I primi 10 nemici di Thor (Marvel Story)

Per dire.
Continua la nostra carrellata dei primi villanzoni affrontati, agli albori del Marvel Universe, dagli eroi della Casa delle Idee. Dove le idee, ai tempi, erano alieni pasticcioni, comunisti feroci e figuredimmè, perlopiù. Così, dopo i primi 10 nemici dei Fantastici Quattro e quelli di Iron Man, tocca oggi a Thor, alle prese con dittatori cubani, extraterrestri campionissimi di specchio riflesso senza ritorno, mafiosi e piccioni. Tanti piccioni. Ah, tra una cosa e l'altra, il nobile dio del tuono fa delle robe che neanche un criminale nazista. No, sul serio [...]
Tutto ha inizio sulla testata antologica Journey Into Mystery #83 (agosto 1962), che solo dal numero 126 cambierà titolo in Thor.
Donald Blake è un medico zoppo in vacanza in Norvegia, luogo prescelto per la solita invasione aliena da dei cosi brutti e verdi a forma di tarzanelli impegnativi, provenienti da Saturno e inventori del bungee jumping senza bungee. Per dimostare tutto il loro disprezzo per la vita terrestre, tah, i saturniani distruggono un albero secolare. 
Alla vista dei mostri dell'altro mondo, Blake, eroicamente, fugge in una caverna, dove trova una strana mazzarella.
È il bastone in grado di tramutarlo nel mitico Thor, l'eroe col martello, santo protettore di tutti i carpentieri. Fortunatamente, sul martello ci sono le istruzioni.
Per dimostare tutto il suo amore per la vita terrestre, tah, Thor per prima cosa distrugge un albero secolare. Cazzo gli frega, a lui.
I saturnelli gli scatenano allora contro un temibile mostro meccanico, chiamato con grande sfoggio di fantasia "mechano-monster",
ma Thor lo sciarma a martellate come fosse un pino laricato antichissimo, spinge alla fuga gli alieni bruttazzoni e rivolge loro parole di scherno e maleducazione in norvegese stretto, tipo Søøcåte!
Della seconda avventura di Thor abbiamo già parlato in quel post su come il Comunismo ha creato di fatto gli eroi Marvel.
A Cuba San Diablo c'è l'embargo per i medicinali, la gente muore di malattia, povertà e balli latino americani, così Thor va e scassa dei jet sovietici che "minacciano gli innocenti", 
mentre il temibile Executioner fa fucilare gente mangiando cosciotti di pollo. I cosciotti di pollo, dice, sono un simbolo del potere nel blocco sovietico.
E i muri di San Diablo sono pieni di proiettili, le fucilazioni vanno via come il pane che non c'è, visto che questi mangiano solo bambini,
e allora Thor va e scassa pure un paio di carri russi.
Ma lui e la sua infermiera/love interest Jane Foster vengono catturati, e in quanto porco bolscevico l'Executioner vuole sposare lei e/o fucilare Blake, che però riesce a impossessarsi all'ultimo della mazzarella magica
con la quale FA ERUTTARE UN VULCANO, per il bene della popolazione. Migliaia di sandiabliani moriranno bruciati dalla lava o asfissiati dal gas, ma quello che è importante è che hanno capito che gli "americani sono i loro veri amici". Così giustiziano l'Executioner, che sta fuggendo con i sacchi dei dollari della banda bassotti. Un plotone d'esecuzione per l'Executioner, "ironically". Ma gli eroi non dovrebbero proteggere la vita, anche di criminali che vogliono distruggere il mondo, tipo? Non se sono degli sporchi comunisti che mangiano cosciotti di pollo, oh.
Su Journey into Mystery 85 arriva Loki, il cucciolone, che fa gli scherzi ad ogni occasione.
Nel suo albo d'esordio, il fratellastro sfida Thor a prove difficilissime, come un numero di lievitamento tipo Mago di Segrate,
poi prova a fargli lanciare il martello in uno stagno gridando in asgardiano stretto EMMÈ! 'NU CURSUNE ENORME! (riuscendoci)
e infine crea un finto Thor per fargli consegnare il martello da quello vero, dopo averlo ipnotizzato. Manca solo che gli faccia ramazzare mezza Asgard con una scopa di uru piantata nel culAlfheim. Ma lasciamo correre.
Alla fine Thor lo afferra, lo porta sull'EMPIRE STATE BUILDING e lo scaglia fino ad Asgard, in un mirabile gesto atletico nella disciplina del Lancio dello Stronzo.
Il mese dopo, la minaccia viene dal domani, e infatti si chiama l'Uomo del Domani. Fosse venuto dal passato, si sarebbe chiamato l'Uomo del Pomì.
