Parigi

Tra un mese esatto fai quarant'anni. Ti sei svegliato pensando che ancora non hai deciso se, come, dove fare una festa, o se abbia davvero un senso organizzarne una. Come ogni mattina, non essendo né leone né gazzella ma un banale licaone, la prima cosa che hai fatto è stata metterti davanti al computer. Avevi in mente un certo sondaggismo da buttar giù sul presto, una scusa come un'altra per inaugurare il computer nuovo. Solo che, tolta la pellicola allo schermo, questo si è riempito di quelle immagini dei tifosi al centro del campo allo Stade de France. Delle notizie dei morti, al Bataclan e altrove. E ora c'è che sei talmente scosso che non te la senti di scrivere altro. Magari domani. Oggi, intanto, le TV e i commenti sull'Internet si riempiranno di persone che confonderanno di proposito terrorismo e islam, Isis e immigrazione, facendo di tutta l'erba un fascio, cercando la piccola salvezza dei difensori interessati. Inneggiando alla nuclearizzazione di mezzo pianeta come strumento di legittima difesa. È un argomento complesso e te non hai - sia chiaro - alcuna risposta. Non ce l'hanno i governi di mezzo mondo, figurati un povero licaone dell'Internet qualunque. Vuoi solo dire che questi attentati, organizzati e messi in piedi da una manica di teste di cazzo che sanno benissimo come funziona, ottengono perfettamente il loro scopo primario. Che non è il terrore in sé, ma l'odio. Si semina, insieme alle sementi della paura, l'odio, la logica dell'ammazziamolitutti, che finisce per travolgere anche menti aperte. Così tutti gli islamici uccisi da queste teste di cazzo col cappuccio finiscono sullo sfondo, chi se ne fotte, resta solo il noi e il qui e l'ora, l'hic et nunc del problemiloro, perché l'odio concimato a paura è una pianta che attecchisce più in fretta di qualsiasi altra cosa. E certi discorsi neanche puoi farli su Internet, ché dopo due secondi ti ritrovi sommerso dagli "Allora ospitali tutti a casa tua", se non peggio: un problema di difficilissima soluzione, si diceva, cui viene facilissimo dare risposte fin troppo semplici. Leggevi la cronaca degli attentati di Parigi, su Repubblica, e scorrendo la pagina verso il basso sei finito inevitabilmente per sciropparti anche la prima dozzina di commenti. Di quello che la butta sulla politica interna, di quello che si caccia sassolini dalle scarpe anche se gira intellettualmente scalzo da una vita, di quello che non capisce (e fin lì), e di quello che fa solo finta di non. Tante zebre e gnu comprensibilmente spaventati, e la solita manciata di sciacalli al seguito. 
foto da repubblica.it
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Commenti

  1. Doc non so neanche io cosa pensare e cosa dire. La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo, in quanto padre , come te del resto, è stata : se uno di quei ragazzi morti fosse stato mio figlio. Io non so come reagirei e non voglio pensarci. Comunque lo ammetto, ho paura e la preoccupazione è tanta.

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    1. Da padre anche io non voglio pensare ad una eventualità del genere. Chi è genitore può capire un sentimento tale.

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    2. La paura e la preoccupazione ce l'abbiamo tutti. Difficile non averle. Così com'è impossibile non provare odio per chi fa cose del genere e desiderare che vengano appesi tutti per lo scroto. Quello che io mi chiedo - ma è una semplice domanda, eh - è come e perché da questi sentimenti umani si arrivi a partorirne di disumani. Lasciando vincere queste merde. Non parlo di "capire" l'ISIS. Le bestie idrofobe non le capisci. Parlo di capire chi reagisce al terrore facendo esattamente quello che queste bestie vogliono. Per paura (e questo lo capisco, sia chiaro, anche se non lo condivido) o per portare avanti ragioni politiche e altre sciacallate varie (e questi non solo non li capisco, ma mi fanno uno schifo profondo).

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    3. Condivido quello che hai detto ma quello che vorrei capire io è se c'è un modo per trattare con queste persone idrofobe diverso dalla violenza. Vorrei sapere se esiste una persona capace di parlare con queste persone senza odiarle e che riesca a fargli capire che quello che fanno è sbagliato. Vorrei trovare una soluzione diversa, civile, onesta… cristiana. Onestamente sarebbe la cosa più auspicabile al mondo ma non credo esista.
      Forse alcuni di loro possono essere “salvati” ed espiare nei fatti gli orrori che hanno perpetrato ma gli altri ormai hanno poco di umano.

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    4. Purtroppo c'è poco dadialogare o da cercare principi religiosi o anche solo morali, piuttosto però quello che bisogna secondo me cercare è chi finanzia e organizza la "bassa manovalanza" che esegue fisicamente gli attentati, chi vuole alimentare l'odio, chi alimenta l'estremismo e lo sfrutta per i propri scopi, tutt'altro che religiosi.

      Perchè stai tranquillo che non è in mezzo a quelli che si fanno saltare in aria.

      Detto questo anche io concordo che sia un gioco al massacro dove si fomenta l'odio, non solo di chi compie queste pazzie ma anche e soprattutto di chi le subisce, non è la prima volta che succede, lo abbiamo visto, ma pare funzionare sempre.

      Questi sono i primi pensieri un pochino più lucidi che ho al momento, il resto è un vortice di stupore sconforto e rabbia, che spero non abbia avvelenato questo piccolo cantuccio di pensiero logico che al momento ho nell'occhio del ciclone :(

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    5. l'arrivare ad auspicare la guerra come mezzo per far finire tutto questo è un grande FALLIMENTO del pensiero umano.

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    6. ma pensiero de che ? c'è gente convinta che il mondo sia piatto, che gira con le scimitarre a decapitare donne e bambini, e non è una metafora, basta guardare il tubo.
      Noi non siamo santi, abbiamo capi politici come sarko che si sono fatti pagare la campagna elettorale da questi personaggi , hanno venduto loro le armi e poi li hanno bombardati .
      Questo giustifica lasciare dei popoli innocenti in mano a barbari sanguinari che li stanno massacrando?

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    7. Riccardo, calma, per piacere. L'argomento è delicato e ci riguarda tutti, ma devi avere rispetto per chi non la pensa come te. E comunque utiizzare toni più pacati. Non è facile, lo so, ma quello è l'unico modo accettato per discutere di qualunque cosa a queste coordinate, dovresti saperlo.

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    8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    9. Probabilmente hai ragione e la diplomazia non è mai stata il mio forte, ma i fatti da me citati sono davanti agli occhi di tutti , e sai bene che non sto generalizzando per nazione , religione, etnia o squadra di calcio di appartenenza, ma per comportamento .


      http://www.corriere.it/esteri/15_marzo_06/francia-arrestato-ex-ministro-dell-interno-sarkozy-c169db8a-c405-11e4-8449-728dbb91cb1a.shtml

      ecco tanto per dire eh.
      E con questo chiudo che ne ho già dette abbastanza, poi pace e bene alle opinioni altrui, siamo in democrazia giusto? Almeno per un altro pò.

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  2. Ho visto in Tv quello che succedeva già ieri sera e questa mattina. Ho in mente tante cose in merito a questo argomento, alcune che molti potrebbero giudicare qualunquiste, ma l'imbecille follia che muove gli attentatori non può essere capita va solo arginata senza retorica e senza speculazioni di natura politica, religiosa e ideologica in genere.

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  3. Dobbiamo avere la forza di ragionare con la testa e non con la pancia, a maggior ragione in momenti come questi.

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  4. Fa sempre ridere prendere per il coolo Frank Miller e il suo Holy Terror per sentirsi buoni e tolleranti.
    Fin quando ci si sveglia una mattina del 14/11/15 e ci si accorge che forse forse il vecchio Frank tanto torto non ha.

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    1. che è più o meno il tipo di commenti di cui parlava sopra il Doc. Bisogna sempre e per forza generalizzare dopo una simile tragedia? Mica TUTTI gli Islamici si sono lanciati in una crociata. Sono delle Bestie senza ritegno che con la scusa della religione compiono gesti orrendi con l' intento di mettere paura. E , a quanto pare, ci riescono sempre. Con tutto il rispetto, capisco anche lo sdegno e la paura, ma cerchiamo di non cadere nella loro trappola altrimenti hanno vinto loro

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    2. Una preghiera, per tutti.
      Il tema è difficile, lo sappiamo, per quanto giocano in materia le nostre paure. Però rispettiamo il parere degli altri, anche quando non lo condividiamo per nulla. La mia posizione su Miller e il suo Holy Terror l'ho espressa in quel post, ma rispetto il punto di vista di Itlas, pur non condividendolo affatto. C'è differenza? Sì. Perché Itlas è un privato cittadino, Miller un autore conosciuto in tutto il mondo che con la sua opera mirava a diffondere un messaggio. Non ci sarebbe stato nulla di male, non si fosse trattato di un messaggio pericoloso.

      Tornando al punto: so che è difficile, ma discutiamone con calma, rispettando il parere altrui, anche quando non lo condividiamo. Thanks.

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    3. Solo perchè si è in disaccordo con un messaggio non significa che sia sbagliato o pericoloso,o che un autore non abbia tutto il diritto di usare la sua arte per esprimere una sua idea personale.
      A parer mio trovo molto più pericolosi i messaggi di tolleranza realizzati col solo scopo di sentirsi buoni,perchè l'estremismo non si può tollerare.

