La Famiglia Mezil: stagione 2. Le fantastiche avventure nello spazio di Aladar (in un'astronave rosa gonfiabile)

Certe cose richiedono i loro tempi. Devi lasciar decantare un tema prima di affrontarlo di nuovOH, AL DIAVOLO: TE N'ERI SCORDATO. Quattro anni e mezzo fa avevi lanciato l'operazione R.F.M.G.A.C., Riscopriamo la Famiglia Mezil Grazie all'Antro, Caz*o, per restituire alla memoria collettiva e, più che altro, dare il giusto riconoscimento al maggiore contributo offerto all'entertainment mondiale dall'Ungheria insieme a tutte quelle p0rnostar bionde. C'era da riscoprire la Famiglia Mezil (Mézga család), appunto, cartone stracult andato in onda in Italia nei primissimi anni 80. E oh, facciamo sempre a tempo a continuare. Meglio tardi che ciaoniente. Così, dopo un post generico sulla serie del 2010, e il Riassuntone del primo episodio nel 2013, ecco un terzo post in cui ci occupiamo di quella che ricordavi come la sottoserie migliore del cartone. La seconda, quella dei viaggi nello spazio nottetempo di Aladar, sulla sua astronave gonfiabile. Quella che non avevi memoria fosse stata scritta sotto l'effetto di droghe così pesanti da sfondare il pavimento [...]

