The Hateful Eight, la recensione senza spoiler

L'ottavo (anzi, l'8vo) film di Quentin Tarantino, una delle pellicole che attendevi di più degli ultimi tempi, e ti preme sottolineare il verbo attendevi, anche e soprattutto perché il distributore italiano ha ben pensato di farlo uscire da noi un mese pieno dopo gli USA. Grazie, ne. Un nuovo western, dopo Django Unchained, solo che The Hateful Eight con Django Unchained ha pochissimo a che spartire, stivaloni e pistoloni a parte. Tre ore e spicci dopo, esci dal cinema che stai ancora rimuginando. Bello? Oh, sì. Per tutti? Beh, no. NIENTE SPOILER, tranquilli. [...]
Caviamoci subito il dente analogico: non l'hai visto in 70mm. Non hai potuto apprezzare la proiezione in pellicola con questo vecchio formato dall'aspect ratio tiratissimo, il 2,76:1 dell'Ultra Panavision 70 - usato da Hollywood per Ben-Hur, Gli ammutinati del Bounty e altri film del Catanannico Superiore, tipo anni 50 e 60, e ripescato da Tarantino in una botta di hipsterismo cinefilo - essenzialmente perché la più vicina delle tre sale in tutta Italia che l'hanno proiettato in 70mm era a più di 500 km da qui, in una settimana in cui non potevi proprio alzare il culo da qui.
E però, da qui, volevi comunque vederlo al cinema, perché aderente alla confessione religiosa In sala è meglio, e soprattutto in quanto fermamente (mal)intenzionato a usufruire di quella immersione nella pellicola, nelle musiche di Morricone e nei dialoghi dei logorroici protagonisti di Quintino da Taranto che solo il buio di una sala poteva garantire. Ci sono film che se li guardi a casa sono un'altra cosa, si è detto più volte a queste coordinate, e che se te li sciroppi scaricati dall'Internet sono un'automortificazione. Questo è uno di quelli. E così ti sei accontentato di una banalissima proiezione in digitale - con un montaggio leggermente diverso e più corta di quella su pellicola di alcuni minuti - e sì, sei riuscito a tuffarti per 167 minuti nella sua storia, nonostante ILPROBLEMA©.
Al solito multisala si era radunato il pubblico trasversale dei film di Tarantino, dai 20 ai 70 e oltre, e c'erano ragazzi che si erano portati dietro il padre. Per un po' hai pensato che magari sarebbe stato bello fare la stessa cosa (quand'è che avete visto un film insieme l'ultima volta? Era davvero quando l'hai portato a leggersi l'Apocalypto di Mel Gibson, dieci anni fa?), perché forse anche al tuo vecchio sarebbe piaciuto vederlo. Solo che The Hateful Eight, pur avendone l'ambientazione e calzandone gli stivaloni e i cappelli a tesa larga, pur vestendone la mitologia da frontiera, non è esattamente un western
Parte westernissimo, con faccioni inquadrati da 30 cm, tanto che senti quasi tintinnare i dollari di Leone, e una raffica di citazioni di grandi classici del genere, al galoppo sulla neve con la colonna sonora di Ennio Morricone, di nuovo alle prese con Tarantino dopo aver composto "Ancora Qui" per Django Unchained. Ma il tempo di arrivare all'emporio di Minnie, di riunire tutto il cast in un'unica baracca perché la tormenta di neve non permette a nessuno di proseguire verso Red Rock, e The Hateful Eight abbandona la sua pelle di serpente a sonagli per indossare quella di vipera in un giallo di Agatha Christie.
Lì, in buona sostanza, The Hateful Eight diventa un remake alla Tarantino di Dieci Piccoli Indiani, solo che qui di negretti da filastrocca ce n'è solo uno ed è pure parecchio incazzato. Qualcuno, in quell'accozzaglia così eterogena di individui, non sta dicendo la verità, e inizia una feroce partita a Indovina Chi?, un poker a nervi tesissimi che rimbalza sulla barba incanutita e gli occhi lucidi del solito, enorme Samuel L. Jackson, sui baffoni di un Kurt Russell che è sempre Kurt Russell pure coi baffoni, sulla faccia da cugino di Jim Carrey di Walton Goggins, su quella via via più scassata di una povera Jennifer Jason Leigh, sul supplente di Christoph Waltz (Tim Roth), su un Michael Madsen sempre più meravigliosamente scazzato nel suo essere un Robert Smith tronfio, gonfio e senza trucco agli occhi. Il nordista nero, l'ufficiale confederato, il boia, la prigioniera, l'inglese, il messicano e financo una neozelandese, manca solo lo svizzero per non-farne una barzelletta.
Una povera, ma per niente scema Jennifer Jason Leigh, sempre più fan di Sissy
Spacek con il passare dei minuti. Tasso di violenza sullA donna, disturbante.