Nel ventitreesimo secolo, lo zarrissimo Zarrko inventa una macchina del tempo per tornare negli anni 60 del Novecento e rubare una bomba atomica.
E a proposito di bombe. Esattamente come Iron Man, Thor si è asservito all'industria bellica americana, facendo da cavia per la costruzione di nuovi ordigni di distruzione di massa. Allegria.
Ma mentre quelli stanno per fargli esplodere una bomba al cobalto sul culo, arriva Zarrko e si ciula l'ordigno.
Thor lo insegue così nel lontano futuro, legando un pezzetto di ferro lasciato da Zarrko a Mjolnir. Supera così il 1965, il 1972, il 1991, addirittura il 2013 e finisce nel 2262,
dove rimorchia subito una tizia vestita di rosso e con un'alzata di ascelle convince tutti a seguirli. Fermerà lui Zarrko, altolà al sudore!
Come? Precipitando in una galleria degli specchi dove prende una craniata e finisce culo a terra come un povero stronzo.
Poi, per salvare il futuro, fa precipitare la nave di Zarrko CON LA BOMBA ATOMICA a bordo, ottimo modo per nuclearizzare l'intero, fottutissimo pianeta, ma afferra al volo il confettone...
...e lo riporta ai militari del '62, che però non sanno che cacchio farsene perché tanto hanno molte altre robe per distruggere il deserto del Nuovo Messico. Come spiega un tecnico affidabilissimo che fuma una pipa a dieci centimetri da una testata nucleare. 
Sul numero 87 si torna a parlare di quei bastardi vigliacchi dei comunisti che poi un giorno finiranno in mano a Putin e Renzi, così imparano. La cover parla chiaro, Thor è prigioniero dei Rossi! E non sono i Simply Red! 
Tanti scienziati USA sembrano disertare passando al nemico. "QUESTO È UN LAVORO PER THOR", dice Blake davanti al telegiornale, e non si capisce bene il perché. Ma comunque. Con la borsetta di medicinali preparata dalla Foster, 
Blake si fa rapire dai russi e portare a Mosca, dove viene imprigionato insieme agli altri scienziati USA, tutti catturati con l'ipnosi.
Ma quando diventa Thor c'è un attimo di imbarazzo. Ha un martello, quello lì? Avrà mica pure una falce? Sarà uno di loro, si chiedono? L'alimentazione a base di bambini è povera di fosforo, per forza che sono tutti dei poveri idioti.
Ma l'equivoco dura poco, perché Thor deve cadere in un'altra trappola assurda, la tipica vasca piena di squali mangiauomini tenuti sotto il Cremlino.
Thor allora fa quello che fanno tutti i biondini incapaci figli di un industriale e chiede aiuto a suo padre Odino per fargli scassare la "cittadella del male". E se ne torna in America.
E gli scienziati USA? A mezzi propri, come Fantozzi. Grazie alla generosità di russi coi baffi (pure le donne) vestiti come pastori del presepe dell'Ottocento, che sanno che "lo spirito della libertà non muore mai, neanche in una nazione di schiavi", possono imbarcarsi di nascosto su un piroscafo come clandestini. Scoperti a bordo, due giorni dopo, verranno dati in pasto agli squali insieme agli scarti dei bambini. Ah, un tuo zio che navigava, tanti, ma tanti anni fa, in Russia venne interrogato per ore perché aveva un pacchetto di chewing-gum in tasca. No, sul serio.
Sul numero 88 torna Loki, pronto a consumare la sua "TERRIBILE VENDETTA".
Come? TRASFORMANDO LE AUTO IN GELATI (raccapriccio!), le biciclette in caramelle (orrore!) e ciulando le bombe atomiche ai russi, perché i russi sono più cattivi dei cattivi asgardiani e non hanno amore per i dolciumi pieni di zuccheri e coloranti. Bastardi.
Ma dopo un eroico scontro, Loki si tramuta IN PICCIONE per tagliare la corda. Ma a Thor non gliela si fa: RUBA un sacco gigante di noccioline e la rete di un campo da tennis, beccandosi una meritata raffica di chitemmù,
incapretta Loki e stavolta lo porta ad Asgard di persona, senza spedircelo con un calcio in culo.
La cover del numero 89 è piuttosto enigmatica, perché si parla genericamente di "forze del male" affrontate dall'eroico dio del tuono.
Il quale, dopo aver spedito in orbita un fantoccio col suo costume per proteggere la sua identità segreta,
e dopo esser stato oggetto delle fantasie domestiche della Foster, che sogna di stirargli il mantello e, UH, lucidargli il martello (*occhiolino*),