La seconda stagione de La Famiglia Mezil va in onda in Ungheria nel '72 e si compone, come le altre due, di tredici episodi. Ma se nella prima (1969) si parlava di marchingegni provenienti dal futuro, spediti ad Aladar dal pronipote Em Zi Trem, questa è una specie di incrocio tra Star Trek e Ai confini della realtà. I coniugi Mezil, Sandor e Paula, la figlia Cristina (Kriszta) e il vicino psicopatico Maris sono stavolta sullo sfondo, ridotti a comparse.
I riflettori sono tutti per Aladar e per il suo cane parlante e saggio Fofi (Blöki, trent'anni prima di Brian Griffin di Family Guy). Calate le tenebre, Aladar fa finta di allenarsi con il suo violino nella sua stanza,
ma in realtà (scalzo e in camicia da notte) porta sul tetto del palazzo la custodia dello strumento, ne tira fuori un'astronave gonfiabile rosa e parte alla volta di un diverso pianeta della Via Lattea.
Da bambino, queste storie A) ti facevano impazzire, B) ti spingevano a chiederti perché diavolo ci fosse quel cinque sull'astronave di Aladar. La cosa viene spiegata nella sigla originale della serie, presente sui DVD Yamato Video, ma che non ricordi nei passaggi TV da noi (c'era anche per questo secondo lotto di episodi la storica sigla "Guarda guarda che famiglia"? Così ti pare).
Fatto sta che nella sigla originale si vede Aladar sperimentare con quattro prototipi diversi, con esiti esplosivi che lasciano la famiglia con la casa distrutta e i volti anneriti da Wile E. Coyote dopo l'impiego di un ordigno ACME riuscito malissimo. Ma sorridenti. Le famiglie ungheresi del '72 erano così, indulgenti, con i figli pazzi criminali che ci tiravano giù mezza casa. 
Allacciate le sue cinture da pilota di rally, e sempre in camicia da notte e scalzo, Aladar partiva per il cosmo, in un'astronave che aveva molti più comandi di Goldrake,
ed era ad assetto variabile. 
 All'aumentare della velocità, espressa molto umilmente in Aladar orari, 
la cosmonave da gonfiare come un canotto e color rosa Barbie si affinava sempre più, trasformandosi in un aerodinamicissimo missile. E prima che qualcuno dica che l'aerodinamica non serve nel vuoto, ricordiamoci che stiamo parlando pur sempre di un'astronave a pompetta, come il sistema riproduttivo di pernascò.
Nella prima delle tredici avventure nello spazio di Aladar, in realtà, il cane Fofi non c'è. Aladar parte con un topo per fargli da cavia e atterra su un mondo completamente piatto, SACROSANTA DIMOSTRAZIONE SCIENTIFICAMENTE INOPPUGNABILE che i terrapiattisti c'hanno ragione da vendere. E più che altro da vendersi. Il culo. 
Indossata la sua tuta da astronauta vintaggio, che non si capisce bene perché non lo faccia da subito, anziché partire ogni volta in mutande, e analizzata l'atmosfera del pianeta (fantascienza seria, oh, manco in Star Trek certe cose),
Aladar si trova davanti gli abitanti di questo mondo completamente bidimensionale. Spunto di quasi un secolo prima (Flatlandia di Edwin Abbott Abbott), ma che colpì come un maglio la giovane mente di uno spettatore da prima, massimo seconda elementare che di quelle robe non sapeva niente (eccolo!).
È un mondo tutto 2D, il "pianeta a due dimensioni", dei cui abitanti intravediamo gli organi interni stilizzati e quello che mangiano. Solo un vecchio maestro si oppone al pensiero dominante 
e per questo viene TORTURATO. Prego notare il boia ciccione con cappuccio stilizzato sulla destra.
Aladar salva il vecchio saggio alfiere del libero pensiero e gli regala la terza dimensione grazie a un macchinario della sua astronave, ma quello non apprezza e vuole tornare nel suo mondo senza spessore. Viscido ingrato dai testicoli piatti. 
Ne "Il Pianeta delle Favole" (episodio 2), Aladar e Fofi si imbattono nella casa di marzapane di Hansel e Gretel, 
con tanto di strega dal naso di ferro che vuole UCCIDERLI E MANGIARSELI. Oltre che in un drago e in altre creature fiabesche. Il che sì, fa molto mondo del Far West di Star Trek. 
"Il Pianeta Folle" (episodio 3. L'ordine degli episodi indicato all'interno della custodia del DVD Yamato è sbagliato) è popolato da tizi che fumano dalle orecchie, 
uomini baffuti vestiti da cameriere, cani serviti come antipasto (che mordono i clienti) e altre assurdità per tenere fede al nome del posto. È tutto così assurdo che è uno spasso, anche se col senno di poi la prima serie resta più divertente.
La quarta puntata, "Il Pianeta delle Macchine", è se possibile ancora più agghiacciante: i robot dominano il mondo
e gli umani sono ridotti in schiavitù per produrre energia elettrica. Una gigantesca pila umana. Manco quella era un'idea originale in Matrix, chissà da quanto tempo era già in giro. Innovativo capolavoROTFL. 
"Il Pianeta della Musica" (episodio 5) sembra un cortometraggio di Bruno Bozzetto, pieno com'è di comparse scartate ai provini di Vip - Mio fratello superuomo. Esseri in tutina con le orecchie enormi producono un'incessante cacofonia di rumori, 
guidati da freak con gli occhi da mosca e la postura da direttore d'orchestra a Sanremo. 
Ma come in ogni racconto fantascienzo distopico che si rispetti, sotto la superficie cova la rivolta. Un esercito di ribelli in pigiama guidati da Nicolas Cage col parrucchino, pronti a un colpo di mano armati di cuscini. Vi sembra assurdo? Oh, lo è molto di più. E ha sempre più senso di Matrix Reloaded (caliamo la lenza, ché qualche esagitato abbocca sempre). 
Chiudiamo - almeno per ora, hai visto mai - con la sesta puntata della stagione, "Il Pianeta dei Delitti". Un luogo pericolosissimo in cui bande criminali si inseguono scambiandosi raffiche di mitra e colpi di bazooka,
e sgherri da Proibizionismo RAPISCONO FANCIULLE CON IL CLOROFORMIO. 
L'intera popolazione, come spiega ad Aladar un agente della Kriminalia Police, è infatti divisa in tre categorie: criminali, vittime e poliziotti. Ma, occhio al colpo di genio: nelle feste comandate ci si inverte di ruolo. I poliziotti devono diventare criminali, le vittime poliziotti, i criminali vittime. 
Ah, e già che si trovavano, hanno inventato nel '72 anche Fermati, o mamma spara
Troppo avanti la Famiglia Mezil. Troppo. Avanti. 

