It (Nuovo Cinema Guaglione)

It 1990 TV Stephen King
Oggi al Nuovo Cinema Guaglione danno un film diverso dal solito. Perché non è un'altra commedia o pellicola d'azione, ed essenzialmente perché non si tratta di un film. Miniserie TV in due episodi uscita nel 1990, la trasposizione televisiva di It di Stephen King, aveva però i suoi bravi protagonisti rEgazzini ed era, se vogliamo, un incrocio tra Stand by Me - Ricordo di un'estate (per restare in casa King) e il più clamoroso generatore di coulrofobia mai visto [...]
La coulrofobia è la paura dei pagliacci e a un sacco di gente è venuta guardando l'agghiacciante clown Pennywise, interpretato da Tim Curry e da due chili di cerone. Quando diedero It in TV da noi, qualche anno dopo, tuo fratello ne era letteralmente terrorizzato. Ma anche senza arrivare a una fobia vera e propria, il pagliazzo mangiabambini, e quindi evidentemente comunista, era comunque abbastanza inquietante per tutti. Per dimostrarlo, intervallerai le altre foto del post con dei suoi suggestivi primi piani. 
Derry, Maine. La cittadina è di nuovo sconvolta dalla sparizione di bambini, esattamente come trent'anni prima. Solo Bill Denbrough e il gruppo di amici di allora conosce la verità: It, una creatura demoniaca che assume varie forme ma predilige quella di Pennywise, il cugino mostro di Ronald McDonald, è tornato a colpire.
Buona parte del primo episodio si svolge negli anni 60, quando tutto è iniziato, e qui partono le prime note di pianoforte tristi: il Bill dodicenne è interpretato da Jonathan Brandis, protagonista tra le altre cose del misconosciuto La Storia Infinita 2. L'attore si sarebbe suicidato nel 2003, impiccandosi nella sua casa di Los Angeles.
“Oh, sì, certo che galleggiano, Georgie. Galleggiano tutti”
Tra le versioni adulte dei ragazzi troviamo un altro attore che non c'è più, il John Ritter di Tre cuori in affitto, scomparso anche lui nel 2003. Torniamo a Derry: Mike, l'unico dei ragazzi che è rimasto a vivere lì, fa un colpo di telefono a tutti gli altri. Trent'anni prima, dopo aver sconfitto Pennywise, si erano promessi che sarebbero tornati lì nel caso in cui It avesse fatto ritorno. E buon orrore a tutti.
“Sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà”
Il tizio rosso sulla sinistra? È l'attore (e doppiatore dei Griffin)
Seth Green
Tutti i sette ragazzi (tranne uno) onorano la promessa, anche se questo vuol dire non solo tornare a vivere un incubo che speravano di essersi lasciati alle spalle, ma anche il proprio passato da sfigati. I "sette fortunati" (lucky seven), come amavano chiamarsi loro, o meglio "la banda dei perdenti", come li chiamavano tutti gli altri, erano infatti un gruppo di giovani soggettoni,
per forza di cose bullizzati dall'Asso Merrill della situazione, il giovane delinquente Henry Bowers. Eppure, come dei novelli Goonies, i sette ragazzi avevano affrontato quel giorno l'inaffrontabile,
sconfiggendolo grazie agli insospettabili poteri di una ferrea determinazione e un inalatore per l'asma. Un inalatore passato da uno all'altro, subito prima di scendere nelle fogne per affrontare It, come una sigaretta linda fumata dietro la palestra durante l’ora di educazione fisica. Bill il balbuziente, Beverly la figlia di un uomo manesco che poi diventerà compagna di un altro uomo manesco (un tema molto presente nelle opere di King), Cannone, Richie il giullare, Eddie Spaghetti il malaticcio, Stan il boyscout superprecisino e Mike, menato in quanto nero, hanno salvato Derry già una volta, e ora sono chiamati a rifarlo.
La versione infernale del Mago G
La prima parte di It funziona molto più della seconda non solo per il finale mimmo di quest'ultima (il ragnone in stop motion era di un brutto che faceva il giro), ma perché si porta dietro la nostalgia alla Stand by Me dei sogni da rEgazzino, delle grandi amicizie, delle avventure che ti sembrano più grandi del mondo intero ("Vorrei che quest’estate non finisse mai, è la più bella della mia vita", dice Eddie Spaghetti dopo la gita al torrente), che si tratti di costruire una stupida diga o di salvare dallo sfratto la tua famiglia trovando il tesoro di Willy l'Orbo. O di ammazzare un pagliazzomostro in giro da secoli, per dire.
Non è tutto. La dimensione ad altezza di rEgazzino della prima zuffa con Pennywise funziona perché solo loro, solo i giovani protagonisti perseguitati dal clown sono in grado di vedere. Il sangue che scorre dal libro di foto del povero Georgie, quello che riempie il lavandino a casa di Beverly: litri di colorante rosso che non dovevano essere uno spettacolo comune per un prodotto televisivo del '90. Solo loro potevano vedere, solo loro sapevano, solo loro potevano sconfiggerlo, armati di una fionda, di un paio di orecchini d'argento e di qualche mutanda di ricambio. Hai visto mai.
Numero di canini: tipo dodici
La seconda parte, incentrata soprattutto sulla versione adulta dei ragazzi e sul presente della storia, aumenta la malinconia e il senso di drammone immanente, ma gira meno bene e, come detto, paga delle soluzioni mimme a cui si è ricorso vuoi per motivi di budget, vuoi perché non hanno saputo tirare fuori niente di meglio. Quello che vi dirà chiunque abbia letto il libro di King è che It, su carta, è di gran lunga più godibile. "Bella forza", rispondetegli. 
Il cameo di Godzilla
Paragonare un libro a una sua riduzione cinematografica o televisiva è esercizio che lascia quasi sempre il tempo che trova. Mettere a confronto un tomo di più di mille pagine con tre ore scarse di girato, ancor più, un cimento inutile. Per forza di cose l'It televisivo è una versione di gran lunga semplificata del romanzo, nella storia di Pennywise, in quella dei ragazzi e, beh, praticamente in qualsiasi altro aspetto.
Il problema è capire se di suo, come miniserie TV, It ha un qualche valore. La tua risposta è che all'epoca, se a guardarlo era un rEgazzino, senza dubbio. A te ha fatto venir voglia di leggere il libro e quindi di scoprire Stephen King: c'hai messo tipo un'intera estate per finirlo, ma sei grato alla trasposizione televisiva per averti spalancato davanti un mondo.
E per quanto ridicolo possa essere il pestaggio finale del mostrone, il Pennywise di Curry si è ritagliato al contrario un posticino tra le figure più inquietanti della storia della TV, tanto che gli hai dedicato la cover nella top 5 a tema della rubrica settimanale su Paramount Channel.
Un pagliaccio demoniaco che se non ce l'avevi, la coulrofobia, rischiava di fartela venire. Motivo per cui i pupazzi di Ronald McDonald seduti su quelle panchine, fuori ai McDonald's, spesso vengono presi a colpi di fionda. Così, per stare sicuri. Una volta eri a Londra, sotto Natale, e al mercatino di Covent Garden c'era un tizio vestito da clown identico a Pennywise. La gente, nel trovarselo lì davanti all'improvviso, trasaliva. Laddove per "gente" intendi che è capitato anche a te. Aveva anche dei palloncini. Non gliel'hai chiesto, ma di sicuro galleggiavano. Galleggiavano tutti.

