Navigator (Nuovo Cinema Guaglione)
Altra matinée del Nuovo Cinema Guaglione: il film di oggi è chiaramente Fermati o mamm... Navigator (Flight of the Navigator, 1986). Pellicola guaglionicofantascienza diretta dal Randal Kleiser di Grease e Laguna Blu, Navigator rafforzava un dogma fondamentale degli anni 80: i rEgazzini antipatici c'avevano sempre i giocattoli migliori [...]
È il 4 luglio del 1978 e siamo a Fort Lauderdale, Florida. David Freeman, 12 anni, partecipa senza successo a una gara di lancia il frisbee al cane, probabilmente perché il suo di cane ha un inquietante occhio bionico. Sulla strada del ritorno, i Freeman ascoltano in auto le canzoni di Grease, per fare i lecchini col regista, e David litiga con il fratello minore, uno che c'ha una faccia talmente da fastidiosissimo pistola che qualunque coetaneo nel raggio di duecento chilometri vorrebbe togliergli gli occhiali per raddrizzagli quei denti a cinquine.
Non è un ragazzino felice David, che sogna la sua compagna di classe e la spia col binocolo dei guardoni, e che c'ha sotto al letto un arsenale di bombette, miniciccioli, fischi e fuochi d'artificio assortiti capaci di far saltare in aria mezzo isolato, come ogni coetaneo italiano sotto Capodanno. E il fatto che non sia così felice forse dipende dal fatto che i suoi genitori, Cliff DeYoung e Veronica Cartwright, siano due pazzi superincoscienti che lo spediscono nel bosco di notte, quando quell'orchiclasta del fratellino non torna. Risultato: due figli da soli nel bosco. Di notte.
Ma mentre gli assistenti sociali cercano di sfondare a calci la porta dei Freeman, per David inizia una grande Avventura. Come i Goonies, ma molto più in là dei Goonies, in tutti i sensi. Qui non ci sono tesori nascosti e donnone mafiose che sembrano Lino Banfi travestito, anche se il padre di David in effetti è brutto al naturale quasi quanto Sloth. David si ritrova proiettato nel futuro, addirittura senza bisogno di una DeLorean: dritto nel 1986 delle camicie terrificanti,
grazie a un oldfashionissimo rapimento alieno da casi umani al CostanzoShow. A causa del paradosso dei gemelli, e in misura minore al controsenso del cancro e all'antinomia dello scorpione, David è stato via solo 4,4 ore, ma sulla Terra sono passati otto anni. Dannati oroscopi di melma. E che possono mai fare due genitori degeneri quando si vedono ricomparire dopo otto anni il figlio perduto, rimasto tale e quale a com'era quando è sparito in quel luglio del '78? Sbolognarlo alla NASA, dove il lato buono della faccenda è che quei ruffiani lo riempiono di regali
tipo Transformers e G.I. Joe, quella brutta è che lo torchiano come una cavia da esperimenti e, peggio ancora, gli piazzano davanti tutto il giorno una giovanissima ma già cofana e insopportabile Sarah Jessica Parker. Sex and the scienziaty.
David non può restare lì. Nossignore. E allora, grazie alla security interna della NASA allestita da topo gigio, non solo scappa, ma si porta via l'astronave che lo ha tenuto a spasso per 4 ore/8 anni e con cui ha sviluppato un legame mentale.
Il conchiglione spaziale viene da Phaelon e a bordo c'è un'intelligenza artificiale, Trimaxion, che David decide di chiamare Max, e mentre le musiche di Alan Silvestri spingono su un synthpop agghiacciante tutto al Synclavier, il ritmo del film per un po' crolla. Ché fin lì, ricostruire i pezzi della storia un po' alla volta, detto che l'equivalente americano del Telefono Azzurro ha spiccato un mandato di cattura internazionale nei confronti dei Freeman, ha funzionato. Ma tutta la prima fase all'interno dell'astronave, con David che conosce i mostrilli a bordo e Max che diventa zarraggressivoinfantile una volta assimilati linguaggio e mentalità del ragazzino stenta a decollare. A differenza della nave, che si fionda dal fondale dell'oceano nello spazio senza neanche il tempo di dire Minchialembolia. Ma non importa: qui si parla di grandi sogni, e i grandi sogni se ne fregano della fisica e dei problemi da sommozzatori.