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Commenti

  1. La FAMIGLIA MEZIL è un capolavoro assoluto ! meriterebbe una riedizione deluxe e visione obbligatoria nelle scuole . Grazie Doc, non abbandoniamola MAI PIU' !

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  2. Cacchio Doc,cosa ha risvegliato..
    Pensavo di essermela immaginata!

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  3. un solo commento
    QUATTRO ANNI E MEZZO FA!?!!?!??!?!
    (il tutto con volto modello Urlo di Munch)

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  4. Aggiungo che:
    1)pensavo di aver letto Flatlandia e di aver fatto un mischione nella memoria con la un'altra serie gianfransuà di cui non ricordo il nome, con un tizio con il barboncino bianco
    2) NON ho letto Flatlandia
    3) non sono pazzo furioso (almeno non lo ero da bambino.. Buahahhhaahhah!)
    4) se, a questo punto, la serie gianfransuà del tizio con il barboncino bianco non esiste SONO pazzo furioso e da piccolo mi davano gli allucinogeni nel latte

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  5. Il post del 2013 me lo ricordo benissimo. Sembra passata una solo una settimana!
    Comunque la stagione 2 non mi ha fatto impazzire. Preferisco la prima, che è più critica alla nostra società.

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  6. Quindi hanno anticipato anche Super Mario Odyssey, con le sezioni 2d?

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    1. Ecco Doc, questo è un tipico caso in cui per istinto mi sarebbe venuto naturale mettere un link ad un video che mostrasse la cosa di cui parlo a chi non la avesse conosciuta. Mi son dovuto trattenere! ^_^

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  7. Gianfranco Sorrentino17 gennaio 2018 alle ore 18:28

    Qualcuno ha detto " il piccolo principe ". Serie gigantesca. Il papa' dei Mezil era nel mio condominio " macondo " mio papa'..

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  8. Ne ho sempre sentito parlare ma non ricordo nulla di questo cartone, ero troppo piccolo. Mi sembra comunque meraviglioso come cartoon e vorrei reperirne gli episodi. Una domanda, in Italia da quale emittente fu trasmesso questo cartoon? Forse TMC?

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    1. l'ultima serie sicuramente da Italia 1...
      ...la prima - dalle mie parti - su circuito locale....

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  9. cioè... che questo cartone e, nello specifico, del mondo 2d, penso sia il mio primissimo ricordo di un cartone animato visto quando avevo 3/4 anni forse.... ieri ne ho fatti 40, ... e basta... bruschette a me!

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  10. Anche io come Lo Zione Lardass ero troppo piccolo, ricordo solo frammenti di qualche puntata e che ci andavo pazzo. Comunque di ungherese c'era anche il mitico (almeno per me) Gustavo. Dovrebbe diventare una rubrica periodica questa cosa del rispolverare i vecchissimi cartoni europei come i Mezil, Gustavo, Wattoo Wattoo, eccetera. A tal proposito ma quanto erano figherrime quelle fiabe targate "Pegaso kid" con la figherrima sigla "Favole" di Umberto Balsamo? :D

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    1. Non ci posso credere! Grazie a questo post, finalmente sono risalito al titolo di un cartone che ormai mi torturava da decenni! Pensavo di essermelo sognato ed invece esiste davvero! :D
      Per la cronaca trattasi di Dr. Bubo' anch'esso ungherese. Finalmente libero, grazie Doc! :D

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  11. Via, tocca recuperarla. Ché i miei ricordi di infante, per quanto ben vivi in alcuni punti, latitano parecchio in altri.

    Capolavorò, comunque. W l'Ungheria, la nazione più lunga.

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  12. questa serie me la ricordo benissimo, la stagione dei viaggi col razzo gonfiabile era la migliore, l'episodio flatlandia il mio preferito. Più che un riferimento a star trek probabilmente si ispiravano a Tin Tin. mi sembra che la rai trasmettesse la famiglia mezil di domenica quando lo guardavo io negli 80 o forse mi sbaglio. comunque serie mitica, il mio preferito era il cane e poi il capo famiglia.