NELLE ALTRE PUNTATE DI NUOVO CINEMA GUAGLIONE:
La Storia Infinita
Labyrinth
State buoni se potete
Uno sceriffo extraterrestre... 
Voglia di vincere
E.T. l'extraterrestre
Ladyhawk
Navigator
La storia fantastica
Il piccolo grande mago dei videogames
Stand by Me - Ricordo di un'estate
Giochi Stellari 
Explorers
Da grande
Scuola di mostri
Le 12 fatiche di Asterix
Lucky Luke - La ballata dei fratelli Dalton
La donna esplosiva
92 

Commenti

  1. In effetti di quella trasposizione televisiva due sole cose restano impresse: il terrificante pagliaccio ed il pessimo ragnaccio finale...

    C'è da dire una cosa: le trasposizioni filmiche dei libri del Maestro King sono bellissime quando si tratta di romanzi "intimisti" (non mi viene una migliore definizione), ad esempio Il miglio verde o Stand by me o Le ali della libertà...quando invece si tratta di trasporre in immagini i romanzi più puramente horror, spesso e volentieri vengono fuori delle ciofeche: come non citare l'orribile L'acchiappasogni? Giusto per fare un esempio. Ovviamente IMHO

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    1. Secondo me king autore di libri funziona perchè è lui che scrive; è proprio l' uso magistrale del mezzo ( la scrittura) che caratterizza la sua opera , non l' idea in sè.
      Ad esempio, prendo l' ombra dello scorpione. L' idea è : apocalisse da epidemia. Quanto originale è l' idea? Zero. Quanto originali sono i personaggi ? Zero.
      Quanto originale è la trama e quanti colpi di scena ci sono ? Sottozero.
      Quanto godibile è il libro ( almeno la prima parte)? Moltissimo.
      Se si facesse un riassunto della trama , qualunque romanzo " horror" di king sembrerebbe scialbo e piatto, perchè si perderebbero tutti i dettagli che lo rendono quel che è. L' horror in un film, poi , si crea in modo diverso rispetto un romanzo, o per lo meno un romanzo di king. Per cui , a mio avviso , non è facile trasporre queste opere.

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    2. Grossa verità su "L'ombra dello scorpione", di cui tra l'altro esiste anche una (pessima) versione televisiva.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Purtroppo quando uscì It in Italia avevo già letto il libro (con conseguente mese in cui si dormiva con la lucina rigorosamente accesa in camera) e, per quanto è vero che non si può pretendere miracoli da una trasposizione di un tomo di oltre 1000 pagine dense come la melassa, è anche vero che molto del sapore del libro era perso.

    La parte con i ragazzini andava anche bene, vero, ma la parte degli adulti era troppo, troppo alterata per riuscire a non rovinare il resto.

    Peccato... di certo potrebbe essere un'occasione per farci una miniserie in 8-10 episodi su un canale serio.

    Cheers

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  3. Tim Curry rimane uno dei miei più grandi misteri del cinema. Partecipazioni a film di culto (la parte da protagonista in QUEL musical, ma anche chicchette psichedeliche forti come "l'Australiano" - the shout, oppure il the legend di ridley scott).
    Quindi il ruolo centrale nel mio film culto di sempre ("signori, il delitto è servito". Ispirato al gioco da tavolo Cluedo e sceneggiato da un certo John Landis). E poi...niente. Ogni tanto lo si vede in protagonisti uber secondari (che so, il portiere di "home alone 2" o il cattivo del primo film sugli angeli di charlie), ma non capirò mai perché non abbia sfondato...

