Le Pubblicità 誤解を招く di Terebino - 1 (anni 70-80)

Era da una vita e mezzo che ti riproponevi di buttare giù qualche puntata speciale delle Pubblicità Fuorvianti di Topolino dedicata alle loro equipollenti nipponiche, le pubblicità di giocattoli (ma non solo) che saltavano fuori dalle pagine di Terebi Magazine (cioè Television Magazine) e pubblicazioni simili. Eccone perciò una prima tornata, frutto di anni e anni di immagini pescate su tumblr o su vecchie riviste comprate in Giappone e messe da parte: un primo Le Pubblicità 誤解を招く di Terebino dedicato agli anni 70 e 80 e perciò pieno di Genuini Momenti Emozione© e di attacchi vietconghi di Nostalgia Canalis. Ganbare, bruschetta! [...]

Partiamo dai meravigliosi pupazzetti di plastica vintaggi dell'Uomo-Tigre, quelli che ancora oggi tappezzano le vetrinette interne al piano terra del Mandarake Complex di Akihabara. Tiger Mask, Stella di Teschio e una carrellata di altri nemici (e alleati) famosi. Manca però quel gran testa di cippa di Mister No.
E sotto la maschera c'era pure la faccia da bimbogigi di Naoto. Gli "occhi della tigre"... seee, uguali.
Barrette di cioccolato, sembrerebbe, di Rocky Joe e di alcuni mamozi comici che potrebbero essere la mascotte dell'azienda (Cisco, ma non quella Cisco). Con le barrette del povero Joe, collezionando gli incarti o whatev, vincevi delle medagliette e il berretto rosso del protagonista. Quelle con la signorina Shiraki sulla confezione, ovviamente, erano in realtà barrette di legno.
Intanto, Sugar - che in confronto al disastratissimo Joe era un fighetto middle-class - si allena con la radiocuffia col pellicciotto e la sua tuta da visagista delle dive. 
E qui si piange. Le desideratissime - e oggi oscenamente costose - astronavi del trio di Starzinger
Pur di averle tutte e tre, magari con tanto di base, lo stoico bambino giapponese con maglione collo alto in acrilico sta pompando duecento flessioni. 
Questo invece è un classicone molto diffuso in Italia ai tempi, il macchinone di Supercar Gattiger, praticissima somma di cinque veicoli. Poi vi voglio a parcheggiare, Joe Kabuki e company.
Gli agghiaccianti bambolotti col ciglione da Peo Pericoli della squadra G, aka i Gatchaman, aka i sei eroi vestiti da uccelli, anche se Jimmy il Canarino è morto subito prima dell'inizio della serie, perché non si sono ricordati di riempirgli il beverino dell'acqua. 
Il robot matriosko di Gordian, con tanto di mini pantera robotica Clint. Quando Daigo portava la bestiola al parco, tutti quelli coi cani grossi da atteggio muti. Questo Gordian Popy resta ancora oggi un bel giocattolone,
il che non si può dire certo del Baldios DX di Nomura, che a differenza di quello standard era componibile, sì, ma ne risultava un robot tutto sproporzionato. 
Questo robot-scaldabagno è invece Govarian, il frullatone tirato fuori da Nagai su esplicita richiesta dello studio per cui l'ha realizzato.
Ma bando alla pezzenteria e largo al bagnino riminese degli eroi robotici, il solo e unico Leopaldon di Supaidaman. Eccolo, il nostro mito, circondato da altri giocattoli del telefilm, come il bambolotto del nippo Uomo-Ragno 
e la sua auto, la Spider-Machine GP7, telecomandata. Anche quella piace tantissimo al bambino giapponese col collo alto in acrilico:
 pompare altre duecento flessioni, via! 
E qui si piange. Il Jeeg magnetico Takara, riproposto in una ristampa identica una decina di anni fa anche nei negozi tipo mediauordo, ricorderete. Proprio dagli stampi di questo Jeeg sono nati i Micronauti. Quindi sì, Jeeg era il padre di Baron Karza e Force Commander. Quel Big Shooter lì a sinistra è bellerrimo ancora oggi. 
Ma Takara aveva anche Godam e un altro robot calamitato, Gackeen, mescolato a Jeeg in quegli incroci genetici (ma soprattutto magnetici) orribili in basso. 
Intanto, due bambini ricchi con la cravatta e il calzettone da Antongiulio evitano le flessioni ingraziandosi con dei regali di Natale il malvagio dio pagano God Sigma. O meglio, Godsiguma. 
