Daitarn 3, Soul of Chogokin GX-65: attacco solare!

"Con l'aiuto del sole, mi abbronzerò!"
Il GX-65 è il secondo Daitarn 3 della linea Soul of Chogokin di Bandai, anche se in realtà si tratta di un semplice recolor del vecchio modello, il GX-53, che risale al 2010. Il che, il fatto che si sia assegnato un nuovo codice a un recolor, ha fatto pure incazzare i collezionisti di pupazzame robotico più fondamentalisti. Ma comunque. Quando il GX-65 è uscito, l'anno scorso, non l'hai degnato d'attenzione, essenzialmente per due ragioni: avevi già il GX-53, protagonista peraltro di tante storie sceme del Twisted Theatre (come questa), e non ti piaceva quel fregio dorato anziché giallo sulla fronte. Poi, tempo addietro, hai visto il robot in una delle vetrine dell'antrista Drakkan e hai pensato che quel fregio dorato non fosse poi così male, dai. Senza contare la pulce enorme che ti ha messo nell'orecchio Drakkan (tante grazie, eh!): sai che figata esporre insieme i due Daitarn, uno in versione robot e l'altro come carro armato, il Daitank? Bastava solo trovare l'occasione giusta e, beh, è arrivata. Segue lunga carrellata di foto, una delle quali vietata ai minori (ma no, non è Beauty a formula uno, sorry) [...]
Partiamo, come in quei simpatici unboxing su YouTube che ti fanno abbioccare dopo tre secondi, dalla scatola, sensibilmente diversa da quella del GX-53.
Come si può apprezzare in questa foto con confronto all'americana fornita dalla questura. Sopra, il grigio metallico e il rosso del GX-53, sotto il nero minimal da bordello di lusso del GX-65.
Il tempo di tirar fuori la bara di polistirolo e i vari tray con gli accessori,
e ci si accorge di quanto minime siano le differenze tra i due modelli. Quello nuovo (a sinistra) ha, come detto, un fregio dorato anziché giallo/arancione, delle spalline color grigio liscio anziché grigio metallizzato e, soprattutto, un blu più brillante per petto, braccia e gambe. Qualche altra foto con piano americano e intensi primi piani da accademia nazionale di arte drammatica:
GX-65 (2014)
GX-53 (2010)
Passiamo al ricco armamentario, partendo dalla coppia di spade, che nel cartone avevano il suggestivo nome di Daitarn Spade.
Seguono il Daitarn Giavellotto
e il Daitarn Ventaglio, per le afose giornate dell'agosto giapponese. Per simulare i diversi gradi di apertura del ventaglio, nella confezione son presenti vari pezzi di plastica gialla, fino ad arrivare ai due semicerchi dei ventagli spalancati tipo signora calabrospagnola sessantenne in vacanza a CetraroAlicante.
I due semicerchi, volendo, si uniscono per formare lo scudo contro l'afa.
Poi c'è... uh... il Daitarn Missile. Come se non fosse già abbastanza equivoco di suo, c'ha la punta rossa ed è orientabile verso l'alto. Tra parentesi, si vede che è un robot giapponese.
Chiudiamo con la tua arma preferita del robot di Banjo, il Daitarn Martello,
e con il Daitarn Laccio, che serviva per acchiappare le Daitarn Lucertole.
Completano la dotazione un fregio più grande (e con gli spuntoni non pieghevoli come l'altro) varie mani (da agganciare su delle basi quadrate, facendo rientrare quelle di default che hanno le dita articolate) e la faccia sostitutiva con bocca spalancata. A che servono? Soprattutto a fare questo:
piazzare il Daitarn nella sua posa classica, "Ma che c'ho scritto Jokondo?". Peraltro, visto che non è possibile avvicinare gli avambracci al petto, per fare una foto del genere (e/o piazzare il Daitarn in questa posa in vetrinetta) tocca giocare con la prospettiva. Passiamo alla trasformazione in Daitarn Carro: la procedura è piuttosto semplice... una volta assimilati con grande sforzo ermeneutico un paio di passaggi piuttosto criptici nelle istruzioni. Alcune scelte di design, come le spalline, hanno fatto storcere il naso agli appassionati, ma durante la trasformazione si apprezza sia il quantitativo di metallo distribuito su torace e gambe, sia il lavoro ingegneristico pazzesco che c'è dietro a questi pupazzoni.
si parte incassando le braccia e la fiducia nelle proprie doti di comprensione dei disegnetti da istruzioni,
e si arriva a questo spettacolo qui, piazzando il Daitarn accartocciato su se stesso sui cingoli (in gomma).
Per la cronaca, questa è la seconda trasformazione, la Daitarn Astronave, ma siccome non ti piace non c'hai perso tempo. Tutte le armi e gli accessori possono essere incastrati sui cingoli, per esporli accanto al robot, come nella versione precedente, oppure disposti sulla nuova basetta, assente nel GX-53:
l'effetto è un po' da bancarella del Trio Drombo, ma comunque.
Anche se nelle foto ufficiali non veniva mostrata, è ovviamente compresa anche qui la Mach Patrol trasformabile, che ci porta nell'occhio all'avventura. Avendone due, ora le puoi esporre sia in configurazione auto che in versione navetta (Aerosistema). Incluse anche le tre Mach Patrol in miniatura che si vedono nella foto, con tre fasi della trasformazione. Non si fosse capito, questa Mach Patrol è probabilmente la macchinina più bella del mondo.
Una bella foto di famiglia, poi il grande dubbio. Esporre il nuovo davvero come Carro, o ritrasformarlo in robot e avere due Daitarn 3 nella vetrinetta del robottame?
Indovinate un po' chi ha vinto... Nel complesso, un robot bello massiccio e stabile, con un'ottima dotazione e qualche problemino estetico che non ne rovina, secondo te, minimamente il fascino. Consigliatissimo a chi non aveva il precedente e vuole un Daitarn 3 senza svenarsi (il GX-53 si trova in giro a cifre assurde, mentre questo, con un po' di chiul, anche a meno di 150 carte).
E no, la nuova basetta come piedistallo del robot non va bene, non ci sono gli stalli per i piedi, è troppo stretta. Chiaro sabotaggio da parte di quei bastardi dei meganoidi. Ce la riascoltiamo? Ma sì, dai, ché quel basso fa energia (fotovoltaica) per la giornata:


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LA PRIMA PUNTATA DI DAITARN 3, SCENA PER SCENA
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Commenti

  1. oh puttanazza mi sono bagnato le mutandine

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  2. Quindi, essendo generati dallo stesso stampo, si possono invertire corna o spalline per averne uno con entrambi metallizzati e uno con entrambi plasticoni (la versione anime definitiva!)... :D

    Io comunque avrei optato per le due configurazioni in vetrinetta, che il problema coi trasformabili è sempre quello: e mo' come lo espongo? Ora ti puoi togliere dal dilemma :D

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    1. Il fregio (e tutti gli accessori) sì, le spalline no. O meglio, non credo: sono attaccate a una complessa serie di snodi per trasformarle nella punta dell'astronave o del tank.

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    2. No, ma infatti pensavo proprio ad un approccio con da teNNico, con cacciavite di precisione e dita incrociate. :D
      Ma in effetti, visto che lo sfregio è smontabile, basta mettere quello plasticoso al nuovo ed il jeu est fait. :D

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  3. Il "Daitarn Laccio" sembra l'attrezzo per raccogliere la frutta dall'albero... Il Daitarn mezzadro ci mancava!

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    1. A me invece ha fatto pensare all'attrezzo degli accalappiacanirobot :D

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  4. Io lancio le idee e tu subito, qui voglio il copyright.

    Se vuoi ti mando il mio beta tester di fiducia

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    1. Ieri ci ha provato a mettere le manine la mia. Per fortuna che c'era Paw Patrol: quei cani ti salvano davvero la vita.