Anche la fase di noia per fortuna dura poco, perché poi l'astronave riprende il volo, insieme alla fantasia dello spettatore di ieri e alle ghiandole lacrimali di quello trentasemiquarantenne di oggi. Navigator non è e non è mai stato chiaramente un film per over 14, ma in quanto fulgido esponente del Nuovo Cinema Guaglione, se rivisto oggi si porta dietro un bastimento carico carico di tutti i ricordi legati alle visioni precedenti. Il nome, cose, città della fantasia giovine, coltivata al tempo che fu e, una volta imbottigliata, priva di data di scadenza. Da consumarsi preferibilmente entro quando vi pare.
Chi non avrebbe sognato da rEgazzino di andarsene a zonzo per il pianeta su una sua astronave personale? Per volare (per sbaglio!) a Tokyo, giusto il tempo di far migliorare ai giapponesi in loco i propri tempi personali di scatto con flash a raffica? Canticchiando I Get Around dei Beach Boys? Con poltrona sbrilluccicosa da supercabinato da sala giochi dei sogni, scusa un attimo ma ciupa James Tiberius Kirk?
Navigator non ha la cura per i dettagli e quell'aura particolare di una produzione coeva di Spielberg, e a riguardarlo oggi c'ha quell'inquietante look da serie TV. David aveva inoltre in italiano una voce da superSfastidio, che faceva il paio con l'aria da ragazzino insopportabile. Ma, di nuovo, non importa, perché c'era il resto. L'amicizia tra l'uomo e la macchina che superava a destra Supercar e rappresentava una risposta a tutte le paure da Skynet. Cullando nel giovane spettatore il sogno transformero di scoprire un giorno l'esistenza di pianeti tutti popolati da pacifiche intelligenze artificiali.
Con tutto che per un attimo, durante il viaggio a ritroso nel tempo, Max sembra tipo l'occhio di Sauron, ok. Viaggio a ritroso nel tempo? Ayeah. Perché poi tutto torna al suo posto, altro elemento imprescindibile del Nuovo Cinema Guaglione: gli alieni se ne vanno fuori dalle balle, i ragazzini con un paio di nike ai piedi e che hanno fatto casini col tempo, più o meno volontariamente, tornano allo status quo, che sia il loro 1985 o, come nel caso di David, un meno problematico 1978. Che poi è anche quella la differenza tra un Da grande di Pozzetto e la versione copiona di Tom Hanks, per dire.
David torna al '78, alla gita in barca con i genitori (che continuano a battersene il floridino del figlio perso di notte nel bosco, pare), il canemostro guercio e il fratello faccia da pirla, per vedere i fuochi del 4 luglio. Nessuno saprà mai cosa gli è successo, tranne lui, gli spettatori suoi complici e quel piccolo mostrillo alieno che si è tenuto come souvenir. Purtroppo portatore sano dello zombie virus, che causerà l'estinzione della razza umana nel volgere di una manciata di mesi. Ma quella, come si suol dire, è un'altra storia. Ah, dimenticavi: quella roba del pianeta popolato solo da robot?
GLI ALTRI FILM DEL NUOVO CINEMA GUAGLIONE
È il 4 luglio del 1978 e siamo a Fort Lauderdale, Florida. David Freeman, 12 anni, partecipa senza successo a una gara di lancia il frisbee al cane, probabilmente perché il suo di cane ha un inquietante occhio bionico. Sulla strada del ritorno, i Freeman ascoltano in auto le canzoni di Grease, per fare i lecchini col regista, e David litiga con il fratello minore, uno che c'ha una faccia talmente da fastidiosissimo pistola che qualunque coetaneo nel raggio di duecento chilometri vorrebbe togliergli gli occhiali per raddrizzagli quei denti a cinquine.