E fin qui, mentre continua il ping-pong di accuse e sospetti, e Quentin da Knoxville, Tennessee, gioca con la messa a fuoco, The Hateful Eight è un film per tutti, visto che il giallo è il massimo comun divisore dei gusti naturali cinematografici. C'è la verità da scoprire, in questo thriller calato nel gelido Wyoming pochi anni dopo la fine della Guerra di Secessione. Ci sono le carte da calare, i conti da far tornare. È su quello che arriva subito dopo che non sei sicurissimo. Nel senso che a te è piaciuto anche quello, e anche tanto, ma quando la parola viene ceduta all'emoglobina e a una pirotecnica applicazione del principio della Chekhov's gun, magari quello non è per tutti. Magari non tutti, appunto, soprattutto i i coetanei di Apreda Sr. sulle poltroncine lì davanti, avranno apprezzato questa cosa di esser andati a vedere un western ed essersi ritrovati nel bicchiere un giallo con la coda grandguignol, come neanche il primo Peter Jackson.
È un film strano, se ti fermi a rifletterci sopra un attimo, The Hateful Eight. È diverso da tutti gli altri film di Tarantino, in quanto nuova tappa della personale rielaborazione da parte del regista delle migliaia di pellicole che si è passato per le retine. Eppure c'è tutto quello che fa dei film di Tarantino dei film di Tarantino. I personaggi adorabilmente logorroici e tendenti ad attaccare pistolotti su una scala da zero a Bill che ti spiega la faccenda di Clark Kent, ci sono le raffiche di citazioni ad alzo zero, da La Cosa a Il Giustiziere della Notte 2 (magari materiale per un post apposito, come quello scritto per Django Unchained, ora vediamo), c'è il montaggio cronologicamente creativo, c'è il metacinema, con tanto di narratore che all'improvviso salta fuori così, perché sì (in originale lo stesso Tarantino). E, ovvio, ci sono anche le autocitazioni, all'aroma di mela rossa. Se con Django aveva creato un mostro di Frankenstein western, un mirabile patchwork di personaggi e situazioni presi da grandi classici e sconosciuti B-movie del genere, qui quel mondo è solo la scusa perfetta per avere tanti sconosciuti armati nella stessa stanza, per inscenare una storia talmente teatrale da esser perfettamente riproducibile in qualsiasi teatro. Non fosse che a teatro magari puoi anche avere attori bravi come quei mostri lì sul palco ("Improbabile, ma possibile", direbbe un certo nero che ha combattuto con i nordisti), ma non hai lo score super-Morricone di Morricone e la fotografia deliziosa di Robert Richardson.
Ti sei perso: dicevi? Che magari quella china su cui il film rotola giulivo nell'ultima parte non è per tutti. Che qualcuno tornerà a parlare di esagerazioni alla Tarantino, glissando sul fatto che le esagerazioni alla Tarantino fanno cifra stilistica del suo cinema esattamente quanto le faccette di Samuel L. Jackson, visto che quel cinema lì nasce e cresce proprio riportando in piazza le allegre, divertite cagate da laqualunque-exploitation movie. Può un uomo volare all'indietro come i tizi raggiunti dai proiettili nell'ultimo atto di Django Unchained? E sputare tre litri di sangue, come un lottatore di Tana delle Tigri? Sì, certo. Cazzo, mica è Il mondo di Quark o Esploriamo il corpo disumano.
Te lo sei goduto tantissimo, in buona sostanza. Hai dovuto rimuginare un po' sul tutto, dopo, ma per tre ore e spicci di proiezione non hai avuto neanche mezzo secondo di noia, di incertezza, un'ombra di vabbé. Hai solo pensato che così, in questa salsa, qualsiasi film sui gialli della Christie sarebbe stato molto più divertente. L'unico vero problema è stato, beh, ILPROBLEMA©, ché accanto a te era seduta una coppia di giovani abitanti delle caverne, due suggestivi minus habens che hanno preso a ridere - non a ghignare, si badi, ma a ridere, ahahaha, a voce alta - per ogni singola scena del film. Ogni. Anche quelle in cui non c'era assolutamente niente da ridere, quelle di tensione, i cartelli dei capitoli. Tutte. Ci son volute almeno tre, forse quattro occhiatacce abitate da una punta di furia omicida per far capire loro che dovevano chiudere la ciabatta. Kurt Russell li avrebbe uccisi a gomitate molto prima. Non sei un tipo litigioso, in quanto cintura nera di Mi rimbalza, ma certe cose esigono giustizia. Puoi fare casino al cinema se vai a vedere Zalone o qualche altra cagata, tu, ominide con la faccia di chi non capisce un cdn, accompagnato da una bertuccia ridens, ma porcadiquellaBarbie in un film del genere no. Soprattutto non a dieci centimetri dal mio gomito. Non sei un tipo litigioso, dicevi, ma ieri sei arrivato a due secondi dallo sgancio del CHE COSA MINCHIA C'AVETE DA RIDERE, MALEDETTI DEMENTI ROMPICOGLIONI?, urlato a volume Freccia Nera. Sono cose che non sono proprio cose.
Cinque presidentesse, via. L'hai visto poco Wide, ma di sicuro molto Wilde. A qualcuno non piacerà fino in fondo, letteralmente, ma stirazzi, l'ultima volta che hai controllato, questo era ancora un blog (di merendine) personale. Ah, ribadisci che vuoi i guanti neri di Madsen. 