Giusto un paio di giorni fa parlavi sui socialcosi di Yamato 2199, il remake di Star Blazers che ti stai risciroppando per la seconda volta su Netflix ed è tipo una delle serie anime più meravigliose degli ultimi dieci anni. Ecco una parata di astronavi della serie originale: la Yamato/Argo, un caccia Cosmo Tiger Fighter II e delle navi di Gamilas.
E a proposito di caccia, ecco i Valkyrie trasformabili di Macross. I modellini Takatoku avevano un sacco di metallo e, per i mezzi dell'epoca (oggi, per una serie di ragioni, è molto più semplice progettare e realizzare dei modelli perfetti), erano davvero gran belli.  
Nel mentre, il Gigante Baba suonava una pianola Yamaha indossando uno degli accappatoi più zarri mai visti su un ring di bresslinz. E ce ne vuole, eh.
E qui si ripiange. I Bullet di Capitan Harlock, mini-veicoli (con tanto di miniature dei personaggi), "sparati" da una base di lancio e prodotti da Takara. 
Per la sottocategoria cessi a pedali, il Mechander Robot gigante e i suoi fratellini minori, prodotti da Bullmark, con tanto di rotelle da panza supervintagge.
Per reclamizzare la replica di un fucile d'assalto M-16 vuoi non chiamare un sicario professionista come Duke Togo/Golgo 13? Ma infatti. 
Passiamo alla famiglia Diaclone/Car Robot/Microman di Takara, l'humus in cui attecchirà di lì a poco la saga dei Transformers. Ecco allora il fratocugino di Optimus Prime, con la motrice blu, e due Triple Changer.  
Gli zii di Blaster e Perceptor, un robot-cannocchiale, 
e i "Dinosaur Robo". Nella parte inferiore delle due pagine vediamo anche i futuri Road Rage e Grapple, ma anche le varie auto Diaclone con i relativi prezzi in yen dell'epoca.  
Qui tocca a Convoy/Ultra Magnus, anch'esso con una colorazione diversa dalla sua successiva versione Transformers, 
qui a un'altra parata di auto Diaclone (si intravedono sia i piloti che una Lamborghini rossa versione Sunstreaker) 
e qui alle cassettine del futuro Soundwave. In alto i Microman, i pupazzini da cui tutto ha avuto origine. 
Queste due pubblicità sono invece successive: sono già nati i Transformers, con tanto di loghetti vari e nomi USA. Protagonisti delle due pagine sono Hot Rodimus, Shockwave e Megatron, ma ci sono anche Bumblebee e i suoi fratellini G1, nati in Takara in precedenza come Mini Car Robo e chiaramente ispirati alle automobiline superdeformed Choro-Q. 
Torniamo ai giocattoloni metallici della seconda metà degli anni 70. Il Daltanious Popy,
UFO Diapolon e i tre robot che lo compongono, 
e i tre robot della linea Gokaiser, un anime che non venne mai trasmesso ma del quale fecero a tempo a uscire i chogokin in plastica e metallo realizzati da Takatoku: Giant, Tiger e Dragon. 
 Tekkaman e Pegas.
Pupazzini (in gomma?) e mezzi di Lupin di Popy (la linea Popynica, dedicata appunto ai veicoli).
In questa e nella pagina successiva, il chogokin di Vultus V, antenato del SoC recensito qui. Nella parte bassa della prima pagina vediamo i modellini Poynica della Todoroki Special a otto ruote e altre auto di Grand Prix e il campionissimo
X-Bomber, anche lui pronto ad approdare di lì a poco in Italia con altri fratelli robotici nella grande invasione di robottoni giocattolo orchestrata da Ceppi Ratti. 
E per completare il quadro dei cessi a pedali non poteva naturalmente mancare Balatack (Takara), in possa assieme ai vari componenti pilotati da quella banda di rEgazzini. 
Gli ultimi due robot della cumpa sono DanguardDaitetsujin 17, dell'omonima serie tokusatsu del '77. Sotto, il bambino ricco giapponese può mostrare orgoglioso la sua collezione di robot, ma non i suoi bicipiti. 
 E dopo questi due inquietanti bambolotti capaabomba e capelloni, 
ecco il disco volante di Goldrake cavalcabile. E noialtri qui ad accontentarci dei tricicli a forma di macchinina. Cose che non sono cose. Ah, a proposito di dure scuole di vita, vi siete mai chiesti come ammazzava le mosche il povero Tommy la stella dei Giants? Colpendole con le palle scagliate a velocità folli, tra un allenamento massacrante e l'altro, giusto? 
Macché. Una botta di flit e ciaone, mosche e ozono! Anche in pratici zampironi e con la bottiglia di birra da bere mentre dai il ramato. 