Non è un ragazzino felice David, che sogna la sua compagna di classe e la spia col binocolo dei guardoni, e che c'ha sotto al letto un arsenale di bombette, miniciccioli, fischi e fuochi d'artificio assortiti capaci di far saltare in aria mezzo isolato, come ogni coetaneo italiano sotto Capodanno. E il fatto che non sia così felice forse dipende dal fatto che i suoi genitori, Cliff DeYoung e Veronica Cartwright, siano due pazzi superincoscienti che lo spediscono nel bosco di notte, quando quell'orchiclasta del fratellino non torna. Risultato: due figli da soli nel bosco. Di notte.
Ma mentre gli assistenti sociali cercano di sfondare a calci la porta dei Freeman, per David inizia una grande Avventura. Come i Goonies, ma molto più in là dei Goonies, in tutti i sensi. Qui non ci sono tesori nascosti e donnone mafiose che sembrano Lino Banfi travestito, anche se il padre di David in effetti è brutto al naturale quasi quanto Sloth. David si ritrova proiettato nel futuro, addirittura senza bisogno di una DeLorean: dritto nel 1986 delle camicie terrificanti,
(dove "terrificanti" è un understatement grosso così) |
tipo Transformers e G.I. Joe, quella brutta è che lo torchiano come una cavia da esperimenti e, peggio ancora, gli piazzano davanti tutto il giorno una giovanissima ma già cofana e insopportabile Sarah Jessica Parker. Sex and the scienziaty.
David non può restare lì. Nossignore. E allora, grazie alla security interna della NASA allestita da topo gigio, non solo scappa, ma si porta via l'astronave che lo ha tenuto a spasso per 4 ore/8 anni e con cui ha sviluppato un legame mentale.
L'astronave: bella linea, peccato per quell'effetto sonoro da cassa del supermercato quando si materializzano gli scalini. Ma non cerchiamo il Phaelon nell'uovo. |
Anche la fase di noia per fortuna dura poco, perché poi l'astronave riprende il volo, insieme alla fantasia dello spettatore di ieri e alle ghiandole lacrimali di quello trentasemiquarantenne di oggi. Navigator non è e non è mai stato chiaramente un film per over 14, ma in quanto fulgido esponente del Nuovo Cinema Guaglione, se rivisto oggi si porta dietro un bastimento carico carico di tutti i ricordi legati alle visioni precedenti. Il nome, cose, città della fantasia giovine, coltivata al tempo che fu e, una volta imbottigliata, priva di data di scadenza. Da consumarsi preferibilmente entro quando vi pare.
Chi non avrebbe sognato da rEgazzino di andarsene a zonzo per il pianeta su una sua astronave personale? Per volare (per sbaglio!) a Tokyo, giusto il tempo di far migliorare ai giapponesi in loco i propri tempi personali di scatto con flash a raffica? Canticchiando I Get Around dei Beach Boys? Con poltrona sbrilluccicosa da supercabinato da sala giochi dei sogni, scusa un attimo ma ciupa James Tiberius Kirk?
Navigator non ha la cura per i dettagli e quell'aura particolare di una produzione coeva di Spielberg, e a riguardarlo oggi c'ha quell'inquietante look da serie TV. David aveva inoltre in italiano una voce da superSfastidio, che faceva il paio con l'aria da ragazzino insopportabile. Ma, di nuovo, non importa, perché c'era il resto. L'amicizia tra l'uomo e la macchina che superava a destra Supercar e rappresentava una risposta a tutte le paure da Skynet. Cullando nel giovane spettatore il sogno transformero di scoprire un giorno l'esistenza di pianeti tutti popolati da pacifiche intelligenze artificiali.
Con tutto che per un attimo, durante il viaggio a ritroso nel tempo, Max sembra tipo l'occhio di Sauron, ok. Viaggio a ritroso nel tempo? Ayeah. Perché poi tutto torna al suo posto, altro elemento imprescindibile del Nuovo Cinema Guaglione: gli alieni se ne vanno fuori dalle balle, i ragazzini con un paio di nike ai piedi e che hanno fatto casini col tempo, più o meno volontariamente, tornano allo status quo, che sia il loro 1985 o, come nel caso di David, un meno problematico 1978. Che poi è anche quella la differenza tra un Da grande di Pozzetto e la versione copiona di Tom Hanks, per dire.