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  13. Grazie Doc, era un ricordo sbiadito della mia infanzia a cui non sapevo dare un nome (in questo caso cognome). È strano come ne abbia avuto un ricordo vivissimo per anni, poi, pouf, è sparito in mezzo alle nebbie lisergiche dei miei quattro neuroni. Comunque a pensare che fosse del '72 e a quanto fosse avanti vengono i brividi... Secondo me è stata concepita da un marziano che si è finto umano.

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  14. Capolavoro'.
    La dimostrazione che I SIMPSON, I GRIFFIN, GUMBALL e ADVENTURE TIME non hanno inventato NULLA.
    C'erano arrivati gia' gli ungheresi con LA FAMIGLIA MEZIL.
    In genere i cartoni ungheresi che davano a random su RAI DUE (per coprire i buchi di palinsesto) me li ricordo ancora adesso.
    Alcuni erano a tinte decisamente HORROR. Tipo uno di cui non ricordo assolutamente il titolo ma che mi ha causato incubi per settimane, dove c'era una tipa inseguita da un tizio incappucciato che si rivelava essere la morte...e che si metteva a risvegliare tutti i cadaveri che gli capitavano a tiro nel tentativo di catturarla (la ragazza si era nascosta dentro ad un CIMITERO. Una cima, proprio).
    Decisamente un cartone per bambini, senza dubbio. Chissa' se e' la volta buona che si scopre il titolo, finalmente...
    A proposito di DDROGHE: quelle robe erano veramente lisergiche al massimo. Unite ai bumper RAI della pubblicita', poi...
    Ti facevi dei flash assurdi. Sul serio.

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  15. Questa è telepatia...
    Non ho ancora letto il post... Perché devo raccogliere la mandibola da terra stile cartone animato. Se ti pare, puoi inserirlo fra i racconti reali che sembrano irrelai, come la storia dell'uomo mostro in auto a Cosenza. Spiego:

    Colpa dell'insonnia, mi son messo a cercare e rivedere episodi della Famiglia Mezil (nello specifico, 2a stagione). Ogni tanto mi tornano in mente... Nel frattempo, mi son messo pure a cercare qualche approfondimento sulla rete, trovando il tuo post del 2010 e, poco dopo, quello del 2013 (mi era sfuggito), che inaugura il RFMGAC. Finito di leggere, qualche minuto fa, clicco il tag "Famiglia Mezil" chiedendomi "chissà quando uscirà il secondo post. Eccolo qua, targato oggi (vabbè, ieri, insomma... 14 ore fa). Non l'avevo visto prima.
    Sono esterrefatto. Troppo avanti i Mezil, davvero (è l'unica cosa che ho letto, di fretta). La coincidenza ha dell'incredibile e, inutile dirlo, plaudo incondizionatamente al RFMGAC e adesso vado a leggermi il post che parla degli episodi (si, 2 foto le ho viste) che ho appena finito di vedere...

    PS: ovviamente è tutto un gomblotto dei tabaccai che grazie alle scie chimiche creano un radiosegnale fra Cosenza e Budapest 30 in grado di leggermi la mente. Vado a mettere il casco di carta stagnola in testa :-D

    Vége

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    1. nota: m'è scappata una virgoletta dopo -secondo post-.

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    2. Appena letto: GODO.

      PS: dev'essere un'abitudine magiara: cosmonauti in camicia da notte, portieri della nazionale in pigiama... :)

      E comunque, a proposito di Star Trek, qui il traduttore universale è ancora più avanzato: c'ha pure il visore che trasforma la scrittura di qualsiasi pianeta in ungherese.

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  16. Dopo quattro anni e mezzo, il mio desiderio è stato esaudito...
    Grazie Doc!

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  17. Grazie del post Doc. La famiglia Mezil, insieme ai cartoni jappo dei super robot, è uno dei miei ricordi di infanzia migliori e, anche per me, la serie con Aladar astronauta è quella che più di tutti mi è rimasta in mente e stuzzicato la mia fantasia.