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    2. Certo che te Drakkan lanci le idee e poi non le metti in atto e poi qualcuno viene tentato e la fa sua. ;)
      Paw Patrol confermo che ti salva la vita, almeno fino a che non si cominciano a stufare ma trovano subito un'altro cartone.

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  5. Tradimento :D
    Beh alla fine il daitarn che ho fatto prendere a Drakkan ha fatto altre vittime :)
    Mi ricordo quando da giovine padawan ti dicevo di non passare al lato oscuro e ti ritrovo oggi coi doppi soc da mettere in configurazione divers....emh no :D :D :D

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    1. Mi vengono sempre in mente quelle tue sagge parole, amico mio. E di come passai al lato oscuro senza neanche accorgermene...

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    2. Il tunnel ragazzi...il tunnel!

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    3. Wargarv è come Yoda anche se mi sono allontanato varie volte dai suoi insegnamenti.

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    4. Comunque poi vi faccio vedere ma a puntare il diadema con il dito, con un po meno gioco prospettico, ci si può riuscire se ricordo bene, smanacciando qui e lì ;)

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  6. Finalmente posso dire celò!!!
    E per fortuna con quella famosa dose di chiul per averlo pagato poco meno di 150Eh

    La trasformazione non è proprio semplice e ti fa domandare più volte a cosa servano i cingolini nella schiena del robot, a parte per incastrarci il cingolò definitivo.

    La trasformazione in astronave a me piacerebbe ma non sta su, se metti i cingolini aggiuntivi nei piedi si sbilancia a destra o a sinistra ed in più una volta finita, per esporla si appoggia sul petto del robot e se non ci stai attento secondo me si rovina.A proposito chiedo consigli agli antristi che ne sanno ;)

    Le foto che ho trovato sull'internet hanno tutte un'inquadrazione "furba". Mi sono sciroppato anche un video per vedere come faceva il recensore e non l'ha mai appoggiata, tipo "questa è l'astronave e ora facciamo subito il carrarmato, va"

    La Mach Patrol è bellissima, meriterebbe un modellino più grande ma sto finendo i reni

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    1. Yep. Nelle foto che ho visto in giro, veniva usato un cubo trasparente per reggere l'astronave: http://www.collectiondx.com/gallery2/gallery/d/752005-3/IMG_9906.jpg

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    2. Certo che se quelli della Bandai nella nuova versione ci avessero messo un supporto in più...

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    3. Hm i cingolini con opportune manovre al limite della decenza passano sotto e possono essere usati per tenere su l'astronave...

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  7. Mi piacerebbe tanto una mach patrol trasformabile da regalare alla mia pupa...che non costi un occhio della testa però!

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  8. Chissà come riuscirò a spiegare alla Zietta che una cosa del genere in casa serve più degli elettrodomestici e quindi sono costretto ad acquistarlo...

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    1. Bisogna far capire alla zietta che ad esempio è più utile un daitarn in casa che non un microonde perchè consuma moolto meno, praticamente il daitarn è un classe A+++++++++++ :)

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  9. scusa l'OT da PDF..... ma è quell'indice da "Con l'aiuto del sole etc." splendido! mi porta la memoria indietro a un'epoca aurea ...era il 1981 e in Siculandia, a Panormo, lo davano verso le 19,15 su una emittente privaterrima...partiva la sigla, la musica, il basso di Tavolazzi (o D'Autorio, non lo sapremo mai del tutto...), i f.lli Balestra a cantare.... poi l'Almanacco del giorno dopo, il Col. Bernacca (o Baroni) il telegiornale... Buon natale, Doc... con la pubblicità dello spumante ("Oh Happy Day") e del terribile analcolico moro in sottofondo...

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  10. Parzialmente off topic:
    Ma quanto è più fica la sigla italica rispetto a quella originale?
    In alcuni casi accade...