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    1. perfettamente d'accordo sul grande Tim Curry... Wadsworth, il maggiordomo perfetto!

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    2. @radiocarlonia se ti piace "signori,il delitto è servito" ti straconsiglio "Invito a cena con delitto",parodia del giallo alla Agatha Christie e con un cast pazzesco.
      Basta dire che ci sono tra gli altri:Alec Guinnes,Maggie Smith,Peter Falk,Peter Sellers e David Niven.
      E i titoli di coda (o di testa?non ricordo) in stile fumettistico furono disegnati da Charles Addams.

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    3. Sei dei grandi tutti e due! filmoni della mia infanzia felice e beata.
      Su invito a cena con delitto, lo vidi la prima volta in super 8... e c'é pure truman capote! E in una scena tagliata si vedono pure altri due famosi detective di baker street, che non riescono ad arrivare causa guasto alla macchina :-D

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    4. "Invito a cena con delitto" è molto divertente ma gli manca parecchio la componente prettamente giallistica, cosa che invece in "Signori, il delitto è servito" è realizzata molto bene!

      è anche questo, come Ritorno al futuro, uno di quei film che riguardo molto spesso, il triplo finale con spiegazione poi è qualcosa di meraviglioso (oltre al fatto che tutti i protagonisti sono fenomenali)!

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    5. Capitano Caccia Ottobre Rosso é uno dei miei film preferiti in assoluto,come il libro,non a caso nell'ultimo collezionantro c'era il mio Ottobre auto costruito di 2 metri..
      Comunque S.L. Jackson non lo ricordo proprio,mentre Tim Curry chi interpreta??

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    6. non lo ricordo neanche io , specie in un ruolo di peso... a meno che no gli facessero fare la zavorra

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    7. tim curry non lo si vide molto al cinema perchè era molto impegnato in teatro, in ruoli shakespeareiani soprattutto. anni fa ha avuto un bruttissimo ictus, è stato un po' fra la vita e la morte e ora è sulla sedia a rotelle. io l'ho sempre adorato, da quando l'ho conosciuto....proprio che faceva pennywise.

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    8. Aaaaa ecco! Tim Curry è il medico di bordo dell'Ottobre??? non ci ho mai fatto caso,invece avevo immaginato che S.L. Jackson lo avevi confuso con il tecnico del Dallas

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  4. Remake in arrivo
    http://www.badtaste.it/2016/04/23/it-data-uscita/170395/

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  5. Non ho letto It ( anche se ho letto altri libri di King) e vorrei sparare un paio di cartucce sull' autore .
    1- king sa creare tensione. IN questo è un maestro assoluto, c'è poco da fare. Finito il libro, però,finita la paura, perchè i racconti sono poco verosimili , o meglio sembrano composti di pezzi assemblati insieme . Confrontate pure con Lovecraft dove non succede un caxxo , ti cag*i addosso solo gli ultimi 5 secondi sul finale, e continui a rimuginare sui racconti anche mesi o anni dopo che li hai letti . A'altro canto Lovecraft ha scritto anche molto meno e non ha mai scritto veri romanzi .

    (Trappa rentesi, Lovecraft è uno dei miei scrittori preferiti , ma l' ho apprezzato tardi , iniziai a leggere l' opera omnia nella notte in cui nacque il mio secondogenito Ciccio. Con una mano tenevo il libro, con l' altra spingevo una vertebra che dava fastidio a mia moglie con l' alluce. Alla mattina avevo finito almeno 3 racconti. )

    2- i mattoni di king spesso sembrano pezzi assemblati di racconti che non c'entrano una minkia. Ad esempio , L' ombra dello scorpione è [SPOILER ] un assoluto capolavoro per la prima metà e uno schifo totale per la seconda.

    Sbaglio o è così anche per altri?


    il ragno finale è una porcata peggio del Rancor o del Porcellum.

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    1. Infatti "L'ombra dello scorpione" fu a un passo dal non vedere mai la luce, King si impantanò nella parte centrale, che in effetti è di una lentezza micidiale e riuscì poi a sbrogliare in qualche modo la matassa, concludendo però con uno dei finali più bruschi e deludenti di sempre.

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    2. It è comunque un librone ma ha un suo preciso target di età per essere apprezzato al top, letto da adulti purtroppo rende davvero molto meno! Avere la fortune di leggerlo da adolescenti è avere goduto appieno di un capolavorò

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  6. L'ho visto a 6-7 anni e da allora ho avuto paura dei clown e soprattutto di Ronald McDonald, per fortuna ora non più. Tutt'ora se vado in bagno a notte fonda ho il piccolo timore che dal lavandino escano litri di sangue

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  7. il ragionamento fatto dal DOC vale anche per l'ultima realizzazione seriale da KING, 22.11.63.
    Avendo letto il libro prima te la godi perché comunque la storia è bella e la serie è decente (mica come quella offesa alla pubblica decenza di THE MAN IN THE HIGH CASTLE).
    non so come possa essere la serie senza aver letto il libro.

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    1. the man in the high castle era di dick. Scusami l' attacco di Pdf.