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    4. scusami doc, forse il mio intervento letto così sembra molto più duro di quanto intendessi. Per intenderci, io rispetto benissimo il pensiero di itlas, e alla fine l' ho anche scritto. Non è affatto un attacco contro il pensiero del collega antrista, volevo solo esprimere il mio , che magari poco s 'e ra capito. E cioè che non dobbiamo prendercela con tutti gli Islamici come fece il buon Frank in Holy Terror ma di capire che lo scopo ultimo di quei vigliacchi li è proprio di incutere odio e terrore.

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    5. Se è un messaggio d'odio generalizzato, com'era Holy Terror, Itlas, possiamo discutere sullo sbagliato, ma è oggettivamente pericoloso. La libertà d'espressione esiste finché non cozza con altre libertà. Estremizzo, perché non è il caso di Miller, ma l'apologia di reato è, appunto, un reato, anche se libera manifestazione del proprio pensiero. Se un tizio scrive un libro in cui inneggia al nazismo o alla pedofilia o al lancio di sassi dal cavalcavia, è libero di farlo? Certo, ma ne pagherà le conseguenze. E, bada, scrivere che non si deve fare di tutta l'erba un fascio (esattamente come fatto da Miller), non significa scrivere messaggi di tolleranza per i terroristi né tollerare il terrorismo. Ho scritto il contrario. Significa scrivere che i poveri cristi che non c'entrano niente non devono pagare per colpe altrui. Mi sembra un concetto abbastanza chiaro, l'ho esplicitato ulteriormente così non corriamo il rischio di fraintesi.

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  5. ieri sera i miei suoceri erano in procinto di tornare da Parigi dopo un viaggio infrasettimanale...essendo prossimi alla pensione si stanno godendo un po' di meritate pause feriali prima di tirare i remi in barca dopo aver trascorso una vita a spezzarsi la schiena al lavoro...quello di ieri era anche il loro primo viaggio in una capitale europea e hanno scelto proprio Parigi perchè per tutta una serie di motivi che non sto a spiegare non hanno potuto fare un vero e proprio viaggio di nozze.
    Io e mia moglie abbiamo ricevuto un messaggio ieri sera: "tutto bene, siamo sull'aereo e ora partiamo" erano circa le 23:30 e avevamo appena finito di vedere un VOD sulla play.
    Abbiamo spento e ci siamo messi a dormire certi di alzarci col solito messaggio "arrivati" che tante volte abbiamo letto.
    Stamani mentre preparavo il caffè, ho acceso la tv e visto su Rai2 Hollande...dopo un attimo di smarrimento ho realizzato cos'era successo e il mio pensiero è andato a quel"tutto bene" scitto ad inizio messaggio.
    Mia moglie ha acceso il cellulare e immediatamente chiamato sua madre...occupato. Per un attimo ci siamo chiesti se potesse essere un bene o un male mentre sullo schermo della TV continuavano a scorrere le immagini dello stadio di Parigi, del locale della sparatoria, e la piantina mostrava i luoghi dell'attentato.
    Dopo qualche secondo il cellulare è squillato ed era mia suocera.
    La pelle d'oca si è fatta ancora più evidente, ma per fortuna il sorriso sulle labbra di mia moglie mi ha fatto capire che stavano bene!
    Tutto questo solo per dirvi che mai prima d'ora, guardando le notizie, avevo provato la sensazione del coinvolgimento diretto in una tragedia come quelle che si stanno facendo sempre più frequenti oggigiorno.
    Io posso solo dire che il mio primissimo pensiero è stato di profonda ingiustizia, ma non saprei proprio dire se, a livello politico o religioso questa cosa abbia suscitato in me qualche motto.
    Quando si rischia il proprio credo che tutto vada oltre i motivi alla base del gesto...alla fine, se ci viene portato via qualcuno, il pensiero va unicamente a quel qualcuno!

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    1. Un collega di mia Moglie vive a Parigi e gli avevano regalato i biglietti per la partita ma non ci è potuto andare per un impegno di lavoro.

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    2. Posso solo immaginare l'ansia che avete provato. Meno male che è finito tutto per il meglio.

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  6. Ero colto da insonnia e guardando il cellulare ho letto un messaggio di facebook "Matteo e Laura hanno confermato che stanno bene a Parigi".
    Ho scoperto così quello che stava succedendo.
    Il problema è che ormai la miccia è stata accesa, e non ho paura dell'ISIS, ho paura della bomba quando scoppierà. Quando l'ira sarà ad un livello tale che l'ignoranza permetterà di ricoprire i ruolo di giudice e boia, e qualcuno troverà corretto ammazzare qualche islamico perchè è spaventato...

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  7. La paura è legittima, però si può superare se si conoscono le soluzioni sistemiche. Citando Paolo Barnard, non è possibile che il Medioriente si trasformi a colpi di bombe in una democrazia svedese. Serve tempo, e serve l' autodeterminazione. Abbiamo bisogno dell' economia keynesiana e del sistema del Bancor. Consiglio inoltre di leggere un bell' articolo apparso sul Sole 24 Ore, Un piano Marshall per il mondo arabo, scritto dal nostro ex-ministro degli esteri Franco Frattini: http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-05-27/piano-marshall-mondo-arabo-164658_PRN.shtml

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    1. Citando Paolo Barnard, non è possibile che il Medioriente si trasformi a colpi di bombe in una democrazia svedese.

      Amen :-|
      Il più è farlo capire a chi crede che con le bombe si risolvano gli scenari geopolitici più incasinati.

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    2. Ricordami come tramite la diplomazia si è sconfito il nazifascismo per favore

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    3. il problema è che tutto questo è la conseguenza di migliaia di azioni e reazioni intraprese da singoli, da governi, di cui noi conosciamo o possiamo conoscere solo una minima parte.

      perciò non sarà con la diplomazia che si è sconfitto il nazifascismo, ma vista la situazione in cui ci troviamo ora a quanto pare non stiamo messi bene comunque come abitatori del pianta terra.

      perciò, come detto da Doc "È un argomento complesso e te non hai - sia chiaro - alcuna risposta."

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  8. sottoscrivo ogni parola che hai scritto, consentimi però di dire ;ma che mondo di m,erda!! per tirare avanti uno non ci pensa e cerca di dimenticarlo ,ma c'è sempre qualcosa,come ieri sera ,che ti chiarisce e ti rende ben presente ,ancora e sempre,la crudeltà e l'insensatezza delle regole del gioco.

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    1. il mondo è bellissimo, sono e persone che lo abitato che fanno schifo...

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  9. Quoto e condivido, poco altro da dire perché sostanzialmente hai centrato il punto (e più sento il cicaleccio mediatico di fondo, più me ne rendo conto)

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  10. Ieri sera avevo acceso il televisore alle dieci meno un quarto per vedere Crozza e ho visto il finimondo...sono rimasta incollata a Rainews e a Twitter fino alle 2 del mattino, scioccata.
    Questo è forse il miglior commento in 140 caratteri che mi è capitato di leggere:

    "To people blaming refugees for attacks in Paris tonight. Do you not realise these are the people the refugees are trying to run away from..?"

    https://twitter.com/RFCdan/status/665302723592519680

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  11. La prima cosa che ho pensato quando ho visto é che la Fallaci aveva ragione. Leggete i suoi articoli/ interviste sull' Islam... Non é questione di razzismo in quanto questione di religione. É inutile voler accogliere chi ci vuole avvelenare la minestra. Quello che non sopporto é che noi, come civiltà occidentale, pensiamo di essere superiori, in quanto democratici, facciamo i buonisti, nascondiamo la testa sotto la sabbia e pensiamo che i nostri valori siano quelli "giusti" e vinceranno in quanto tali. Ditemi di no. Purtoppo, almeno questa parte di Islam ci vuole morti. Non possiamo fare finta di nulla, detto questo la soluzione non è facile... Neanche io saprei cosa fare, ma non possiamo accettare passivamente tutto.

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    1. Non è questione di religione, Islam o meno.
      Anche il Buddismo ha i suoi esaltati, per dire.
      Sarà la solita riflessione basata su inutili dati statistici ma per motivi territoriali - vivo vicino Mineo - ho avuto modo di conoscere parecchi mussulmani, e ho trovato noi cattolici molto più esaltati. Parigi non è stata attaccata per motivi religiosi.
      Questa è follia.
      Una delle cose più sensate che abbia letto è :

      " I nuovi terroristi semplicemente ci odiano e hanno un'idea vaga dell'Islam. È più uno scontro generazionale. Padri arabi di successo, integrati, che non controllano più i loro figli. Sarà difficilissimo catturarli, più facile ammazzarli. Non temo la regia, quanto L'emulazione. Contiamo i morti. Questo è il prezzo per l'oppressione del mondo di sotto. Hanno imparato in fretta come si uccide e con il massimo di audience. Di sicuro non se ne esce con le categorie codificate. È una cosa nuova."

      Non è religione.
      Quando uccidi 100 persone, una ad una, come bestie da macello, non è religione.
      Quando fai esplodere (o esplodi) sei codardo, non vedi le tue vittime perché muori con loro, in qualche modo capisco e riesco persino a capire.
      Quando spari ad ogni singolo ostaggio, senza ragione se non creare il panico, sei folle, e non ti comprendo. E non è religione. E mi fa paura.

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    2. * ma in qualche modo capisco e riesco persino a capire.

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    3. Se uccidi 100 persone perchè ti promettono il paradiso, è religione. Sbagliata ma è religione, purtroppo. Non che senza religione si stia meglio , avete presente le guerre rivoluzionarie francesi o i macelli comunisti giusto?
      La religione, come il nazionalismo e tutti gli - ismi consente di spegnere il cervello, col bene e col male che ne conseguono, fine.

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  12. Ottimo, Doc… approvo in toto la tua riflessione. In effetti il terrorismo sta vincendo, non soltanto per i morti che lascia sul campo ma anche, e soprattutto, per quel che ci sta facendo diventare.

