I Fantastici 4 (2005 - Pocosuper 1)

Ha senso partire con un'altra rassegna di film se quella sui film di Miyazaki è ferma da una vita e quella dei western non si è mai schiodata dal primo post? Beh, sì, ha senso, visto che tutta la baracca, qui, si regge sullo sfizio che ti viene di scrivere di qualcosa, e da tempo avevi in mente una roba del genere. Ecco dunque Pocosuper, nuova rubrica sui film di super-eroi di dieci e più anni fa, pezzenti e non. Si parte da I Fantastici 4 (Fantastic Four, 2005), il primo dei due film di Tim Story sul Quartetto. Perché se il Fantastic 4 - I Fantastici Quattro di Josh Trank ha avuto un merito, è stato quello di far rivalutare i due film di Story: insufficienti, venuti male su più fronti, ma indubbiamente più rotondi e a loro modo onesti. E dunque: cosa aveva di buono il film del 2005? Ok, e a parte Jessica Alba? [...]
Perché sì, siamo d'accordo, sarebbe bastata anche solo una Susan Storm così patonza per fargli vincere la sfida a distanza con l'inquietante reboot del 2015. Non c'è neanche bisogno di scomodare il test "Meglio di Kate Mara": Jessica Alba contro Kate Mara è come far affrontare il campione mondiale di MMA e il Bepi, arzillo ottantenne della bocciofila anziani di Abiategrasso, giusto perché una volta in gioventù ha dato uno schiaffo a uno.
Ma facciamo le cose per bene, scomponiamo il film nei suoi elementi di base e cerchiamo di capire cosa funzioni e cosa meno. Johnny Storm, la Torcia Umana, si diceva a proposito del reboot di Trank, è un personaggio facile da portare sullo schermo. Testa calda, amante dei motori ma soprattutto della pheega, sborone.
Fa stranissimo vedere l'attore che ormai da cinque anni per il mondo è Capitan America, Chris Evans, qui nei panni del giovane pirletta impulsivo, 
ma la sua Torcia Umana è decisamente in parte, rispecchia il personaggio dei fumetti, soprattutto il Johnny degli inizi, molto bene. Aggiungiamoci pure che gli effetti speciali sono decenti
e che vedere schizzare la Torcia Umana nel cielo di New York era undici ani fa un contentino capace di scaldare i cuori dei fan e di farli uscire dal cinema un po' (giusto un po') meno delusi/incazzati.
Lo stesso dicasi per il rapporto con Ben Grimm, tutta l'epica gloriosa degli scherzi da caserma (ve la ricordate quella storia bellissima pubblicata dalla Star sullo speciale Marvel Fanfare?), delle battute sul suo aspetto, degli accenni di rissa. Fratelli non di sangue ma d'avventura, alle prese con i piccoli litigi di ogni giorno all'interno della prima, vera, grande famiglia di super-eroi. E fin qui, tutto bene.
Ma visto che abbiamo citato il vecchio Grimm, passiamo pure a lui. Per quel poco che se ne vede la faccia non coperta da finta roccia arancione, il Michael Chiklis di The Shield non sarebbe male come Ben, non fosse per un problema che vedremo tra un attimo.
Cominciamo col dire che l'aspetto della Cosa, pur più prossimo a quello dei fumetti rispetto alla Cosa Sbrisolona di Trank, aveva qualcosa che non andava. Probabilmente i tratti troppo umani del volto.
La Cosa del Marvel Universe ha un naso piccolissimo: sarebbe bastato quello, insieme a delle sopracciglia più marcate e a degli arti più robusti, per rendere più convincente l'aspetto della sua controparte in carne e trucco. Quello e l'aver pensato al problema di cui sopra:
il fatto che l'eroe è qui troppo basso. La Cosa è una figura imponente, un colosso in grado di prendersi a cinquine con Hulk al solo scopo di riempire le pagine della posta degli albi Corno e Star con angoscianti interrogativi su chi fosse più forte tra lui, il Golia Verde e Uan di Bim Bum Bam.  
E invece qui è più bassso sia di Reed che di Johnny, e a seconda dei tacchi indossati da Sue, in molte inquadrature pure di lei. Il tappetto del Quartetto.
Al di là dell'aspetto fisico, però, caratterialmente ci siamo. La psicologia del personaggio, la tristezza del mostro che se ne va in giro in impermeabile a mangiare pancake, quel velo di risentimento per essere quello che ha pagato il prezzo più alto dalla gita nei raggi cosmici, l'affetto per Johnny che si fa largo tra un L'ammazzo! e l'altro.
Potrà avere il nasone buffo ed essere troppo basso, ma a guardare un attimo oltre l'ammasso di pietre, là dietro c'è Ben Grimm, il nipote prediletto di zia Petunia, l'autoironico, autocommiserante, burbero, quasi poetico masso da spiaggia ambulante.
Nota numero 1: Debbie, la fidanzata che lo molla disgustata, lasciando l'anello sull'asfalto, con grande tatto, è Laurie Holden, l'Andrea cretina di The Walking Dead.
Nota numero 2: Alicia Masters è invece Kerry Washington, la Broomhilda di Django Unchained. In una scena tagliata del film, presente nella versione Extended, Ben va a farle visita nel suo showroom ("Galleria Kirby"), dove c'è un fugace accenno al padre della ragazza, il villanzone noto come il Burattinaio (finché non segano il video, lo trovate qui).
Sempre nella versione Extended, tra i progetti accantonati di Reed si intravede un robottino dai grandi occhi, omaggio al robot H.E.R.B.I.E. apparso nel cartone del Quartetto del '78 e in seguito nel Marvel Universe cartaceo. 
Terza e ultima nota: in un'altra scena tagliata, Reed cambia i tratti del proprio volto, assumendo quelli del Wolverine di Hugh Jackman. La scena (che potete vedere qui) è stata tagliata perché la CGI era talmente pezzente da farlo sembrare un mostro deforme. 
E dunque, Reed. Mister Fantastic, gommolo, l'uomo di caucciù, il vecchio amore (a inizio film, Sue è accasata con Victor Von Doom da due anni e lui sta per chiederle la mano) con cui la signorina Storm torna dopo che ha scoperto che può allungare a piacimento ogni parte del suo corp... che c'è ancora del fuoco sotto la cenere. E non è stato suo fratello. 
