Star Rats Episodio III, i Quaderni Giapponesi di Igort, 75 anni di Marvel, il Dylan Dog di Ratigher

Prima che arrivi Natale - al quale, per una qualche ragione, mancano sempre quattro giorni (cit) - prima che la pila di libri e fumetti da consigliare inizi a traballare, prima che te ne penti, ché trovare ogni volta le copertine a una risoluzione decente è un terno al nove, ecco la nuova carrellata di Microletture. In questa puntata: Star Rats Episodio III, l'ultimo capitolo della parodia di Star Wars Trilogia prequeLOL firmato da quel sant'uomo di Leo Ortolani; il meraviglioso Quaderni Giapponesi di Igort; gli U-Boot di Jean-Yves Delittle; il volume L'incredibile Marvel; il manga Deathco; il Dylan Dog di Ratigher [...]
Quaderni giapponesi - Un viaggio nell'impero dei segni
Coconino Press, 17x24, 184 pagine, 19 eurosoldi
Un nuovo, splendido volume nella collana Dokumenta di Igort. L'esperienza in Giappone dell'artista durante gli anni 90, quando inizia la sua collaborazione con Kodansha, diventa l'occasione per raccontare quel mondo. Di come ha conosciuto mostri sacri come Jiro Taniguchi o Hayao Miyazaki (o ha dovuto affrontare i folli ritmi di produzione da mangaka), certo, ma anche e soprattutto di come Tokyo gli è entrata dentro. Suggestioni e malinconie del Giappone di un tempo, che l'autore vede svanirgli attorno e che insegue ripercorrendo la storia e le opere di registi, artisti e personaggi dell'immaginario popolare giapponese a lui cari, dai B-movie di Seijun Suzuki, come La farfalla sul mirino, ai rivoluzionari Geki-ha di Yoshiharu Tsuge, passando - e non poteva essere altrimenti, visto il sottotitolo del libro - per la storia della geisha assassina Abe Sada, la cui vicenda ispirò nel '76 il celebre Ecco l'impero dei sensi di Nagisa Oshima. Ma il racconto di Igort, in quanto cronaca di un luogo dell'anima e non solo fisico e di un percorso interiore e non solo professionale, spazia anche in altri campi, andando a indagare la fissazione che hanno i giapponesi per i crisantemi e la vergognosa pagina dei burakumin, gli intoccabili del Sol Levante. L'unico ordine degli argomenti è quello dettato dalle sensazioni, dai ricordi, dalla tristezza evocata dal tempo perduto. Il tutto narrato con la sensibilità straordinaria dell'autore e la sua capacità di suscitare in chi legge emozioni diverse. Capeggiate sempre da una stima enorme. 
Nella scala ipotetica del piaciuto è: semplicemente bellissimo.
L'incredibile Marvel - 75 anni di meraviglie a fumetti
Comicon Edizioni, 19x26, 240 pagine, 24 luneur
L'estate scorsa si diceva di Marvel Comics - Una storia di eroi e supereroi di Sean Howe, interessante cronaca della genesi ed evoluzione della Marvel e degli insospettabili retroscena alla base di tanti suoi successi. Pur occupandosi fondamentalmente dello stesso argomento, L'Incredibile Marvel - 75 anni di meraviglie a fumetti è un libro molto diverso. Innanzitutto perché si tratta di un catalogo, legato alla mostra sulla Marvel allestita all'ultimo Comicon di Napoli, i cui contributi sono firmati da tutta una serie di nomi legati al fumetto supereroistico e fantascientifico-avventuroso in Italia, da Luca Scatasta a Giuseppe Guidi, da Luca Boschi a Diego Cajelli. Quel che, necessariamente, perde in approfondimento rispetto al libro di Howe, questo volume lo recupera nell'eccellente corredo iconografico e nell'analisi di altri aspetti della storia Marvel. Tradotto: se lì si son lette le grandi amicizie, le serate a base di acidi, le liti furibonde e i tradimenti, qui c'è la grandeur dei personaggi, accompagnata da una vasta carrellata di copertine, illustrazioni, tavole originali. In più si indagano la storia della Marvel in Italia - nonostante quello che credono in tanti, nasce molti, molti anni prima di quella storia dei Fantastici Quattro pubblicata su Linus. Si va indietro fino agli anni 40 per incontrare una rivista dal nome meraviglioso, Il pupazzetto - le origini del Marvel Cinematic Universe, il rapporto della Marvel con gli albi su licenza e con il politicamente corretto.
Nella scala ipotetica del piaciuto è: piaciuto tanto. Perfettamente complementare al libro di Howe. Se siete dei vecchi Marvel Zombie, dovete averli entrambi, c'è poco da fare.
Star Rats Episodio III
Panini, 28x26, 64 pagine, 5 dineri