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  11. Gran bel pezzo di modello,me piace.
    Ti do ragione Doc,è lampante che è un made in Nippolandia

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  12. ragazzi domandissima... voglio regalare al piccolo di 4 anni dei robottoni anni 80 per giocare, ma o sono statue ( e quindi ingiocabili) o costano una rata di mutuo ! Sapete se ci sono vie di mezzo?

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    1. Io da piccolo avevo - mi piarecebbe trovarlo in cantina da mia mamma - un Daitarn giocabile (snodabile e si trasformava), immagino costasse un prezzo abbordabile... ma non so se ci sia ancora qualcosa di simile nè se quelli di allora siano da collezione...

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    2. Il fatto che il tuo Daitarn fosse trasformabile mi fa intuire che forse avevi i DX della Ceppiratti che messo bene adesso vale uno stuolo (tantotantissimo)...:D se era di plastica e molto grosso allora ela la versione Jumbo trasformabile che adesso vale uno stuolo (tantotantissimo)... :)

      in ogni caso spero che lo ritrovi perchè questi giochi valevano di più per noi che una base d'asta, erano tra i ricordi migliori che abbiamo ;)

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    3. i nostri giocattoli vecchi o li trovi rotti o sono grossomodo tutti abbastanza cari presi oggi ;)

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    4. Riccardo, potresti provare con i viniloni alti 40 cm. Cerca su ebay "Marmit".

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    5. Zione tra i due direi Ceppiratti... ma ricordo scritte in giapponese sulla scatola (ma ovviamente i miei genitori/parenti l'avevano comprato in Italia...)

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  13. Uno dei chokogin più fighi di sempre!!

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  14. Doc, faccio outing... mi spieghi l'origine/etimologia dell'espressione "a formula uno" (il cui significato è sostanzialmente intuibile dai contesti)? Tnx

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    1. È una storia molto lunga, e richiederebbe il coinvolgimento di un ex collega, noto per le sue, uh, teorie da ufficio.

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    2. Sembra interessante, meriterebbe un post, potresti cambiare qualche dettaglio se il problema è l'anonimato :-)

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  15. Il colore di quello stemma è un pugno nell'occhio!
    Cento volte meglio il giallorancio che non stona ne con le ali ne con le ginocchia.
    Avessero scelto un tono di giallo piacevole avrebbe avuto anche un minimo di senso ma hanno scelto un giallo limone metallizzato da "palla dell'abero di natale". Consiglierei la ripittura! Basta trovare un amico con aerografo e compressore se non si è modellisti. Svernici, primer lacquer, giallo-arancio, trasparente lucido. Fatto.

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    1. Come ho scritto, ciascun modello ha due fregi. Ergo (spalma) ho due fregi gialli: se mi stanco di quello dorato, ci piazzo l'altro. Fatto :)

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  16. Il Daitarn Pisellino l'è proprio ino ino oltre ad essere leggerissimamente equivoquino (mi sembro Ned Flanders)...
    Per il resto, quanta nostalgia del cartone e dell'essere giovini...

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  17. Aquistato ed e' fantastico. L'ho preso proprio per i colori piu' sgargianti. Dicamo che non sono mai stato un fedele delle colorazioni anime.

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  18. Aquistato ed e' fantastico. L'ho preso proprio per i colori piu' sgargianti. Dicamo che non sono mai stato un fedele delle colorazioni anime.

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  19. Presi il GX-53 al momento dell'uscita. Mi sono sempre imposto di non superare le 100-120 carte, ma il Daitarn è il Daitarn, eccheccazz. A quell'epoca costava ancora 159€, quindi i Soul non erano ancora schizzati alle stelle, e lo trovai per 150. Questo nuovo è molto bello ma non ho la forza di vendere il mio e riprenderlo, per quanto probabilmente mi avanzerebbero pure dei dindi. Ma sono molto affezionato alle colorazioni originali dell'anime. A parte questo... Attacco Solare!!!! Energiaaaaaa!!!!!!!!

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