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  13. "questi attentati, organizzati e messi in piedi da una manica di teste di cazzo che sanno benissimo come funziona, ottengono perfettamente il loro scopo primario. Che non è il terrore in sé, ma l'odio. Si semina, insieme alle sementi della paura, l'odio, la logica dell'ammazziamolitutti, che finisce per travolgere anche menti aperte"
    questa è la frase più intelligente che ho letto da una vita a questa parte. purtroppo, vera.

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  14. Ciao ragazzi,sono d'accordo col tuo pensiero Doc,questi sono delle colossali teste di cazzo che con la religione hanno poco a che fare,per conto mio non credo in niente,sono dei pazzi qualcuno cresciuto nell'ignoranza e qualcuno si è fatto abbindolare da fantomatici ideali di odio verso l'occidente e gli "infedeli" considerare tutti gli islamici dei pazzi omicidi non è corretto,sono questa cellule di malati mentali che chissà cosa vogliono dimostrare a creare questo odio,questa guerra,questo schifo.
    Davanti a fatti simili viene davvero la voglia di dire"basta facciamo una coalizione internazionale li fermiamo una volta per tutte" vero,ma nei paesi dove si è radicata l'ISIS la maggior parte della popolazione è gente che non sa nemmeno dov'è l'occidente,sono dei disperati che vivono sotto la minaccia di taglia gole fanatici e cercano di sopravvivere alla bene meglio.
    Boh è un gran casino,so solo che oggi,nonostante i gianfransuà siano quello che sono,sono un po' gianfransuà anche io.
    Libertà,uguaglianza,fraternità.

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  15. quello che sta accadendo è terribile...sono pienamente d accordo con te per il post.
    ma la mia paura è che la paura possa degenerare...provo un incredibile orrore davanti a quello che è successo ieri.
    e la prima cosa da fare,almeno parlo per me, è di non farmi divorare dalla rabbia e dall odio e dalla paura...ma è cosi difficile...
    il bambino che ero e che in parte nn mi ha mai abbandonato ti chiede pisngendo se possiamo parlare ancora dei mostri dei film "di paura" come qualche settimana fa che queste cose del telegiornale gli fanno paura...mentre l uomo che cerco di essere e che cerca di esere una brava persona ti dice grazie a te e agli antristi...per cosa?per esserci cmq in momenti come questi...

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  16. Puntare l'indice e dire che l'estremismo islamico incarnato nel terrorismo e di recente addirittura in uno Stato come l'Isis è colpa dei bombardamenti americani/multinazionali non risolve il problema.

    Questo il mondo con cui abbiamo a che fare oggi,indipendentemente dalle cause.

    Come anche non è una soluzione ritirare le truppe occidentali o non fare niente aspettando a guardare che succede al mediorente,perchè se malauguratamente atomiche o armi di distruzioni di massa dovessero finire nelle mani di uno di questi folli,quanto ci vorrebbe prima che un'atomica scoppi a Tel Aviv,piuttosto che un attentato biologico nelle metropoli occidentali?

    Non importa di chi sia la colpa o le ragioni storiche ora come ora.Bisogna agire affinchè quello che è successo a Parigi non avvenga mai più (e sperando non avvenga mai da noi).

    E agire non significa armare i curdi in funzione anti ISIS ,così come fornire di armi la resistenza anti Assad.
    Tutti siamo bravi a dire armiamoci e partite.
    Perchè chi armiamo oggi,sarà il problema di domani.

    Agire significa rimuovere il cancro dell'ISIS attraverso l'ONU ,e se questo non è possibile,per lo meno attraverso la NATO e SPECIALMENTE NON ABBANDONARE LE POPOLAZIONI DELL'IRAQ E LA SIRIA A LORO STESSI,perchè è grazie a questo motivo,dopo la guerra di Bush, che è nata l'ISIS.

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    1. Approvo in pieno,probabilmente mi sono spiegato male,scrivevo in preda all'emotività,comunque approvo

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    2. 2 giorni prima di Parigi a Beirut ci sono stati 2 attentati dell'ISIS.
      40 morti.

      Perchè non ho letto commenti del genere per quell'attentato ?
      Perchè non ho visto liste di "ecco chi sono le 40 vite spezzate" ?
      Perchè non ho visto il mondo "tingersi" della bandiera libanese ?


      Il nostro problema è che del terrorismo non ce ne frega nulla finchè non ne siamo colpiti direttamente.
      Che mettano pure tutte le bombe nei mercati iracheni o nelle piazze siriane o negli autobus israeliani, purchè non lo facciano a casa mia.

      E' un modo di pensare che mi rattrista e che dimostra che non è l'atto in se che ci preoccupa ma solo l'esserne vittima noi stessi.

      E in fondo è così che nascono fenomeni come nazismo, fascismo, stalinismo.

      "ma si in fondo chissene se mettono una stella addosso ad un ebreo, o se incarcerano quel tizio di sinistra, io mi faccio i fatti miei e non corro nessun rischio"

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    3. Non è un problema solo nostro, LucaS. Si chiama distanza emotiva, purtroppo funziona così e nei corsi di giornalismo ti spiegano perché (e, cinicamente, come cavalcarla). Il bambino ucciso dalla madre in Italia scuote la pancia degli italiani - ma applica pure il modello a qualsiasi altro paese - molto più di 500 bambini morti in un'esplosione in Africa o Thailandia. Se il caso Cogne fosse avvenuto in Canada, non ne sapremmo nulla, e c'è voluto un bambino morto su una spiaggia per far pensare alle centinaia annegati prima di lui ma non a favore di camera. I media, dicevo, lo sanno e distribuiscono il loro coverage di conseguenza, il che non fa altro che incrementare il fenomeno. Banalmente, se i media dessero lo stesso spazio, come sarebbe giusto, a fatti di sangue gravi successi in altri spicchi del pianeta, la gente ne sarebbe magari più colpita. E invece, se non c'è l'effetto speciale alla Michael Bay, le spiagge spazzate dallo tsunami o le case trascinate in mare nel dopo Fukushima, se ne parla poco o nulla. Con il terrorismo è uguale, ma con in più un altro ingrediente: la paura. Se scannano dei cristiani in Siria fa ribrezzo e orrore, ma se compiono una strage a due passi da casa capisci come lo possano fare anche qui, e subentra il terrore.

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    4. Certo.
      D'altronde ogni comportamento umano "normale" può essere spiegato e motivato.
      Ma naturalmente non cambia il giudizio sullo stesso.

      Provo rispetto solo per le vittima e i loro parenti e amici, ovunque siano.

      Paradossalmente capisco più un Hollande che parla di guerra alla Francia (e per certi aspetti ha ragione) che non chi scrive fiumi di parole solo quando fa comodo per sentirsi parte di un momento cavalcando l'onda mediatica, che tra l'altro scemerà velocemente come sempre.

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    5. Concludo questa breve critica con questo link

      http://www.huffingtonpost.it/2015/11/16/elie-faras-parigi-beirut-lettera_n_8575884.html?utm_hp_ref=italy

      Una lettura rapida ma doverosa per rivolgere almeno un pensiero anche a quelle vittime.

      Le cui ultime parole non fanno che rattristarmi ulterioremente

      "Sapete una cosa, mi va bene. Sono arrivato ad accettare il fatto che non avrò mai davvero importanza."

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  17. Mi spiace dissentire doc. Purtroppo la situazione attuale è semplicemente il risultato di una globale ignavia nei confronti del problema. Ci siamo illusi di essere al sicuro, di poter dominare il problema con la forza della ragione a colpi di tolleranza, ma la triste verità è che non abbiamo mai considerato di poterci trovare con il nemico alle porte. Poi si possono fare tutta una serie di dotte e interessanti disquisizioni su quanto di questa situazione si responsabilità oggettiva delle politiche imperialiste americane e francesi di questi ultimi cinquant'anni...ma alla fine dei conti tutto quello a cui questa escalation di terrore porterà sarà il fantomatico scontro di civiltà che molti per anni hanno dileggiato. Cosa faremo nel momento fatidico? Metteremo fiori nel c4 e canteremo imagine?
    A me sinceramente non spaventano quelli che si lasciano andare a sfoghi telematici anche poco condivisibili, perchè capisco che hanno paura. E la paurà è umana. È un'emozione scatenata dall'istinto di conservazione. Chi invece mi preoccupa di più sono quelli che in momenti come questo pensano solo a vincere le olimpiadi del buonismo.
    Au revoir

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    1. Ti invito a rileggere con maggiore attenzione il mio post e i commenti che ho scritto. Alle olimpiadi del buonismo parteciperà qualcun altro, grazie, io sono incazzato come una biscia. Sto cercando però di incazzarmi con la gente giusta, i terroristi e chi li finanzia, non con il miliardo e mezzo di musulmani che ci sono sul pianeta. Ma magari alla ventesima volta che lo scrivo si capirà quello che intendo.

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    2. Basta anche la prima Alessandro ma chi ragiona con l'odio e la violenza per rispondere all'odio alla violenza, leggere non sa.
      Perchè finche terrorismo islamico sarà per molti terrorismo=islam saremo sempre punto e a capo.

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    3. grazie a dio ci sono quelli come te, massy, che con la loro brillante e limpida dialettica illuminano le nostre ottenebrate menti. sicuro di poter stabilire con certezza chi non sa leggere?
      comprendo che alla fiera dell'ovvio l'applauso facile sia sempre pronto a confortare il sonno dei giusti...e d'altra parte bisogna sempre lasciare la ragione al prossimo, perchè questo lo consola di non avere altro

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  18. Grazie Doc, per esprimere con con perizia e chiarezza, gli esatti pensieri che mi frullano in testa quando leggo certi post/tweet/commenti.