Reed Richards, il genio, una delle mente più brillanti del pianeta, ma così chiuso autisticamente sui suoi numeri e le sue formule da non accorgersi di nient'altro,
ché quando Sue si presenta con quella tutina attillata e lo scollo con vista minnica, lui si concentra sul tessuto, sulla divisa fatta di molecole instabili, mentre tutti gli danno del soggettone e gli sputazzano il riso con la penna bic. Ecco, l'ambivalenza di Richards, il suo essere cervellone e minghione inetto in un colpo solo, la sua solitudine dei numeri prima, la pheega poi, son resi bene, anche se l'attore, il gallese Ioan Gruffudd, c'ha un po' troppo la faccia da cugino antennista di Jeff Goldblum. A ogni modo, questo Mister Fantastic mostra in alcuni dei non riuscitissimi momenti comedy del film almeno due delle tre applicazioni del suo super-potere più importanti,
tipo poter tendere la pelle della propria faccia per rasarsi meglio, o riuscire a far fronte da solo a un annoso, angosciante problema con cui si trova a fare i conti l'umanità:
Last but not ninja, Susan, la donna invisibile, che per non affidarle il ruolo della bella da salvare, della testolina bionda vuota, per renderla un personaggio forte e indipendente,
la fanno spogliare davanti a tutti in mezzo alla strada. Due volte. Ecco, dei Fantastici Quattro è probabilmente il personaggio tratteggiato peggio, una tipa da fumetto anni sessanta, che non sa cosa vuole e va a vivere al Baxter Building per seguire il fratello. Non aiuta il fatto che la resa visiva dei suoi poteri sia piuttosto mimma per tutto il film, con punte da supermimmate come la scena del bacio o quella di orologio e braccialetto fluttuanti nel vuoto.
Va un po' meglio con i campi di forza, con tanto di sangue che le cola dal naso per lo sforzo, ma si poteva fare molto di meglio.
Certo, chi si lamentava all'epoca di lei poi s'è trovato davanti Kate cosa, lì. Bisogna sempre stare attenti a quello che si desidera.
L'ambito trofeo di personaggio più sminchiato spetta però al Dottor Destino di Julian McMahon (Nip/Tuck). Ora, comprendi che la storia del monarca di Latveria sia difficile da rendere in un film senza sfociare subito nell'effetto Zamunda, però qui si è buttato con l'acqua sporca pure il victorino. Nei fumetti, Von Doom è un ex collega universitario di Reed che resta sfigurato per un esperimento, dà la colpa dell'accaduto a Richards e indossa un'armatura completa di maschera e dotata di vari trucchetti. Questo Victor Von Doom, invece, viene travolto dai raggi gamma come il Quartetto, ottenendo uno sfregetto sul volto che continua a crescere, parallelamente alla metalizzazione delle sue mani. È come se un virus tecno-organico si stia impadronendo del suo corpo, donandogli contemporaneamente la capacità di scagliare fulmini dalle mani. Praticamente un incrocio tra Cable ed Electro.
In compenso, poi peggiora: la motivazione, la ragione della rabbia e della sete di vendetta di Victor? I soldi. L'esperimento sbagliato è costato in borsa una valanga di dollari a Von Doom, e Latveria fa provincia di Genova.
Quindi non può indossare un'armatura a causa di braccinocortite, ma c'è pur sempre la maschera, manufatto artigianale latveriano tenuto in una teca. Dice: e a che diavolo serve la maschera se non è sfigurato come nei fumetti, ma c'ha al massimo un paio di sbreghi da T-800? Oh, a niente,
ma QUESTA scena, Doom con una maschera perfetta, il cappuccio verde, i due cerchi di ottone per fermare il mantello, è stata una delle due cose migliori del film, capace per qualche istante di farti scordare tutto il resto.
Peccato che, TRE SECONDI dopo, Destino stia impugnando un cacchio di lanciarazzi.
Perché il film di Tim Story è così, per ogni cosa che gli riesce bene si sente in dovere di tirar fuori qualche mimmata, di gettare secchiate d'acqua gelida sui suoi spettatori Marvel fan dopo averli scimmiati per questa o quella citazione.
E con il suo scontro finale, che si conclude con Victor trasformato nel terzo bronzo di Riace ed esposto in un museo calabrese, con le sue gag che non fanno ridere, con le sue incertezze, resta comunque a parer tuo un film da non buttare completamente. Insufficiente? Sicuro. Mediocre quanto un Catwoman o un Elektra? No, santo cielo, no. Non che ci volesse molto, ma no.
Peccato, comunque, perché sarebbe bastato poco per renderlo un film discreto. Un mezzo metro in più di Cosa (bastava un attore molto alto, non c'era manco bisogno della CGI)
(teh, c'era pure il pupazzino)
parecchie mimmate in meno e, già che ci siamo, pure un po' meno esuberanza con il product placement, visto che dal primo all'ultimo istante è tutta una carrellata di marchi, come in un blockbuster degli anni 80,
primo piano delle Nike in stile Goonies o Terminator incluso. Ecco, sì: se gli togli gli effetti speciali della Torcia, più che un film di nuova generazione, venuto dopo i primi due X-Men di Singer e qualche anno prima dell'avvento del Marvel Cinematic Universe, I Fantastici 4 sembra una pellicola di quindici, vent'anni prima, con quel tipo di umorismo, quelle scene d'azione, il cattivo superpiatto, il limone finale. Ricordi perfettamente l'insoddisfazione che ti faceva compagnia all'uscita dalla sala, undici anni fa,
nonostante l'altro grande contentino scalda-cuore-di-vecchio-Marvel-fan con cui la pellicola si chiudeva. Però, nonostante tutto, s'era intravisto qualcosa di buono. Magari in un secondo film avrebbero risolto le magagne e messo in piedi qualcosa di veramente memorabile, ti dicevi. Solo che poi non è successo. Ma de I Fantastici 4 e Silver Surfer parliamo un'altra volta, in un'altra puntata di Pocosuper. Cioè, forse.