viene rapito da dei mafiosi, che chiedono a Blake di curare il loro capo.
Blake guarisce con dei cerotti miracolosi e un po' di sparatrap il Buscetta dei poveri, che per ringraziamento vuole ucciderlo.
Segue un inseguimento tra le travi di un palazzo in costruzione, che Thor fonde per mettere in pericolo centinaia di persone. Tanto a lui cacchio frega. E alla fine, dopo aver catturato il mafioso, fa un'altra preghierina a Odino,
per CANCELLARE DALLA MEMORIA DELLA DONNA DEL MAFIOSO ogni traccia del suo ricordo, brasandone di fatto un pezzo di vita. Si chiama stupro mentale, eh. Una di quelle porcate alla Xavier.
A marzo tocca all'uomo carta copiativa, quello che ti fa le fanzine e copia i compiti di matematica in un attimo.
Dopo aver seminato il caos nell'ufficio del sindaco, rischiando di essere preso a pistolettate,
Thor si imbatte nell'ennesima razza aliena, dei tizi arancioni con degli improbabili costumi color lilla che invoglia (all'estinzione della razza).
Questi stanno sostituendo varie personalità con degli imitatori, per seminare il caos e prendere il controllo del pianeta. Farebbero prima a usare quelle CENTINAIA di astronavi da guerra che hanno lì pronte in orbita, ma così non c'è sfizio. D'altronde, siccome non sono esattamente degli scienziatoni, Blake li allontana con il trucco del Guarda Là!
ed è costretto ad affrontare i loro campioni. Prima l'uomo di ghiaccio, che se lo lasci aperto sbrina, è un casino, si allaga tutta l'astronave.
Poi il loro capo, un uomo con baffoni chiaramente moscoviti che diventa invisibile e prende a cartoni ripetutamente Thor.
Finché quello non lo lega nella retina e si esibisce di nuovo nel Lancio dello Stronzo.
Ma che fare dei suoi uomini? Bene, ricordate la storia degli Skrull trasformati da Reed Richards in mucche? Qui è PEGGIO. Thor li convince con il trucco a diventare ALBERI, condizione dalla quale non potranno mai liberarsi. Ha trasformato degli esseri umani in dei fottuti VEGETALI, rendiamoci conto. Poi magari dopo passa e li spacca pure a colpi di martello, teh.
Il prossimo tizio della lista è l'illusionista Sandu,
fenomeno da baraccone i cui poteri mentali vengono potenziati da Loki. E cosa fa, Sandu, quando diventa mille volte più potente?
S'alza i portafogli dei presenti con la telecinesi. Oh, sossoldi.
Sandu tramortisce Thor e lo incatena in una fossa, cantando Sade, dis-moi degli Enigma.
A Odino girano le balle per due ragioni: sta guardando gli ultimi film in 3D della sua vita (presto non potrà più farlo) e deve sempre aiutare quel figlio minchione. Così manda un paio di valchirie (qui in versione vallette del sabato sera di PippeBaude) a portargli la cintura della forza. Quelle, già che ci sono, gli toccano pure un po' lo sbirignaus e la forza gli torna. Sandu viene sconfitto e se ne va in Nicaragua a fare il sandinista.
Decimo numero e ultimo giro. Torna Loki, che finalmente ha rubato il martello di Thor!
Dopo aver legato a un lettino i soliti mafiosi con il nastro adesivo,
perché si avvicinano le olimpiadi di Lancio dello Stronzo e la Norvegia punta tutto su di lui,
Thor finisce a fare l'attore come i Fantastici Quattro. Solo che per beneficenza, non perché è ammazzato di debiti e tutti gli sputano come quei quattro straccioni.
Ma dalla dimensione asgardiana in cui è incatenato, Loki capisce che anche le sue catene sono di uru come Mjolnir
e recitando la formula magica, ururu sahara, riesce a far superare al martello la barriera dimensionale. Thor finisce rovinosamente a terra ("BLAMM! CRACK!", sai che botta al culo) e il dio degli inganni è libero!
Allora Thor fa di nuovo la preghierina al papi, perché ha perso il martello, gnégné, mo' come faccio,
e si costruisce prima una mazzarella gigante con un tronco d'albero secolare distrutto per l'occasione, ché come c'ha l'animo green lui manco Hulk,
poi ne ricava uno dalla roccia. Manca quello di paglia per fare i tre porcellini Mjolnir.
Ma alla fine ritrova il martello vero, fa arrestare Loki e per la frustrazione disintegra il ginocchio di un paziente, ché con quella faccia lì minimo minimo è una spia russa, vafangule.


