Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione V, parte IV): dicembre 1977

Ormai sapete come funziona con le Pubblicità Fuorvianti. Cioè, tranne per quel fatto della separazione in stagioni che segue mysterious ways che manco gli U2 nel '91. Dicevi? Ah, sì, sapete come funziona: le pubblicità degli anni 80 e primissimi 90 per ringere, quelle degli anni 70 per sbalordire di fronte a doppisensi feroci e nuove frontiere della comunicazione. Con abuso di sostanze psicotrope. E per tirar fuori nuovi tormentoni antristici, certo, ché alla fine quasi tutti da lì vengono. E flippotrippissimo e bobbè e via dicendo, ma soprattutto vai Brooklyn dicendo. Ti sei perso di nuovo. Dicevi? Ah, sì, le pubblicità degli anni 70. Questa volta la Duna familiare customizzata DeLorean ci porta alla fine del 1977, indietro fino a Topolino 1150 (11 dicembre '77, 400 lire). Colonna sonora del post, ovviamente, la più killbilla di tutte. Vamos [...]

E partiamo così, subito col tackle scivolone nei sentimenti. L'Ergo Spalma e le monete romane di Asterix, ai tempi in cui era importante scrivere che il latte per fare la crema spalmabile da 7 miliardi di calorie al grammo fosse "latte magro". "Ergo spalma. Spalma che ti piace". E i pervertiti giapponesi dei p0rnachos subito a capire malissimo.
Questa pubblicità della Polaroid, invece, ti ha spiazzato tantissimo. E no, non solo perché la madre è un'alcolizzata, il cane gli piscia in casa o il papà si versa lo spumante sul belino, così, per simpatia. È che l'immagine della polaroid che hai in testa è quella classica anni 80, arrivata solo una manciata di anni più tardi. Il cubotto nero. Questa roba sembra uscita invece dallo studio di un fotografo dell'Ottocento, con baffo a manubrio e lampo di magnesio in una mano. 
Come da tradizione di tutti i giochi di calcio e calcetto nelle Pubblicità Fuorvianti, anche per il Goleador Derby della Harbert, il vincitore deve irridere gli sconfitti con gesti volgari di polso accompagnati da un fischio.
Ma passiamo alla triste pagina dell'inserto dell'albo, un pieghevole con le avventure di Big Jim nel Far West. Nello specifico, di un Big Jim vestito con la tovaglia da trattoria. Eccolo, Jimbo,
con tutta la sua cumpa di amici, cowboy, capi indiani che hanno esagerato con l'appretto per le penne, rivoluzionari messicani, cloni benzinai. C'è perfino il rarissimo Big Jim garibaldino del Far West, Big Ciccio.
E ancora Chief Tankua il Grande Capaabomba, Dakota Joe che sta per dare una manata nei coglioni a Geronimo, Geronimo che stringe i denti preparandosi all'impatto, Buffalo Bill morto da anni e impagliato. Infine Bisonte Nero, che ha gravi problemi di fedeltà coniugale con cui venire a patti. La moglie ha disseppellito troppe asce di guerra, diciamo.
Ma anche lontano dalle praterie del vecchio West, Big Jim è sempre pronto a vivere straordinarie avventure. Come il Big Jim Toglileluminarie di Natale, dipendente comunale,
il Big Jim in vacanza con la roulotte parcheggiata saggiamente a venti centimetri dall'acqua,
e soprattutto il Big Jim Safari. Che qui vediamo inseguire il "rarissimo rinoceronte bianco". Prego norare che quelle due merde sulla jeep sono armate di fucile. Bastardi! Assassini! Peggio di Spielberg con i triceratopi!
Sì, l'elicottero SOS Mattel era strutturalmente identico a quello con i Carabinieri cicciato poco dopo, ma per l'epoca era un giocattolo figo. Oggi i Millennium Falcon radiocomandati, ai tempi gli elicotterini attaccati a una mazzarella, va', va' la tecnologia moderna. Si compensava con la fantasia, come insegna la celebre legge del Postalmarket.
Pillola storica al gusto wafer: il KitKat con il marchio dell'azienda inglese che l'ha creato, la Rowntree (dal '69 Rowntree Mackintosh). Poi negli anni 80 è arrivata la Nestlé e, non conoscendo barzellette sugli svizzeri per ingannare il tempo, si è comprata tutta la baracca. Dov'è che l'hai già sentita?