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Commenti

  1. Eh, mi sa che il padre di Tommy ne ha respirata troppa, di quella roba...ecco come gli e' venuta l'idea di costruire l'armatura a molle per il figlio...
    Fantastico post, complimenti! Credo che se fosse arrivata da noi anche silo la meta' di tutta 'sta roba, saremmo stati disposti ad UCCIDERE, per averla (il Goldrake CAVALCABILE? LO VOIOOO!!!).

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    1. visto che la bottiglia pare di birra direi che il veleno se lo scolava a colazione... ed era talmente cattivo che il veleno moriva

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  2. ma il ricevitore con la sorella che mostra fiero lo zampirone e lei apprezza ne parliamo :D?

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    1. Nei paesi dell'est bastavano i collant. In giappone gli zampironi. Paese che vai, usanze che trovi XDXDXDXD

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  3. Adessso abbiamo bisogno solo di una Delorrean che ci riporti a quegli anni...
    Bruschetta da 10 kg l'una oggi qua da me...

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  4. Bello davvero,allora Gordian il caccia di Macross i Micronauti e X-Bomber li avevo.. Che cose meravigliose

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  5. Lupin orrendi davvero; i bambolotti capelloni sono inquietanti (potevano stare al posto della stronza di The Ring).
    Bello lo spot Yamaha col gigante Baba!

    Moz-

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  6. Mi sono sempre chiesto come potessero funzionare le articolazioni di Gordian...

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    1. Male, io lo avevo, credo proprio quella versione così ad occhio e mi si scassarono un bel po' di braccia :p

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    2. ce lo aveva un mio amico e ti posso dire che le braccia del robot rosso erano entrambe saltate in aria

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    3. Io lo avevo e di braccia in giro non ne ho mai seminate,era una meraviglia quel robot

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  7. Dopo ogni post di giocattoli vintaggi si ripropone la bruschettitudine per ciò che possedevo e che ahimè è andato disperso e/o distrutto. Avevo il Gattiger in metallo, tutto completo; quel transformer musicassettina-avvoltoio e poi mi ricordo perfettamente di alcuni Microman che avevano i piedoni calamitati per posizionarli su degli appositi spazi metallici, posti su un robottone... però non ricordo esattamente quale robottone fosse? (o forse era un astronave?)

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    1. Se si trattava di un'astronave, immagino fossero i Dianauti con uno dei loro mezzi/velivoli. Che belli che erano.

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    2. oooo yes! Ho verificato sul webbe. Dovevano essere loro :)

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    3. Prototipi dei successivi Starcom?...