NIENTE SPOILER nei commenti, non fate i selvaggi del Wyoming. Se proprio dovete, usate il tag [ROVINATORE].

The Hateful Eight
Recensito da: DocManhattan Data: Feb 05 2016
Voto: 5
78 

Commenti

  1. Ottimo film di Tarantino,ma non il migliore.
    Merita una seconda (e magari una terza) visione purtroppo non al cinema.
    P.S. Se Tarantino decidesse mai di fare un giallo potrei implodere

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  2. Bene bene,io quelli che continuavano a dire caxxate li avevo dietro SW7,mi era venuta una insana voglia di tirare testate..
    Questo film mi interessa,i western piacciono tanto come S. L. Jackson,ma mi rimane il dubbio... Che ci sia qualcosa di malato..

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  3. Devoguardarloallasveltanoncistopiùdentro!!!
    Tornerò in queste lande solo dopo la visione...arrivo Quentin!

    PS= Neanch'io sono un tipo litigioso, ma m'innervosisco come pochi per una roba del genere, e a volte un sano "hai rotto il razzo" è l'unica soluzione a fronte di questa piaga dilagante.
    Ti capisco. Non molliamo di fronte alle bertucce.

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  4. Ciao Doc,
    ho saputo che la chitarra che sfasciano nel film era una Martin ORIGINALE del 1870, noleggiata al museo Martin.
    Io suono la chitarra e già mi viene il magone tutte le volte che ne rompono una di scena, figuriamoci una vera.
    Qui poi, si tratta di strumenti senza prezzo.
    http://www.guitarplayer.com/gear/1012/historic-martin-guitar-accidentally-destroyed-in-quentin-tarantinos-hateful-eight--video/56497
    Non so se riuscirò a vedere quella scena.

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    1. Ops...
      Spero di non aver spoilerato.
      Doc, cancella tutto se ritieni opportuno.

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    2. Ma no, dai, spoilerinho innocuo.
      Ma non mi capacito che abbiano usato un originale.

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    3. Neanche io.
      Leggendo l'articolo, sembra che il memo "occhio che è autentica" non sia arrivato a Russel. Questo ha fatto sì che la reazione di stupore negli altri attori al momento della distruzione della chitarra fosse più che recitata.

      Viene da pensare al "gombloddo". :)

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    4. Da chitarrista (e feticista dello strumento) non posso che dire: meenchia che caxxata hai fatto, Kurt...
      Da quel poco che si riesce a vedere, che bel legno, peraltro.

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  5. Filmone,ho avuto la fortuna di godermelo in lingua originale in una sala enorme con altre 6 persone che non conoscevo nemmeno.Visto che e` molto verboso e si basa quasi esclusivamente su dialoghi consiglio,se possibile,di evitare il doppiaggio italico che credo mozzi di parecchio la bravura degli attori.
    Samuel L. Jackson veramente stratosferico,ma la sorpesa piu` gradita e` Jennifer Jason Leigh con un ruolo e un`interpretazione incredibile.Per me uno dei migliori film di Tarantino di sempre,racchiude in pieno l`essenza del suo cinema.
    Quello che non mi e` chiaro e` come sia possbile che un film del genere non sia nemmeno candidato come miglior film agli oscar....gli altri li ho visti quasi tutti e onestamente non ne e` trovato uno che mi faccia gridare al miracolo,soprattutto facendo il raffronto con chi l`oscar l`ha vinto l`hanno scorso.
    Se The Big Short finisce per prendere la statuetta c`e` qualcosa che non va davvero a mio avviso.
    Scusate l`OT ,ma dovevo sfogarmi con qualcuno!

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    1. In linea generale sono d'accordo sul discorso doppiaggio, ma per me Jackson avrà sempre la voce di Ward che cita Ezechiele 25:17. Non posso farci nulla :)

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    2. Per gli oscar si guarda prima se il film è politicamente corretto e poi lo si candida.

      Che poi è il motivo per cui uno yuppie bancarottiero, truffatore ed evasore o uno schiavista convinto e crudele non sono neanche stati presi in considerazione.

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    3. This. La cosa, soprattutto negli ultimi anni, è palese. Come è palese che al tema dell'Olocausto, Hollywood, per ragioni storiche, sia molto sensibile. Lo dico, dovesse passare qualche precipitevolissimo dell'Internet, come mera constatazione di fatto, senza voler esprimere un giudizio sul fatto in sé.

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    4. Mi pare che quest'anno sia candidato anche Mad Max: Fury Road.

      Grasse risate.

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    5. Credo che,come scritto gia` sopra,Mad Max non rientri nel film tipo che di solito viene premiato con l`oscar,anche se fra tutti quelli in corsa forse e` davvero il migliore.

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  6. Causa pupa, temo dovrò ripiegare su una proiezione casalinga.

    Piuttosto Doc, parlando di film "teatrali", una retrorece su Bunraku non ce la omaggi? :)

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  7. Devo andare a vederlo! Devo andare a vederlo! Devo andare a vederlo! Devo Andare a vederlo! Devo andare a vederlo!
    Devo andare a vederlo! Devo andare a vederlo! :)

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  8. Io l'ho visto due volte: perché sì, questi sono film da vedere al cine ma sono anche film che in Italia NON POSSONO uscire più di un mese dopo solo perché c'è San Zalone in (ogni multi) sala, ecchecaspita! Quindi la prima volta in originale subbato potendomi gustare al meglio un meraviglioso Roth "all'inglese", la seconda al cinema con tutto il contorno di surround e Morricone che dicevi tu Doc.
    Secondo me però la quantità di exploitation è stata ridotta rispetto a Django (se si esclude quella scena con protagonista Channing Tatum): concentrata in pochi episodi ma ridotta e non diluita lungo tutta la durata del film. Non trovi Doc?

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    1. Dunque...