Una meravigliosamente meravigliosa valigetta della Lima con tutto l'occorrente per tirar su un diorama ferroviario. Che splendore. Prego notare che il macchinista è Old Logan. È il migliore in quello che fa, e quello che fa è gridare: "PAAOLA, STAZIONE DI PAAOLA".
Anche se nel '77 si era ancora negli anni di piombo e si sparava nelle strade, nessuno pensava fosse un minimo di cattivo gusto proporre degli arsenali giocattolo per i bambini, con tanto di P-38 e mitra. Perché gli adulti rompicaz*o stavano aspettando che arrivasse dal Giappone Goldrake per buttargli addosso il titolo di capro spiatorio (cit). E la violenza, e i ragazzi, e cosa gli insegniamo, e questo, e quello. Pèm, pèm.
Sul fatto che i fucilini Molgora non facessero male, poi, hai i tuoi dubbi. Utilizzati come oggetto contundente, nelle feroci royal rumble da cortile, avevano il loro perché.
Sul fronte bambole si segnalano due trend diametralmente opposti. Da un lato una riscoperta farlocca di antichi figurini catanannici, come la Corinne Gaslight, la "bambola con preziosi e romantici abiti dell'epoca delle lampade a gas". Cioè probabilmente dei campeggi ai laghi di Sibari.
O come le bambole d'epoca (e "d'epoca d'autore", mica fischiett) della Fiba, Charlotte e Greta. Charlotte è quella a cui hanno segato le gambe.
O ancora come la Nonna Bice della Querzola, che cura la sua casa nonostante viva in un prato con dell'erba gigante. Eccola, Nonna Bice, con il camino, le galline, i maiali, una coppia di minolli domestici, dei tupinari, un rostagno, tre carcarazzi e un nutrito stormo di ciavule a farle compagnie.
Ma si respira aria bucolica anche nella fattoria della Famiglia Felice, la Sunshine Family, la versione 1.0 di quei pazzi criminali della Famiglia Cuore. E anche qui, papà munge la latta, mamma prende le uova, ci sono tanti attrezzi e un "bel recinto che delimita la Fattoria della Famiglia Felice". Un recinto elettrificato. E circondato da mine. E ai sopravvissuti ci sparano, se serve due volte.
Ben altro, come direbbe ogni alfiere internettiano del benaltrismo in pena per i Marò, è invece lo spirito delle bambole Sebino, come la linea di figurini Modulandia Clessi, per giovani stiliste che credevano fermamente in un futuro alla THX-1138. Bellissimi anche gli altri giochi della linea, capolavori del divertimento infantile come Alfabetti, Tantitac, Unopiù, Dicotondo e soprattutto Cicosfera. Il mondo non sarebbe stato lo stesso senza Cicosfera. Da cui il famoso detto popolare "Ciccio mi tocca, toccami Cicosfera".
Ma il discorso vale, evidentemente, anche per i giochi da tavolo più fortunati tra quelli importati dalla ditta Edilio Parodi. Non già il banale Subbuteo, quanto i più noti e apprezzati Calcula e Il mondo con Alitalia ("preparate i vostri voli internazionali o rivivetene le emozioni", esigenza primaria di ogni rEgazzino del '77 alle elementari), così come Barbapapa, declinazione clericale del celebre brand gianfransuà.
Attenzione poi agli sci Spalding, i migliori amici di Thoeni. E mentre facevi questa scan, e pensavi alla faccia e soprattutto all'accento di Thoeni, questa cosa degli sci amici di Thoeni ti è rimasta impressa. Erano grandi amici, amithoeni.
Già aleggiavano, ai tempi, le perplessità che avrebbero accompagnato ancora per anni e anni queste pubblicità di reclutamento militare su Topolino. Un magazine letto soprattutto da bambini in età da scuola dell'obbligo. Qui, addirittura, si guarda oltre, all'impiego agevolato nell'amministrazione dello stato dopo i tre anni in marina. La "realtà del tuo tempo futuro". Naturalmente, fissare quelle linee celestemelvino per più di tre secondi comportava a) restare ipnotizzati dal (e quindi schiavi del) messaggio subliminale nascosto in quella grafica apparentemnte astratta, b) rendersi conto che l'oggetto raffigurato fossero dalla grafica apparentemente astratta fossero in realtà delle mutande celesti di un tipo che ce l'aveva barzotto.