    Grazie

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  18. Adoravo questa serie. Anche se devo ammettere che da bambino quando la guardai, restai impressionato dal rapimento del cane nella puntata del pianeta folle. Me lo sognai per una settimana.

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  19. Ricordo ancora PERFETTAMENTE la sigla italiana, proprio le parole a memoria... ma praticamente per nulla il cartone animato, neppure le facce dei personaggi. Si vede che da bambino lo guardavo, ma che non mi aveva colpito più di tanto: succede.
    Dopo questo post ho capito meglio perché nella sigla cantavano: "... il cane è sballato, il gatto è in Marocco!" Cartone lisergico, a quanto pare :)

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  20. che ricordi magnifici...
    Solo la terza serie (con i Mezil e il vicino in giro per il mondo) mi piacque di meno... ma sono d'accordo, la seconda è la migliore... ricordo che anche mia madre (votava PCI) guardava insieme a me questo cartone "d'oltrecortina" (che per me, a quei tempi, significava... tipo verso Dobbiaco, Brunico)...

    Mi sembra pure di ricordare che in questa serie, alla sua prima trasmissione in Italia, la sigla famosa ancora non fosse presente...

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  21. È una serie fighissima! Non sapevo neanche della sua esistenza!
    Grazie Doc che ci impari sempre cose nuove

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  22. Okay, c'entra un piffero ma... Qualcuno rammenta un'oscura serie di cortometraggi animati trasmessi dalla RAI nei primi anni 70, il cui personaggio era un capra antropomorfa e le cui avventure venivano narrate dalla stessa, con un'inquietante voce fuori campo, probabilmente prodotta in qualche paese del'Est Europa? O quella serie di corti che narravano le disavventure di due omini di fil di ferro mossi a passo 1? Pur essendo prossimo ai 50 era troppo piccolo per ricordarmi cosa fossero di preciso... Spero in un Antrista over 60!!!

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    1. Sì, sì: Filopat e Patafil, li passavano su Telecapodistria! Ero veramente piccolo (classe 1969, quindi parliamo del 1973 circa) ma quei pupazzi di scovolini me li ricordo ancora! La capra, invece... buio assoluto, mi spiace.

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    2. Prova a ricercare su Youtube copiaincollando мультфильм коза (significa "cartone animato capra" in russo), magari ti si accende qualche lampadina ;)

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    3. Giusto! Filopat e Patafil! Complimenti, io sono del 68 ma proprio non mi tornavano in mente! Grazie per la dritta sulla capra, proverò!

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    4. che la capra fosse Master Elek? ho vinto qualche cosa? :)
      http://hungarykum.blogspot.it/2016/04/e-is-for-mekk-elek.html

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  23. Grazie per averne riparlato! .. di recente ho rivisto le tre stagioni, e le ho trovate ancora gradevoli, pure la terza (forse perche' torna ad esserci l'intera famiglia, in un giro del mondo in stile 'Fantozzi'! con l'unico mancanza di Fofi -peccato!- ).. poi è interessante aver proposto tre sviluppi cosi' diversi ed è uno dei pochi cartoni 'seriali' e in stile 'europeo' degno di nota (probabilmente ce ne sono altri, ma minori)

    L'episodio della terra 2D è quello che ricordavo meglio, ma buona parte della serie è degno di nota (cito solo il pianeta del tempo 'accelerato' e quello delle guerre, presenti negli episodi successivi, di cui magari si potra' fare un prossimo post sull'Antro)

    Si è citato Gustavo .. di cui ho un vago ricordo (penso ancora piu' di nicchia e difficile da reperire dei Mezil .. e pure muto! ... un mister Bean in anticipo di 30 anni!)

    La capra antropomorfa narratrice non me la ricordo .. forse è sepolta mooolto in fondo .. e poi in genere frequentavo di piu' le reti locali, dove bene o male si trovava sempre qualcosa (soprattutto i robottoni!!)