      [SPOILER]
      Il tono generale non è quello di un Deathproof, chiaro, ma da quando Il Boia e O.B. iniziano a vomitare sangue in quel modo, è tutta una sgasata verso lo splatter vero e proprio. Teste esplose incluse. E infatti nella colonna sonora c'è... ;)

      [FINE SPOILER]

      E infatti nella colonna sonora c'è...

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    2. [ROVINATORE] Da mesi si parlava di collegamenti con La Cosa...sinceramente non mi sarei aspettato nulla di diverso da una deriva splatter, tra l'altro bellissima, efficace, da pugno nello stomaco. [ROVINATORE]

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    3. Beh, di sicuro non dico che sia un "per famiglie"...

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    4. Beh, di sicuro non dico che sia un "per famiglie"...

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  9. Domanda di rito: c'è qualche scena dopo i titoli di coda?

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  10. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Copio e incollo il messaggio di Babol aggiungendo un bel tag, così non si incacchia nessuno.

      [ROVINATORE]
      Più ci ripenso più capisco di averlo amato. E sì, mi sono fatta due ore e fischia di macchina per andare a Melzo (che non sapevo nemmeno esistesse fino a sabato) e guardarlo come Quentin comanda, perché a Quentin non gli puoi dire di no.

      LO. Spettacolo.
      Tre ore che sono passate come tre minuti, alla fine delle quali volevo rivederlo da capo.
      Tra il primo e il secondo tempo, durante quel mirabile monologo di Jackson, ho dovuto sbattere gli occhi per rendermi conto di non essere lì, in quel maledettissimo emporio di Minnie che mi ha messo ansia tanto quanto la "stazione" de La cosa, bensì in una sala cinematografica (senza scimmie, per fortuna, ché sono donna ma davanti alla mancanza di rispetto verso Quentin divento belva e ti sventro <3).

      Alla fine del secondo piangevo sangue davanti alla trasformazione della Leigh da donna a demone (lei è davvero fantastica!!) intanto che cercavo di venire a capo di questo meraviglioso, sanguinosissimo giallo/horror/western che solo Tarantino poteva mettere in piedi.

      Unico neo: Madsen e Roth si sentono poco e un paio di doppiatori (soprattutto quello di Tarantino) erano scandalosi. Ah, ma arriverà il fo**uto bluray!!!!

      [/ROVINATORE]

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  11. Una volta, mi sembra quando andai a vedere Looper, mi girai verso dei ragazzetti la fila dietro di me tirando giu una bestemmia da far impallidire la buonanima del caro Mosconi. Non sono un tipo da bestemmie, ma chi fa bordello al cinema non riesco a digerirlo. Detto questo... andró a vederlo lunedì con mio padre (dopo anni) e martedi con amici... spero proprio ne valga la pena ;)

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  12. La tua recensione mi riempie di gioia e gaudio! :D Visto che qui a Roma abbiamo la fortuna della proiezione in 70mm a Cinecittà, sto aspettando di avere un attimo di tempo... ma dopo la tua rece sarà veramente difficile: la scimmia ha le dimensioni di King Kong!

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  13. Non vedo l'ora di vederlo ma devo aspettare mercoledì
    Il primo Peter Jackson? Era un'iperbole vero? :-)

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  14. Doc, visto questa settimana anche io (uscito tardino pure qui in Germania). In lingua originale e 70 gloriosi mm. Schermo infinito, e dalla mia posizione un po' a lato (purtroppamente) sembrava ancora più dilatato. Gli altri film di Quentin li ho visti doppiati (la prima volta) e ti dirò: Jackson è qualcosa di favoloso in ogni caso, ma in inglese è semplicemente magnifico.

    Per il resto mi trovo d'accordo con te, come al solito sei un po' il nostro Socrate, ci tiri fuori la canoscenza di cose che non sapevamo di conoscere! L'unica è che sì, mi aspettavo un western (nonostante le avvisaglie dal trailer) e mi sono ritrovato con altro tra le mani. Quindi personalmente 5 presidentesse no, ma 4 e mezzo sì, perché comunque il tempo è volato.

    Comunque, cambiano i luoghi ma le brutte persone no: anche in sala con me c'erano spettatori che ridevano sguaiatamente per scene decisamente non comiche. Altro che gomitate...

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  15. Devo ringraziare i miei amici di Milano che mi hanno consentito di andarlo a vedere in anteprima alla multisala di Melzo per vederlo "come dovrebbe essere" in 70mm.
    Comunque anche se ho apprezzato non sono riuscito a farmelo piacere come avrei voluto, di seguito qualche motivazione:
    -Avendo scarse conoscenze della Guerra di secessione e del rapporto nordisti/sudisti probabilmente mi sono perso molte sfumature e implicazioni.
    -È molto diverso dagli altri Tarantini perché qui non ho mai trovato la violenza catartica o stemperata da qualche trovata ridanciana, a differenza delle scimmie urlatrici di cui sopra non ho mai riso, nemmeno alla gag della porta (che non so nemmeno se dovesse far ridere). La battuta ultrascorretta sui vecchi è memorabile però!
    -Gli Otto sono davvero "pieni d'odio" e forse è anche per questo che alla fine non sono riuscito ad affezionarmi davvero a nessuno, se vedi che ti affezioni più all'attore che al personaggio forse qualcosa non va...
    -Non so se dipenda dal doppiaggio italiano ma certe cose tipo il mandriano che parla come Batman o Walton Goggins che ride come Topo Gigio non si possono sentire!

    Personalmente ho preferito Django e a questo darei 3 presidentesse e 1/2, ma ripeto parere mio.

