto ovviamente come prima, che il missile, i nonni surgelati e Lisa dagli occhi blu spariscano, in un addio che fa commuovere i protagonisti e pure John Hughes dietro la macchina da presa, pare. La "Mary Poppins con le tette", come la LeBrock definirà in seguito il suo personaggio, scompare... per riapparire poco dopo come insegnante di educazione fisica in un liceo.
Un'intera classe da trasformare in atleti della piccola pugna, come solo nei film con la Fenech. Evviva gli anni 80 e l'aerobica, evviva la foca, che Manitù la benedoca.
Avevi tredici anni quando hai visto per la prima volta questo film in TV: da allora, hai avuto un’idea fissa in testa. E ok. La seconda idea fissa era invece di organizzare una festa selvaggia a casa tua come quella di Wyatt (ma prima dell'arrivo del missile e dei motociclisti mutanti), invitando tipo mezza scuola un week-end in cui i tuoi non c’erano. E hai fatto pure quello. E trascorso i due giorni successivi a pulire e cercare di nascondere i danni. Invano.
Come tanti giovani attori del Nuovo Cinema Guaglione, il tizio che interpretava Wyatt (Ilan Mitchell-Smith) ha smesso di recitare poco dopo. L'altro, il biondino, Anthony Michael Hall, ha continuato invece la carriera, apparendo in milioni di film (ricordate il Bill Gates de I pirati della Silicon Valley? Era lui) e telefilm.
Eccolo ne Il cavaliere oscuro di Nolan (2008), con l'impermeabile del giornalista TV Mike Engel.
La brunetta Hilly, quell'anno anche la Patricia di American Ninja, è apparsa in Beverly Hills 90210 e in svariata altra roba. Tra i suoi ultimi film, Kiss Kiss Bang Bang nel 2005.
Kelly LeBrock oggi ha quasi 56 anni e, per la sua età, rimane una gran bella donna. Diciamolo.
Questa foto, invece, te la conservi per quando esce Captain America: Civil War #teamCap #trololololo #Ironcagone
TUTTI GLI ALTRI FILM DEL NUOVO CINEMA GUAGLIONE:
La storia infinita
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State buoni se potete
Uno sceriffo extraterrestre...
Voglia di vincere
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E.T. L'extra-terrestre
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Completamente rimosso dalla memoria... Toccherà ripescarlo in serata dalla Grande Rete. Grazie Doc
RispondiEliminaMai visto.
RispondiEliminaMi spiace, ma ti meriti un "vergogna!!". :D
EliminaAdesso tutti gli antristi che non l'hanno visto di corsa a recuperare che questo è un film IMPRESCINDIBILE per una sana crescita... anche se lo si guarda quando si è già adulti. :D
Cheers
Metallo, metallo per Drakkan!
Elimina;-)
Eh si, se è metallo è metallo oh :D
EliminaNo davvero Drakkan non puoi non vederlo. Qualcuno sa se lo hanno rieditato in DVD?
EliminaMe lo ricordo molto poco... da recuperare. Comunque, non fosse altro che per la Visione, #teamironman :-)
RispondiEliminaoddio, Kelly LeBrock oggi sembre Brooke di "biutiful"!
RispondiEliminaqualcuno ci ha dato dentro con il botulino, eh?
Kelly LeBrock con quegli slippini e quel toppino.
RispondiEliminaBasta, ho finito il commento...cioè...cosa vuoi aggiungere?
Credo che quel frame sia una delle immagini più sexy mai concepite. Ma proprio senza storia.
EliminaCheers
...e quindi adesso tocca rivedermelo e reinnamorarmi di Kelly LeBrock.
RispondiEliminaMi sa.
Eliminasinceramente l'ho sempre trovato una roba imbarazzante, anche per gli standard degli anni '80.
RispondiEliminaGran film, come tutti quelli di genere degli anni 80. Di quelli che fino a qualche anno fa te li rivedevi ogni estate al mattino su Italia 1, e tornavi bambino per un'ora e mezza. Ora non so se li danno ancora, da quando lavoro l'estate nel senso di "periodo dell'anno in cui non si fa un cavolo" non esiste più... T_T In questo film Kelly LeBrok era spaventosamente sexy, e quel ruolo da maestra/guida sul quale gioca le dava ancora più sex appeal. Un pò come l'aria svampita e un pò imbranata di Kim Basinger in "Ho sposato un'aliena", o la figura da "oggetto del desiderio maximo" di Elisha Cuthbert nel più recente "La ragazza della porta accanto". Aspetto un articolo su "Scuola di geni", uno dei miei preferiti!!!