Come precisa lo stesso Leo nella postfazione, scritta ovviamente prima di sapere come sarebbe stato Il risveglio della forza, qualunque cosa si pensi del nuovo Star Wars, un pregio ce l'ha a prescindere: solo un anno dopo Episodio II, ecco il terzo e ultimo capitolo di Star Rats - Episodio III, la parodia della seconda trilogia (ia, ia, oh) realizzata dall'Ortolani nazionale. Quale sarà il destino di Pietreppaolo, cavaliere dell'oroscopo dalla squisita sensibilità, soprattutto in famiglia (perché mo' sua moglie c'ha all'improvviso la panza? Eh?)? Hai iniziato a ghignare come uno scemo, nel cuore della notte, alla gag dei suoni della battaglia che non si dovrebbero propagare nello spazio, tipo a pagina 2, e hai smesso solo alla fine.
Nella scala ipotetica del piaciuto è: non mi è piaciuto. Ma no, scherzone olografico! Piaciutone, ovvio. Forse la parodia di Leo più vicina al materiale originale, il che la dice lunga sullo spessore della seconda trilogia di Lucas. Ah, è vero, non devi parlar male della seconda trilogia, perché se no chi era bimbominchia molto giovane quindici anni fa e ci piaceva tanto-tanto perché non sapeva una mazzarella jedi di Star Wars poi si offende. Devi essere più attento su queste coSuka trilogia prequel.
U-Boot
Editoriale Cosmo, 16x21, 96 pagine, 3,20 nowpesetas
Il fatto che Jean-Yves Delitte sia, oltre che un affermato fumettista, il pittore ufficiale della marina belga, te lo spieghi in un attimo. Basta guardare uno qualsiasi dei meravigliosi natanti e aeroplani da guerra che riempiono le pagine di U-Boot. Storia in due albi in bilico tra la Seconda Guerra Mondiale e varie fasi di un futuro lontano, con una serie di macchinazioni in cui si incrociano gerarchi e figure di spicco della Germania nazista (a cominciare da quel mostro di Mengele) e complotti degli anni 50 di questo secolo. Incubi di ieri, sogni di dominio di domani. La storia rimbalza continuamente tra passato e futuro, con un ritmo talmente frenetico che ci si mette un po' ad abituarsi. 
Nella scala ipotetica del piaciuto è: piaciuto. Più per i sublimi disegni, lo confessi, che per la pur valida storia. Ma la Cosmo continua a portare in edicola a prezzi bassissimi gran belle storie (anche) di fantascienza, e va sostenuta. Se non l'avete già fatto, procuratevi anche i due numeri di Beta, sontuoso omaggio di Luca Vanzella e Luca Genovese ai robottoni di Nagai (della precedente edizione Bao in volume si diceva qui e qui). 
Dylan Dog #351 - In fondo al male
Sergio Bonelli Editore, 16x21, 96 pagine, 3,20 money
Non sono pochi sull'Internet quelli che si dedicano a parlar male della gestione di Dylan Dog da parte del RRobe per partito preso, descrivendola come un corpo unico pur di dar sfogo a un'antipatia personale o, peggio, cercare di raccattare tramite essa un minimo di visibilità. Son strategie da pezzenti, ma oh, là fuori c'è la qualunque. Il problema è che così si fa tutto tranne l'unica cosa che ha senso fare quando ti trovi di fronte a un mensile scritto e disegnato - da una vita, non da ieri - da tanti autori diversi. Cioè valutare le singole storie. Se c'è un tratto comune da sottolineare, anziché soffermarsi su cazzate come il nome di battesimo di Bloch, è semmai l'eterogenea squadriglia di nuovi autori portata in Bonelli. Tutto questo per dire che non pensavi avresti mai letto una storia di Dylan Dog scritta da Ratigher, autore che hai conosciuto ai tempi dei Super Amici (collettivo messo su con Tuono Pettinato, LRNZ, Maicol e Mirco, Dr. Pira) e che per molti aspetti è quanto di più indie e lontano dagli standard Bonelli si possa pescare nel fumetto italiano contemporaneo. L'avete letto il suo Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra? No? Fatelo, è gratis. Il tuo approccio personale a questa sua storia, In fondo al male (Dylan Dog #351), disegnata da Alessandro Baggi, non è stato facile. Nel senso che le prime pagine ti hanno letteralmente buttato fuori. L'arrivo di DYD nella cittadina scozzese, quella scena con gli hooligan, il comportamento schizofrenico di Fiona. Qualche giorno dopo, però, hai ripreso in mano l'albo, sei andato avanti e, una volta entrato nel mood giusto, ne hai capito il senso. Ti sei calato (verbo scelto non a caso) nella sua atmosfera un po' alla King e un po' alla Lovecraft, a mollo nel suo male antico e inarrestabile, e ne hai apprezzato lo sviluppo e la conclusione. Insomma, sulle prime non credevi, ma t'è piaciuto.
Nella scala ipotetica del piaciuto è: l'hai appena scritto. Nota di serendipitità: quale altro fumetto del 2015 si apre con la scritta Hope sulla fiancata di un relitto?