MARVEL STORY
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I primi 10 nemici dei Fantastici Quattro
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Commenti

  1. Che eroiche le prime avventure del Dio del Tuono, comunqueche fosse contro i comunisti era una cosa normale. Credo ci fosse già stato un Thor quando la marvel si chiamava Timely e credo fosse cattivo e nazi... sbaglio?

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  2. Doc, ma che c'avevano i russi contro le gomme da masticare?

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    1. Penso che fossero una cosa "molto americana".
      Potrei star tirando uno sfondone mostruoso, ma mi sa che le gomme fossero una tipica cosa portata dai militari americani arrivati in Italia durante la seconda guerra mondiale...
      Quindi un tempo, se avevi delle gomme da masticare (anche note come "gomme americane"), potevi essere filo-americano o chissà, magari perfino un infiltrato americano che non era stato molto bravo a mimetizzarsi...

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    2. alcuni amici moldavi me ne hanno raccontate di allucinanti... al di là del giudizio storico sull' URSS , i tutori dell' ordine ai bassi livelli erano spesso personaggi stralunati e paranoici prelevati da una distopia, o per lo meno questo è quello che mi racconta chi ci è vissuto. Ad esempio mi riferirono questo: l' importante era andare al lavoro. Una volta timbrato a nessuno interessava cosa tu facessi, o che tu facessi qualcosa , purchè tu rimanessi al posto di lavoro. Se c'era un delitto, il primo sospettato era sempre chi era assente dal posto di lavoro , e voglio vederti a pretendere un giusto processo...

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  3. Meraviglioso XD
    Ancora e sempre, grazie Doc!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Loki sembrava una macchietta da Power Rangers.
    I rossi unici veri nemici :D

    Moz-

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    1. Loki è sempre stato un cattivo macchiettistico fino a tempi abbastanza recenti.

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  6. Scorgo come una sorta di continuità tra i bambini che leggevano queste avventure traboccanti propaganda e gli adulti che si esaltano sui discorsi motivazionali di Independence day...

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  7. Certi che il primo Thor, pur con l'aria mistica da Dio Norvegese, non era questa cima .... La cavia per i test nucleari od il medico della Mafia sono il massimo del minimo ma la liberazione di San Diablo merita :-) . Per fortuna Simmonson lo liberera'

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    1. Vabbè, li era stato costretto, certo anche il boss era stato sfigato a beccare l'unico dottore di New York che era anche un dio norvegese....

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  8. Thor alle olimpidi di Tokyo del '64 vinse l'oro e batte il record olimpico di lancio dello Stronzo con un calcio in culo a Loki rimasto nella storia

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  9. Thor ad ascelle alzate come Franchino!!

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  10. Hai capito le Valchirie!! Ma d'altronde si tratta pur sempre del figlio di Odino e quindi del regale ugello!

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  11. Qualcosa mi dice che in Thor: Ragnarock riderò nella stessa misura...

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  12. Questa serie era veramente imbarazzante agli inizi.

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  13. Hai qualcosa contro gli scienziati che viaggiano nel tempo ?

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  14. aveva ragione Wojtyla... " il comunismo è un male necessario" ! Infatti non me li vedo i supereroi anni ' 60 che legnano i democristiani: per quello c'è l'iron age !

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  15. Mi manca il primo Thor, lo trovo molto più interessante dell'attuale.

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  16. Più che altro era chiaro che era un personaggio su cui gli autori non avevano idea di come svilupparlo.

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