David torna al '78, alla gita in barca con i genitori (che continuano a battersene il floridino del figlio perso di notte nel bosco, pare), il canemostro guercio e il fratello faccia da pirla, per vedere i fuochi del 4 luglio. Nessuno saprà mai cosa gli è successo, tranne lui, gli spettatori suoi complici e quel piccolo mostrillo alieno che si è tenuto come souvenir. Purtroppo portatore sano dello zombie virus, che causerà l'estinzione della razza umana nel volgere di una manciata di mesi. Ma quella, come si suol dire, è un'altra storia. Ah, dimenticavi: quella roba del pianeta popolato solo da robot?
Esiste già. |
GLI ALTRI FILM DEL NUOVO CINEMA GUAGLIONE
concordo in tutto e per tutto e soprattutto sull'orrido doppiaggio italiano della pellicola...se qualcuno fosse interessato ho visto che sul tubo è presente in versione integrale e (ahimé) in lingua italiana
RispondiEliminaGrande film e bello pure il design dell'astronave. Non c'ho mai pensato, ma effettivamente Marte è un pianeta di soli robot. E tutti Amerighani. Sticazzi.
RispondiEliminaNon ce ne era anche uno europeo, benché avesse cessato di funzionare prima del previsto? Ricordo male?
Eliminarivisto poco tempo fa e per me è ancora bello come il primo giorno, ok forse ci sono un paio (forse qualcuna di più) di ingenuità che adesso fanno sorridere ma come hai detto ce ne frega una cippa...ma porca miseria perché non ne fanno più di film del genere?
RispondiEliminaadesso manca solo Explorers per chiudere il cerchio
Nel cerchio personalmente ci metterei anche The last starfighter, o Giochi stellari che si voglia.
EliminaComunque nonostante il tempo, riesce ancora ad essere un film assolutamente piacevole da riguardare se capita.
mmmh, giochi stellari è senza dubbio un signor film che meriterebbe un posticino nell'antro, però i/il protagonista non è reghezzino, fa parte di un'altra categoria
EliminaSecondo me invece ci rientra alla grande. Il film parla di un adolescente (va be' ne dimostrava trenta, ma il personaggio era adolescente...!) che è bravo in un videogioco e che questo gli permetterà di vivere una gran bella avventura nello spazio. Praticamente un classico film di fantascienza per ragazzi, come lo sono Explorers o Navigator per l'appunto.
EliminaThe last starfighetr, è cosi popolare da avere una porodia in una puntata di shout park, in questo caso il videogame serve a reclutare guerrieri contro il demone a favore degli angeli, il migliore serebbe un ragazzino giapponese, ma loro non hanno l'anima
EliminaBellissimo Giochi stellari
EliminaThe Last Starfighter!!! Grazie.. Vado a farcire la Bruschetta!!
EliminaGiochi stellari!!! ma che mi tirate fuori! quanto era bello quel film?
EliminaConsenso! :-D
RispondiElimina;-D
Eliminarivisto recentemente (e, originariamente, al cinema!). Mi ha sempre fatto sognare.
RispondiEliminaci starebbe bene anche una puntata dedicata a Explorers che dici?
RispondiEliminaCommozione se visto senza audio... Poi aggiungi le vocine sbaglaite e si perde la magia ... Mal'astronave era uber flippotrippissima ed il desiderio di ognuno di noi .. Magari lo rivedo oggi e poi mi tolgo le bruschette
RispondiEliminaEhi cicciobomba.....Troppi cioccolatini eh?!... :P lol
RispondiEliminaDi diritto nella categoria lorivedoognivoltachelofanno :)
Forse non un grandissimo film, ma si porta dietro un carico di nostalgia Canalis che ti prende alle spalle tipo ninja (sempre dei film anni '80 sia chiaro) e ti stringe il collo fino a strappartela una lacrimuccia. :)
RispondiEliminaMaledetti alieni che nella realtà fanno solo cerchi nel grano e rapiscono mucche!!
Cheers
Doc, cos intendi per differenza tra Big e Da grande? non ritornano bambini entrambi nel finale?
RispondiEliminaSì, ma con una grossa differenza.