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    2. adesso perdonami ma, dopo aver sgridato Tip e Tap, vado a salvare una ragazza nazista dai capelli viola che giace vicino un burrone disegnato malissimo.

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    3. Ma riuscirai a trovare la ragazza coi capelli viola che si mimetizza nelle montagne viola disegnate malissimo?

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    4. Riccardo Thiella. so benissimo che LA SVASTICA SUL SOLE è del grande PKD.
      Era solo per citare un esempio di serie tratta da grandissimo libro che si è rivelata un aborto.
      senza polemica.

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    5. Semplice. Lascio vagare un orfanello per la montagna. Quando sento il rumore di legnate, so dov'è la nostra principessa. E qui mi chiudo che siamo, come sempre, diversamente utili.

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    6. il libro 22.11.63 è bellissimo e la miniserie che ne hanno fatto non è il massimo ma si vede che è rispettosa dell'opera originale anche se ne è un riassunto molto molto risicato. Credo che questo sia avvenuto perchè dietro c'è comunque S. King e che la produzione non sia fatta da scappati di casa ma da gente di un certo livello. Questo - forse - manca alle altre trasposizioni. (ho visto che è in uscita prossimamente il film tratto dal romanzo "Cell" con John Cusack e Samuel L. Jackson...il romanzo mi è piaciuto, chissà il film)

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    7. Figurati, nessuna polemica, ma quando ti prende l' attacco di precisione c'è solo una cosa che puoi fare: precisare .

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  8. Confermo, la coulrocosa io ce l'ho, avendo sempre trovato i clown piuttosto inquietanti. E It non l'ho guardato mai (anche perché non mi piace il genere horror).

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  9. It è un libro che mi sono sempre ripromesso di leggere ma che purtroppo ancora non ho fatto,l'ho deciso dopo essermi appassionato a 11,22,63 dove nel libro il protagonista si fa un giretto nella città dove è ambientato IT e... e non vi dico nulla per non spoilerare :P

    Comunque secondo me é Ronald McDonald il cugino malvagio di Pennywise e non il contrario,ne ammazza più lui di diabete che Penny a dentate XD

    E poi perdonatemi,ma parlando dell'It televisivo non posso non postare questa clip...

    https://www.youtube.com/watch?v=BNN0bh2ZUKw

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  10. soffro di coulrofobia esattamante da quando ho fisto IT

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  11. Hai detto tutto tu, nulla da aggiungere. Nonostante la pezzenteria della seconda parte, è un film TV al quale non posso assolutamente voler male, sia per un bel po' di attori citati che oggi non ci sono più, sia perché la prima parte mi ha sempre messo il magone. Oltre che una fifa pazzesca, ovvio: Tim Curry terrificante a parte (per me la parte più tremenda è quella delle lenzuola. E ringrazio tutti gli dei per i limiti di budget, ché se avessi visto rifatta la scena del frigorifero e delle sanguisughe forse sarei morta) Fur Elise non posso più ascoltarla nemmeno per sbaglio, quindi grazie It. Grazie tante! XD

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  12. Tra l'altro IT era presente in un altro libro di King, una roba brutta mezza fantasy (che a me non era dispiaciuto). Quanto è bravo e fa paura Tim? Ho il dvd dei muppet "isola del tesoro" dove giganteggia e gigioneggia come Long John . ps: DANNATI CLOWN

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  13. Purtroppamente non ho mai visto il film e ne letto il libro,perché anche se mi piace leggere e leggo di tutto,King non mi piace granché.
    Mi riprometto sempre de vederlo questo film ma poi tragicamente non mi ricordo mai,e il genere horror non mi dispiace nemmeno.
    Prima o poi colmerò la lacuna

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  14. Ecco, dopo aver letto il libro a 14 anni, e visto il film intorno ai 20, non è che io mi limitassi ad essere spaventato da Pennywise:io lo odiavo! Ad essere sincero, pur sapendo che è un personaggio di fantasia, lo odio ancora, come simbolo di tutti gli ammazzabambini. Anche adesso, mi tremano le mani e digrigno i denti, solo a pensarci. L'avessi incontrato io, il cosplayer del pagliazzo, molto probabilmente gli avrei dato una crocca (=pugno molto forte) dritta in faccia.

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  15. Purtroppo quando usci' il film avevo gia' letto il libro (tipo in una settimanella, in una di quelle estati in cui avevi a disposizione mesi di stupendo nulla cosmico) ed ero rimasto piuttosto deluso dalla semplificazione, comunque sia Pennywise in versione televisiva me la ricordo molto bene, segno che qualcosa il film ha lasciato.
    L'ombra dello scorpione ricordo che lo iniziai ma poi lo lasciai a meta' (se non prima). Dato l'argomento potrebbe ancora interessarmi, ma ho un po' di timore nel riavvicinarmi ad un genere e ad un autore che reputo legato, nel bene e nel male, ad una certa eta'.

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    1. [SPOILERINO] la prima parte dell' ombra è molto bella, la seconda fa schifo.

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    2. sì, l'ombra ha tipo le prime 100 pagine stupende, una parte centrale pallosissima e un finale moscio moscio.
      Poi non so, ha voluto a tutti i costi far uscire la versione non editata, ma una bella scrematura di un centinaio di pagine era comprensibilissima...