La Walker ti proponeva invece un prodigio della tecnica, il pennarello carosello che non macchia in modo indelebile. Basta lavare con acqua e sapone, e schivare le cinquine all'arrivo a casa. No!, grida però il giovane ribelle e iconoclasta, che vuole conservare sull'avambraccio tutto quel rosso del sangue di un amiconemico, guadagnato con onore, picchiandolo con il calcio del fucilino Molgora giù al parchetto.
Per indorare la pillola del marchettone redazionale, con astuta mossa padronale, la redazione del magazine spiega al lettore-consumatore la sua posizione di subalterno nei confronti degli sponsor. RINGRAZIATELI!, è il messaggio rivolto con garbo ai giovani lettori. "Non fate finta di non capire chi dovete ringraziare. Sapete benissimo che loro, i fabbricanti di giocattoli, si sono alleati per regalarvi quest'anno un Natale più. Di tali generosissimi signori abbiamo oggi a Topolino una nutrita rappresentanza". E tutti in ginocchio, per partecipare al concorso.
Ma quali erano poi questi giocattoli? La macchina per la pasta, il Meccano n°4 (quello con la ragazzina schifata sulla scatola), il proiettore Cineroyal (piangiamo), le fuffaldine SuperStuntCar (pubblicità bellissima, gioco sola) e un agile set di pittura. Oh, era la fine degli anni 70, si portava.
Così come si portava questo nuovo programma chiamato Portobello. Protagonisti, il grande Enzo Tortora e un pappagallo misantropo. "Non parlo! Non parlo! Non parlo!". Quella pappagalla di tua madre, bastardo.
Niki Lauda, invece, correva su una pista Polistil, in una foto pre-incidente. Erano gli anni della grande rivalità con James Hunt, Hunt the Shunt (l'avete visto Rush, no?),
 ed eccolo Hunt, nella foto in basso a destra di questa rubrica sulla F1. "Hunt e una fan del pilota inglese", anche lei destinata a finire a formula 1, per restare in tema.
L'Algida Stronza, intanto, viveva un suo momento di crisi, tanto è vero che dal parrucchiere faceva tutto da sola. Eccola, mentre si prova un abito da miss in un concorso senza pubblico e giuria, o si infila mestamente a letto nella sua cameretta da studentessa fuori sede.
Ma la conquista del mondo era vicina, pezzo dopo pezzo, come in questi puzzle. "Scopri il simpatico viso di Barbie". Uh, guarda. Simpaticissimo. In basso a sinistra, Barbie canta nei Ricchi e Poveri.
Ma c'era anche tutta una serie di giochi da tavolo per Barbie, idem per Big Jim. Da quello del campionato a Big Jim Astronauta, passando per Big Jim Safari. Uccidiamo insieme tutti i rinoceronti bianchi! E i triceratopi!
Ed ecco qua. Pensavi di essere immune, per mere questioni anagrafiche, dagli attacchi vietconghi a tradimento a questo giro, dai momenti mariomeroli in questo Topolino del '77, e invece beccati 'sta bruschetta. Questo maledetto clown, di cui scopri solo ora il nome - Zipp il pagliaccio - è stato per anni prima un oggetto misterioso nella tua stanzetta, poi una roba che volevi a tutti i costi buttare via. Solo che tua madre c'era affezionata. Era uno di quei vecchi bambolotti con i dischi di plastica intercambiabili da infilare in uno scomparto da cyborg sulla schiena. La musica faceva schifo, ma in compenso le barzellette che raccontava erano agghiaccianti. "Il virtuoso del sax, il re della barzelletta vi farà piangere dal ridere", ma più che altro vi farà piangere e basta. A proposito della qual cosa, mo' gli mandi la foto a tradimento a tua madre, così si commuove.
Dannata bruschetta, adesso serve qualcosa di scemo per compensare il down da GME. Qualcosa tipo... tipo... perfetto! I giubbotti Chupa Chups regalati dal campione della volgarità maschile e del menefreghismo hakunamatata, SuperChupa. Diventate amithoeni di Super Chupa! Raccogliete cinque incarti, versate 3.400 lire, e il giubbotto Chupa Chups sarà vostro! E se uno non ce li ha quei soldi? Chupa!