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    1. Non l'ho visto doppiato, ma in originale Michael Madsen ha una voce profondissima e roca e Walton Goggins un tono effettivamente "da topo". Il migliore comunque è Demian Bichir, a metà tra la voce da stereotipo del messicano e da Yosemite Sam.

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    2. [ROVINATORE] Per quanto riguarda nord vs sud non c'è bisogno di sapere chissà cosa. Non sono i dettagli storici ad essere fondamentali.
      Il tema è il razzismo, che nel film viene fuori più e più volte. Ecco allora la contrapposizione nordisti sudisti, afroamericani e ispanici.
      Con Tarantino il problema è che ha creato un modo di fare cinema talmente innovativo e caratteristico che poi lo spettatore va al cinema sperando di vedere un particolare Tarantino. Ma proprio perché grande sperimentatore bisogna andare al cinema con la volontà di farsi sorprendere. Sta mutando il cinema di Tarantino...già dai Bastardi in maniera profonda.
      Hai colto perfettamente il discorso sugli otto odiosi e sulla difficoltà che si può avere nell'immedesimarsi (per me cosa non necessaria).
      Per me è chiaro l'intento di Tarantino ed era immaginabile. Sta presentando uno dei mali più grossi, forse il più grosso: il razzismo.
      L'America è marcia e qui viene fuori un cinismo grosso come una casa. Cerca la repulsione nello spettatore. Persino la simpatica Minnie diventa improvvisamente odiosa e schifosa (forse con un effetto maggiore rispetto agli altri), quando scopri che odia gli ispanici...nessuno si salva.
      Sul doppiaggio non posso dire nulla (andrò cmq a vederlo anche doppiato), ma Goggins in lingua è speciale, con quella cadenza del sud così marcata.
      Per me non ci sono paragoni: 5 a The Hateful Eight, 4,5 a Django. [ROVINATORE]

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    3. Grazie per la risposta molto concisa e precisa.
      Probabilmente, riguardo al razzismo, Quentin ha capito che non serve a niente buttarla sul ridere (come le gag sui cappucci del proto-Klan di Django) e quindi presenta i razzisti come la feccia che effettivamente sono, da questo punto di vista posso capire di più. Anche se

      [ROVINATORE]
      onestamente non mi sembrava che nel flashback Minnie fosse così prevenuta nei confronti di "Señor Bob"! A meno che non fosse l'ennesima menzogna di Marquis... E se così fosse mi chiedo se Il Boia non fosse davvero l'unico onesto là dentro!

      [FINE ROVINATORE]

      Sulla colonna sonora davvero niente da eccepire comunque, eccezionale.

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    4. Estendendo un attimo il campo...

      [ROVINATORISSIMO]
      ...
      ...
      ...credo che, al di là del tema razzismo - qui, concordo, molto forte - il concetto di base sia appunto che gli otto pieni d'odio non siano quello che sembrano. Nessuno di loro, non solo quelli con l'identità posticcia. Il nordista nero vittima di una caccia all'uomo... che per fuggire ha bruciato anche dei poveri cristi e in passato ha dato la caccia agli indiani; il cacciatore di taglie violento e forcaiolo... che però pulisce il viso della sua prigioniera a cui ha cercato fino a quel momento di cambiare i connotati; lo sceriffo (forse) scemo del villaggio, che però alla fine non è per niente scemo come sembra. E poi, soprattutto, la donna perduta e senza speranze, #cheinvece.

      [FINE ROVINATORE]

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    5. - ROVINATORE ? -
      ..
      ..
      ..per riprendere l'inizio del post, il gruppo in cui ogni personaggio ha un segreto rivelato alla fine è un classico dei gialli alla Christie e derivati. Tarantino ovviamente lo riprende con personaggi totalmente inusuali al genere
      e lo ricostruisce come suo solito, ma come struttura non è diverso da, che so, "Invito a cena con delitto"

      @ woody :
      il boia secondo me se la gioca con il giudatore di diligenza; anche se nell'escalation di rivelazioni alla fine lo sceriffo è meno peggio di altri e ha pure un accenno di cambiamento .

      FINE ROVINATORE

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    6. Mah alla fine io non inserirei O.B. in questo discorso più che altro perché


      [MEGA ROVINATORE TOTALE]

      è un personaggio che non ha nessuna utilità a livello di trama se non depistare lo spettatore sul fatto che in realtà l'Ottavo degli Otto sia quello nascosto nella cantina dell'emporio. Per cui credo sia volutamente caratterizzato poco e male.

      [FINE ROVINATORE TOTALE]

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    7. In effetti hai ragione, è un personaggio di supporto. Pero'

      [ROVINATORE]

      quello sotto è il numero nove, io conterei il generale sudista come ottavo

      [FINE ROVINATORE ]

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  16. Me lo sono goduto nello Studio 5 di Cinecittà attrezzato per l'occasione con una scenografia che ricorda il set del film. Lingua originale, pellicola in 70mm su schermo colossale, scene tagliate e 13 minuti di intervallo (in tempo reale con la narrazione alla ripresa della proiezione).
    Tre ore e due minuti di tensione, dall'ouverture ai titoli di coda. All'uscita avevo i brividi, e non per la neve finta. Mi ci sono voluti 3 giorni di assimilazione per comprendere fino in fondo cosa ha creato il buon Quintìn insieme a quel genio nascosto dietro l'aspetto di un impiegato di banca di Morricone. Sicuramente è nella top three dei film di Tarantino.