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    3. come il conte di montecristo, se io fossi l' editor eliminerei l' 80 % del libro, e quel che resta sarebbe un best seller
      ;)

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    4. C'è un motivo ben preciso dietro la lunghezza de "Il conte...", Dumas scriveva così per ragioni di denaro, era pagato un tanto a riga e doveva allungare...

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    5. si vede che hanno fatto un contratto del genere anche a Martin ;)

      se lo avessero fatto, poi , a robert jordan ( buonanima RIP ) , sarebbe stato più ricco di steve jobs

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  16. Condivido tutto al 150% Doc, anche io lessi il libro dopo aver visto la versione televisiva. Amo il tema ricorrente di King dell'amicizia coltivata fin da ragazzini, cosa per cui mi era piaciuto molto anche l'Acchiappasogni.La parte con il ragnomostro in effetti faceva perdere parecchi punti al film, però Pennywise mi ha insegnato a non fidarmi dei clown. Tempo fa è uscito un horror che si chiama appunto il Clown, storia di un tizio che per far felice sua figlia si veste da clown x il suo compleanno ma poi si trasforma in un orrido clown assassino, beh visto il trailer, nonostante mi piacciano glo horror, non ho mai avuto il coraggio di vederlo :0

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  17. A dire il vero anche la risoluzione del libro non è granchè pure senza ragnaccio finale (e nello specifico le ultime 150/200 pagine le ho trovate brutte forte e piene di voragini narrative).
    In generale King ha dei grossissimi problemi con i finali, di suoi libri con finali soddisfacenti me ne ricordi pochi pochi (anche se di King non ho letto proprio tutto, una quindicina abbondante di libri però sì)

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    1. forse perchè scrive i suoi libri di getto.. sono da prendere con molta poca logica e molto a sentimento .

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    2. Quoto. E' proprio quello che non ho sopporto di King; mi tieni incollato per 600-800 pagine e poi mandi tutto in caciara con finali che manco Lost (e questo vale anche per 22/11/1963, che noto essere molto apprezzato dagli antristi)

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    3. Beh, dai: ho letto solo un paio di libri di King, per ora, quindi non ho forse molti termini di paragone; ma il finale di "22.11.1963" è molto bello. Di una tristezza rara, ma molto bello.

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  18. Comunque ricordiamo che JOHN WAYNE GACY, uno dei più tremendi serial killer della storia era il Killer Clown, "[..] nome con cui è diventato noto deriva dall'aver intrattenuto i bambini ad alcune feste con costume e trucco da clown facendosi chiamare Pogo il Clown."

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  19. Questo post arriva proprio mentre sto rileggendo per l'ennesima volta il libro! Che sinistra coincidenza! Reputo It l'indiscusso capolavoro di King, autore che venero senza pudore, un romanzo che amo a partire dalla sua magia dell'infanzia che tocca le corde dei ricordi con una forza dirompente! La magia esiste...

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  20. LA cacarella. Grazie a sto pagliaccio del qatso ed a stefano re ho abbandonato per sempre il cinema horror ed i circhi. E quando incontro un pagliaZZo mi accerto di avere in bella vista una chiave inglese.

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  21. Era l'estate del 1991,faceva caldo,le cicale frinivano sui pini e,noi,si stava in comitiva al muretto guardando il pigro traffico romano. Seduta la',sul Sì di un amico,vedo arrivare un altro amico (aveva 23 anni: era uno dei "grandi"!!!)con un libro-mattone sotto il braccio. Era blu,come le sue Espradrillas e i suoi jeans arrotolati sotto al ginocchio a mostrare i polpacci abbronzati-quanti peli!-. Gli chiedo che libro fosse e lui mi risponde che era un libro di orrore di Steven King. "Mi fai vedere il libro?"dico io. Lui me lo porge ed erano circa le quattro del pomeriggio. Sarebbe stato l'ultimo contatto con la realtà,quella del muretto e del grande traffico prima delle sette di sera quando sento una voce che fa:"Se vuoi te lo presto!" e...BAM! Non c'erano più pagliacci nei tombini,né scheletriche mani che artigliano la caviglia quando volgi le spalle alle scale della cantina,non piu odori e suoni dell'america del passato ma il muretto e i soliti amici sui motorini. Ho letto 999 pagine in 27 giorni. Questo é il ricordo piu nitido che ho di quell'estate,di come un libro mi abbia aperto inimmaginabili porte. O tombini.

    Super lacrime napulitane!!! :)

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  22. Nonostante la qualità complessiva della miniserie TV sia nella media, vanta picchi di qualità elevati, soprattutto nella prima parte.
    I ragazzini sono bravissimi, e rendono il tutto molto più credibile che non i loro sostituti adulti nella seconda parte.
    Poi vabbè, Tim Curry è un mostro (in tutti i sensi), è uno dei miei caratteristi preferiti da quando lo scoprii in IT, da bambino, e mi spiace vederlo solo saltuariamente in produzioni minori.
    Il ragnaccio è fatto male? Si, lo è, ma non lo ricordo così pessimo, c'era di peggio allora come effetti, e stiamo sempre parlando di un film TV.
    IT è proprio da Cinema Guaglione, nel bene e nel male anche lui ha contribuito alla nostra infanzia, o almeno alla mia: in casa mia gli impermeabili gialli sono banditi.
    Per sicurezza.

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  23. "IT" (il romanzo), per me fu un'esperienza di vita. Lo lessi eoni fa, d'estate, IN TRE (3!) GIORNI!!!