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Commenti

  1. Concordo in massima parte. Io poi non ho mai amato la Torcia Umana dei comics, se non quando le cose non andavano male ( cupola che isola Attilan e Crystal fuori portata e quando la signora degli elementi gli ha preferito Quicksilver ) eppure il personaggio di Evans è stato quello a convincermi di più nel film. Visto con Crepascola che ha sempre chiamato l'attore di Streghe e qui Vic Von Doom " Il Figon ".
    Una sola cosa: nei primi numeri dei FF di King Kirby e del Sorridente , la Cosa - si veda la fase in cui KK tenta ancora di farne un rettile antropomorfo - era più basso di Mister Fantastic anche quando questi non barava allungando le gambine. In seguito, il Re ha scelto di renderlo un colosso di sassetti. La Cosa del film - immagino che lo ricorderanno solo i lettori dalle tempie brizzolate - ricorda la trasformazione parziale dopo i magheggi di Diablo. Probabilmente i realizzatori del film hanno considerato difficile da rendere credibile sullo schermo la testa tonda con il sopracciglione a cornicione e la corporatura da Omino Michelin prestato agli Erculoidi.
    Negli anni sessanta era possibile aspettarsi una sospensione della credulità nel lettore medio x cui una striscia di gomma , una donna invisibile , un tizio in fiamma ed un mosaico tridimensionale erano " la rivista + bella del mondo".
    Oggi sono + attuali cose come un opportunamente attualizzato supersoldato ( 1941 ) o un quasi coetaneo dei FF in armatura hi-tech ( 1963 ).
    So goes life.