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  17. Condivido in pieno la tua recensione DOC. Ho avuto l'onore di vedere The Hateful Eight la scorsa settimana alla premiere italiana organizzata
    magnificamente da Rai Cinema e Leone Film Group presso lo storico Teatro 5 di Cinecittà, con tanto di ricostruzione del set e neve finta che cadeva dal soffitto. Lasciatemi fare lo "sborone", ma ho visto il film seduto esattamente davanti a Kurt Russell e Tarantino (il primo si è alzato dopo un'ora, il secondo dopo i titoli di testa). La versione proiettata in 70mm è davvero un'esperienza che va vissuta, ma premetto, da quello che ho letto, rispetto alla versione editata per la proiezione in digitale, i momenti inediti sono pochi e trascurabili, sta di fatto che proiettato in pellicola il film guadagna moltissimo in termini di luce e nelle inquadrature degli esterni; la scena con il racconto del personaggio Samuel L. Jackson è visivamente incredibile, l'impressione è quella di assistere ad uno di quei colossal girati negli anni '60.

    Finito il film, ho incontrato Tarantino che girovagava nell'area adibita all'after party e finalmente chi di dovere mi ha presentato a lui
    come colui che realizzò il primo teaser poster di Django Unchained. Purtroppo non voleva farsi fotografare, ma "mi sono accontentato" della sua forte stretta di mano e dei suoi complimenti per quel poster che mi cambiò la vita. Serata indimenticabile, ho realizzato il mio sogno.

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    1. Kudos, Federico, e sono contento che l'incontro sia finalmente avvenuto :)

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  18. Non vedo l'ora di vederlo, ma dovrò aspettare il dvd, un po' per necessità da bimbi piccoli, un po' perchè in italiano non lo guardo neanche ;P...
    Riguardo al dubbio se sia o meno un film per tutti dato il tasso di viulenza... Beh, è un film di Tarantino, se d'improvviso si mettesse a fare robe delicate per tutta la famiglia ci rimarrei male: da adolescenti babbei lo si guardava per lo splatter, da grandi lo si ammira per il sublime linguaggio cinematografico (infatti da rEgazzino Jackie Brown non mi piacque, troppo poco "Pulp fiction": rivisto anni dopo mi sono dato retroattivamente dell'imbecille).

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    1. Io Jackie Brown l'ho visto una volta al cinema, e poi qualche spezzone in tv... merita davvero tanto?

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    2. Per me tantissimo!
      Pam Grier eccezionale.
      Ma secondo me, più di quanto potrebbe essere The Hateful Eight, è il film meno compreso di Tarantino.
      Un atto d'amore nei confronti della blaxploitation.
      A suo tempo non fece scalpore come Le Iene e Pulp Fiction (non ci sono le sfuriate e violenze dei primi due film).

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    3. Jackie Brown è come avere il meglio di Tarantino e di Spike Lee fusi insieme per un film che ti prende a cazzottoni nello stomaco, pesantemente.

      Il mio preferito.

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    4. col senno di poi,s proprio dovessi spaccare il capello in quattro, per Hateful Eight avrei preferito una seconda parte "alla Jackie Brown", un po' meno esagerata ed un po' piu` sottile: stile "partita a scacchi" piuttosto che "slasher movie".
      ma va benissimo anche cosi`, eh.

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  19. Il "demente ridens randominco" l'ho avuto di fianco pure io qualche giorno fa mentre guardavo La Grande Scommessa, cazzarola rideva pure mentre si parlava di titoli derivati!
    Anyway, bella recensione as usual. Mi prenoto per la visione in settimana ;)

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  20. anche dove l' ho visto io c' erano quelli che ridevano come se stessero vedendo le comiche..boh! Comunque, grandissimo film.Le musiche di Morricone davver magnifiche, e Quentin ormai è nel pieno della sua maturità artistica. Ha abbandonato almeno per questo film, il tono un po gigionesco delle sue ultime pellicole per darci un film teso,psicologico e MAI noioso. Bellissimo, ma come dice il Doc ,non è per tutti..specie in quest' epoca fatta di maniaci degli smartphones che non riescono a concentrarsi su nulla ( altra categoria molesta al cinema, quantomeno per me) .

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  21. il film mi è piaciuto parecchio, non è il migliore di Tarantino ma nemmeno il peggiore.
    Jackson, Russell, Madsen e Dern sono i migliori. Non mi capacito che qualcuno consideri l'interpretazione della Leigh da Oscar babbèsaràoibbò. Il main theme di Morricone non mi esce dalla testa.

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  22. Meno male. Devo ancora leggere la recensione e scrivo questo commento avendo guardato solo le "Presidentesse". Ho visto la pellicola Giovedì e, pur non essendo un fanboy di Tarantino ma solo uno che lo rispetta molto, questo è uno dei pochi veri film belli che ho avuto il piacere di vedere perlomeno negli ultimi mesi, ma oserei dire anni. Meno male. L'opinione del Doc conta, ed aver scorto 5/5 in fondo all'articolo mi rincuora. Adesso vado a leggerlo. Meno male che, ogni tanto, un film davvero bello lo fanno ancora.