RispondiEliminaScuola di Geni con Val Kilmer!!! Altro piccolo capolavoro!!
EliminaMA quanto belli erano i film per ragazzini negli anni 80?!?!? Altro che le cagate distopiche, finto impegnate che si sparano adesso!!
"Questo? Questo è ghiaccio. E' quello che succede all'acqua quando si raffredda."
"Questo? Questo è Kent. E' quello che succede ad un uono quando è sessualmente frustrato." :D
Cheers
Nooooo non l'ho mai visto!! Devo rimediare al più presto!
RispondiEliminaMah, ho sempre pensaco che per me l'unica cosa che si salva di questo film è Kelly LeBrock.
RispondiEliminaParlando in generale la filmografia di Hughes a me non ha mai detto niente, a parte la notevole eccezione del bellissimo Planes, Trains And Automobiles (da noi Un Biglietto in Due) con Steve Martin e John Candy, che guardacaso non era un film "ggiovane" di quelli su cui Hughes costruì la sua carriera.
Concordo, anche su "Un biglietto per due". come unico film davvero amabile dell'innocuo (e paraculo) Huges.
EliminaKelly LeBrock appunto indiscutibile, ma film che mi irritava e annoiava anche da ragazzino. Scemo senza essere demenziale, ammiccante ma in modo autocensurato e patinato, con due protagonisti decisamente troppo pirla e in fondo antipatici.
Non sempre il filtro della nostalgia salva tutto - tutto.
Per me è iniziato è tutto con questo film. E sono serio.
RispondiEliminauhh hai tirato fuori dal cilindro una pietra miliare della mia educazione sentimentale,credo che dovrò rivederlo ,il bimbominkia che ovviamente ero all'epoca si sarà perso tutti i doppisensi del film
RispondiEliminaCredo seriamente che Kelly LeBrock sia stata una delle mie prime attenzioni sessuali insieme a Lamù, Occhi di Gatto, Jem e La strega del primo film di Conan il Barbaro (don't ask).
RispondiEliminaApparte questo, ormai è ovvio che qui, quando si parla di roba anni '80, per me è sempre una figata indipendentemente se il film meritava veramente all'epoca.
La cosa che ricordo meglio, oltre LeBrock, è quando il fratello stronzo del protagonista viene trasformato in un flaccido mostro mangiamosche senza palle, quel mostro era pazzesco!!!
il mostro di cacca!!! ricordo la frase di Gary:"Ho sempre detto che tuo fratello era un grandissimo pezzo di merda, ma così è troppo!" ancora oggi mi fa scompisciare
EliminaMa se io non vi chiedo qua "Cosa nasce se si accoppiano Automan e la Donna Esplosiva?", dove me lo chiedo? :/
RispondiEliminaAvevo già visto strani assortimenti in giro, di Automan con la tipa olografica di Jem, Energy (certo, questa meglio messa dell'incorporea e psichedelica -ma dalla voce sexy- Shirka di Ulisse 31)
http://s11.postimg.org/zbmiu7s4z/image.jpg
http://img00.deviantart.net/a6dc/i/2015/192/3/2/su__all_opera____cursore_by_fagian-d90tqup.jpg
Elimina;)
EliminaDevo dire che con l'andazzo generale, dove esiste il remake della qualunque, di questo stranamente nulla.
RispondiEliminaE sì che con le stampanti 3D, una topa qualsiasi e due nerd potrebbero farne una versione anche sensata.
Comunque, grande film, gli anni 80 continuanno a rullare nell'eternità...
Un po' sul genere anni fa hanno fatto "RepliKate" in cui clonano una donna e la educano da uomo...
EliminaForse funzionava all'epoca per l'alone magico di questa nuova macchina quasi misteriosa, il computer, oggi ne abbiamo tutti uno in casa (o in tasca) e dopo anni di clonazioni varie devi metterla giù più difficile. Il film era molto ingenuo e parecchio stupidotto, ma la signora in rosso era roba da epistassi immediata!
EliminaZitti, ché la Universal minaccia da anni di tirarne fuori uno :)
EliminaMi pare ci abbiano fatto anche una serietv a fine anni 90.
RispondiEliminaYepa.