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  19. Il discorso è molto difficile da affrontare. A partire dal fatto che "si ha paura" quando queste bestie sono accanto a casa nostra, fossero rimaste a afre attentati dalle loro parti, diciamolo sinceramente, non ci sarebbe importato più di tanto. E questo atteggiamento ha creato la situazione che stiamo vivendo oggi: sdegno e reazioni violente ma NON PER I GESTI FATTI,ma solo perchè li hanno fatti a pochi passi da noi. Possiamo tirare in ballo tutte le spiegazioni possibili e plausibili,darela colpa ai politici, all'Europa, a chi vogliamo, ma la realtà è che siamo di fronte a dei pazzi esaltati che sono felici di imolarsi per una causa che reputano giusta. E' una giustizia distorta, e su questo non ci piove, ma fare di tutta l'erba un fascio non porta a niente. Violenza chiama violenza dice qualcuno. Siamo forse arrivati al punto in cui rimane l'unica soluzione? Smettere di produrre armi (e quindi di venderle) non risolve il problema, vista la quantità ENORME di armi presenti sul globo. E per essere un terrorista non serve avere delle armi, perchè nessuno vieta ad un tizio di noleggiare un furgone e lanciarsi a 100 all'ora in mezzo ad un corteo, ad un manifestazione, o dentro ad un parco..e si avrebbe anche in questo caso una srage di innocenti. Il dialogo non serve. Le "bestie idrofobe" vanno soppresse, ma di certo non va sterminata una razza perchè si ha il timore che tutte possano diventarlo. Vogliamo lasciare le cose così? A roma c'è il Giubileo, se un servizio di intelligence come quello Francese (uno dei migliori al mondo) si è fatto "fregare" in piena allerta post Charlie Hebdo, figuriamoci cosa potrà fare la nostra intelligence o il nostro Stato, che si zerbina davanti ai potenti. Siamo realisti, lasciando da parte l'odio cieco..questo rivolgiamolo a chi lo merita, sganciare bombe su tutta un'area creerebbe solo altro odio. Ma è chiaro che questa gente va fermata, con azioni mirate.

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    1. Errori di battitura guidati (dall'emozione) a parte...

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  20. Il tuo discorso è perfettamente intelligibile doc. Ma la semplice verità è che molto presto sarà impossibile fare dei distinguo e appigliarsi a sottigliezze ideologiche...il radicalizzarsi dello scontro condurrà presto a un consequenziale dualismo e a una riduzione del tutto a una visione molto semplice e piuttosto manichea.
    Purtroppo non ci sono terroristi o finanziatori con cui prendersela, perchè non si tratta più di cellule impazzite come nei primi anni duemila. Questo è uno Stato, con il suo esercito. Non ha bisogno di fondi perchè ha risorse e armi in abbondanza. Hanno occupato iraq, siria e libia. Presto toccherà a egitto e penisola araba. Quello a cui puntano è ricostituire il Califfato, che per chi non lo sapesse era quella striscia di territori che passando dal marocco arrivava fino all'india e che ha dominato il mondo emerso per 800 anni...in europa le pedine sono già state spostate da anni. E definirlo attacco multilaterale è riduttivo purtroppo. Chi doveva vigilare su tutto questo è stato miope e poco lungimirante. I risultati purtroppo abbiamo appena iniziato a vederli...

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    1. Che ci sia un esercito nemico, lo capisco e lo vedo, Akira. Ha un nome e un volto, quando non si infila un cappuccio. Così come ha un nome chi lo finanzia e purtroppo chi lo ha finanziato. Ma quella è una storia lunga. Quello che io non accetto, nel senso che non accetto questa visione delle cose, è che si sia a un noi contro loro, e che "loro" siano tutti quelli che hanno quella fede. Il ragazzo che fa il kebab qua vicino è turco e musulmano: questo ne fa uno di "loro"? Le persone siriane che a Kobane sono state cacciate dalle loro case e che hanno lottato contro l'Isis, musulmane anch'esse (e finanche guidate da donne. Che gran peccato che Kobane Calling l'abbia letto un'infinitilione dei fan di Zerocalcare), sono "loro"? È una guerra di proporzioni enormi, vero, ma è una guerra al terrorismo. Si devono combattere - non è facile capire con quali armi, ma si devono combattere - i terroristi, non gli appartenenti a una religione in quanto tali.
      Possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo sull'arretratezza in fatto di diritti civili di parte del popolo arabo (discorsi estendibili purtroppo e peraltro a una buona fetta del pianeta. Cioè a popoli delle religioni più varie), ma non siamo e - io spero con tutto me stesso - non saremo mai al "noi" contro "loro". A parte su Facebook, dove è già così, ok, ed è per questo che oggi non l'ho proprio aperto...

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    2. Non aprirlo, Doc (vedi il mio commento qui sotto, per dire... :/ ). Oggi, l'unica cosa sensata che c'è su "FB" sono le condivisioni di questo tuo post, ad occhio...

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    3. Apro solo una piccolissima parentesi in merito a Kobane Calling, un racconto che assieme al predecessore riesce a dsre una visione diretta e coinvolgente meglio di tanti reportage di guerra letti sino a oggi

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    4. Il marito che segrega la moglie, che picchia le figlie, che finanzia associazioni filoterroristiche travestite da chiese sono tali e quali le buone famiglie hitleriane che imponevano ai figli di essere sanamente razzisti , di fare il militare, di essere fisicamente perfetti , di sposarsi e metter su famiglia. Pur senza sparare direttamente a nessuno.
      Siamo così sicuri di dove finisce il confine?

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  21. Il problema è che "Internet", dalle "BBS" ipernerd delle origini, negli ultimi anni è diventato pascolo ipergeneralista da "signoramia" per tutta quella gente che fino a qualche anno fa guardava i frequentatori della rete con sospetto, etichettandoli come sociopatici perditempo...

    ...Ed oggi i "socials" pullulano di quegli stessi interdetti che negli anni novanta fuggivano i "computers" come la peste.

    Stamattina ho acceso il "PC" ed ho letto uno di questi geni, il cui messaggio al mondo mi ha fatto rabbrividire: "Cominciamo con il chiudere i kebabbari."...

    ...E se la risposta è questa, probabilmente io sono profondamente sbagliato.

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  22. Stavo per spegnare il pc, ieri sera, e ho deciso di dare un'occhiata alle news, prima. E mi si è spalancata davanti l'apocalisse di Parigi.
    Cosa dire? E' abbastanza scioccante, specie per gli europei, che - più o meno - non sperimentano "la guerra in casa" da più di 70 anni, scoprire di poter essere vittime di guerriglia militare organizzata mentre mangiano al ristorante, vedono una partita, ascoltano musica rock.
    La gente che fugge per le strade, i cadaveri sui marciapiedi, le bombe, i kamikaze, il quasi-coprifuoco, la città svuotata, lo stato di emergenza che non scattava dal '44... L'impressione di ritrovarsi, improvvisamente, in stato di guerra è davvero forte. Parigi sembra diventata Beirut, e ciò che sembrava relativamente lontano ora ce lo troviamo praticamente nel cortile di casa. E' naturale avere paura e sentirsi sottosopra, smarriti, spaventati.

    Com'è ovvio (e farà gioco a coloro che proprio a questo puntano) la paura fomenterà l'odio e la (già scarsissima) capacità di razionalizzare. Lo scopo di certi atti è la destabilizzazione, e sull'onda dell'emozione sarà facilissimo caderci. Si spera di no, si teme di sì. Personalmente non ho grande fiducia nell'uomo, in tal senso (basta vedere la Storia passata...).

    A quelli che adesso inneggiano al "o noi o loro", criticano chi ancora cerca di fare dei distinguo e si illudono che l'Islam sia un tutt'uno e un tutt'uno malvagio e che ci odia tutti in quanto cristiani, chiedo:
    - ma voi avete presente di quante diverse correnti è composto il cristianesimo? Quanti culti, suddivisioni, sette e gruppi sono raccolti sotto la medesima etichetta? Se siete cristiani, quanto vi sentite simili ai tizi che, nel profondo degli Stati Uniti (ma non solo) si oppongono all'insegnamento della teoria dell'evoluzione di Darwin in quanto contraria ai dettami della Bibbia? Tanto? Poco? Il parallelo vi offende? Eppure sono cristiani anche loro. Dire "cristiano" non indica un'unica forma di pensiero. Perché credete che per l'Islam il discorso sia diverso?
    - cosa sapete davvereo dell'Islam? Cadreste dal pero scoprendo che l'Islam celebra la grandezza di Gesù come profeta, quasi al pari di Maometto? (Cercate "Gesù nell'Islam" su Google...) Sapete quanti messaggi di pace sono contenuti nel Corano? E quanti di odio sono contenuti nella Bibbia? Come si fa a decidere quale religione è giusta, democratica e pacifica e quale no? Sapete niente dell'Islam senegalese, ad esempio, di tipo Murid, laico, anti-fondamentalista, pacifista, e come tale inviso all'Islam politicizzato e a quello dei terroristi?