    Ancora oggi, non so come feci... :D

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  24. Sono contento che, per forza di cose, la miniserie abbia glissato sulla parte dove Beverly [spoiler?]si scopa tutti gli altri ragazzi nelle fogne per dar loro coraggio[spoiler?], a mio personale parere una caduta di stile da parte di King, non perché cose del genere non esistano nella realtà ma perché mi è sempre parsa molto forzata.

    Sto guardando anche 22.11.63 dopo aver letto il libro tempo fa e mi sta piacendo abbastanza, anche se mi spiace che abbiano ridotto a zero il ruolo del barbone, di "Jimla" e aggiunto il personaggio di Bill che era assolutamente irrilevante nel libro (ma d'altra parte non potevano farlo diventare il Franco one-man-show).

    BEEP BEEP RICHIE!

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    1. io penso che king sia un disastro quando parla di sesso. non c'è una dico UNA scena di sesso nei suoi libri che c'entri una mazza col resto. beverly che si scopa tutti gli altri bambini MA CHE SENSO HA? in "la nebbia" il padre di famiglia che ha appena perso la moglie e deve proteggere il suo bambino in un supermercato col mondo esterno infestato da mostri, e si scopa un'altra cliente del supermercato MA PERCHE? e anche nell'ombra dello scorpione c'è un tipo che si scopa una vecchia MA PERCHEEEE? non serve a nulla.

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    2. difatti, le scene di xexxo non c'entrano mai un caxxo e tra l' altro sono scritte da cani.. sempre meglio di harry turtledove, poveretto, ma sembrano sempre le scene di sexxo scritte dal secchione della classe

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    3. In realtà ha parecchio senso, secondo me, perché di fatto è la metafora del sacrificio di una vergine con la quale i protagonisti si consacrano per sconfiggere il maligno. Una sorta di rituale pagano inconsapevole dei "Perdenti".

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    4. SPOILER
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      In realtà avrebbe senso se fosse accaduto prima di sconfiggere It, però avviene dopo, quando i Perdenti si sono persi nelle fogne e Bev propone l'ammucchiata per far "schiarire le idee" ai ragazzi.
      La sequenza ha l'unica funzione di far notare che il legame tra il gruppo dopo la sconfitta di It si è affievolito e l'unico/momentaneo modo per rinsaldarlo è una gangbang.
      A monte è una sequenza un pelo superflua e forzata ma soprattutto un WTF!?! gigantesco da come è piazzato.


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    5. un WTF gigantesco, come anche altri punti nel libro. come sempre il nostro amato re dei prolissoni si sofferma per decine di pagine su descrizioni che si, da un lato sono loro che tengono insieme il libro, dall'altro sono un po' troppo lunghe e spesso non così fondamentali per la narrazione (magari si per l'atmosfera). tutta quella parte sui preamboli prematrimoniali della moglie di stan uris...quella parte di edward corcoran, quella di adrian mellon....
      grande libro comunque, l'ho ripreso in mano in questo momento che mi avete fatto venire una voglia matta di rileggerlo.

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  25. Ecco, IT è effettivamente un Cult della mia infanzia, uno di quei film che possono seriamente traumatizzarti (a me non è successo, ma a qualche amico la fobia dei clown è venuta).
    Tim Curry da applausi.
    Ho avuto la (s?)fortuna di vederlo prima di buttarmi sul libro dovrei rileggermelo, sono passati troppi anni.

    Discorso inverso per 22/11/63.
    Letto e adorato il libro, ora sto seguendo regolarmente la serie su Sky.
    Mi sembra fatta decisamente bene, anche se con qualche aggiunta (Bill).
    Le location sembrano uscire dal romanzo, sono esattamente come me le aspettavo (identiche).

    E avrete sicuramente notato che la tipa che ospita Jake è l'attrice che interpretava Beverly Marsh da grande in IT : )

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  26. Uhg! Non mi fa aggiungere risposte al mio commento :(.

    Accecata dalle lacrime napulitane dei Ricordi di un'Estate (cit.)ho chiuso prima di parlare del film che mi ha fatt' schif'. Come avrei mai potuto lasciarmi scappare il film del libro che ho tanto amato? Ecco,avevo aspettative troppo alte. La prima parte ricordo che é stata decente specie per quello stupido..stupido clown che era proprio come me lo immaginavo. La seconda parte mi sembrò tutto un altro film. Insufficiente,fatto male. Insomma poraccio. Se non mi sbaglio lo trasmise canale5. Insomma una delusione. #poraccio

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  27. Premetto che ho trovato l'analisi del doc perfetta, manco King (o uno dei suoi ghost writers) avrebbe fatto meglio.

    A me il film tv era piaciuto molto, anche se, tutt'ora, non ho capito bene la questione del "galleggiano".

    Non ho mai capito se sia un problema di traduzione o meno, ma mi aspettavo che prima o poi quel "galleggiano" si collegasse a qualche aspetto della trama o di IT stesso.

    Comunque, prodotto veramente niente male per la decade in cui è uscito ed essendo un prodotto tv.

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    1. In originale è "they float". Float, appunto, è "galleggiare"... ma nel caso dei palloncini vuol dire più che altro "fluttuare". Avrebbero dovuto tradurre quelle frasi con un "Fluttuano. Fluttuano sempre"... ma in effetti suonava male.