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  23. Visto ieri sera, tre ore passate al buio di una sala incredibilmente rispettosa, con il sorriso stampato in faccia. Non perché il film faccia ridere, ma un sincero sorriso di gioia per l'opportunità di gustarmi un film B E L L O. Dai primi infiniti minuti bianchi e freddi alle ultime parole della lettera di Lincoln, che gioia, signori, che lustro per gli occhi! Da rivedere assolutamente in lingua originale, ché credo il doppiaggio (per quanto non affatto malvagio) si sia portato via un po' di spettacolo. Aggiungerei i sottotitoli però, ho visto il trailer in inglese e cazzarola, ci ho capito poco :D grande smacco per me che seguo abitualmente le serie tv in lingua, ma tant'é...

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  24. Un Tarantino così cattivo non lo vedevo da secoli... Magnifico!

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  25. Spoiler alert:una scena tratta dal film: https://www.youtube.com/watch?v=wwuwkVgE43w

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  26. A me non è piaciuto. Sceneggiatura povera, carente su alcuni punti (uno grosso come una casa, da L'emporio di Minnie in poi). Poi vorrei sapere da Tarantino se ce l'ha con Kurt Russell, visto che SPOILER gli fa fare sempre figuremmè.

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  27. Anch'io avevo due tizi dietro che ridevano decisamente troppo, perciò capisco il fastidio e le maiuscole in grassetto. Ciononostante, mi è piaciuto, anche se non al 100% (ma anche Django, rispetto agli altri Tarantini, mi aveva fatto impazzire). Però ho adorato [ROVINATORE] tutti i dubbi che restano irrisolti alla fine [ROVINATORE]. E voglio proprio aspettare al varco chi mi viene a dire che è un film maschilista perché menano la tipa.

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  28. Non vi sembra che ci sia un buco di sceneggiatura grande quanto una voragine?

    [ROVINATORE]Quando Channing Tatum da sotto spara ai gioielli di famiglia di Samuel L. Jackson, parte una sparatoria che ferisce sia il Boia che il nuovo Sceriffo (alla gamba, tant'è che dopo il flashback deve muoversi con l'aiuto di una sedia). Perchè Tatum non è uscito dalla botola? Poteva uccidere entrambi e GG [ROVINATORE]

    Nel complesso mi è piaciuto molto poco, la violenza di Tarantino per me riesce quando è over the top, talmente esagerata che entra nel regno del cartoon. Qui è tutto fin troppo serioso, per i miei gusti.

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    1. I buchi sono parecchi a mio avviso. Tipo non si capisce perché [ROVINATORE]i complici di Daisy aspettino così tanto (essendo in superiorità numerica oltretutto) a fare fuori John Ruth e il resto [ROVINATORE].

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    2. [SPOILER]
      well, no. sono quattro contro quattro. e The Hangman ha la presenza di spirito di sequestrare le armi a tutti da subito in punta di fucile, lasciano lui e Marquis gli unicic armati. a quel punto dovevano solo apsettare il momento giusto e coglierli di sorpresa (e non ci han messo molto, e` arrivato qualche ora dopo).
      [FINE SPOILER]

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    3. Nel flashback è detto chiaramente che avevano nascosto delle armi (es. sotto al tavolo). E poi, perchè quattro contro quattro? Il generale è complice, o almeno neutrale,in più c'è Jody nascosto (6 cavalli non lo considero)...In più, l'emporio di Minnie è una tappa obbligata per Red Rock, sarebbe potuto arrivare chiunque a rovinare il piano, perchè aspettare e non farli fuori subito? Tanto più che Marquis aveva capito tutto dall'inizio (la storia del messicano). Non so, nel complesso il film è godibile, ma la parte centrale del film non l'ho digerita. Si salva l'immenso cast (per fortuna è stato scelto Tim Roth al posto di Christoph Waltz)...

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    4. [SPOILER]
      Hangman, Marquis, Mannix, O.B., contro Bob, Oswaldo, Joe Gage e il fratello nascosto. Daisy e` sempre ammanettata. e le armi sono nascoste. in una situazione del genere immagino che tentino qualcosa per la quale non ci debbano lasciare le penne (almeno Marquis e Hangman avrebbero il tempo di reagire) e quindi optano per il veleno nel caffe`. No, questo non mi ha infastidito. piu`1 che altro, come ho scritto prima, avrei preferito una risoluzione un po' piu` elegante, alla Jackie Brown, da "poartita a scacchi ben giocata", piuttosto che una carneficina in cui tutti ammazzano tutti. Pero` spacco il capello in quattro.
      [FINE SPOILER]

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  29. Io con la mia gang siamo partiti da Sarzana per andarlo a vedere a Milano al cinema Arcadia che lo davano in 70mm, e li devo dire che il pubblico è stato molto educato, non è volata una mosca per tutte le 3 ore del film.
    Comunque niente, Tarantino rimane sempre una fottuta certezza, parto sempre con zero aspettative, ma sapendo che 99% uscirò dal cinema più che soddisfatto, ed in effetti è sempre cosi.

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  30. Qualcuno per caso ha detto che è il film più politico di Quentin?

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  31. Capolavoro. Visto due volte perchè, come diceva qualcuno sopra, NON si può aspettare un mese per un film di Tarantino. Ho letto una recensione secondo la quale questo film chiude il cerchio con "Le Iene": Personaggi che non hanno un nome,se non un colore, Lì,personaggi CON un nome, ma che a loro modo rispecchiano uno dei "colori" dell'America, qui.