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  8. Caro Doc, questo post e la contemporanea lettura di Anime d'Acciaio di Guglielmo Signora stanno mettendo a dura prova i miei buoni propositi del 2017 di non indebitarmi per acquistare le meraviglie vintaggiose sopraccitate

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  9. Pensavo che i piccoli giapponesi, allenandosi con costanza, diventassero pelati, con la tutina gialla e in gradi di distruggere tutto con un solo pugno...
    Invece al bambino della foto è venuta l'espressione da stipsi che gli deforma il volto tipo mostro di Devilman (quello con i mutandoni)... sono cose...
    Per il resto una serie di lacrimoni nostalgici pesanti per i bellissimi giocattoli dei tempi che furono, sono emozioni

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  10. Piccola correzione: volevo dire SOLO, non SILO...dannata fretta

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  11. Gran bel post! Un paio di anno fa acquistai dei volumi giapponesi in cui venivano raccolte questo tipo di pubblicità. Si dovrebbero trovare ancora sull'Amazon giappo, costano poco ma il formato è A5.

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  12. Doc, per favore, incominciamo ad educare i lettori del Blog chiamando i pupazzi di plastica con il loro vero nome, ovvero Sofubi (o Sofvi). Perdona il momento PDF, ma i Sofubi in Italia non sono conosciuti, rispettati e amati come le controparti metalliche. Per quel che mi riguarda, sono i giocattoli più belli da esporre e se conosci la mia collezione, capirai cosa intendo ;)

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    1. Son belli e costano pure tanto, i viniloni.
      Ché i venditori so fubi.

      (ok, questa era pessima).

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    2. Te la perdono :D

      I vecchi sofubi costano tanto per ovvi motivi, soprattutto la serie di Tiger Mask.

      Quelli che ora produce la Medicom Toy, sono in parte ristampe di storici esemplari di case come Bullmark, Marusan o Martmit, oppure dei restyling come le bellissime produzioni dello scultore Abe Tooru, che da più di tre anni sta reinterpretando i nostri amati robottoni e i principali personaggi della Tatsunoko.

      Tutt'oggi realizzati con gli stampi originali e le stesse fasi di produzione dell'epoca, i sofubi sono dei veri e propri giocattoli artigianali con delle valutazioni sull'usato davvero alte, dato che ormai sono serie limitate o vengono prodotti in base al numero dei preordini.

      Sofubi o vinili prodotti da artisti contemporanei come Hirota Saigansho o Pushead, vengono venduti solo su lotteria e arrivano a sfiorare valutazioni da capogiro, parliamo di cifre a tre zeri.

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    3. Comunque i libri che citavo nel mio primo commento li trovi su amazon giappo digitando 昭和ちびっこ広告手帳

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  13. Ho perso la matà del mio peso corporeo in liquidi guardando questo post,ringendo e sbavando allo stesso tempo...

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  14. stavo per commuovermi, poi il mio occhio è inevitabilmente caduto sul robot cannocchiale dotato di pantaloni bracaloni alla MC Hammer ed è tornato subito il buonumore!!! In ogni caso grazie mille DOC!!!

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  15. e si piange davvero... grazie Doc, quasi ogni robot dei tempi epici televisivi nostrani (e non solo, mi piacciono soprattutto quelle macchinine di "Grand Prix", manca solo Nick Lanz con la faccia bruciata)... non saprei davvero cosa commentar per primo.... condivisione su faccialibro doverosa!!!

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  16. Sai che battaglie al parchetto con lo Spacer cavalcabile...

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  17. l'uomo ragno giapponese era avanti!! In pratica e' diventato quello che e' attualmente anche in marvel!! (a parte il robottone...ma chissà)

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  18. "Poi vi voglio a parcheggiare, Joe Kabuki e company", ma anche a sterzare, con 6 ruote sul davanti di cui 4 appaiate a due a due come i tir...
    Grande post, mi ha ricatapultato in tempo zero nella smania di possesso di uno di quei robottoni che avevo ai tempi dell'asilo. Jeeg micronauto, Gordian, Daltanious ma soprattutto quei BELLISSIMI (dove la parola "bellissimi" è scritta con gli occhi offuscati dalle lacrime napulitante) Valkyrie di Macross sono veramente tanta roba ancora oggi a mio modesto parere...