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  24. Grazie Doc. Questa serie riporta davvero indietro nel tempo immaginario ed emozioni. Mancavano, ora vado a rispolverare i DVD che stasera ho qualcosa da guardare. ;)

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  25. La nave di Aladar, nelle successive puntate, non si limitata ad allungarsi, ma col sopraggiungere della gran velocità, andava incontro ad un'ulteriore trasformazione, che portava pure al cambiando di colore.

    https://www.dropbox.com/s/uzw6w3ivxv6s7hh/aladar.png?dl=0

    Navigator, docet.

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  26. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  27. Questa è la serie di cui ho più memoria, la prima ancora ancora ricordi vaghi, ma questa si.

    Inoltre il plot del razzo gonfiabile, sbaglio o è stata usata anche in qualche altro cartone? Con un protagonista più piccolo, se non ricordo male? Magari in qualche puntata omaggio/citazione?

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  28. Adoravo quella serie, tant'è che ho usato spesso "Aladar" (e uso ancora) come nome dei miei personaggi nei GdR

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  29. Quindi tra sette anni il post sulla terza serie.
    Su cui la critica si divide.
    Io sto maturando l'impressione che Mc Farlane abbia creato Peter Griffin ispirandosi a papà Mezil.

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  30. Ho appena scoperto, dalla Wikipedia ungherese, che è stata realizzata una quarta serie nel 2005 ("La Famiglia Mezil e i computer", o internet...), interrotta dopo 2 episodi. Lascio il link wikipediano, penso non dia problemi:
    https://hu.wikipedia.org/wiki/Mézga_család_és_az_ámítógép

    Comunque, sono riuscito a trovare anche i 2 episodi (in ungherese) in rete. Il restyling grafico è stato (almeno per me) abbastanza traumatizzante :) , ma pensavo peggio. Riguardo le storie, aehm... Boh... Purtroppo non sono magiarofono.

    Se interessa, i 2 episodi possono (almeno credo) essere ricercati con questo testo:

    *A Mézga család és az ámítógép: A kezdet
    *A Mézga család és az ámítógép: Végy egy gépet

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    1. Pensavo peggio. Alla fine ci sta, come stile, pur essendo molto più pulito dei "tratti a carboncino" dell'originale. 1) Grazie per la scoperta! 2) Evvai, abbiamo almeno altri due post sulla famiglia Mezil! Forse tre, se mi decido a scrivere un secondo su questa seconda stagione, con la descrizione degli altri episodi.

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    2. Prego! Anzi... Un ulteriore post per il RFMGAC è tutto di guadagnato: piacere mio aver dato una mano.
      Comunque sì, superato il trauma iniziale per il cambio di disegno (sa, sono un iperabitudinario coi classici), devo ammettere che il restyling, in tutta onestà, non è così malaccio: Paula e il Dr. Lect... Maris, son quelli venuti meglio.
      A riguardo della cancellazione, pare che il problema sia stato la spesa eccessiva riguardante lo stile di animazione, classico. Attendo il terzo e quarto post con gusto :-)

      PS: se posso spezzare una lancia a favore del dr. Máris: in quell'armadio, che funge da sala TV, ci s'intrufola anche lui e, a fine episodio, si capisce che tutta quella folla stesse effettivamente guardando la TV la dentro. Sul perché poi un tizio con una casa di dimensioni normali avesse la sala TV nello sgabuzzino, alzo le mani :)

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  31. Wow .. forte la (ri)scoperta di questo piccolo 'update' dei Mezil .. probabilmente il mercato (a differenza degli anni 60-70) era ormai gia' saturo di varie 'famiglie' assortite .. qui gli spunti potevano essere molti .. anche se le tre serie sono tra loro slegate, dato che la terza metteva alla fine la famiglia in una situazione (non proprio piacevole =no spoiler=), si poteva inventare qualcosa sul come tornare alla normalita' ... chissa'

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  32. Ho ricordi veramente vaghi di questa serie, che tra l altro hai fatto riaffiorare tu, grazie per questo tuffo nel mio passato remoto!

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  33. Ok, ho una domanda sul primo episodio, ma che carlo si è mangiato il boia ciccione? Dodò dell'albero azzurro?

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  34. Di, mica è una coincidenza che Mezil sembri il nome di una droga da discount?

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