    Ci sarebbe tanto da razionalizzare, capire, conoscere... Ma quando scoppiano l'odio e la paura, la ragione e la disposizione a capire chi-è-chi sono le prime cose a battere in ritirata. Tutti diventano il nemico da abbattere, e il mondo diventa un campo di battaglia.
    Al solito, si spera di no, ma la fiducia nella lucidità umana è un po' poca, lo ammetto... :-\

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    1. Non è razionalizzando e cercando di capire le motivazioni del nemico che 70 anni fa si è sconfitto il nazifascismo,ma combattendo.
      Che lo si voglia o no questo è uno scontro di civiltà,che passa da piccoli gesti come il voler imporre Buone Feste al posto di Buon Natale a fronte di un'ipotetica offesa alla loro spiritualità a grandi gesti come quello di Parigi.
      Gli estremisti cristiani si limitano a sventolare cartelli con scritto God Hates... ,gli estremisti musulmani sventolano le raffiche di kalashnikov.

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    2. A costo di passare per un precisino, 70 anni fa si è sconfitto un regime nazifascista, (neo)nazismo e (neo)fascismo sono ancora in giro (con il trucco rifatto) e stanno bene al pari di tutti gli altri "ismi" .
      Il problema è che oggi non ci sono divise con le croci uncinate a cui mirare, l'avversario veste e parla come noi e proprio per questo la generalizzazione noi-loro cristiani-mussulmani bianco-nero è troppo grossolana.
      Quantomeno suggerirei di studiare il "mostro" per non diventare il "mostro" noi stessi.

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    3. Gli estremisti cristiani si limitano a sventolare cartelli con scritto God Hates...

      Gli estremisti cristiani hanno a loro volta un sacco di morti sulla coscienza. Forse non in tempi recentissimi, ma ci sono state situazioni in cui certo non si sono limitati ad agitare cartelli.
      Per il resto mi spiace se il mio messaggio non è stato sufficientemente lucido o ben esposto. Torto mio, sicuramente. Ma mi pare che il Doc, Tham, Doom2099 più sotto, e altri, a loro volta sostengano che bisogna capire chi-sta-da-quale-parte e chi è davvero il nemico, prima di incominciare a invocare le bombe e l'odio...
      No, davvero questa non è una situazione in cui si possa facilmente distinguere chi sono i "noi" e chi sono "loro". E questa è una grossa parte del problema.

      Fermo restando che in qualsiasi guerra, e anche in qualsiasi campagna d'odio, alla fine chi ci rimette è solo la povera gente che vorrebbe unicamente vivere serena e in pace. E ce n'è anche tra i musulmani, anche se a tanti piace credere il contrario.

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    4. Gli estremisti cattolici hanno fatto macelli nella spagna franchista, quindi in tempi recenti . Questo chiaramente non mescola le carte in tavola: ADESSO ci sonoda un lato le persone civili e dall' altro sono le bestie assassine, c'è il "noi " e c'è il " loro " come c'era all' alba del 2° conflitto mondiale: poche fotte. Altrimenti perchè non giustificare anche Hitler e Stalin?

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  23. Doc sia chiaro che la mia non vuole essere una polemica con te e mi spiace se hai avuto questa percezione. Lungi da me alimentare sterili e inutili polemiche. Non ho mai inteso generalizzare in un "noi contro loro"...semplicemente penso che la situazione stia già degenerando a sufficienza, in un modo che probabilmente non si potrà facilmente controllare e che presto gli esercizi dialettici che molti praticano sciorinando le loro nozioni sulle varie sfaccettature delle correnti islamiche delle scuole coraniche diventeranno utili più o meno come quello che puoi apprendere da un documentario sugli squali e traslare nella realtà quando sei a galla pieno oceano e ti trovi un grande bianco davanti...

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  24. sottoscrivo ogni parola che hai scritto, consentimi però di dire ;ma che mondo di m,erda!! per tirare avanti uno non ci pensa e cerca di dimenticarlo ,ma c'è sempre qualcosa,come ieri sera ,che ti chiarisce e ti rende ben presente ,ancora e sempre,la crudeltà e l'insensatezza delle regole del gioco.

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  25. Ricomincio a commentare dopo un mese - causa infortunio ridotto a lurker - per un pensiero semplice : non temere il buio ma le ombre che lasci.

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    1. A mio parere questa è una delle ombre da temere maggiormente:
      http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-11-14/perche-serve-esercito-unico-europeo-014255.shtml?uuid=ACp1dtZB

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  26. Serve una nuova guerra per uscire dalla crisi mondiale. Creano l'ennesimo mostro terroristico,lo finanziano, lo organizzano e questa volta non può essere la grande America a fare l'eroe della situazione, lo ha già fatto, non sarebbe credibile. Quindi tocca all'Europa stavolta. Per poter depredare, per l'ennesima volta, quei paesi a cui stiamo succhiando tutto da una vita.

    Nessuno mi toglie dalla testa che queste sono manovre giganti organizzate dall'occidente stesso, per poter avere il benestare della popolazione sfinita dalla paura a fare una guerra come si deve.

    Siamo tutti pedine e "loro" ci manovrano, e questa volta a me sembra che lo stiano facendo anche meglio di altre.

    Noi povera plebe possiamo solo aspettare gli eventi e sperare che la prossima volta non tocchi a noi o a qualcuno vicino a noi.

    Tristezza e amarezza infinite

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  27. In Italia negli anni '70 insieme allo stragismo fascista abbiamo vissuto la lotta armata operata da Brigate rosse, Prima Linea e tanti altri gruppi. Questi si definivano comunisti ma, al pari di loro, milioni di italiani si definivano altrettanto comunisti vista la presenza del Pci. Sarebbe stato facile etichettare tutti i comunisti nella stessa bolgia. Ovviamente ci fu chi lo fece eppure la maggioranza del popolo italiano e delle forze politiche capirono perfettamente la differenza. La capirono a tal punto che proprio negli anni settanta il Pci raggiunse il suo massimo successo elettorale nel 1976. Come mai? In primis il Pci rinnegò con forza e durezza qualsiasi coinvolgimento con i brigatisti attaccandoli, promuovendo manifestazioni, assumendosi il ruolo di difensore della democrazia. In questo processo vi furono errori clamorosi (almeno a mio parere) ma questo è un altro discorso che poco c'entra con quello che voglio dire.
    Il senso del mio richiamo agli anni '70 è questo: la notizia degli attentati di Parigi è su tutte le pagine del mondo. Ci sono commenti di Obama, Renzi, Merkel, Hollande e tanti altri. Non ho letto, ma sono sicuro ci siano stati e aspetto di poter comprare domani il Manifesto o Limes dove queste informazioni ogni tanto compaiono, nessuna presa di posizione da parte dei paesi arabi. Sia quelli "moderati e amici dell'Occidente" (Arabia Saudita per dirne uno) sia quelli "radicali" come l'Iran. Non ho letto commenti di intellettuali dell'Islam, dei leader palestinesi o, semplicemente, di Erdogan. Ma io sono sicuro ci siano. Ecco fossi io un direttore di giornale le pubblicherei in prima pagina proprio per far capire, come giustamente vuole dire Doc, che non tutto l'Islam è responsabile di ciò così come non tutti i cattolici sono responsabili della connivenza Chiesa/fascimo, Chiesa/dittature militari sudamericane, Chiesa/Ior/Sindona/Calvi, ecc, ecc.
    Io credo che il terrore si possa sconfiggere solo in due modi: 1) sicuramente militarmente con azioni mirate come si fa contro ogni tipo di criminale sia che sia un narcos, sia che sia un nazista dell'Illinois (Blues brothers cit.), sia che sia un mafioso. 2) ma soprattutto il terrore si sconfigge con la cultura e l'informazione. Con la condivisione e il dialogo. Io sono siciliano, con la mafia sono costretto a convivere da quando sono nato ma quei passi avanti rispetto agli ultimi quarant'anni (e ancora tanto lavoro dovrebbe essere fatto) sono stati portati avanti non tanto dall'arresto di Riina e Provenzano ma dal lavoro nelle scuole, dalla sensibilizzazione nelle piazze, dalla conoscenza di un fenomeno che è riduttivo chiamare criminale perchè è anche culturale. Penso che il post aperto oggi su questo blog sia un piccolissimo passo verso questo progetto. Ognuno di noi, quotidianamente, con piccoli gesti e attenzioni possiamo collaborare a fare in modo che i terroristi non vincano perchè state sicuri che alla prima bomba che sganceremo e ai primi 100 civili che non c'entrano nulla che uccideremo, altri 1000 si uniranno all'Isis e questa spirale di terrore non finirà mai

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  28. Continuando nella tua metafora "zoologica" (e rubando anche il paragone a eastwood) io faccio parte, tra zebre sciacalli e licaoni, della categoria dei "cani da pastore". In questo momento sono frastornato sia in qualità di essere umano che proprio nella mia veste "canina" mi accorgo che diventa sempre più difficile scoprire quale è il lupo che vorrà attaccare il gregge. Dopo un evento del genere potrebbe essere facile cadere nella demagogia e cominciare a "mordere alla cieca", ma non è così che si fa. Anche se sembra sempre più difficile occorre sempre e comunque impegnarsi per distinguere la vera minaccia, per garantire tutti i diritti di chi vuole vivere in pace ed isolare violenti e criminali.

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  29. Combattere l'odio con l'odio è come cercare di abbattere Hydra. Fai fuori una testa di cazzo con la violenza ma non ti accorgi che, a quel punto, lo sei anche tu e conta poco dire che è "un caso eccezionale" o qualsiasi altra balla atta a crearsi una scusa. Ci sono queste "persone" che vogliono impedirci di pensare liberamente e siccome, alla fine, siamo delle scimmie, il primo istinto è quello violento, proprio quello che manda a casa tutto il pensiero razionale che invece dovrebbe esserci subito dopo.

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    1. l' idra l' han fatta fuori bruciando le teste tagliate e non a bacini.