EliminaScusa ma sarò babbo io o non mi ricordo...intendi che Pozzetto si "spupazza" la tizia pure da bimbo perchè lei diventa una jail-bait?
EliminaAmurri aggiunge una scena finale che rende "Da grande" meno banale di Big e che non sarebbe mai andato bene per lo standard dei film guaglioni americani del periodo.
Elimina(Il fatto che il successo di Da grande abbia fatto sì che la figlia bona di Susan Sarandon porti il cognome dell'autore dei testi degli spettacoli del sabato sera della Rai degli anni 60/70 e di canzoni come "Vorrei che fosse amore" andrebbe poi citato in un "venti cose che..." ;-)
l'autore dei testi ecc era il nonno, padre di quell'amurri regista che ha ingravidato la Sarandon da cui poi nacque la figlia bona
EliminaAllora era il concessionario da cui Pozzetto ruba la macchina.
EliminaEra interpretato proprio dal padre del regista
Doc, grazie per il post di Navigator. :-)
EliminaComunque, anch'io vorrei un refresh della memoria riguardo a "da grande"... sono passati molti anni dall'ultima volta che l'ho visto... se non ricordo male, alla fine anche la donna ritorna bambina?
Se uno ci pensa, anche se la cosa viene mostrata come happy ending, nella pratica causerebbe problemi enormi (bambina sconosciuta --> affidamento ai servizi sociali?)...
Purtroppo nell'86 avevo già 17 anni, e quando Navigator (Flight of the) fu passato dalla spacciatrice ufficiale di film guaglioni -a.k.a. ItaliaaaUno!- probabilmente ero in età universitaria.
RispondiEliminaL'inizio mi prese parecchio, una specie di ritorno al futuro in veste terminator, con il povero ragazzino spedito dai genitori debosciati alla NASA. Non appena l'astronave iniziò a parlare fu l'apoteosi dell'anticlimax, con il meraviglioso trionfo di tarallucci e vino nel finale. Da Terminator a Uno sceriffo extraterrestre: ci rimasi malissimo (cit.)
Realizzai che era, appunto, un film guaglione e allo stesso tempo che ero ormai fuori tempo massimo per il genere.
Ho avuto la fortuna di vederlo all'età giusta (12 anni). Da allora lo riguardo ogni volta che posso. Le bruschette le offre la casa.
RispondiEliminaBruschette ovunque, pure dietro le 'recchie!Film posseduto in VHS scopiazzato dalla TV, VHS originale e DVD....
RispondiEliminaNavigatooooooor!
Piango, vado a vederlo..ci vediamo tra 4,4 ore! :D
Visto che Explorers lo hanno gia' citato in troppi, io ricordero' D.A.R.Y.L.
RispondiElimina(e continuero' a domandarmi il perche' dell'estinzione dei film guaglioni, mai veramente rimpiazzati, se non forse (ORRORE!) dalla seconda trilogia di guerre stellari...)
"adesso manca solo Explorers per chiudere il cerchio". Stavo per dirlo io. Col compiantissimo River Phoenix che fa il secchioncello ed Ethan Hawke già pratico nel puntare le biondine. E l'alieno che nel doppiaggio imita Beppe Grillo prima maniera.
RispondiElimina1986. 11 anni. Astronave senziente. "Tu Sei Il Navigator". Cult.
RispondiEliminaDiciamo pure che era una versione alternativa di E.T. Regazzino in contatto con entità aliena, avventura, esercito aMMeriGano cattivo, buonismo finale.
@Tolman Cotton: mi hai tolto le parole di bocca.
mai visto, ma vedrò di recuperarlo
RispondiEliminaanzi fino a ieri non l'avevo nemmeno mai sentito nominare (giuri!), poi mi sono finalmente deciso a leggere il tuo libro e l'ho sentito citato tra i film guaglioni anni '80 ed oggi ci hai fatto il post, ci hai fatto!
PS: ma quindi l'astronave viaggia nel tempo? ed io che pensavo al paradosso dei gemelli e quindi non si poteva assolutamente tornare indietro...
Visto visto visto...!!!