Deathco
Star Comics, 13x18, 192 pagine, 5,5 fiorini
Chiudiamo con il primo numero di un altro bislacco manga di Atsushi Kaneko, lo stesso autore di Soil e Wet Moon. Anche questa volta, il suo stile grafico particolarissimo per gli standard nipponici, da fumetto indie statunitense, si mescola con una storia bella assurda. La gilda è un club di assassini a cui si possono iscrivere tutti i maniaci pervertiti dotati di un qualche costume. Pazzi senza poteri in competizione tra loro per mietere la prossima "testa", il nuovo bersaglio indicato dalla gilda. Aggiungere: yakuza, massacri, bambole esplosive e Deathco, ragazzina emo cresciuta in una casa di mostri.
Nella scala ipotetica del piaciuto è: non vedi l'ora di leggere il prossimo, per scoprire che si inventa. Kaneko è diventato intanto tipo il tuo mangaka preferito degli ultimi mesi. 

Bene, deboscia, ora tocca a voi: cosa state leggendo/avete letto di bello in questo periodo? Sotto con le segnalazioni, #uscitele (le segnalazioni, eh). 
40 

Commenti

  1. Concordo la Cosmo sta buttando fuori tanta bella roba, a Lucca ho fatto incetta allo stand cosmo e c'ho il pignone di fumettozzi da leggere. Sulla gestione del Rrobe di DYD se ne sentono tante in rete, personalmente ho letto per anni le avventure dell'indagatore dell'incubo fino a quando proprio la mancanza di una continuity ed un calo di qualità delle storie l'interesse è venuto meno, poi arriva la gestione del Rrobe e ditemi quello che volete ma è stata una ventata d'aria fresca che mi ha riportato a far pace con il mio vecchio amore per DYD, anzi aggiungerei che se fossi stato io al posto di Recchioni ci sarei andato anche più pesante nei cambiamenti, ma è anche vero che la nuova vita di Dylan è in divenire quindi mi aspetto ancora grandi cose. Doc hai letto il secondo numero di Royal? Che te ne sembra? A me non dispiace anche se le pagine sono pochine e in un batter d'occhio lo si legge e si deve aspettare il prossimo numero per vedere come procede.

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    1. RRobe è un personaggio che non tutti digeriscono e molti su internet lo criticano perché gli sta antipatico e non per quello che fa. Detto questo ho apprezzato le storie di RRobe ristampate da Cosmo ma DYD non mi prende.