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Commenti

  1. grande come sempre la rubrica, Doc...e grande come sempre il lacrimone in agguato...

    io ero lì a ridere per la sfilata di Village people del povero Big jim (nemmeno Fresca Rugiada c'è, tutti uomini) e per le mutande delle Forze Armate ...a emozionarmi come sempre per le piste Polistil con la Ferrari 312 T2...

    quando ecco che nella pubblicità dell'elicottero SOS vedo l'attrice non protagonista e mi entra in tackle alla Pasquale Bruno un intero team di bruschette ...quella nave con la "S" sul fumaiolo io l'avevo e l'avevo rimossa in questi ultimi 35 anni... era filoguidata (forse rediocomandata) e mi fu regalata qualche anno dopo il 1977... non ebbi mai la gioia di vederla in acqua, rimase per anni a prender polvere su uno scaffale...Grazie Doc, genuino momento emozione... torniamo all'atto di citazione!

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  2. ma nella foto con Hunt, quella Debosque sarebbe nientepopodimeno che la presidentessa???

    PS: Big Jim in vacanza è chiaramente Big Fantozzi e Big Filini! :D

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    1. Big Filini intento a spiegargli come oltre al pescecane ed al pescegatto esista anche il pesceratto XD

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  3. La fattoria della Sunshine Family mi inquieta un sacco: l'impressione che mi da è che se mai avessero realizzato una ipotetica linea di giocattoli dedicata a "Grano Rosso Sangue, questo ne sarebbe stato un degno playset O_O

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  4. La ricordo benissimo quella pubblicità con Asterix. Stava in molti Topolino di mio padre...

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  5. ma il cavallo di big jim non si chiamava tornado?

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    1. All´epoca,con le traduzioni dei nomi e i gradi di parentela,la Mattel Italia faceva gran casini,vedessi con Barbie che casotti hanno fatto

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  6. L'elicottero girintondo l'ho aperto a natale e abbattuto a santo stefano dai cuggini con un pugno volante a molla di robottone, mio padre mi corca ancora oggi al ricordo.
    Le superstuntcar erano davvero una sòla, che l'unico pezzo che non era concepito per deflagrare era il portellone dietro del maggiolone, ma coi cugini abbiam trovato il modo lo stesso.
    E l'Arkadia radiocomandata con 1 (UN) tasto, qualcuno se la ricorda? Aveva i cingoli e andava lenta come la morte, l'accendevi e partiva dritta; tu poi schiacciavi sto tastone unico una volta=sx, due volte=dx, ma ovviamente prima di girare a dx lei impostava la svolta a sx, e insomma alla fine ti pareva che invece di capitan harlock a pilotare c'era il vecchio col cappello della 127. Che epifania di bruschette, doc, denghiu assai.

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  7. Immensa rubrica come sempre! Mi hai fatto ricordare di averlo avuto il goleador derby, se non sbaglio bisognava "caricare" in qualche modo il giocatore che calciava davvero, ma se non stavi attento ti arrivava una gran pacca sul dito! Poi ricordo il campo con le cunette per fare fermare il "pallone" vicino ai giocatori. Che tempi ... ma ricordo anche l' Ergo spalma e il gioco di Portobello, mai avuto pero'... e bobbe'.

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  8. Tra le righe della pubblicità militare si può leggere "yvaN eht nioJ"

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  9. La mouquette! La pavimentazione al caramello!

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  10. Ma doc! Non starai mica diventando un blog ligure? Quel "belino" non lascia dubbi! Hihihihi (:

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  11. Polaroid:il modello della pubblicità lo avevamo, ricordo che quando veniva fuori la foto era coperta da una pellicola nera,e si doveva aspettare qualche minuto prima di poterla aprire e vedere finalmente il capolavoró.
    Invece mi fa morire lo sguardo del rinoceronte bianco....sembra dire "ma chemmefrega a mme?"

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  12. Maaaa... e la tua mamma Manhattan come ha reagito alla foto proveniente dal lontano '77?

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  13. Quella polaroid lì fu il mio regalo di Prima Comunione, alla faccia della bruschetta. L'odore del gel di sviluppo, i cuboflash sylvania roventi, l'esposizione e la messa a fuoco "a kulo"... Il rene che toccava vendere per un pack di dieci foto (o erano otto?)

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  14. La mia rubrica preferita! Quella che mi ha fatto scoprire l'antro...cercando sull'internetto reminiscenze nebulose di una pubblicità su "latte yogurt burro formaggio...per andare piú veloce???!!"