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  32. Non ho ancora visto il film, visto che trovo curiosa l'idea che un non-tarantiniano possa preferire la prima parte gialla alla seconda parte.
    I miei amici non cinefili hanno trovato di una noia mortale la prima parte, per la serie, svegliarsi ripetutamente a vicenda (complice anche la proiezioni iniziata a mezzanotte) perché si addormentavano con la testa gli uni sulle spalle degli altri, e si sono goduti solo la seconda metà.

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  33. Bella recensione Doc.
    Visto settimana scorsa, decisamente bello potente, con tanti momenti stacce, ma senza un vero campionissimo dominante, ma campionato equilibrato, direi

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  34. Stessa scena, quella dentro al cinema: proprio dietro me e la mia signorina, due/tre tizi sghignazzano, ma sghignazzano forte per ogni scena, dal monologo del buon Sam, ai momenti di tensione più rabbrividenti. Per non parlare che ho sentito un "Chi è quentin tarantino?" sparato con una tonalità su cui ci avrei scommesso un buon brandy del Wyoming che fosse seriosa, sì che ci avrei scommesso. Cavolo, nella sala accanto c'era verdone. E continuavano a ridere, e a ridere. Al cartello "Capitolo cinque" e alla reazione "E che è, i Promessi Sposi! ahsghaghagha", mi dispiace Doc, ma ho evaporato un " E che Kojioni" che non riuscivo più a trattenere.
    Film stupendo.

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  35. Nel cinema dove vado io, oltre a esserci lo spettacolo settimanale a 5,50 i sedili comodi e i popcorn belli grandi a 2,50, appare un messaggio in cui si dice "Chi disturba verrà allontanato". Ho visto coi miei occhi un tizio venire cacciato all'intrevallo #respect

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    1. Spettacolo! Non è a Torino vero? :-)

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    2. All' Eliseo di via Monginevro ne sarebbero capaci :)

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    3. Beh la sala grande non è male. Lo tengo presente :-)

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  36. (non sono sicuro di essere riuscito a loggarmi)
    Boh..a me non è piaciuto,sarà che ero molto stanco ma sono uscito pentito di non essere andato a vedere Revenant.
    Il fatto che sia giudicato universalmente un capolavoro mi ha fatto capire che io di cinema non ne capisco proprio mezza, per dire ho apprezzato molto di più Kill Bill che nei giudizi sembra uno dei peggio di Tarantino.
    Solo la Grande bellezza mi ha lasciato la stessa frustrazione del "non capisci una cippa di cinema" (aspetta forse quello era brutto davvero).
    Non è che non mi sia piaciuto niente, i primi minuti con Morricone e la diligenza sono valsi da soli il prezzo del biglietto, ma per il resto non ho capito...mi è mancata la storia..cioè, per me se fosse finito un ora prima il giudizio non sarebbe cambiato ne in megli ne in peggio, ci sarebbe stato comunque ciò che mi è piaciuto (dialoghi personaggi alcune trovate della regia) senza perdere niente , insomma a me l'ultima ora non ha aggiunto niente.
    poi

    [mini spoiler]



    dopo l'intervallo mi aspettavo che "lo sceriffo" dovesse essere incavolato nero, e mi pare che il maggiore faccia un pò la figura del pirla


    [fine spoiler]


    Mi sa che devo arrendermi all'evidenza che nonostante mi sia piaciuto Gattaca sono un contadinotto dell'arkansas.

    Saluti a tutti.


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    1. Anche a me qualcosa non è piaciuto, e mi sto domandando, visto l'unanime giudizio, se sono io a non capirci un'acca. Concordo appieno sul tuo post, la parte centrale mi è parsa un po', come dire, "pretestuosa", per i motivi che ho già espresso. Inoltre: [SPOILER] ma quando Marquis racconta al generale l'orrenda fine del figlio per mano sua, non è di fatto reo confesso, visto che all'epoca aveva una taglia? Perchè quindi lo sceriffo non fa nulla? Boh? [SPOILER]. In generale, film discreto, tenuto su dagli attori (Tarantino ha riunito i migliori), ma si rifà troppo ai classici del genere (prende molto da IL GRANDE SILENZIO, tematiche e ambientazioni).

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. beh, dubito che una taglia offerta dalla Confederazione sudista (come dire, da noi, dalla Padania) potesse avere valore legale, per quanto il futuro sceriffo fosse 'padano'

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  37. AGGIORNAMENTO POST-VISIONE:
    Ammetto che ci sono rimasto parecchio male.
    Sono un fan di Tarantino da Le Iene, e i dialoghi logorroici di Tarantino li ho sempre adorati, anche in film che non ho amato particolarmente (Kill Bill vol.2), a patto che siano scritti come Dio comanda e che non siano stupidi riempitivi.
    Tutta la parte iniziale, bella fotografia per carità, ma è qualcosa di INTERMINABILE: noia allo stato puro, un paio di battutine ma niente di più, dialoghi completamente superflui e ridondanti.
    La sequenza in carrozza a 4 credo sia la più noiosa e la meno ispirata ti tutti i suoi film precedenti.
    E la cosa mi fa particolarmente inca$$are perché tutta la parte centrale all'Empoio di Minnie, chiamiamola "Capitolo: Giallo" mi è piaciuta da morire.
    Il finale non mi ha fatto impazzire ma nell'economia della vicenda ci sta, per carità...ma la parte iniziale ti ammazza il film, e non è stato facile sovravviverle.
    Sarebbe potuto essere un GRANDE film, ma per me resta una mezza occasione mancata.
    Peccato

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