EliminaStessi personaggi, cast ovviamente diverso. E la nuova Lisa (Vanessa Angel) <<<<<< Kelly LeBrock.
Grande DOC! Film che adoravo sopratutto perche farcito di rimandi ai Van Halen, oltre alla breve apparizione televisiva di David Lee Roth durante l'esperimento, la versione di Pretty Woman è proprio la cover fatta dai VH contenuta nell'album Diver Down del '82. Allego il fantastico video del pezzo in questione https://www.youtube.com/watch?v=FWQRDI7mTyw
RispondiEliminaAll'epoca mi ero tagliato i capelli come il biondo ma, avendo la fronte di un metro, sembravo suo nonno 😐
RispondiEliminaSuper film, che ricordi...
pensa io mi ero fatto i capelli come il moro
EliminaWEIRD SCIENCE! Divertente e lei super bomba sexy.
RispondiEliminaIn tema di film della giovinezza (1991) e super bonazze, ieri sera ho visto dopo oltre 20 anni "Career Opportunities" ovvero "Tutto può accadere", con una Jennifer Connelly da pubertà istantanea.
Favoriamo un filmato dimostrativo:
https://youtu.be/FP3FsutfJUY
Ma chi ha ideato quella locandina?!? Kelly che messa così non rende un terzo di quello che era, i due ragazzi che sembrano dei deficienti (in effetti...) ma quelle righe di testo poi... piccoli spoiler che non invogliano a vedere il film...
RispondiEliminaIn effetti sembra un raro caso di ritocco "imbruttoso" (Cruscaccademy, lo aggiungiamo al dizionario?)...
Elimina#imbruttoso
EliminaFATE GIRARE!!111!UNDICIMILACENTOUNDICI
1985...lacrime di una classe di prima media... lo andammo a vedere al cinematografò in centro, a Palermo, come quasi sempre a sbafo... perchè io e quel palermitano lì a Te noto e che vive oggi in Nippolandia avevamo il compagno di classe il cui padre dirigeva una buona metà dei cinematografò palermitani.... ma questa è un'altra storia!
RispondiEliminaParliamo di Marco, sì? :)
Eliminasì... non ho aggiunto altri particolari per ovvie ragioni di privacy!!! ...
Elimina"La SECONDA idea fissa era invece di organizzare una festa selvaggia a casa tua come quella di Wyatt [...]. E hai fatto PURE quello."
RispondiEliminaO sei riuscito a creare una super-topa con un Memotech MTX512 e un accoppiatore telefonico, oppure non ho capito qual era la tua PRIMA idea fissa.
Lolle.
EliminaA quella festa, un tizio arrivò sull'uscio di casa col motorino, perché non si fidava a lasciarlo in strada. E io abitavo al secondo piano...
momento, momento, momento, momento, momento:adesso vogliamo un resoconto dettagliato della festa devastatoria a casa Apreda, magari in apposito post.
EliminaDa ragazzino lo adoravo... Oggi lo considero una perla del trash degli anni '80.
RispondiEliminaMa quel trash ingenuo e genuino :)
Sinceramente non sono mai stato legato a questo film, ma non per questo ne sottovaluto i meriti.
RispondiEliminaE chi se lo ricordava RDJ in questo film (cioè, chi se lo incoolava con Kelly LeBrock in prima linea dai)
In ogni caso il Grande Cinema Guaglione ha tirato fuori di meglio.
Ah, #TeamCap #ever
Lo ricordo perchè lo facevano sempre su Italia 1. Sempre le mattine d'estate. Film per ragazzacci sporchi!
RispondiEliminaVisto stravisto e rivisto ma oh mica mi ricordavo il titolo :D
RispondiEliminaL'ho visto per la prima volta l'anno scorso, non so per quali congiunzioni astrali, nella lista dei titoli da vedere prima di morire ,perchè ti era sempre restato in testa il trailer (e a ben vedere) . Cioè, 30 anni con un trailer in testa ! Mi faccio un applauso da solo ,e il mio psichiatra si accoda e annuisce fortemente .
RispondiEliminaIl film bello , bello anni 80 , ignorante ma sapientemente girato come si soleva fare. Goduto fino all'ultimo ,tra le varie chicche . Un gusto strano a vederlo a 40 borderline . Ma finalmente posso posso fare spazio in memoria .
A Sabato antristi !
Tra l'altro la scuola in cui Lisa compare come insegnante di educazione fisica è per la gioia di John Bender, la Shermer High,la stessa di Breakfast Club.