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  2. Dimenticavo, hai letto "Life Zero" di Vietti e Checchetto?
    Non male per chi ama il genere Wlking Dead/Resident Evil e poi i disegni di Checchetto sono una bella cosa.

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  3. U-Boot l'ho comprato, ho incominciato a leggerlo e quando ho un attimo lo finisco. Cosmo tanto di cappello.
    Della Cosmo recente consiglio I Conquistatori - Olocausto e Enrico il Rosso oltre alla solita serie marrone.

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    1. Proprio oggi in edicola mi sono comprato pure 28giorni dopo, credo sia il capitolo conclusivo della storia e poi anche Fabian Grey

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  4. Ma, dunque, sempre poco tempo per leggere che mi addormento come un ghiro a causa del supe stress da lavoro/impegni/familiari ecc... Però compro tanto e capita a volte che riesco pure a finire quello che compro. Ultimamente:
    • Finale di Multiversity, a mio parere vince a mani basse l'oscar del fumetto di supereroi recenti. A chi piace il multiverso, ma anche storie innovative e ragionate come solo Morrison. Devo ancora leggere Convergence, ma non credo sia allo stesso livello anche se ha un alto tasso "wow" visto tutti i personaggi che (ri)tira fuori.
    • Antman e Angela per la marvel, lo ripeto, sono le meglio serie della casa delle idee attualmente pubblicate, Finito anche Inumano, ma non mi ha fatto gasare, così come i "Guardiani della galassia 3000".
    • Numero 3 di Morgan Lost, molto onirico, ma francamente mi è piaciuto molto meno dei 2 iniziali, sembra quasi un Brandon 2.0, l'approccio tipo primi DYD è buono e fa sperare ad una serie fuori dagli schemi, ma bisogna (IMHO) stare attenti a non esagereare con l'incomprensibilità...
    • Manga: raba di Nagai varia, Devilman VS Hades completa mi ha gasato in parte, ma solo la parte che è roba ispirata a Nagai con i personaggi di Nagai, che con me vince facile
    • Libri solo uno, "La Bibbia non parla di Dio" di M. Biglino. Capisco che a natale è un po un controsenso però penso sia interessante

    PS: non c'enta niente ma tra un po esce il cartoon "Devilman vs Cyborg009", oh, a me ha scimmiato peggio di Jason VS Freddy...