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  2. Da non lettore del fumetto questo film non mi è mai piaciuto; troppo spazio spazio alla presentazione dei personaggi, spiegoni su spiegoni sui poteri, dimostrazioni eccetera e un combattimento alla fine che dura... boh, 10 minuti? Forse pure meno. Non che volessi un film d'azione puro senza trama, ma magari una via di mezzo...
    Diciamo che tutto il film sembrava una gigantesca introduzione, ed è per questo che il seguito lo aspettavo con una certa curiosità.

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    1. è il classico preliminare che nel più bello ti suona tuo suocero al citofono.

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  3. Segnalo che Ioan Gruffudd è comparso in "Horrible bosses" (Come ammazzare il capo.. ecc) nella parte molto peculiare del gigolò piscione.

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  4. Per quanto molte scene siano sul pezzente andante è un film che per l'epoca era passabile, almeno alla prima visione.
    Doom è veramente sminchiatissimo e forse l'aver rischitto la sua genesi in quel modo orribile è stato l'errore più grosso del film.

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  5. Devo dire che all'epoca trovai i FF un film onesto.

    Insomma, non è facile trasporre sullo schermo il quartetto, per tutta una serie di motivi.

    Il primo è che i FF (almeno secondo me) non sono il classico supergruppo che arriva, mena il cattivo e se ne va.

    I FF sono una sorta di équipe che studia il fantastico e poi, certo, mena perché sennò nessuno li comprerebbe!

    Il film in questione aveva degli elementi migliorabili, certo, ma tutto sommato c'era tutto.

    Non che questo mi abbia spinto ad andare a vedere il sequel (che tutt'ora non ho visto), ma un po' la colpa è proprio della matrice iniziale. C'è chi i FF li ama e chi no. Io sono nella seconda categoria.

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    1. Ma secondo me proprio perchè sono così " particolari" , o meglio così " gruppo atomic horror anni '50 coi Superpoteri" , sono fortemete caratterizzati e quindi hanno un bel filone di storie loro

      OK non sono tritatutto come gli Avengia, non sono inkazzati col sistema coi vendicatori, non sono minkioni come i West Coast Avengers...

      sono degli scienziati dei b movies anni ' 50 trasportati negl anni ' 60 coi superpoteri. IMHO

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    2. Sì, hanno un ottimo potenziale.

      Solo non credo che sia facile esprimerlo sul grande schermo.

      Questo un po' perché la gente si aspetta altro (i supereroi se menano assai) e un po' perché il rischio di sembrare, appunto, "scienziati da b movies" è forte.

      Non è stata secondo me sbagliata l'intuizione generale della fox di ricollocare gli X-men nel passato, dove forse anche un gruppo come i FF starebbero meglio. Oppure ci vorrebbe il coraggio di crearne una versione aggiornata. I tentativi fatti finora sono deludenti perché secondo me non hanno afferrato cosa andrebbe cambiato e perché e cosa mantenuto.

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  6. Non mi ha mai convinto la resa di Reed. La definizione di genio autisticamente ripiegato sui suoi numeri mi trova d'accordo, ma il fatto che sia così imbranato e anche un po' ridicolo, come una specie di Peter Parker con dieci anni di più, non ha motivo di esistere. Mr. Fantastic è l'uomo con un piano, sempre sul pezzo, sicuro della propria presenza e del suo agire. Ci sta che non sia un donnaiolo come Tony Stark con Sue ma la caratterizzazione da nerd sfigato mal si addice a come è tratteggiato nel fumetto. Per questo penso sia il personaggio su cui il film manca il bersaglio. Anche Victor non c'entra molto col suo alter ego di carta, però almeno parla e si atteggia come Destino dovrebbe.

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    1. Sono d'accordo. Reed è così sicuro di se da sfiorare l'arroganza, ma solo perché consapevole. Ed è sicuro del suo amore per Sue. Il film non lo centra affatto. La maestosità di Destino, poi , ce la siamo proprio scordata.

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    2. Nel fimone diventa destino praticamente per caso: aveva la maschera in salotto.

