The King of the King of the Iron Fist Tournament (storia di un lottatore di bresslinz - 2a parte)


Siccome morto un King se ne fa un altro, e siccome era stato lasciato praticamente in mutande dai debiti contratti con gioco e prostituzione dal precedente King, il direttore dell'orfanotrofio inizia con l'appropriarsi di maschera e coda. Che, su ebay, buttale via. Ma poi si guarda un tot di episodi de L'uomo Tigre II, infila un pantacollant viola e un paio di stivaloni gialli che manco gli X-Men di Jim Lee, e se ne va al terzo torneo di Tekken. Le prende, torna a casa. Fine di Tekken 3. Passano gli anni, e quella vecchia pellaccia di Armor King è diventato nel frattempo il suo allenatore e mentore. Per rendere ancora più equivoca la figura di un uomo che indossa una coda giaguarata oltre che una maschera, il nuovo King si fa crescere i capelli come un tamarro di Rimini e stampare sul fronte del mutandone turchese da combattimento la scritta "Anger of Beast". Berta scendi che c'ho un giaguaro nelle mutande. Solo che un tipo, un certo Craig Marduk, gli ammazza il maestro guercio Armor King in una rissa. E lui, King II, che fa? La cosa più intelligente del mondo: paga la cauzione del bestione per farlo uscire di galera e affrontarlo nel quarto torneo del Pugno d'Acciaio. Il livello tecnico del torneo, snobbato anche dai fan più accaniti della serie, è talmente basso, che più che un Pugno sembra una mezza pugnetta. King si impone senza problemi su sorelle bone, invertiti vestiti di viola e vecchi in perizoma, batte Marduk e va all'ospedale per finirlo. Ma sulla strada incontra Padre Maronno che gli sussurra "E se poi te ne penti?". E lui, da messicano molto cattolico qual è, lascia perdere. Si sfila gli stivali acqua marina, e se ne torna all'orfanotrofio. Fine di Tekken 4.


Passano ancora altri anni. Il che indurrebbe a pensare che Heiachi veleggi ormai verso le 126 candeline, ma vabbé. King viene sfidato da Marduk, che in diretta tivvù su Tele Mexico (e in differita su Telespazio Calabria 2, a beneficio della locale comunità messicana) lo provoca indossando la maschera di Armor King. E aggiungendo dei commenti piuttosto coloriti sulle doti di chupera di sua sorella. Comprati paragomiti e ginocchiere un attimo più decorosi, King parte per il quinto torneo del Pugno d'Acciaio per ammazzare una volta per tutte Marduk. Ma eros e thanatos, e una cosa tira l'altra, tra i due alfine sboccia l'amicizia e financo l'ammore. I due omoni sudaticci tornano in Messico abbracciati sulle note de La Vida Loca. Fine di Tekken 5.


Ormai compagni per la (e di) vita, King e Marduk diventano un inseparabile tag team nei vari circuiti bresslinistici. Finché un giorno Marduk non viene battuto da un apparentemente redivivo Armor King. Ma come, si chiede King. Chi nasconde quella maschera? Ruggito, Tigre (Tigerman), Tigre (Tigerman), Tigre (Tigerman), avrebbero risposto quei rompipalle dei Cavalieri del Re. Al grido di "Abbiamo fatto trenta e facciamo pure trentuno", King si iscrive allora anche al sesto torneo del Pugno d'Acciaio. Ma un loop spaziotemporale, provocato dall'orchite spastica cui i videogiocatori sono stati precipitati da Tekken 6, lo proietta nel passato, nel corpo di Re Tigre. Giusto un attimo prima che Naoto lo scaraventi fuori dal ring, spezzandogli una panca nella schiena e uccidendolo. Fine di Tekken 6, fine di King II, fine.


[CONTINUA con KING III, un fruttivendolo di Città del Messico con antiche radici tolteche alla ribalta]

Commenti

  1. ..Come favola della buonanotte mi pare perfetta. Thank you.

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  2. Troverò il disaccordo dei più (macchisenefrega?) ma secondo me il miglior look è quello di T4

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