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    2. (nel dubbio) SPOILER (?)
      Ho letto anch'io un libro di Biglino, "Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia" (immagino che l'argomento sia lo stesso del libro che hai letto tu). Punto di vista interessante e buono come spunto per opere di fantascienza, ma non penso leggerò altri suoi libri. Non per bigottismo (sono lontano anni luce da posizioni bigotte) o perchè io non ritenga possibile l'eventualità che la nostra civiltà abbia origini aliene (perchè no, in effetti?), ma ci sono alcuni punti importanti che mi lasciano un po' perplesso.
      Innanzi tutto mi chiedo cosa ne penserebbe il buon vecchio Ockham: siamo sicuri di voler eliminare l'"ipotesi superflua" di un dio trascendente ed eterno che ha creato dal nulla l'universo solo per introdurne un'altra, altrettanto difficile da verificare ed altrettanto "incredibile" come gli alieni? (tra l'altro, sia l'"ipotesi di Dio" sia quella degli alieni non fanno che spostare il problema: ok, noi veniamo da Dio/dagli alieni, ma da dove vengono Dio/gli alieni?)
      Secondo: l'assunto da cui parte Biglino è che non sia possibile che una civiltà più antica possa essere più avanzata di una più moderna. Questo è vero solo negli ultimi tempi (oggi siamo più avanzati rispetto al 1800, nel 1800 si era più moderni che nel '700), ma che dire dell'arretratezza culturale del Medioevo rispetto, che so, all'antica Grecia? o all'ipotesi fantascientifica ma piuttosto plausibile di un Mad Max, in cui una società futura possa piombare in una nuova età primitiva? (plausibile = creste di gallo a parte, si intende...:) )
      Terzo: Come un qualsiasi esegeta, Biglino cade nello stesso errore di assumere che nella Bibbia vengano narrati fatti realmente accaduti, perchè un popolo primitivo è incapace di formulare racconti di pura fantasia. Perchè mai? Un ebreo del 5000 a.C. non può immaginare un uomo volante e immortale senza averne davvero visto uno? Bah. Tanto più che qualsiasi racconto può essere originato da un fatto reale ma essere arricchito da elementi fantastici tali da rendere il tutto inverosimile: per esempio, un dialogo tra Han Solo e la principessa Leia può ricalcare uno scambio avuto tra Lucas e sua moglie (e quindi essere reale), ma inserito in un contesto (il Millennium Falcon in viaggio nello spazio) di fantasia pura.
      Un esempio: ammesso e non concesso che la visione del profeta Ezechiele sia un fatto reale e non frutto della sua immaginazione: la descrizione dell'"angelo" è effettivamente compatibile con quella di un oggetto volante frutto della tecnologia. Ma ricordiamo che già Leonardo era quasi arrivato al deltaplano e all'elicottero: è assurda l'idea che a Babilonia fossero state costruite delle macchine volanti simili, che so, ad elicotterini di bambù a pedali? Forse, ma è sicuramente meno improbabile di un disco volante proveniente dallo spazio siderale pilotato da alieni :)...
      Altro: Biglino dice che le conoscenze astronomiche degli antichi erano troppo precise e avanzate per essere tutta farina del loro sacco e sono state loro impartite da alieni che usavano i terrestri come "tecnici di terra" per i loro atterraggi. Che motivo avrebbero avuto altrimenti i sacerdoti di scrutare il cielo e calcolare le ciclicità dei corpi celesti? Io mi chiedo: ma Biglino ha mai guardato il cielo di notte? Esiste al mondo uno spettacolo più maestoso e meraviglioso? Non è già questa una ragione sufficiente per passare la propria vita a scrutarlo (come per altro fanno anche i moderni astronomi, senza "istruzioni" impartite da alcun alieno)?

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    3. @Lo Zione Lardass
      Visto che parli di Morgan Lost sto andando avanti anche io ma, come mi faceva notare un altro antrista, ha una ambientazione molto simile a quella del film Immortal Ad Vitam che a sua volta è tratto da un fumetto. Forse Chiaverotti ha involontariamente preso spunto? Non vuole essere una lamentela o una critica ma solo uno spunto tanto per capire se l'avevamo notato solo in due.

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  5. ken parker...fanrastico...a mio parere unp dei migliori fumetti msi letti...come al solito ci arrivo con anni di ritardo.
    mi hai incuriosito con dyd credo che lo leggerò,è sempre un piacere incontrare l'indagatore dell incubo se poi parli di king e lovecraft mi inviti a nozze! :)

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  6. io, dopo la Tua segnalazione, mi sono dedicato a Morgan Lost e devo dire che anche il terzo numero ha degli spunti interessanti. Dopo la parentesi estesa della storia spezzata nei primi due albi mi auguro che tra un episodio autoconclusivo e l'altro si torni presto a palare della sua ex...per il resto leggo gli albi di Star Wars che escono in edicola ma per ora ho trovato solo un paio di storie interessanti e poi Sturmtruppene e Panuts come se non ci fosse un domani

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  7. Io ho appena finito di leggere Rim City e Quebrada - La città delle maschere. Non so se ne avete sentito parlare!

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  8. L'ultimo concluso è Player One, che non riesco ancora a togliermi dalla testa, mi è piaciuto veramente tantissimo.
    Ho appena iniziato il Terzo Libro delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, e stranamente mi è scesa un po' la scimmia, ma non demordo.
    Ormai i fumetti li sto snobbando da troppo: ho recuperato la prima raccolta della Justice League New 52, sto leggendo The Royals e quando si danno la pena di farli uscire persevero con The Walking Dead, One Piece e Rat-Man.
    Ovviamente Star Rats III acquisto obbligato.

    Per Natale è in arrivo un Tablet, sul quale ho intenzione di recuperare tutto il ciclo di Green Lantern di Johns.

