"Affaffino! Affaffino!" "Oh, ma quanto costano le banane a Firenze?!?" (Assassin's Creed II e l'Italia di SuperMario)

Uno dice, è sabato pomeriggio lento e un po'svogliato maggio è andato via un dito sotto il mento e gli uccelli fuggono infilando il verde dove la città si perde. Che poi siamo a novembre, ma vabbé. Che fai? Ti fai un bel giro nell'Italia rinascimentale ricostruita da Ubisoft. Allora carichi il codice review di Assassin's Creed II, ma ti ritrovi di nuovo alle prese con quel pezzente di Desmond Miles, l'ex barista trasformato in cronoassassino, che si lascia NUOVAMENTE abbindolare dalla biondina sexy. Che quando uno è coglione è coglione. La segue, e finisce a menar le mani in un garage. Regolare. Poi si fa portare in una nuova base segreta, un po' meno algida e molto più a conduzione familiare di quella dei templari della Abstergo Corporation. Qui, tra una pacca sulla spalla e un calcio in culo, lo rispediscono senza se e senza ma dritto dritto nel passato. Firenze, 1400, quasi millecinque. Ora, siccome Ezio Auditore non è un sicario mafioso come Altair, ma il rampollo annoiato e trombadeur di una famiglia talmente ricca che il suo palazzetto fa ombra al Palazzo della Signoria, lo porti a far visita a una gentile damigella nottetempo (segue minigame erotico interattivo), a saltellare come un coglione assieme al fratello di tetto in tetto, dritto nel bel mezzo di un'altra rissa. E visto che il capo della banda avversaria si chiama Vieri, e l'oggetto del contendere è a quanto pare il fatto che il presidente l'abbia fatto pedinare e che la fidanzata sia un'oca, scatta lesta una sassaiuola ed Ezio si becca un sanpietrino in piena faccia. Sbam, e benvenuto nel club delle facce sfregiate. Seguono pallosissimi dialoghi con l'intera famiglia Auditore, altre corse sui tetti, corse sui tetti intervallate dallo sgraffignamento senza pudore alcuno del contenuto di alcuni scrigni lasciati sui terrazzini (assassino no, ma topo d'appartamento sì), le solite torri da scalare per sincronizzarsi con la vita, l'universo e tutto quanto, medici con la maschera da cormorano, sgherri a cui sfuggire, quei fottuti piccioni sul ciglio dei tetti. "Là dove vedi i piccioni puoi saltare giù", puntualizza solerte una scritta a schermo. Ci sarà il solito covone di paglia ad attenderti, Ezio. Vai, vai pure tranquillo. Occhio solo a non scivolare sulla merda dei piccioni, che è un attimo che finisci a decorare il pavimento. Ma la cosa più inquietante di Assassin's Creed 2 (che, lo si sarà capito, per quanto si sforzi di apparire diverso, vario e gggiovane rispetto al prequel, l'è grosso modo, strutturalmente la stessa solfa) sono i dialoghi. La versione che stai giocando è in inglese. L'inglese con l'accento italiano dei Soprano e di Super Mario. Al quale sono mescolate, in modo totalmente random, alcune parole nella nostra lingua. Pronunciate malissimo, con pause assurde nel mezzo e con la traduzione letterale accanto. "Whaddayouthinkyoustupid beeeschero (penis)!". "Buonassséra mia cara madre (Hello my dear mother), Iwasjustlookin'foryou!". Ora, sei cosciente che la cosa non riguarderà la versione italiana del gioco, che verrà probabilmente tradotta integralmente nel nostro idioma, e pace. Ma perché, ti chiedi, privare i videogiocatori del Bel Paese di questo spettacolo? Quando lo trovi di nuovo, cioé, un giovane Leonardo Da Vinci che parla come SuperMario? Mamma mia checazzomisonoinventato!

In foto: Ezio passa al fil di spada un povero minchione fischiettando le note di un immortale brano di Pupo.
Firenze Santa Maria Novella quest'anno è forte la tua Fiorentina la colazione con i bomboloni e guai a chi parla male di Antognoni. Uno dei nuovi elementi del gioco è la gestione dei soldi. Completi una missione, e sono fiorini; ti metti a scassinare uno scrigno, e sono fiorini; ti beccano mentre borseggi, e sono schiaffi. Tutti questi fiorini li puoi quindi impiegare per ottenere cure dai medici con il becco, farti aggiustare armi e corazza dai fabbri, ingaggiare tizi pronti a menar le mani. Certo, ogni cosa ha il suo prezzo: una cura, cinquanta fiorini. Medicine al sacco, venti fiorini. Una corazza, cento fiorini. Quanti siete, cosa portate, un fiorino!

TASSO DI TACHIONI: Per quello che hai visto (ancora poco), ancora medio. Va detto peraltro che gli unici a sottrarsi nel gioco all'imbarazzante idioma misto sono i fruttivendoli. I quali, in un perfetto italiano, elencano le rape, le scarole e gli altri freschissimi prodotti della terra toscana di cui sono forniti i loro banchetti. Che, immagini, se nella Firenze del 1440, quasi milleecinque, provi a vendere turnip e prickly lettuce, non ti si incula di pezza proprio nessuno.

Commenti

  1. Non so se prenderlo, è pur sempre un gioco ubisoft, più in là del buono non può andare... sull'ennesimo cod che mi dici, lo hai provato?

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  2. Il collega Duff (che, in parallelo, stava sondando la versione PS3) mi dice che andando avanti migliora. Sarà. Quanto a COD, post in arrivo. Appena smetto di cazzeggiare con il visore da nevisììl.

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