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    3. In realtà il Reed sicuro di se arriva negli ultimi decenni. Quello di Lee&Kirby non lo è.
      E' a metà il "professore" del gruppo, quello che "sa" insieme a 3 che messi insieme hanno preso giusto il diploma di estetista, il patentino dei 50ini e il brevetto per far volare alianti.
      Ma è, spesso anche l'eterno insicuro.
      Sia di fronte a certe scelte scientifiche, vedi risparmiare sugli scudi, sia su quelle emozionali, con Sue prima e (parzialmente) anche con la coppia Sue-Franklyn dopo.
      Solo che quest'ultimo aspetto è più facile rendendolo "il nerd" della situazione, il tecnologico/scientifico che non sa far nulla che non implichi, infilare una spina, fare una saldatura o dedurre il moto di 1000 galassie contemporaneamente.
      Poi parliamo del fumetto, e del fumetto degli anni 60-70.

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  7. già all'epoca ero l'unico della mia compagnia che considerava questo film un lavoro dignitoso, per carità ha tanti problemi DOTTOR DESTINO in primis (pessimo pessimo) però come hai sottolineato anche te dietro a quel velo di pezzenteria s'intravedevano i f4, la famiglia un po' disfunzionale ma unita dell'universo marvel, mi è sempre piaciuto molto come hanno rappresentato il rapporto cosa/torcia

    diciamo che c'erano delle buone basi per tirar fuori un'ottima saga....il resto è storia

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  8. Ricordo che quando lo vidi tutto sommato lo trovai piacevole,diciamo che si é visto di molto peggio,due cose Doc:
    1) sono sorpreso che conosci Abbiategrasso
    2) verso inizio post hai scritto ANO invece che ANNO :-)

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  9. L'idea che Reed Richards sia un genio con un blando autismo o almeno un asperger alla Sheldon di The Big Bang Theory è la sintesi di Grant Morrison nella sua mini disegnata da Jae Lee di inizio secolo. Il personaggio è comunque , come detto in altro commento, il tizio che ha un piano. Stratega e tattico. Costruisce l'ala cosmica come specchietto x le allodole così che l'allodola Doom armata del potere cosmico scippato al Surfer si schianti contro la barriera eretta da Galactus x ancorare Silverado alla Terra. Fa il bis contro l'Iniziato, fingendo un ego-trip perchè il cattivo non si accorga, mentre affronta gli FF meno Mister Fantastic più Doom che in realtà tutto quello sfoggio di potere farà arrivare un alieno nato per contrastarlo di cui Reed aveva dedotto la esistenza. E' un personaggio non facile da gestire e con un potere che non gli assomiglia e la contraddizione non è interessante a livello narrativo. Avrebbe dovuto avere poteri psionici come Xavier. In fondo ha di suo le capacità mutanti di Forge. Ho sempre trovato divertente la sua controparte della Contro-Terra che si trasforma nel mostro viola The Brute simile nel fisico al Parassita DC anni novanta.

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  10. Questo primo film mi è sempre piaciuto per il suo essere cazzone (e si, divertente) e proprio per la sua anima anni 80.
    Non è sicuramente un capolavoro ma, come ha scritto il Doc, è un film onesto con tutti i suoi limiti.
    Il cast tutto sommato funziona, alcune gag sono simpatiche e i rapporti tra i protagonisti sono resi bene.
    Film scemotto e fiero di esserlo, quando scarrellando lo becco mi fermo a guardarlo sempre con un sorriso =)
    Tutto il film è "Meglio di Kate Mara"

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  11. La Delusione.

    Still a better Doom than questo, comunque...

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    1. PS:
      I Fantastici 4 sembra una pellicola di quindici, vent'anni prima
      Perfetta sintesi del grosso problema di F4.

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  12. Concordo, ai tempi un film caruccio sul quartetto, ma che lasciava qualche rimpianto. Ecco se adesso qualcuno alla Marvel gentilmente si impegnasse a riprendersi i personaggi e a farne un film bello gliene saremmo tutti grati, anche perchè, a prescindere dai Fantastici Quattro, se tirano fuori un Dr. Doom come dio comanda si ritrovano per le mani un villanzone che nel Marvel Cinematic Universe ne può combinare delle belle!!

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  13. Il film mi era abbastanza piaciuto, la Cosa veramente troppo bassa, ma ok, si può fare... ma il dottor Destino no santo cielo! Poi la cosa che non ho sopportato è che nei fumetti Destino indossa SEMPRE (ok, tranne rare tavole) la maschera, qui il film inizia con un primo piano del suo bel faccino. Ma no!!! Non parliamo poi dei poteri e delle sue motivazioni, vira da dandy offeso a monarca altezzoso forse a 2 minuti dalla fine.