    Per un po' direi che sono a posto XD

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    1. Rileggendo la lista dei fumetti è incredibile pensare che fino a due anni fa ero uno da 12 testate Marvel al mese...l'ho presa proprio bene MarvelNOW! O_o

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    2. Non dirlo a me, è una cosa mia personale, ma quello che sta succedendo alla Marvel sto periodo non mi ispira per nulla...

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    3. Zione non sta succedendo solo a te, fidati, io sono semplicemente schifato.
      Negli anni ho retto a tante cose, anche alla Saga del Clone, per dire.
      Il calcio nei denti di One More Day è stato il primo segnale, poi sono arrivati i rimescolamenti bimestrali delle squadre, le continue morti e resurrezioni a nastro, una "maxisaga" ogni 6 mesi, cambi di sesso ed etnia vergognosi: MarvelNOW è stata la pietra tombale della mia più che ventennale militanza in Marvel, e mi dispiace molto, ma questo tipo di mentalità nella stesura delle sceneggiatura, nel ricambio forzato di maschere e di gente sotto le maschere, nella ricerca disperata dell'etnicamente corretto a tutti i costi, anche a scapito di personaggi storici, stravolti da questa violenta ventata di nuovo, dal leccacoolismo spinto verso il MCU...
      No, basta, davvero. Ormai mi rendo conto che non sono più nella fascia di pubblico alla quale questa casa editrice si vuole rivolgere.
      Me ne sono fatto una ragione, e mi sono fatto a parte, tutto fa il suo corso.
      Non vuol dire che non possa dispiacermi, però.
      E anche tanto.

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  9. U-Boot lo comprerò sicuramente, però esiste una versione che comprenda entrambi gli albi? Su google li trovo solo separati.

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  10. Io sto ancora leggendo il Bibbione dei Minicomic dei Masters :D
    Ogni tanto spezzo con qualche Rat-Man (fantastico Epidosio III), ed ho la maratona Harper Lee in corso.

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  11. Premetto che non sono mai stato un fumettaro ma probabilmente sono un allodola perché mi sto leggendo la raccolta di fumetti che sta uscendo adesso in edicola su Guerre Stellari,secondo è il classico specchio per le allodole,a parte il tuo pezzo sul Lego Doc :-),ma li sto prendendo e leggendo e devo dire che mi piacciono parecchio,poi dovrò assolutamente leggere i vari Star Rats (si mi piace Guerre Stellari e in molteplici forme)

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  12. Doc, hai presente "Noumeno, un thriller quantistico", di Staiano/Rincione, edito da Shockdom? Ora in edicola si trova il n.2 (spillato, a colori) a 3 evere; il n.1 lo presi lo scorso anno a Napoli, ed ora si trova solo in e-book. Sapevilo e leggevilo, poi ci dicici.
    Bye
    Oscar

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  13. Warning: precisettismo a 1000:

    Riguardo al sottotitolo del libro di Igort: il riferimento alla signorina Abe Sada ovviamente c'è, ma passando per il titolo di un saggio/quaderno di viaggio di Roland Barthes, meravigliosamente meraviglioso: L'impero dei segni, appunto. Secondo me un uomo di buone e vaste letture come te ci è già passato sopra più volte; ma se per caso, per qualche distrazione del destino, ti mancasse, te lo consiglio enormemente. È un punto di vista sul Giappone di un soggettivo a capocchia che non usa più: tutte impressioni e deduzioni personali del Barthes —quanto di meno rigoroso e scientifico si possa immaginare— ma tutte suggestive e spesso davvero illuminanti.

    Fine dei precisettismi e delle fungie [o funge? si accettano precisettismi].

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  14. Tantivy Mucker-Maffick23 dicembre 2015 alle ore 16:32

    Grazie a tutti dei suggerimenti, il mio fumettaro già si frega le mani...
    Io ho appena letto il secondo volume di Low, che continua a essere disegnato meravigliosamente, ma dopo un po' le ossessioni di Remender sulla famiglia (qui la speranza, in Black Science il senso di colpa) pesicchiano sulla lettura; Santuario mi ha lasciato un po' così, ma letto con piacere fino alla fine.
    La ballata di Halo Jones mi aspetta sul comodino, dopo le feste vi dico.