RispondiEliminaVisto la prima volta in VHS a casa dei miei Zii e mi era piaciuto. Ricordo l'astronave che, da conchiglione "urribile", si trasforma in una versione superfiga allungata. Ricordo anche la battuta fatta al grassone: "Hey Cicciobombo, troppi cioccolatini ehh!"
PS: "cofana e insopportabile Sarah Jessica Parker" lo quoto fortissimo.
Quoto anche io sulla Parker-non-stilografica
EliminaNon è esatto che su Marte ci sia solo il robot. Ci sono altre forme di vita
RispondiEliminahttp://www.wired.it/scienza/spazio/2014/05/22/batteri-clandestini-su-curiosity/
Per fortuna che su Marte non c'è la Bossi Fini altrimenti sai che spesa il rimpatrio ;)
Comunque ricordo che Navigator fu uno dei primi 3 fim che prese in affitto mia madre in videoteca quando comprammo il videoregistratore . Roba da paleolitico insomma, Gli altri film erano : Bigfoot ( una commedia dimminkia) e Willow ( maggico per me , lo rividi 400 volte)
EliminaCi sono tre film che ho imparato a memoria da monello: Willow, Robocop e Darkman
EliminaVivo o morto, tu verrai con me. ROTFL
Elimina:D
EliminaLo ricordo come fosse ieri, quando mi regalarono il VHS. La GioiaH.
RispondiEliminaAd ogni modo, io ho, da qualche tempo a questa parte un vago ricordo su un sequel, ma sull'internet di ufficiale non dice nulla. Se non che la Disney stava mettendo in moto la macchina del REMAKE.
Mistero
Parte dell'immancabile trittico insieme ai Goonies e a Explorers, ma un gradino sotto a mio parere , film che fa sempre nascere una lacrimuccia, lo vidi proprio in età giusta ed ero pure patito di spazio e fantascienza...
RispondiEliminaChe dire: un film che centra in pieno il sogno medio del bambino / primo adolescente degli anni '80 (che già i più grandicelli pensavano ad altro)
RispondiEliminaE poi oh, il doppiaggio italiano sarà pure malriuscito, ma io con quelle voci lo vidi la prima volta (su vhs noleggiata da papà) e ormai fanno parte del "pacchetto amarcord".
Un po' come il doppiaggio sghembo di Kenshiro, sarà pure pezzente e zeppo di errori, ma senza non sarebbe più QUEL Kenshiro.
Anch'io voto per Explorers!!! Non è passato spesso in Tv, ma quanto mi ha fatto sognare.....Navigator sinceramente mi è sempre stato sulle scatole!
RispondiEliminaSempre piaciuto Navigator! Ero bimbo...mica mi facevo troppe pippe mentali! Se esce un film fantascienzo, protagonista un bambino....era già un successo!
RispondiEliminaD.A.R.Y.L. se lo ricorda nessuno? Era guagione pure quello ma trishhhhte!
Il mio tom tom si chiama Max. Nuff said
RispondiEliminaoddio il plot twist di explorers mi ha sempre fatto calare fortissimo la bellezza iniziale del film :(
RispondiEliminaNavigator per me imprescindibile, visto in cassetta pirata portata da papà mi ha sempre fatto sognare, l'astronave cambia forma e coi gradini che sbucavano dal nulla mi sembrava l'apice dell'effetto speciale possibile, beata ignoranza :D
Il cambio di tono di Explorers è una cocentissima delusione dopo la prima parte stupenda..!
EliminaMa qui si parla di Navigator..mah l ho sempre considerato il cugino sfigato di ET, Giochi Stellari, Explorers, La Storia Infinita, ..non so perché! Forse per quell aria da "serie TV"(cit) !
io invece ricordo l'agghiacciante Navigator 2, noleggaito ai tempi in vhs e, tipo, mandato avanti veloce la sera e riportato a sputi e pernacchie indietro il giorno dopo...
RispondiEliminaPer me è proprio l'esempio perfetto (insieme a La storia fantastica) di cos'è il NCG: ogni volta che li vedo entro nello stato mentale della prima visione, e vaffangù ai decenni passati.