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  14. Effettivamente da giovane minchietta mi piacqueXD Chiaramente dopo averlo rivisto anni dopo mi sono reso conto che non era esattamente il massimo come film... oh beh, peccati di gioventù...

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  15. Il problema principale del film è che per tutto il film non succede quasi niente di eroico; fanno quattro stupidate, si comportano quasi perfettamente come i loro alter ego , ma non fanno gli eroi. Stai lì ad asopettare che inizino a volare le cinquine, che la roccia faccia bud spencer , la torcia terence hill, che mr fantastic si inventi qualcosa, che Susan Storm sia pheega,... no quello almeno mantengono.
    Ma comunque, Aspetti 2 ore e non succede un cappero e l' unica dimostrazione di forza della cosa è spaccare un idrante che bastava andargl addosso con la macchina.Eghe.

    Eppoi un Destino da bestemmie.

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  16. Per me la Cosa rimarrà sempre quello di:"Pietra portentosa...", quello che ha chiavato schiaffoni sia a Hulk ma anche a Thor. Nel cinema pre-cgi quando serviva uno alto o grosso ne prendevano uno alto oppure grosso, prendi Peter Mayhew famoso per il suo sarcasmo gutturale o Karim Abdul Jabbar che nonostante l'altezza c'ha preso una randellata di cinquine dall'unico che anche Chuck Norris si mette all'angolino faccia al muro. La resa sullo schermo era fantastica ma soprattutto verosimile.
    Su Destino, escluse parolacce e anatemi direi soltanto che piuttosto che "effetto Zamunda" lo vedrei più come "effetto Kim Jong-un" e in ogni caso non sono riusciti a dargli quell'aria di romantica tristezza, austerità di chi sceglie il male come atto di rebellione. Difficile liberarsi da troppi clichè.
    Jessica Alba mi piaceva di più in Dark Angel ma a sto punto anche in Flipper, bikini docet e Victoria's Secret muta.
    In finale, i due F4 sono stati entrambi una serata al cinema e tutto sommato, imho, rispecchiano un po' lo stato disastroso in cui si trovava La Casa delle Idee in quel periodo.

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  17. Quando l’ ho visto al cinema sono rimasto abbastanza deluso. Troppo tempo per spiegare come hanno ottenuto i poteri. Quando lo passano in tv non ho voglia di rivederlo.

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  18. Tutto sommato concordo. Ho sempre avuto un ricordo piacevole di questo film perché alla fine azzecca la parte centrale dei F4, cioè le relazioni tra i personaggi (cosa che ad esempio l'ultimo film manca completamente).
    Certo per farlo sacrifica troppo la parte sci-fi e d'azione, relegata in poche scene, ma appunto penso che nessuno lo abbia mai considerato un film perfetto.
    Parte del problema comunque è la regia, statica e televisiva, infatti Story è uno che ha fatto quasi solo commedie. Se non fosse che Mark Steven Johnson è fuori scala come il regista pezzente dei film di supereroi, Story sarebbe tranquillamente il più scarso regista a mettere mano ad un cinecomic.
    Si lascia guardare comunque, che più di quanto si possa dire di altri film.

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  19. Solo pochi mesi fa, se mi avessero detto che avrei pensato a questo F4 con nostalgia avrei riso...

    Adesso, dopo il fallimento colossale di Trank, ho una speranza.

    Speranza collaterale legata all'eventuale successo di Spiderman: Homecomin.? Che il film sia un capolavoro di cinecomics tale da far ragionare i Volponi del Secolo XX, permettendo un accordo simile a quello strappato alla Sony per Spidey, così che anche ai FF sia concesso un loro spazio nel MCU in un reboot affidato a un regista capace di ridare loro dignità. Perché, nonostante tutto, la sensazione di vuoto per l'assenza della Cosa & Co. nel MCU insieme ai mutanti del pericolosissimo Xavier un po' me la porto dietro.

    Sogno bagnato di un Marvel Zombie? Al 90% sì.

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    1. Penso che al momento alla Fox aspetteranno un po' con i F4. Non penso proprio che facciano un accordo con la Disney. L'ultimo film è troppo recente per poter far partire qualcosa di nuovo.
      Io penso che aspetteranno un paio d'anni e vedranno un po' come va il mercato se i supereroi continueranno ad andare forte faranno un nuovo tentativo, altrimenti lasceranno i diritti di nuovo in mano alla Marvel.
      Inoltre, al momento i piani per il MCU sono abbastanza ben definiti da non necessitare dei F4 almeno fino a Infinity War 2.

