Sì, vabbé, ma meglio FIFA 10 o PES 2010?

Ma, soprattutto, è più forte Hulk o La Cosa? E chi ce l'ha più lungo? L'ultima notte non l'hai trascorsa a dormire, per smaltire le scorie del cambio di fuso. No. Sei rimasto attaccato a una PS3 ad alternare vorticosamente i due codici review di FIFA 10 e PES 2010. Nove, ma anche dieci ore dopo, sei uno straccio da buttare. E ancora non sei giunto a prendere una decisione chiara. Sarà che in casa non c'è traccia di Sambuca Molinari. Meglio FIFA 10 o PES 2010? Tanto per cominciare, da che punto di vista? Si va un po' a vedere? Massì, dai. Attention... trois, deux, un...fiiiischiett!

IN COSA FIFA 2010 CE L'HA INNEGABILMENTE PIU' DURO:
- L'impatto, come e più di un anno fa, è da gioco realmente next gen. Merito, soprattutto, delle texture scelte per il campo e del sistema d'illuminazione.
- Il movimento dei giocatori è realmente a 360 gradi.
- Nella costruzione del gioco, compagni e avversari si muovono in modo più realistico sul campo. Vanno dentro davvero in tutte le direzioni, e quando scattano non sembrano i coniglietti della duracell con una batteria al titanio su per il culo.
- La telecronaca è un pelo meno vergognosa dell'altra. E gli effetti ambientali sono da urlo (cori, speaker, venditore di caffè borghetti abusivo, signore distinto sulla sessantina che si incazza come una biscia perché il posto è suo. Che al 27C secondo anello rosso, guardi, sono abbonato dal 1981)
- La risposta ai comandi è quasi sempre più pronta. In PES non siamo ai livelli bradiposi della demo, fortunatamente, ma ogni tanto qualcuno in campo dimentica la propria identità e il proprio precipuo posto nell'universo.
- Giochi con il Chelsea, non con il Northern London che indossa la maglia della nazionale cantanti.

IN COSA PES 2010 MINGE IN TESTA AL RIVALE:
- La fisica del pallone resta anni luce avanti. Non ci sono cazzi. Qui pallone vero - nei contrasti ma anche e soprattutto nei cross e nelle minelle da fuori - dall'altra parte Super Tele da 20 grammi un po' sgonfio chel'abbiamotenutotropponelcofanodellaUno. Quando calci a rete, lo senti, non ti chiedi dove sia finito il pallone oh toh ho segnato.
- Le nuove animazioni rendono le conclusioni molto più goduriose. Ma anche in mezzo al campo qualcosa si muove.
- Il ritmo di gioco, messi da parte gli Usain Bolt degli ultimi due anni, è finalmente quello giusto.
- I giocatori hanno la faccia dei giocatori veri. Non quella di manichini dell'Upim con in testa una parrucca alla Nino D'Angelo.
- Le divise sono quelle vere, non la loro versione candeggiata per sei giorni con l'Omino Bianco.
- Nel menu di FIFA non ci sono i Kaiser Chiefs.

COSA CONTINUA A MANCARE. IN ENTRAMBI
- Uno stadio decente, al posto di un convegno di spaventapasseri vestiti tutti uguali. Dai, cazzo ci vuole?
- Una telecronaca che sappia giustapporre in modo un attimo più credibile i toni normali e quelli concitati per le conclusioni. Senza far pensare che qualcuno, all'improvviso, abbia strizzato le palle a Pardo o Caressa.
- L'assenza totale di bug del menga. Ora, saranno i codici review, ma ne hai trovato uno per parte. E sono altrettanto surreali.

CHI VINCE?
Dopo il predominio EA di un anno fa, opteresti per un onesto pareggio. Qualcosa ti dice però che, se non scazzano di nuovo con l'Online (e tu sai che non possono, devono, vogliono farlo), tu quest'anno la stagione te la giochi sui campi Konami. Andata, via.

In foto: Vratislav Gresko. Celebre ex attaccante aggiunto della Lazio e della seconda squadra di Torino, ingaggiato dal Team FIFA come consulente per la fisica del pallone.

TASSO DI TACHIONI: In bilico. E Hulk ce l'ha innegabilmente più lungo della Cosa.

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