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  15. ...per ora il top lo tocca Rim City che mi è arrivato proprio oggi, inaspettato, in edizione cartacea :)
    U-Boot appena comprato.

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  16. In scimmia dura per i primi due volumi di BLACK SCIENCE. Bei personaggi, ritmo pazzesco, ottima capacità di gestire il solito multiverso in modo meno banale del solito multiverso.

    Poi mi sto rileggendo le annate 1986 e 1987 del GIORNALINO, che ho scoperto avere quasi integralmente.

    Concludo con una citazione apocrifa:

    "Less is more" - Gesù
    Buon Natale!

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  17. Doc e colleghi Debosciati, sto leggendo un fumetto meraviglioso, il Concrete di Paul Chadwick. Scritto e disegnato direi splendidamente. Mi sembra che Chadwick crei una terza creatura unica dallo sposalizio amoroso tra la sua scrittura e i suoni disegni. Se le storie lunghe sono bellissime quelle brevi sono interessanti, strane, affascinanti. Doc che ne pensi? Lo sto leggendo nella raccolta Paninara in sette volumi, a 16,20 gettoni d'oro ciascuno, in questo momento.

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  18. Finito rim city da poco (ho aspettato che mi arrivasse la versione cartonata) e esigo un sequel! Per quanto riguarda altre letture, mi sto leggendo il black dossier di Alan Moore e le tre storie (sempre di Moore) sul capitan Nemo. Belle, anche se ben lontane dalla prima storia della Lega. Qualcuno ha qualche feedback sul Neonomicon sempre di Moore? ( lo so, sto in fissa con le sue storie questo periodo...)

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  19. Finalmente una recensione su microletture di un manga di quel geniaccio di Kaneko: benevuto nella cerchia dei suoi estimatori. A quando recensione di SOIL o Wet Moon?? Da Gennaio altra opera di Kaneko: Bambi.
    Ho appena letto Astrogamma di LRNZ: notevole, solo LRNZ correla la poetica di Leopardi e di Nagai Go in un fumetto unico, che corre a velocità mach 2,5.

    Solo scalfito i volumi da LUCCACG da cui i Quaderni Giapponesi di Igort e poi Trama di Ratigher, e preso l'altro ieri il suddetto Dylan Dog. [Per spezzare una lancia al favore di Rrobe: causa di un divertente fraitendimento, mi autografa tutti gli albi Bonelli che avevo portato a LuccaCG bloccando la fila allo stand BAO e facendomi passare davanti a tutti. Che dire se non gentilissimo.]

    Consiglio MEKA CHAN di Claudio Acciaridi prossima uscia per BAO, a gennaio 2016.(E mi aspetto rece su microletture...)

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  20. Mi unisco alla precisazione/integrazione di Felix (che mi ha preceduto), e segnalo anche che il titolo della storia di Dylan Dog mi fa ridere un sacco perché sembra citare la canzoncina della Sirenetta, cantata da un cinese.

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  21. C'ho 'na mezza idea di accattarmi il cofanetto con i 3 episodi di Star Rats.

    E sempre per questa fase "recupero" della mia vita da lettore, e sempre in casa Ortolani, i Rat-man Gigante mensili stanno facendo bella mostra di se in libreria (quanto è grosso il cofanetto? Tra un par di mesi il secondo), accanto ad un più timido neo-acquistato Venerdì 12 Omnibus.

    E a proposito di Omnibus, finito di leggere anche il volumone di Kick-Ass 3.

    Ancora a tema recupero, siamo già al 35° appuntamento settimanale con Naruto, quello con il Corriere, ma senza il Corriere, o con la Gazza, ma senza la Gazza.

    Sto anche recuperando, accattandomi e leggendomi a ritmo irregolare, Gundam Thunderbolt (sto a 3/4).
    Nel frattempo seguo il bimestrale Gundam 0083 Rebellion (che per l'anno 0083, dai tempi dell'animecomic di Granata, ho sviluppato una sorta di morbo collezionistico, come dimostra il GP03S MG accattato e arrivato settimana scorsa, che va a far compagnia ai fratelloni 01 e 02).