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    2. Sì, poi forse galleggiano rende meglio l'idea di cose che, appunto, rimangono o tornano a galla, come i cadaveri.

      Mi aspettavo infatti che prima o poi i magnifici 7 (ah, no, quelli avrebbero crivellato IT di piombo!) trovassero nelle fogne dei cadaveri galleggianti, o qualcosa di simile.

      Invece così, quel galleggiano o fluttuano, mi sembrava incompleto. Mi veniva da dire: "e quindi?" Però in un horror ci sta che una frase del genere serva più che altro ad aumentare la tensione.

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    3. Fluttuare, ondeggiare e galleggiare hanno significati simili. Il traduttore di King ogni tanto fa qualche errorino, o meglio, diciamo che alcune sue scelte sono opinabili. ma è uno dei migliori sulla piazza, tutto sommato.
      In questo caso, in IT, fluttuare sarebbe stato troppo elegante e inappropriato ai personaggi. Ondeggiare non avrebbe reso il concetto di qualcosa di sospeso. Galleggiare è il verbo migliore perché crea una piccola distonia: uno in genere associa il galleggiare all'acqua, non all'aria. E la distonia è una delle cifre dell'horror.

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  28. Sarebbe da specificare che da piccoli la banda sconfigge It condividendo non l'inalatore ma la verginità della tredicenne Beverly.. Ovviamente la scena era inconcepibile da trasporre a video e siamo finiti all'inalatore..

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    1. sarò io forse strano ma ho sempre trovato incredibilmente imbarazzante ( e non intendo scandaloso, intendo proprio imbarazzante ) come King usa e/o racconta il S3SS0 nelle sue storie. Per la serie , meglio che non c'era. Pertanto , tutti sotto con l' inalatore.

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    2. ugh! qualche post fa ho scritto proprio la stessa cosa! anch'io lo trovo imbarazzante e senza alcun senso!

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    3. E' vero, sono molto imbrazzanti, però nei punti dove decide apposta di sconvolgere o disgustare il lettore fanno il loro lavoro, chi ha letto La casa del buio sa di cosa parlo...

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  29. Mi ha sempre così spaventato, che ancora oggi non riesco a vederlo... IT era letteralmente un incubo!

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  30. uno dei miei film preferiti, uno dei miei libri preferiti, almeno durante l'infanzia/adolescenza. venni a sapere del libro un giorno a una riunione di boy scout quando una mia amica mi disse "sai, sto leggendo un libro pazzesco, c'è un mostro che prende la forma delle paure che hanno i bambini". amore a prima lettura. letto e riletto, consumato proprio. e anche il film l'ho trovato piacevol (perlomeno la prima parte), lo avevo comprato in videocassetta ben prima che lo dessero in tv. finale debole sia per il libro che (ancor peggio) per il film, ma devo dire che tim curry e la potenza di quelle atmosfere mi facevano passare sopra quel finale così insoddisfacente.

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  31. Ho letto il libro mille mila anni fa e mi sono sempre ripromesso di riprenderlo in mano prima o poi. Le differenze come spesso capita sono numerose e non sto qui ad elencarle (wikipedia che ci sta a fare...) quindi se vi è piaciuta la miniserie fate un favore a voi stessi e leggete la versione cartacea..

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  32. A me tutte le trasposizioni di King hanno sempre annoiato molto, almeno quanto trovo strepitosi (molti) dei suoi libri.
    Questa non fa eccezione con l'aggravante di averla vista molto dopo aver già letto il libro ed essere rimasto inevitabilmente deluso dalla perdita di "potenza" della storia, anche nella prima parte...so che sono due media diversi e imparagonabili ma oh che ci posso fare :D

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  33. Della miniserie TV ho un ricordo vivissimo: avevo tipo 10 anni e da bravo rEgazzino stavo vedendo la prima parte; senza aspettarmi i dodici canini. Mia madre quando si accorse di cosa stavo guardando cambiò canale, ma il danno era già stato fatto. :D
    Piccolo trivia da ringraziare Ciccio: Derry, Maine ritorna in 11.22.63 - di cui esiste una appena decente serie con James Franco - nella prima parte del libro. All'inizio i riferimenti ai bambini scomparsi mi suonava come autocitazione, ma questo post mi ha confermato che King stava davvero citando sé stesso.

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  34. Oh mio Dio!!! Ancora oggi a 35 anni mi terrorizza. Forse il merito di King, al di là del confronto libro-film é proprio quello di avere ricreato perfettamente le paure, anche irrazionali, che si provano nell'infanzia, riassunte nel dannatissimo Pennywise reso magistralmente da Curry. Personalmente l'ho rivisto di recente e ogni volta che quel terrificante clown appare all'improvviso cercavo di pensare "é solo il portiere d'albergo di Mamma ho perso l'aereo...ma niente, il terrore resta!

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  35. "A te ha fatto venir voglia di leggere il libro e quindi di scoprire Stephen King"
    Qua la mano Doc XD
    Io lo finii in tre o quattro giorni, perchè appena tornato dalla libreria con "It" mi venne un febbrone tale da non riuscire a dormire e quindi finii per leggermelo tutto tutto.

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  36. Meglio che non dico niente della mia opinione di Stephen King! Perchè basata solo sulle sue trasposizioni tv e cinematografiche e non sui libri. Quindi immagino che siano falsate. Ho letto solo un suo libro e mi era anche piaciuto.
    Ma tutte le sue trasposizioni...beh a parte Shining e The mist, mi hanno annoiato o disgustato. It si salva solo per il pagliaccio.