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  15. Ho appena realizzato che io... Alfabetti Sebino ce l'avevo! Ecco da dove arrivavano quella marea di bamboline con i vestitini e le teste intercambiabili che mi giravano per casa da piccola!!! O__O

    Per il resto, ancora negli anni '80, a casa mia, bambole e bambolotti col disco di plastica nella schiena (e il vano pile subito sopra, fra le scapole) come se piovesse :D I più si limitavano a piangere, altre cantavano. Quando le pile si scaricavano, diventavano tutti degli ubriachi sotto lsd, prima di spegnersi XD

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  16. Grande Doc,è sempre un piacere vedere le pubblicità di topolino,e che bella la pista con le F1 degli anni 70,quelle belle davvero

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  17. Questa volta la rubrica delle pubblicità fuorvianti si fa problematica per me! Nel 77 Topolino me lo leggeva mamma mentre mi teneva in braccio. Io guardavo le figure e sefuivo il dito di mamma che faceva anche le voci.
    Non ho più nessuno di quei Topolini ed ero troppo piccolo per ricordare questi giocattoli. Però noto che le cose in vendita sono più o meno le stesse dei 5 anni successivi. Come se a quei tempi non ci fosse un gran ricambio! I miei giocattoli di qualche anno dopo erano identici, fucili, pistole, giochi in scatola psicadelici e simili.

    E poi a chi scriveva che le armi giocattolo non facevano male vorrei dirgli "Prova a sparare un gommino su un polpaccio in tensione e poi fammi sapere! Certi lividi..."

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  18. 'spetta ma... l'elicottero S.O.S. Mattel era comprensivo di UN FERITO?!?

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  19. Applausi a scena aperta per le mutande della marina con annesso milite barzotto!Chapeau!

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  20. Stavolta attacco vietcongo anche per me… era proprio il periodo in cui leggevo Topolino...

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  21. Sulla mutanda ipnotizzatrice con risvolto barzotto sono crollato.Certo che è inspiegabile che Topolino x anni e anni abbia infilato queste pubblicità della marina come dell'esercito o anche dei carabinieri mi sembra.Altresi' inquietante la pubblicità : RINGRAZIATELI !!!!

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  22. Propongo "più tanto" della pubblicità Kit-Kat come nuovo tormentone antristico.

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  23. Doc, qui si vede il salto quantico cronologico... quanto amavo queste pubblicità! (quelle da maschi, s'intende, le altre scivolavano via senza lasciar tracce). Ma poter giocare e sfogarsi con le armi giocattolo (tra parentesi quelle della prima panoplia sono quasi tutti "armodelli" da collezione, riproduzioni in scala ridotta troppo piccoli per poterci giocare) mi ha, come dire, "saziato". A suo tempo, obiezione di coscienza (alla faccia delle pubblicità per arruolarsi nelle forze armate).

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  24. Un'ultima riflessione: magari ero io ad essere ritardato, ma tutti i doppi sensi rilevati adesso, all'epoca mai li avrei visti o pensati...

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  25. Tanta nostalgia, il gioco di Portobello lo ricevetti a Natale! La polaroid era la macchina fotografica dei miei genitori e foto ne facevamo poche perche' le cartuccie di carta costavano (ti stampava la foto subito...). Il Goleador non era male anche se poi finivi per tirare dei gran pugni in testa ai calciatorini per fargli tirare le minelle... Le monete di Asterix gareggiavano con quelle in regalo con topolino, la pista polistil... troppi ricordi in questo numero delle pubblicita' fuorvianti!

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  26. Le pubblicità vintaggie sono quelle che preferisco visto che sono quelle che ricordo meno ma che sono comunque annidate in angoli remoti del cervello, nascosta finchè non ritornano vietconghe a sorpresa! :-D

    Grazie Doc per le risate e i ricordi e soprattutto perchè ti sbatti una casino ogni volta! ;-)

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  27. Lima: quella confezione oggi si trova a non meno di 200 euro su eBay, Kijiji, ecc..

    Portobello: i tempi che si metteva in grandissimo TV nello schermo per dare l'idea di qualcosa di mediatico. Mi chiedo come doveva essere il gioco di "Dove sei?" e di "Fiori d'arancio", due importanti sezioni del programma che furono antenate di programmi come "Chi l'ha visto?", "Carramba...che sorpresa", "Agenzia matrimoniale" ed altre cose di "cuoricino".

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