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  30. A me più che la possibilità che si ripetano attacchi terroristici del genere (possibilità che comunque esiste..), mi preoccupa la reazione sia a livello istituzionale che "popolare". Come sempre il terrorismo sarà usato come scusa per portare avanti una militarizzazione delle città, una limitazione delle libertà individuali e collettive ed un intensificarsi del controllo sociale. Esattamente come accadde negli U.S.A. post 11 Settembre col famigerato "Patrioct Act".

    Inoltre ho paura di come potrà reagire la ggente, non mi sorprenderebbe se qualche genio pensasse di fare pulizia etnica da solo o se qualche gruppo scegliesse come linea politica quella della rappresaglia contro i mussulmani che vivono nelle nostre città.

    Ma la cosa che a pensarci più mi terrorizza è che il mondo è ormai pieno di focolai e si sa che per uscire da una crisi economica come quella che stiamo vivendo c'è un metodo infallibile. Le crisi capitalistiche sono sostanzialmente crisi di sovrapproduzione e il modo migliore per distruggere il "sovraprodotto". Se ci pensiamo nella scorsa guerra mondiale è andata proprio così.

    Il nostro "Mondo nuovo" potrebbe virare verso un "1984" in maniera improvvisa

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  31. La spiegazione che più mi convince è la seguente:
    è tutto studiato a tavolino semplicemente perchè è il capitalismo che alimenta se stesso.
    Ce lo hanno fatto capire dicendoci che qualcuno finanzia queste azioni e che quindi trae vantaggio da esse e da ciò che ne consegue.
    Basta chiedersi chi ci guadagna? governi, armatori, banche, multinazionali, mafie...
    Cosa ci guadagnano? potere,soldi e manodopera a basso costo.
    Chi ci perde? TUTTI tranne chi sta ai vertici di quelle categorie che ci guadagnano e che guardacaso sono quelli che comandano/governano.
    Ma, a lungo andare, tutto ciò porta con se un prezzo da pagare e sarà alto anzi altissimo.
    E come la storia dimostra lo pagheranno solo i poveretti.
    Storicamente il capitalismo ha bisogno di guerre per sopravvivere e oggi, in una crisi economica senza precedenti, più che mai. I segnali che si sta andando in quella direzione ci sono tutti e che sarà in Europa anche.
    Tutto in nome del Dio Denaro.
    E quando finirà, ci sarà da ricostruire, l'economia ripartirà e tutto tornerà alla normalità....per qualche tempo, perchè chi sta orchestrando tutto sarà sempre lì, magari sotto mentite spoglie, pronto a far ripartire la giostra.
    E' già successo e succederà ancora.

    Poi chiamatemi pure complottista ma si sa che a pensare male.......

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    1. Se vogliamo cercare una spiegazione di carattere economico che ne dici di questa :
      Io vertice dell'ISIS, sto guadagnando più o meno un milione di dollari al giorno con il petrolio che estraggo in Siria e LIbia e che vendo sottobanco (a chi ? ) ; ma accidenti, mi stanno bombardando i pozzi e potrei rimetterci (dei civili me ne fotte alquanto) .
      Non mi conviene mirare agli americani, che poi quelli s'incazzano sul serio (cit.) quindi vado a Parigi, dove posso pure usare la scusa delle offese al profeta per gettare fumo negli occhi. Vedi mai che un'opinione pubblica shoccata non faccia cambiare idea sull'intervento armato.

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  32. Come non condivedere le parole del tuo post.

    L'unico mio pensiero, forse da aggiungere, è che , già ierisera alle prime notizie che vedevo e arrivavano, e poi da stamattina, è nato uno strisciante senso di paura e preoccupazione che mai avevo provato fino adesso.

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  33. Bellissimo post, scritto molto bene, che riesce a rimanere lucido dall'inizio alla fine, dicendo solo cose che non si possono che condividere. Credo siano le parole più equilibrate e pregne di buon senso tra quelle che ho letto o sentito in questi due giorni. Bravo Doc!

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  34. Non ci sono parole, o meglio, dopo un giorno e mezzo non ci sono più parole.
    In questi casi se ne vedono di tutti i colori, e la necessità di rimanere informati, una necessità primitiva, a cui non si può rinunciare, ieri mi ha fatto assistere ad uno spettacolo di miseria della ragione quasi senza eguali.
    Ho le mie idee, idee di molti naturalmente, riguardo isis, gomblotti e altro. Se un McCain qualunque si fa trovare in foto insieme ad altissimi rappresentanti di questo "movimento", bè, di cosa stiamo parlando.
    Detto questo, Doc, due parole son poche e tre sono troppe.
    Noi siamo migliaia di volte più Parigi che Kenya, Somalia, Libia e Siria, però i numeri di disastri e carneficine in questi posti, carneficine di mussulmani, è un qualcosa di così grande, così quotidiano, che passa inosservato.
    Poi ti arriva un rifugiato, nella tua piccola città che ne ha ospitati qualche decina, ti racconta che un giorno, entrando a casa, ha trovato la mamma e la sorellina morte, e la prima cosa che ha potuto fare è stata prendere tutti i risparmi, scappare, affrontare dogane, paesi di nessuno come la Libia, stare al soldo di mercanti di uomini e gommoni, e arrivare incredibilmente salvo in italia.
    Tutto questo con gli occhi aperti, chiari, lucidi, diretti.
    Il male è radicato dappertutto, è un po' come i ricordi di Inside Out, male e bene, gioia e tristezza, si miscelano l'un l'altro. Siamo noi dalla parte del bene? Sono loro il male? Non credo proprio. Il problema è il relativismo

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  35. Chiedo scusa in anticipo...
    io sono molto diretto nel parlare e a volte qualcuno si offende, anche se non era mia intenzione offendere...
    quindi ripeto, chiedo scusa in anticipo...
    detto questo, io non credo molto nell'islam moderato...
    non quando periodicamente leggo del musulmano che sta qui da 10 anni che aiutato dai figli maschi sgozza la figlia perchè si vestiva troppo all'occidentale e quando vedo PERSONALMENTE tanti islamici che conosco e che chiudono in casa le figlie per paura che escono e si mettano una minigonna (no non la sgozzano ma gli schiaffoni si) o islamici che sposano una italiana e quando vanno a trovare i parenti in oriente dinanzi alla famiglia islamica tradizionale la trattano come una schiava (e non mi si dica che sono condizionati dall'ambiente poverini, che se sei adolescente si può capire se sei una persona adulta fai le tue scelte e ne sei responsabile)...
    a tutti i buonisti della tolleranza che ti danno del razzista se non vuoi una persona con il velo per strada che magari non sai chi sono e cosa ci nascondono sotto, dico di andare in strada in un paese musulmano e mangiarsi un panino col salame, vediamo che succede e se loro sono tanto tolleranti :D :D
    io i musulmani buoni e tolleranti li vedo solo in posti dove per uno di loro vivono 10 non musulmani che se si incazzano...
    e mi stupisce vedere come tanti (parlo in generale, NON del tuo post, doc) a 40-50 anni fanno ancora dei dicorsi da ventenni da centro sociale, distinguendo e perfino giustificando e dando tutte le colpe all'occidente cattivo...
    che magari è cattivo sul serio, ma se bisogna condannare i mandanti, bisogna condannare senza se e senza ma pure gli esecutori...
    non si tratta di odio, ma di affrontare concretamente un problema che c'è, ma che non si può affrontare se si è tutti conformati, tutti uniformati come tante formichine operaie al'opinione buonista che viene dall'alto e si accetta acriticamente (sennò sei raZZZista eh!), mentre i capoccia fanno milioni col business dell'accoglienza
    parli di sciacalli...
    bisogna vedere da quale parte sono, io li vedo di più dall'altra parte caro doc...
    e se questo mi rende raSSSista, stic....!! :D
    penso con il mio cervello (sbagliando magari, sono fallibile come tutti), senza fare il pupazzo di certi potenti
    ma tanto, come si dice, si offenderà per certe mie parole chi sa di essere preso in castagna..

    http://ilblogdilameduck.blogspot.it/2015/11/giochi-di-guerra-senza-frontiere.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+blogspot/LNHt+(L%27Orizzonte+degli+Eventi)

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    1. Oh,QUESTO è il commento che bisognava scrivere,finalmente!

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    2. intendiamoci...
      correggo un pò il tiro..
      ci saranno pure islamici moderati ma quelli "non-moderati" numericamente sono parecchi di più di quello che vorrebbe farci credere una certa propaganda buonista, tollerante e antirazzista...
      ed è un problema che bisogna affrontare

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    3. Sì, però, Alex, non possiamo buttare nella cartella "terroristi" tutti quelli che trattano di merda figlie e mogli, o - l'aggiungo io - rapiscono i figli per portarseli in patria e non farli vedere più ai coniugi separati. Sono problemi che esistono in una fetta ampia di quella cultura, vero. Ma si tratti di problemi di diritti civili e IMHO non insolubili. Io non credo che tra due, tre generazioni, i figli cresciuti sopportando quelle angherie vorranno ripeterle. Se ci pensi - esagerazione in arrivo, occhio - la mia Calabria di ottanta anni fa non era molto diversa. Questo problema, però, non fa di quelle persone dei terroristi o dei filoterroristi. L'estremismo jihadistico è una cosa, i comportamenti deprecabili e a volte criminali in famiglia un'altra. Brutta, grave, ma ben diversa. Anche in India succedono cose del genere, purtroppo: è questione di cultura, non di religione. Mischiarle nel cesto dei "non moderati" è un'argomentazione retorica gettonatissima (l'ha usata perfino Miller) ma che per me lascia il tempo che trova. È come dire che tutti i siciliani e i calabresi (lo sono anch'io, lo ricordo a chi fosse di passaggio) fissati un tempo con l'onore familiare che chiudevano le figlie in casa fossero dei mafiosi. Si esagera, non trovi?
      Di quello che hai linkato mi son fermato a "giustificazionista". Qui non si giustifica niente e nessuno. Ma proprio niente e nessuno.