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  20. Secondo me, considerando che ha più di 10 anni (e dunque non è pre-MCU e non è prodotto dalla Marvel), questo F4 non era malaccio. Sostanzialmente concordo con il Doc, con una Cosa più grossa e un Doctor Doom più classico/credibile, poteva venir fuori un discreto film. Come già detto altre volte, probabilmente i F4 sono difficili da rendere "live". Certo, una buona produzione aiuta.

    PS: Kate Mara non regge il confronto con Jessica Alba ma non la butterei via... Forse senza trucco professionale mi farebbe cambiare idea, ma in una strada del mondo reale, prima di vederne passare 25 migliori secondo me passa un po' di tempo...

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    1. Ti posso dire che hai .. le Visioni ;) !!!
      il viso è il meno peggio e pare un sorcio... sul resto faccio come Falcon: trasvolo che è meglio

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    2. :-) LOL
      Il mio è un pour parler, faccio l'avvocato della Mara.
      Comunque sto parlando del mondo reale, in una strada che non sia quella delle vasche/dello struscio dove passano 50 ragazze ogni 10 secondi e tendenzilmente sono truccate e in tiro. Forse dalle vostre parti le ragazze a cui difficilmente farebbero fare le attrici non passano... Ribadisco: Jessica Alba è di un'altra categoria, ma secondo me delle prime 50 che passano in una via reale, 30-40 non battono Kate Mara (il che per un attrice giovane di produzioni internazionali, non è un gran risultato)

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    3. Mentre entravamo nel padiglione del Belgio parlavamo di F4 e poi il discorso si è sporatato su Kate Mara. Io mi interrogavo su come in quel periodo Kate Mara fosse come il prezzemolo (House of Card, The Martian, F4 ecc...) e come alla fine non fosse tutta sta grande bellezze (come recitazione ne meglio ne peggio di tante altre).
      Il Doc allora ha coniato il "meglio di Kate Mara" e nei successivi 10/15 minuti abbiamo trovato veramente almeno 20/30 ragazze "meglio di Kate Mara" (secondo il nostro ignobile giudizio).
      Intanto ci siamo fatti anche una bella biere blanche.

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    4. Beh all'expo c'era un fiume di persone continuo :-)

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  21. Ti dirò,un film senza troppe pretese a mio avviso.
    Certo non è paragonabile agli ultimi cinecomics, ma onestamente non mi sono scagliato contro come la critica ha fatto.
    Di buono,anzi ottimo per me è stata la scelta degli attori (parlo almeno a livello estetico),ed ancor oggi non ci vedrei nessun altro ricoprire i medesimi ruoli,soprattutto Mc Mahon per me era davvero Von Doom,Gruffudd uguale a Reed Richards,Jessica Alba...che sta bene ovunque...Chris Evans...che ci stava alla grande (ma ora per me è solo IL capitano)...pernacchie invece per il trucco della "cosa dagli occhi blu",veramente vergognoso anche per gli standar dell'epoca (e non era il 1985...).
    In conclusione un vero peccato che non abbiano continuato con questo cast...il reboot è una cosa buttata lì...spero che la fox perda i diritti sugli eroi di casa Marvel perchè vedo parecchie cioffeche,e spero che deadpool (che devo ancora vedere)non mi deluda

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  22. Visto solo quando ero giovine, la prima volta al cinema ad 11 anni. Mi piacque abbastanza, non quanto il suo seguito, anch'esso visto praticamente solo una volta al cinema. Non mi sono più ricapitati sotto mano, ma sinceramente ne conservo un buon ricordo, soprattutto della torcia e del fatto che fosse relativamente divertente. Del seguito invece mi ricordo che ero straniato da silver surfer per l'evidente contraddizione dell'epicità del suo parlato col fatto che andasse su una tavola da surf. Ma comunque mi gasai per la visione di quell'ente intergalattico di galacticus, forse perché non ero ancora a conoscenza dell'universo (proprio nel senso di universo) così evoluto della Marvel e mi sembrava un qualcosa di gigantevolmente superiore. E mi gasai un fottio. Ma ne parleremo meglio nel prossimo post ;)