    Proseguono lo spillato mensile di Invincible (pure li casco nella trappolona dei cofanetti, usciti 3 in una botta tra questo mese e lo scorso), l'Orfani da edicola, mentre di Morgan Lost ho preso solo i primi due, ma non so se continuare.

    Infine, Daw è sempre maledettamente in ritardo col suo A come ignoranza, dicembre un par di Paperi del Giappone.

    Ah, dimenticavo: è pure arrivato a casa un certo Rim City, qualche settimana fa. Divorato :)

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  22. A livello di libri, letto da poco Badass Bastards 2 che mi è piaciutissimo...prossimamente (penso a gennaio) inizierò a leggere alcuni racconti di Kafka che ho trovato per caso a casa. Questa pausa per tentare di ridurre un po' l'elenco dei fumetti comprati e non letti, anche se per ora sono riuscito a leggermi solo American Widow (una interessante graphic novel che racconta la vita della scrittrice nell'anno successivo all'attentato alle torri gemelle, in cui perse il marito e padre della figlia nascitura); il prossimo fumetto nell'elenco è lo speciale #2 di Dragonero, "Dragonero & Zagor - Avventura a Darkwood"...seguiranno numerosi altri.
    Ah, molto interessante in questa rubrica U-Boot, lo compro sicuro a gennaio o febbraio!! E anche Deathco ispira un po', come pure i Quaderni Giapponesi, che tuttavia hanno un prezzo-deterrente...

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  23. Volevo solo dire che a me la seconda trilogia è complessivamente piaciuta (soprattutto ep. 3), che ero un turbofan della serie da ben prima e che non mi offendo se ne parli male, ma un po'si quando dici che quelli a cui è piaciuta sono dei bimbimangia. ..

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    1. Bimbiminkia...il correttore non lo vuole accettare

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    2. Eri "molto giovane quindici anni fa e ti piaceva tanto-tanto" la trilogia prequel "perché non sapevi una mazzarella jedi di Star Wars", Salvatore? E se appartenente a questa categoria, sei uno di quelli che a sentirne parlar male si offende? Evidentemente no, mi par di capire. E allora, altrettanto evidentemente, quella battuta non era per te, non devi sentirti chiamato in causa. La lenza era per le giovani scimmie terminatrici dell'Internet passate al lato oscuro della forza...

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    3. Ok, non avevo colto! :D
      Decisamente non rientro in nessuna delle categorie ascritte.

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  24. a proposito del "nuovo corso" di Dylan Dog targato recchioni. ma cosa è successo di rivoluzonario, in effetti? il pensionamento di block, che tanto compare comunque quasi ogni mese? il nuovo commissario di colore, carisma zero, con l'aiutante islamica cui sta simpatico dylan???. il nuovo supercattivo, su cui (per ora, almeno) meglio stendere un pietoso velo? mah... intanto, se qualcuno va a leggersi il numero 3 di Morgan Lost trova chiaverotti e freghieri, team che gli appassionati del vecchio e stantio DYD dovrebbero ricordare, alle prese con una storia che più sclaviana non si può, tutta sospesa fra amore e orrore, fra realtà e incubo. una chicca. certo personalmente non capisco che direzione si voglia dare a Morgan Lost, i cui primi due episodi, peraltro niente di trascendentale, sembravano intendere tutt'altro personaggio. ma ripeto, il numero 3 è una chicca straconsigliata. molto più che l'ultimo DYD di Ratigher, che oltre a disegni a tratti discutibili non mi è sembrato sceneggiato in modo uniforme. è meglio spiegare: non è che mi sia dispiaciuto, ma l'ho trovato molto affrettato nella parte finale, come se "mancassero pagine" per dare una conclusione meno brusca e buttata lì...

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  25. Bella, Dottore. Se non l'hai già fatto, ti consiglierei la lettura di "I Kill Giants" di Kelly & Nimura, pubblicato in Italia da Bao, più che altro perché mi godrei una bella recensione antristica!

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    1. E vualà, fatto! ;)
      http://docmanhattan.blogspot.it/2014/02/I-Kill-Giants-Invincible-Nemo-Cuore-di-Ghiaccio.html

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