    Buon anno a tutti!

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  19. Applausi non solo per il contenuto, ma anche per il titolo del post ^___^

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  20. Oddio che bello!

    Ora voglio tutto!!! :D

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  21. I Mechander li trovo stupendi...quel fascino dei giocattoli vintage al massimo dello splendore...oltretutto sembra che trai collezionisti siano molto ricercati, ma potrei sbagliarmi...
    La birra di Arthur Young se fosse venduta in italia sarebbe la bevanda immancabile nel mio frigo...
    Altra menzione personale per i lottatori di Tana delle tigri...
    E mi si è accesa una lampadina sul fatto che da piccolo potrei aver avuto un Danguard da bancarella...cosa purtroppo difficilmente verificabile

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    1. Per quel Mechander gigante credo che all'epoca avrei sacrificato le anime di tutte le persone dell'istituto di suore canossiane dove andavo all'asilo XDXDXD

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  22. Ma..... Ma.... Alcuni di sti giocattoli sono ancora oggi molto figherrimi o sbaglio?

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  23. Il Danguard me lo portarono i nonni in ospedale dopo un'operazione: tantissime lacrime al ricordo Q_Q

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  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  25. Bellissimo tuffo nella nostalgia...
    Qualcosa di questi giocattoli ho ancora, come il triple changer diaclone aereo, elicottero, robot.

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  26. Io avevo quel Gordian lì...era bellissimo. Poi son capitati incidente casalinghi: Protesser ha infilato la testa nel vetro della Match Patrol, Delinger ha perso una gamba dopo un calcio di mio fratello maggiore e Delinger credo sia fuggito per evitare una fine violenta...

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  27. Quanta meraviglia vintaggia...molta roba è precedente alla mia nascita, ok, ma non si può non apprezzare.
    Lacrime per ciò che ho lasciato all'infanzia...

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  28. Belle tanto!
    Si si è giapponizzata anche la bruschetta. Ora è una "burusuketsuta"!

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  29. non mi è chiaro in cosa si trasformi Govarian... una Arna che ha fatto un frontale col Gattiger?

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  30. Bellissimo post! Il Mekander in basso a sinistra compariva sui cataloghi (Standa, tra gli altri, mi pare) dell'epoca, non sapevo chi fosse, ma avrei potuto uccidere mia sorella per averlo, e anche ora è uguale. Tra l'altro, mia sorella a volte avrei potuto ucciderla anche senza ricevere nulla in cambio, ma questo è un altro discorso ;-P
    I Gokaiser!!!! Io avevo la tigre, spettacolo!!!!
    L'uomo ragno è quasi identico a quello della Mego (a parte le mani), potrebbe essere quello?
    Di quelli di Tekkaman avevo avevo Ganira, meravigliosamente bello! Purtroppo le parti in plastica sono marcite (non capisco come, vabbè che siamo sul lago ed è umido assai, ma insomma...) e si sono rotte :(
    Premio cesso a microonde al modellino di Ufo Diapolon, porcapuzzola, che brutto >___<

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  31. Ora ho veramente bisogno di una macchina del tempo - tipo Tardis - per andare a fare incetta di Cose Meravigliosamente Meravigliose (tm) . :-)

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  32. Ah, inutile dirlo, ma il sogno assoluto è il megadisco gigante di Goldrake... :(

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  33. Ehi Doc, sotto il gattAigHer c'è il Drago Volante!

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  34. Vanno tra l'incredibile e il "WTF?"
    Certa roba mi lascia perplesso ahah

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  35. Doc,

    il Diaclone Mig 25/Tank ce l'avevo da bimbo. Era un regalo di mio padre, che ricordo ancora con amore, e di cui ricordo ancora ogni singola trasformazione. Magari il mio era un clone cinese, ma l'aspetto era identico!
    Che tuffo al cuore! Cercavo un po' notizie di quel giocaattolo!
    Grazie

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