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  23. all'epoca mi piacque e come film credo fosse anche abbastanza riuscito: insomma, gli attori protagonisti erano in parte (somiglianti a quelli dei fumetti) e della Cosa nana onestamente non me ne importa tantissimo, visto che preferisco SEMPRE un bravo attore ad uno scarso ma più somigliante al modello (e Chicklis è bravo, nulla da eccepire!)... altrimenti dovremmo protestare perchè Jackman non è basso o canadese??? chissenefrega!
    Semmai il problema di avere bravi attori è che difficilmente accettano di recitare sotto maschere (la Cosa e Victor fanno avanti e indietro continuamente nei 2 film, come delle Jennifer Lawrence che fanno le dive e si rifiutano di "essere blu" :P )

    all'epoca comunque non gradì troppo il finale, troppo affrettato e risolto con il metodo ghostbusters ("Vi ricordate quando vi dissi di non incrociare i flussi? Ecco, scherzavo!") come se avessero tagliato il film per non farlo andare troppo per le lunghe, oltre a Doom che ha una genesi da Norman Osborne di Spiderman di Raimi!

    Il secondo invece fu un fiasco epocale... troppo contorto e abbozzato!

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  24. Doc, parlerai mai di Spider Man quell'altro? Quello senza Amazing? Con la rossa Dunst ecc... (se ne hai già parlato chiedo venia ma, non trovo nessun post al riguardo)

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  25. Doc, hai dimenticato la valutazione in cinesine di Blade Runner (o in altra unità di misura).

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    1. buona idea... io ci metterei le Jessiche perchè il film farà pure inzomma ma una meglio in giro non si vede

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  26. Ooooh, Doc, che gioia vedere qui citata la mia patria, Abbiategrasso!! Che è poi in effetti in posto molto carino dove vivere...

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  27. Mi è capitato qualche tempo fa di vedere un film e pensare "ma davvero questo film è di metà anni 90?", perché in tutto e per tutto sembrava (involontariamente) di 10 anni prima. Ora anche questo film per alcuni aspetti sembra "in ritardo". Propongo un sondaggione sui film (volontarialmente o non) più "temporalmente dislocati (in un senso o nell'altro)" che abbiate visto. A

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  28. Io invece lo stronco proprio, mi annoiai a morte anche alla prima visione, e si che avevo visto catwoman ed elektra...
    Per me però è proprio un problema del gruppo di personaggi che non riesce a rendere bene sul grande schermo.

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  29. "Perché se il Fantastic 4 - I Fantastici Quattro di Josh Trank ha avuto un merito, è stato quello di far rivalutare i due film di Story".
    Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato! Uahuahuah (risata malefica)

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  30. Il problema è che questo è un film di supereroi che di eroico non fanno mai niente. L'unica volta è per rimediare ad un disastro combinato da Ben e per il resto stanno a parlare e litigare tra di loro fino agli ultimi minuti con Destino.

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  31. Oddio che mi hai fatto ricordare. Quella storia di Marvel Fanfare sul pesce d'aprile. Impagabile! La disegnava Barry Windsor Smith, mi pare... ma non ricordo chi fosse lo scrittore

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  32. All'epoca lo trovai un filmettino senza arte e ne parte...
    Salvo solo la Torcia Umana Evans.

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  33. L'abbiamo già detto che questa nuova rubrica è strepitosa?
    Ancora! Ancora! urlano le scimmie.
    Grazie, Doc

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  34. Destino è un villain 'enorme'… un Uomo superintelligente che drammi familiari hanno portato ad odiare il Mondo.
    Come Darth Vader HA SCELTO LUI di indossare una maschera, non soltanto per evitare di dover coprire gli specchi in casa.
    Victor Von Doom è prometeico: è rimasto orrendamente sfigurato (e di questo incolpa Reed nella versione 'canonica') per aver cercato conoscenze 'proibite'.
    Von Doom, come Frankenstein, sfida 'Dio' e, al solito, perde.
    I Fantastici 4, come tanti altri, diventano 'super' per… il destino.
    Von Doom si fa 'Destino' da solo.
    C'é materiale per piacevoli, lunghe, conversazioni (oziose…)

    I due Doom cinematografici sono… ridicoli.
    Il primo era un fighetto miliardario, che condivideva suo malgrado la sorte degli altri, diventando una specie di mostro biomeccanico dai poteri poco chiari.
    L'attuale ha un retroterra un po' più interessante… peraltro completamente ignorato in corso d'opera. Alla fine si ritrova ad essere 'Destino' ancora per fatalità… sotto forma di una specie di Magneto in sedicesima: SCHIFO.

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  35. Siamo seri, è pur sempre il miglior film sui F4 della storia ;)

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