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    4. Ciao doc,
      quando parlo di giustificazioni non parlo del tuo post, ma di altre persone che conosco, che pensano il terrorismo islamico sia un emanazione della CIA e dell'occidente cattivo e capitalista...
      giuro che ci sono!
      non credo proprio che un agente della CIA si farebbe esplodere con una cintura per la causa, certamente esiste un estremismo islamico reale per cui si richiederebbero misure urgenti da prendere pure da noi, ma sembra che a dirlo sei un intollerante e razzista e questo non mi va giù!
      sul non mettere insieme terroristi e comportamenti retrogradi sono d'accordo...
      forse tra 80 anni l'islam sarà diverso, ma il problema è oggi, molto banalmente...
      qui si ritorna a quel che ho detto prima, gli estremisti sono pochi o sono tanti ?
      la cultura è quella che è, non so quanto sono imprescindibile le cose, diritti civili e terrorismo...
      per tornare al tuo esempio, per quanto ne so una volta i calabresi che chiudevano le figlie in casa erano anche propensi al delitto d'onore o cmq a usare la violenza in certe circostanze, certo più dei toscani o piemontesi :D
      Diciamo le cose come stanno, non fare propaganda!! (parlo in generale, non di te)

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    5. E' sicuramente un fallimento della nostra eccezionale e politicamente corretta società occidentale fare di tutta un'erba un fascio ma purtroppo nello specifico caso dell'Islam è doveroso prima di schierarsi per ci vogliamo tutti bene ed i terroristi non rappresentano tutto l'Islam e bla bla bla fare una semplice e finanche banale analisi religiosa del fenomeno. Semplicemente Ebraismo Cristianesimo ed Islam sono tre religioni sorelle, meglio Cristianesimo ed Islam sono le figlie dell'Ebraismo. Semplificando nella religione ebraica esiste il concetto di popolo eletto, l'ebraico per l'appunto, gli altri popoli haimè non lo sono risultato? Noi ebrei viviamo nel giusto, voi vivete nell'errore e tanti saluti, a noi ebrei non interessa fare proseliti, fare capire a voi che state sbagliando, lasciateci in pace e bon, da parte nostra non avrete rotture di balle (per favore non tirate fuori Israele e la sua politica con i palestinesi perché non c'entra con il mio discorso). Prima figlia la religione Cristiana accidenti noi dobbiamo evangelizzare portare la buona novella convertire, a noi interessano le popolazioni che vivono nell'errore perché in fondo tutti siamo figli di Dio e come tali tutti siamo il popolo eletto. Il discorso dell'evangelizzazione all'inizio viene interpretato male e per un buon periodo (diciamo almeno 1.500 anni circa) i cristiani rompono le balle a tutti arrivando ad applicare la formula o ti converti o bam sei morto... fortunatamente questa corrente manichea ed aberrante con l'inizio dell'età dei lumi va via via sparendo fino ad arrivare ai nostri giorni, dove nessun cristiano (vero) si sognerebbe mai ti porre l'ultimatum o ti converti o ti ammazzo e se qualche ben pensante lo afferma sa di sbagliare, perchè dal dopoguerra in poi non mi risultano significativi atti di violenza da parte di cristiani a popolazioni di altre religioni, un pò di rotture di balle magari, ma atti di violenza direi di no. Ed infino l'ultima nata l'Islam e qui il problema si fa serio perchè la visione maniche propria della primogenita, in quel contesto si radicalizza. Di fatto per l'Islam (ed in questo caso i moderati non esistono) chi non è mussulmano è un infedele e come tale va combattuto, i pacifisti con le armi della dialettica i non pacifisti con i mitra, resta comunque il fatto che se per gli ebrei chi non è ebreo ovvio è inferiore da un punto di vista religioso, ma umanamente no è sintomatico che la parola per indicare i non ebrei è goyim ovvero popolo o gentili non infedeli (durante KIppur addirittura ci sono degli angeli che si incaricano di difendere presso Dio i popoli non ebrei per far si che anche loro abbiano il perdono), per i cristiani in forza del siamo tutti fratelli e figli di Dio il non cristiano ovviamente sbaglia ma da un punto di vista umano va rispettato e se si vuole andrebbe amato ancora di più ed anche in questo caso non si usa l'aggettivo infedele... mentre nell'Islam è brutto dirlo i non mussulmani sono INFEDELI ovvero di fatto nemici, privi dello status di umanità e per questo motivo passibili di morte. Il diktat o ti converti o muori nel loro caso è teoricamente applicabile e giusto. Certo il miliardo e mezzo di musulmani non si sogna nemmeno di applicare tale modo di pensare, ma io mi domando innanzi ad una scelta di parte, il caro venditore di kebab o l'imbianchino marocchino da che parte si schiererebbe? Con i fedeli o con gli infedeli? Bisogna anche tener conto di una cosa che siccome gli ebrei ortodossi così i musulmani prendono molto sul serio la religione al contrario dei cristiani, dove su dieci forse uno applica veramente i precetti cristiani. Quindi ridomando nel caso in cui ci dovesse essere il tanto discusso scontro di civiltà il musulmano che scelta farebbe?

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    6. Tu parli di cattolici, non di cristiani, mai sentito parlare di Joseph Kony e del suo Lord's Resistence Army? Cercati un po' sull'internet cos'ha fatto in nome della sua visione del cristianesimo.

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  36. Io sono ancora senza parole.
    Quello che vogliono diffondere è l'odio. Ci stanno riuscendo. L'odio conduce alla Guerra e al lato oscuro diceva Yoda.
    È così. Io odio queste persone. Non i musulmani in generale, sia chiaro. Odio questi dannati stronzi che si fanno saltare in nome di Dio/del denaro.
    Odio. È questo che vogliono. Hanno vinto loro.
    E se tra le vittime i fosse stato un mio amico o un mio famigliare il mio odio rischierebbe di diventare violenza.
    Stanno riuscendo nel loro intento.
    Io sono una persona molto pacata, moderata e riflessiva. Le arti marziali mi hanno forgiato in quel modo e so bene che la violenza è l'ultima cosa che l'uomo dovrebbe desiderare.
    Ma questi maledetti stanno facendo molto bene il loro lavoro.

    Non credo in Dio. Non riesco a pregare per le vittime di questa follia. Ma il mio pensiero va a loro e alle loro famiglie. Col cuore.

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  37. Gli attentati in Europa e altrove li fanno le cellule terroristiche, difficili da individuare e neutralizzare.
    Ma la base la conosciamo: l'Isis-Daesh-o-come-cavolo-volete-chiamare-quei-degenerati si trova in Siria, Iraq, Libia; ci sono dei fronti militari dove lo combattono già i Curdi e le truppe governative.
    L'unica cosa da fare è smetterla di giocare con i droni e gli aeroplanini, scendere a terra con truppe + armamento pesante e spazzarli via.
    Le chiacchere stanno a zero: un cane rabbioso va abbattuto e basta.

    Ma per nostra sventura siamo guidati dalla vigliaccheria e dall'idiozia strategica di Obama, per non parlare dei "capi" europei: gente che non vuole sporcarsi le mani, che se la fa sotto al pensiero di infilarsi in quel casino, che fa ricchi affari con orribili regimi islamisti come l'Arabia Saudita, aspiranti sultani come Erdogan e altri finanziatori dei cani bastardi di cui sopra

    Quanto all'argomento "religione", quella fondata dallo sceicco medievale vale quanto le altre. A un certo punto, come le altre, andrà messa in condizione di non nuocere

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    1. Quando avrai portato morte e distruzione non solo nell'esercito dell'ISIS, ma anche e soprattutto tra la popolazione civile, quanto tempi credi che passi prima che le élite costruiscano un nuovo nemico? Credi che le guerre si facciano per combattere i cattivi? Il nostro sistema economico ha bisogno di guerre per andare avanti producendo troppo a un certo punto deve distruggere per poter riaccumulare. Religione ed ideologie sono solo pretesti, il problema è sistemico e le responsabilità stanno in alto.

      Ovviamente il capitalismo non è solo occidentale, ma anche cinese, russo, indiano, mediorentale ecc. Non si tratta di un complotto degli Illuminati, ma delle regole non scritte di questo sistema.

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    2. "E' colpa del capitalismo"

      D'accordo. In attesa di superare il capitalismo, nella guerra sceneggiata tra cattivi credo sia il momento di abbattere lo spauracchio piazzato lì dalle élites, caro Bill.

      Concorderai con me che il film horror dell'Isis è andato avanti abbastanza. Troviamo il finale e poi, da bravi spettatori consumisti, ci prepariamo per il sequel: IT 2, la vendetta del ragnone.

      Ciao, Bill

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    3. Temo solo che il sequel sarà molto, ma molto più splatter. Poi chi vivrà vedrà.

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    4. Bravo Carlo, appoggio in pieno la tua risposta a bill...
      come si diceva nel marchese del grillo, "primo restare vivi, poi si vedrà"...
      il nemico che verrà dopo l'isis lo affronteremo quando sarà necessario, intanto liberiamoci di loro

      p.s. stavo vedendo una trasmissione in tv, dove una conduttrice tv parlava con un presunto islamico moderato e gli chiedeva perchè non denunciassero questi estremisti, dopotutto le brigate rosse a suo tempo furono denunciate dal pci di allora si schierò apertamente contro di loro, e l'islamico h sua volta a chiesto se lei avrebbe denunciato un italiano armato, e ovviamente la conduttrice ha detto si!
      come dicevo, ho dei dubbi sull'islam moderato...