RispondiEliminaE lo scrivo orgoglione anche qui: HO INDOVINATOOOOOOOOO !!!!!!!!!
RispondiEliminaIl pc che si mangia le riviste s0zze e sputa fuori pheega: non è un'immensa metafora (ante litteram, MOLTO ante) dell'evoluzione dei costumi che, nel campo dell'intrattenimento solitario, avrebbe prodotto l'internet?
RispondiEliminaFilm indimenticabile, il pdf del caso preciserebbe che poi oltre a tutto il lavoro al computer era necessaria una bella bambolina attaccata ad uno spinotto sennò col razzo che veniva fuori Kelly le Gnok.
RispondiEliminaLa signora in rosso era davvero bonissima, poi si è sposata con Steven Seagal ed ha messo ventuordici chili, la tua foto mi ha stupito, la ricordavo dalle ultime apparizioni il doppio o niente.
Fantastico! Uno di quei film anni 80 come purtroppo non ne fanno più. Divertente, pieno di chicche e soprattutto, a mio parere, non gratuitamente volgare e stupido come molti film guaglionici di oggi. John Hughes a quei tempi era un grande, e ci ha regalato perle come "Breakfast Club", "Una pazza giornata di vacanza" e soprattutto "Un biglietto in due", una delle migliori commedie degli anni 80...ma non solo...
RispondiEliminaSceneggiatore di altri film mitici come la serie "National Lampoon's" (copiata da molti e con un recente remake dell'episodio "Vacation") e "Tutto può accadere" con un'altra topa astrale come la Connelly e con l'indimenticabile frase "Se fossi sudata, mi toccheresti? Ti toccherei anche se brulicassi di scorpioni." Come dare torto allo sfigatissimo protagonista?
Grazie Doc, hai riportato alla mente grandi momenti di nostalgia potentissima!
Film mitico, anche questo visto e rivisto. In quegli anni tra questo film e la signora in rosso la Le Brock era la mia pheega preferita!!
RispondiEliminaOvviamente noi femminucce giocavamo all'uomo esplosivo, mettendo insieme il meglio degli attori maschi. Il mio uomo esplosivo aveva il volto di Tom Cruise, i muscoli di Sylvester Stallone e la risata di Eddie Murphy.
RispondiEliminaDoc a quando un raffronto tra Vernon Wells e il suo clone Tetsuohariano? E magari un post su tutti i personaggi che Hara ha srubazzato qua e là. ...
RispondiEliminaDoc a quando un raffronto tra Vernon Wells e il suo clone Tetsuohariano? E magari un post su tutti i personaggi che Hara ha srubazzato qua e là. ...
RispondiEliminaGrazie doc per la donna esplosiva tanti bei ricordi.
RispondiEliminavolevo segnalare questo video su youtube
che sono riusciti a mettere in nella stessa discoteca un sacco di personaggi del cinema da restare a bocca aperta.
Hell's club mashup movie
https://www.youtube.com/watch?v=QajyNRnyPMs
gran film.
RispondiEliminaGrazie del post.
Il punto è che il soggetto è di quelli solo apparentemente giusti, ma non fornisce spunti per un adeguato sviluppo narrativo. Un pre-adolescente sogna di costruirsi una donna ideale sempre disponibile per le sue richieste sessuali. Una volta compiuta l'opera, tramite computer o altro, l'obietivo è soddisfatto. Lei appare, fin da subito si concede e poi?... Caro John Hughes ti ringrazio per aver dato vita nei primi minuti del film a questo sogno ma poi tutto il resto te lo sei dovuto inventare con grande sforzo. Magari una volta uscita qualcuno avrebbe potuto rapirla "prima" che si concedesse ai ragazzi che quindi avrebbero fatto di tutto per recuperarlo in vista di un finale "sexy ending". Oppure una otta continua per nasonderal a genitori ed adulti, e questo c'è. Girarla poi a sexy mentore che insegna ai ragazzi a credere in se stessi è un po' forzato. Insomma simpatica "sciocchezza anni '80" non tra le migliori, ma il computer che mangia le fotografie e s puta la ragazza è impagabile, così come il rosa anni'80 dello sfondo quando lei appare. Una cosa però spinge il limite dal pre-teen al porkis e cioè la dichiarata finalità sessuale della creatura, qualcosa che a quell'età era al tempo stesso liberatorio e fuori luogo in quel genere di film.
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