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  37. Post che mi apre una giungla di ricordi preadolescenziali....ho scoperto King casualmente con un'edizione economica di Misery e da lì fu un'escalation di sue letture che durò qualche annetto!
    It,naturalmente,fu una di queste...non la preferita,ma l'effetto bruschetta è istantaneo!Grazie DOC!

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  38. Io vado controcorrente: il libro non mi è piaciuto quasi per niente, mentre la versione televisiva l'ho amata di gran lunga di più! Vedremo comunque cosa sapranno fare nell'annunciato remake...

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  39. "ogni libro contiene la sua veritá,è la veritá di questo libro è che la magia esiste"...
    vidi il film per la prima volta quando ero troppo piccolo per ricordarlo bene...poi intorno ai 20,cominciai ad amare king grazie alla torre nera e così in pochi mesi divorai quasi tutti i suoi libri...ricordo che quando lessi IT mi appasionò al tal punto da finirlo in due settimane...ed in quel periodo i lavoravo 12 ore al giorno e ne impiegavo due per recarmi sul posto di lavoro...ma la storia mi appasionò cosi tanto che non dormivo la notte per arrivare alla fine...che mi deluse...ma ricordo con amore quelle infinitá di pagine...leggevi per ore e la storia non finiva mai...poi rividi il film e fu un errore mi accorsi che era invecchiato parecchio male...ma ne porto comunque un bel ricordo! doc pitresti fare una rubrica su i libri di king...magari sulla torre nera...:)
    cmq piccolo o.t. al comicon a napoli avevo comprato un confezione di oreo daregalarti ma poi preso dall emozione di incontrarti di persona mi so dimenticato di dartela!!

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  40. So bene dell'esistenza di questo film/telefilm ma non l'avevo mai visto, a casa mia giravano pochi horror (per fortuna quei pochi molto buoni ma ce ne perdevamo un fottìo). Mi rendo conto di essermi perso molto però, al punto che a metà articolo ho smesso di leggere per evitare spoilerazzi che hai visto mai che un giorno di questi... Bello sto guaglione che cambia genere!

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  41. IT son sempre solo riuscito a vederlo a pezzoni! Quel maledetto lavandino insanguinato mi si e' stampato nell'inconscio in maniera indelebile. Giusto la settimana scorsa mia sorella mi ha confessato di essere riuscita a guardarlo da pochissimo e solo con tanta tanta gente in pieno giorno, ed in questa maniera e' riuscita ad esorcizzarna il terrore che ne ha sempre avuto. Dovrei provarci anch'io...ma niente. ci rpovo tra una ventina d'anni !

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  42. Ancora oggi mi basta dire (o pensare) "Galleggiano... Galleggiano tutti" perché mi venga un brivido.

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  43. Letto il libro a 15 anni (1990), fece scoccare la scintilla tra me e il Re. Oltre ai motivi già detti da altri, c'era l'America dell'infanzia di King, uno dei mondi che racconta meglio.
    Vidi la serie poco dopo (e forse l'ho rivista solo una volta qualche anno dopo), un po' mi deluse, un po' no: se ricordo bene, era lenta e poco coinvolgente la parte degli adulti (ma ad esempio la scena del the faceva il suo dovere), azzeccate e rese bene l'infanzia dei protagonisti, l'America primi anni 60, diverse scene spaventevoli (il pagliaccio di Tim Curry in particolare).
    Ma dopo 26 anni, ricordo ancora i brividi leggendo alcuni passaggi (mai più provati davanti, credo, davanti a un libro, e forse "aiutò" il fatto di leggerlo a 15 anni), come il the preso da Beverly dall'anziana signora...

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    1. (La scena del the nella serie non me la ricordavo, l'ho rivista per controllare)

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  44. A 31 quel figlio della murdah (sì censura) di Pennywise periodicamente torna a funestare le mie notti. Rimarrà il mio più grande trauma infantile.

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    1. E mi rispondo da solo: per vedere QUEL musical con Tim Curry ho dovuto fare uno sforzo immane, perché non riuscivo a distogliere la mente dal pensare "quello è Pennywise...quello è Pennywise". Tuttora, quando mi ricapita il musical, sono sicuro mi parta qualche tic di nervosismo quando appare Tim. Ho decisamente i problemi.

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  45. Grazie Doc per avermi fatto notare che il roscio della cumpa era Seth Green. Il mitico Scott, figlio del Dr. Male in Austin Powers, ma soprattuttamente voce in originale di Joker (nel senso del pilota spiritosone della Normandy nei vari Mass Effect). Consiglio inoltre di andarvi a vedere Robot Chicken, show creato da lui che ripercorre molti miti anni '80 tramite action figures.

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  46. Suggerimento per la rubrica: Il mio nome è Remo Williams

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  47. Da bambina fu uno dei primi film che mi fece veramente paura. Quella da formicolio alla pancia, che ti fa distogliere lo sguardo dallo schermo e non ti fa dormire la notte. Qualche anno fa decisi di rivederlo e me lo feci prestare in vhs. Durante la parte finale con il ragnone ho rischiato di sbottare a ridere per almeno due volte. Però i clown mi sono sempre stati sulle balle :D

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