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    5. Avete ragione ! è colpa del capitalismo. Infatti ai tempi dei barbari le guerre cnon c'erano;nel medioevo neanche.
      Gli spartani non avevano proprietà privata e guarda caso... erano sempre in guerra. Sarà sempre stata colpa degli altri? O forse sarà che il loro comunismo , come quello sovietico e cinese, non sono comunismi " veri " ma corrotti dal capitalismo? Dove il comunismo vero è chiaramente quello di Bing Bong.
      Infine vorrei ricordare che tutti gli innocenti sotto il giogo dello stato islamico stanno vivendo l' inferno.

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    6. Anche ignorando le solite tesi complottistiche del "è tutta colpa del capitalismo" il problema resta che puoi anche eliminare l'isis come stato ma questo non fermerà il terrorismo islamico, gli darà solo un altro motivo per colpire. Le soluzioni semplicemente non ci sono.

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  38. Interrompo solo per scrivere che la storia di McCain con i capoccia dell'ISIS è una fandonia.

    http://www.butac.it/mouaz-mustafa-e-il-senatore-mccain/

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    1. Vedere citato il mio Butac qui nell'antro mi rende immensamente contento. Da antrista passivo che lurka da anni.

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  39. La guerra,la violenza,l'odio e il fanatismo trovano da sempre terreno fertile ovunque ci siano uomini disperati che non hanno nulla da perdere.
    E in un un mondo come il nostro,che garantisce l'eccessivo benessere a vantaggio di pochi e a danno di tutti gli altri,di persone simili ne stanno fiorendo A DECINE,OGNI GIORNO.
    In futuro saranno c***i,temo.
    Avrei un'altra considerazione da fare,ma ho molta paura a riguardo perche'quando si entra in certi argomenti il rischio di venire fraintesi e passare come fascisti,guerrafondai o peggio e'altissimo.
    Partiamo con ordine.
    Spesso e volentieri mi sono chiesto se possa mai esistere la possibilita' di finire sotto il giogo di questi figli di buona donna.
    La risposta non e' affatto scontata e i precedenti storici non mancano di certo.
    Quando si parla di guerre e conflitti (di ogni genere)c'e' un dato di fatto piuttosto scomodo e difficile da digerire,ma chiaro come il sole:cio che e' vivo si impone su tutto il resto,che ci piaccia o no.
    Quante civilta' e quanti imperi,una volta giunti all'apice della loro espansione,hanno iniziato una lenta ed inesorabile fase di declino per poi venire conquistati da invasori magari inferiori dal punto di vista tecnologico e culturale ma maggiormente aggressivi e meglio organizzati dal punto di vista bellico?
    Del resto queste carogne "vive" lo sono eccome:uccidono,combattono,sequestrano,reclutano e avanzano prendendosi un pezzettino in piu' ogni giorno.
    Noi al massimo facciamo la nostra bella manifestazione in nome della pace,e poi torniamo il giorno dopo a farci i fatti nostri.
    Si dice che i ladri e gli assassini scelgano le loro vittime in tutta tranquillita' perché hanno a disposizione il tempo che esse non hanno.Le osservano,con calma,mentre sono impegnate a fare la vita di tutti i giorni.
    Non voglio esortare nessuno ad arruolarsi e ad andare a combattere l'isis:pero' non credo neanche che si possa fermare la violenza con il dialogo e la pace.
    E' da un pezzo che siamo in guerra:e non risolveremo nulla pensando che la cosa non ci riguarda,o che qualcuno risolvera' il problema per noi.
    Anche io,purtroppo soluzioni in merito al momento non ne ho.
    Spererei anche io nella comparsa di un popolo alieno in stile "the abyss"
    che ci piazza un mega tsunami che equivale a"Siamo stanchi delle vostre c***o di guerre,datevi una regolata,o altrimenti..."ma e' solo fantasia.
    Intanto che pensiamo ad una soluzione ho un solo consiglio per tutti antristi e non:OCCHI APERTI,RAGAZZI.

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  40. Mi sento di aggiungere solo una cosa ai vari commenti.

    In tanti qui come nella vita reale dicono che non sia un problema di religione e adducono varie teorie a giustificazione di quest'idea.

    Può darsi che abbiano ragione ma io mi sento di ricordare che da qualche tempo i cari ebrei vengono accoltellati a caso per il solo fatto di essere ebrei. Di recente è accaduto anche a Milano.

    In questo ci vedo purtroppo molte somiglianze. A Parigi si è colpito molto più in grande (centinaia di persone) però il punto mi pare lo stesso. Il diverso va eliminato. Fregandosene se sia una brava persona o un poco di buono. Anche se all'occidentale medio degli ebrei non frega molto credo che fare un pensiero su questa analogia male non faccia.

    Poi boh.

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  41. Davvero un bel pensiero Doc

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  42. Ho evitato di commentare "a caldo", non è che nel frattempo mi sia raffreddato più di tanto ma almeno posso scrivere in modo civile:

    1) "Non tutti gli islamici sono terroristi ma tutti i terroristi sono islamici", un po' come dire che non tutti gli italiani sono mafiosi ma tutti i mafiosi sono italiani, direi che non c'è molto altro da aggiungere.

    2) "L'Islam moderato non esiste o se esiste non fa abbastanza per isolare gli estremisti": probabilmente la seconda parte è pure vera (e ci sarebbe da interrogarsi sul perchè), certo titolare "Bastardi islamici" non aiuta molto.

    3) "Dobbiamo bombardare le basi dell'Isis e spazzarlo via": Possibile, ma sarebbe utile anche avere qualche idea su cosa fare _dopo_ nei territori attualmente occupati dall'Isis... non vedo come dire "intanto occupiamoci del nemico che abbiamo e poi si vedrà" possa essere considerata una politica intelligente.

    4) "Il buonismo e la tolleranza non potranno mai sconfiggere un nemico attivo e determinato come l'Isis": eh si, sia mai che si impari qualcosa dagli sbagli passati.

    Infine un'ultima cosa: esiste un solo modo veramente efficace per combattere una forza che utilizza dei sistemi terroristici come forma di lotta (e quindi stiamo parlando di atti compiuti infiltrando il suolo nemico, non uno scontro tra forze militari o paramilitari in un teatro definito) ed è quello di non cedere alla paura. Tutti gli altri atti (bloccare i metodi di finanziamento, eliminare i vertici e le basi di addestramento, interdire le operazioni attraverso le attività di intelligence) per quanto necessari, da soli non servono a niente se non si è disposti, singolarmente e come comunità, a rischiare ciò che è successo sabato a Parigi pur di non cedere ciò che si è conquistato in termini di libertà e diritti civili.

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    1. Per l'ultimo punto, credo che in realtà le cose siano molto complesse e impossibili da sintetizzare in un'unica risposta/soluzione.

      Intanto perchè si fa presto a dire "dobbiamo continuare a vivere normalmente", o meglio lo si fa ma per motivi di necessità, non è che si possa stare chiusi in casa.
      Certo è che se ogni giorno (o anche più di rado) ci fosse una una bomba in un cinema è difficile che la gente reagisca dicendo "continuiamo ad andare al cinema per non dargliela vinta".
      Lo fai dopo 1, 2, 3 attentati ai cinema, ma ad un certo punto scatta il "senti, va bene ma ora il rischio è troppo altro, faccio altro".
      Soprattutto in quelle cose "superflue".

      Per nostra fortuna gli attentati sono cose rara e il problema di fatto non si pone.
      Cinicamente è come porsi il problema se usare o meno l'aereo o l'automobile, sappiamo che c'è una probabilità di morire per incidente (non parlo di attentati) ma non per questo non li si usa.
      Ma se la probabilità diventasse sempre più alta l'uso "non indispensabile" calerebbe sicuramente.


      Non so se esista una "soluzione", ma se esiste è più facile che sia un mix di varie cose, dalle indagini per prevenire, al combattere le cause che spingono alla "comprensione" degli attentati, alla sicurezza dei luoghi, al non cedere per quanto possibile al terrorismo, al tagliare le risorse, ecc ecc ecc.

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    2. Tutti i terroristi sono islamici? Nel caso del terrorismo islamico è vero. Le brigate rosse, l'ira, l'eta, forse ora non sono più attive ma questo non le rende inesistenti.

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    3. ma anche se l'assunto che "tutti i terroristi sono islamici" fosse vero (cosa che non condivido), in concreto come potrebbe aiutare?
      Tanto se di "nemico" si deve parlare il nemico è comunque il terrorista, che interessa se è o non è musulmano?
      Non per fare polemica ma proprio non capisco cosa possa portare questa affermazione.

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  43. Doc, essendo ancora un ragazzo (15 anni) devo ammettere di avere molta paura. Ieri mio padre mi ha detto cosa avrebbe fatto se fossi stato io , una vittima degli attentati. Penso sia inutile raccontarvi la risposta.

    Quello che vogliono questi ANIMALI é incuterci terrore nella vita di tutti i giorni (basti pensare all' attentato allo stadio o al bataclan, o alle varie bombe piazzate nella metro). Quello che noi possiamo fare é cercare di continuare la nostra vita il più normalmente possibile, senza farci influenzare o spaventare. Non possiamo dargliela vinta.

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  44. Posso condividere o meno quanto da te scritto (e condivido, per inciso), ma apprezzo moltissimo l'onestà (o forse "la sincerità") dovuta allo sgomento.
    Questo post vale più di centinaia di articoli. E non solo su Repubblica.

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