RispondiEliminaSe poi penso che il cinema di Firenze con nome da lavatrice (Ariston) dove lo vidi la prima volta è diventato prima una sala bingo e ora è un fondo vuoto mi prende un magone...
Q___Q
Doc, alla grande richiesta di Explorer, aggiungo anche Scuola di Mostri (anche se è un pochino più nuovo...), sempre se non è già stato recensito...
RispondiEliminaEppure me lo sentivo nell'aria che fosse arrivato il tempo per Navigator di sbarcare su NCG. Beh, a questo punto, mi aspetto di vedervi prima o poi spuntare anche D.A.R.Y.L. che, non so perché, l'ho sempre percepito abbinato a questo film.
RispondiEliminaDoc, ma alla fine ci sei davvero riuscito ad andare a zonzo in astronave fra Tokyo e Los Angeles... L'ho colto il riferimento del "da consumarsi preferibilmente entro quando vi pare"? Chissà se la Japan Airlines ha in memoria i Beach Boys nei minischermi da schienale :-D
Scusate, qualcuno ha idea, come ha giustamente sottolineato il Doc, di COSA dia a questi film un aspetto come questo , con i colori improbabili e con quell' aria patinata ed inguardabile da film tv ? Cosa sono , i filtri, le luci , le pellicole? Ammazza se sono orrendi...
RispondiEliminaE io che credevo che fosse giunta l'ora di FERMATI O MAMMA SPARA x l'appuntamento estivo del nuovo cinema guaglione .Acc..sara' per la prossima...sara'...
RispondiEliminaGrandissimo!!!!!!!
RispondiEliminaUna curiosità: in originale la voce di Max è data da Paul Reubens, l'attore che ha interpretato Pee-Wee, presente anche in uno dei primi film di Tim Burton.
P.S.: Lo scrivo perché mi sembra che nessun altro l'abbia scritto. Se sì, scusatemi :)
Io lo conosco a memoria....
RispondiEliminaLo vidi una estate di non quale anno nei miti ottanta e da allora ogni volta che salta fuori in tv non riesco a staccare lo sguardo.
Feci una ricerca tempo fa, il protagonista in pratica si è fermato quasi subito nella sua carriera da attore
Nella richiesta di rece anche se in NCG non cista pretendo almeno il primo di "Scuola di Polizia" un ever green che levati...
Quanti ricordi!
RispondiEliminaEra uno di quei film che divoravo in VHS
Faccio outing: da ragazzino lo odiavo. Perdonatemi.
RispondiEliminaE tu perdona questo intervento da PdF ma quando si parla di se stessi si dice "coming out". Fare outing è quando si parla di qualcun altro
EliminaMi associo ai giudizi nostalgici\positivi.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNavigator e' stato uno dei pochi film della serie " Nuovo cinema guaglione" da me visti, Si, datemi pure dell'eretico, ma di molti film "guaglioni" ho appreso l'esistenza grazie a questo blog. Il fatto e' che da piccolo guardavo pochissima tv, e al cinema non si andava mai.
RispondiEliminaComunque: lo vidi gia' da grandicello, primi anni '90, andavo in prima media mi sembra. Mi piacque molto, la cosa che mi intrippo' a livelli galattici fu il fatto che mentre al rEgazzino pareva di essere stato via pochi minuti, sulla terra erano passati anni, e la cosa che mi intrippo' ancor di piu' fu il fatto che non era una cosa inventata di sana pianta, ma una teoria di Einstein..quindi, forse forse, sarebbe possibile..
Che mi ricordo che all' epoca c'era un altro film chiamato "Navigator, odissea nel tempo" che non c'entrava una mazza con questo, ma creò parecchia confusione.
RispondiEliminaUscì solo in vhs.
Che figata Navigator, film idolo di un'infanzia. Sebbene io sia nato sul finire degli Ottanta sono comunque riuscito a vedere questo film da bambino su Italia1 in una delle tante repliche di film altrimenti considerati vecchi... Avrò avuto 10 anni o meno, pieni anni novanta
RispondiEliminaEhi DOC,che ne dici di SPOSERO' SIMON LE BON,per il Nuovo Cinema Guaglione?
RispondiElimina