Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988)

Dove "adult themes", per una volta, vuol dire "adult themes"
Chi ha incastrato Roger Rabbit di Robert Zemeckis non è stato il primo film a mescolare attori in carne e ossa e cartoni animati, ché il sottogenere delle pellicole in tecnica mista esisteva già da almeno ottant'anni e contava alcuni predecessori illustri (uno su tutti, quella pesantona di Mary Poppins). Ma l'opera di Robert Zemeckis si è ritagliata un posto nella storia del cinema perché è riuscita là dove molti altri film a tecnica mista si erano o si sarebbero fermati: aveva mescolato davvero attori di Hollywood e stelle dei cartoni, portando non solo i primi nel mondo dei secondi, ma la logica surreale dei disegni animati vintage a far danni dall'altra parte. E non solo. Chi ha incastrato Roger Rabbit è un film che più lo guardi e più ti rendi conto di come il suo pubblico naturale sia composto innanzitutto di adulti o quantomeno i ragazzi più grandi, in grado di capire metà delle battute, e solo incidentalmente dei rEgazzini che lo hanno trasformato in un fenomeno da 330 milioni di dollari (senza contare i fantamilioni dell'home video, negli anni del grande boom delle VHS). Non c'era solo la Zhora di Blade Runner, Joanna Cassidy (eggià), che nei panni scollati della barista Dolores dice a Valiant la celeberrimerrima frase: "Di’ un po’, Eddie, hai un coniglio in tasca o sei contento di vedermi?". Quella era solo la punta di un gigantesco iceberg scherzone della ACME [...]

E comunque no, non era il coniglio.
Si è detto più volte, negli ultimi episodi de La-Rubrica-Senza-Nome, di come scelte di marketing sbagliate abbiano affossato film che probabilmente meritavano una sorte migliore. Beh, con Chi ha incastrato Roger Rabbit non son state sin da principio tutte rose e fiori e risate come il suo fenomenale successo potrebbe indurre a credere. L'idea del film rimbalza negli uffici Disney per quasi sette anni, lasso di tempo che intercorre tra l'acquisizione dei diritti di un romanzo di Gary K. Wolf appena pubblicato, "Who Censored Roger Rabbit?" (il titolo non era l'unica cosa diversa rispetto al film: lì il giallo era incentrato sulla morte di Roger, assassinato per censurarlo, appunto) e l'uscita nelle sale del film di Zemeckis. Anni durante i quali la scimmia che il presidente della Disney di allora, Ron W. Miller, aveva per l'idea di base del romanzo di Wolf lascia posto alla convinzione che il regista scelto fosse una pippa capace di girare solo bidoni, e che quindi, sai che c'è, forse era meglio lasciar perdere. Perché quel Robert Zemeckis lì era ancora il Robert Zemeckis del flop Used Cars, non il Robert Zemeckis di Ritorno al Futuro. Le cose cambiano.
E quando le cose cambiano e hanno il colore dei fantamilioni di dollari, è facile che l'entusiasmo torni in circolo, si rimettano in piedi progetti spiaggiati, si tiri in ballo Stefanuzzo Spielberg e la sua Amblin - non ancora LA concorrenza di Disney. La Dreamworks è ancora lontana - per sfornare un film dal colossale budget di 70 milioni di dollari. E che quel film poi spacchi tutto lo spaccabile, porti a casa quattro Oscar, diventi un pezzo della storia del cinematografò. Ma qual è il segreto di Chi ha incastrato Roger Rabbit, scritto così, senza punto interrogativo, ché quelli a Hollywood si credeva portassero sfiga? Il fatto, dicevamo, di essere un film per bambini che se lo analizzi non è un film per bambini. Quasi per niente.
Un noir ambientato nel 1947, con un classico detective privato squattrinato e alcolista? Con un giallo da risolvere con in mezzo ovviamente una femme fatale?  Quei tre (quattro, se conti anche il fratello di Eddie) morti ammazzati? Che poi violenza innocua e paradossale in stile cartoon vecchia scuola, da carognate di Tom e Jerry, solo fino a un certo punto, ché Maroon viene zittito a pistolettate per non fargli vuotare il sacco, per dire. Un film in cui sotto i riflettori c'è sempre l'investigatore Eddie Valiant (il povero Bob Hoskins, cinque anni prima di quell'incidente in galleria ammazzacarriera di Super Mario Bros.), mentre Roger Rabbit, per esigenze di copione, finisce a fare la spalla comica assente per lunghi tratti dalla scena. 
E se il coniglio diverte i rEgazzini con le sue facce buffe, il pubblico non più in età da scuola dell'obbligo o giù di lì (quando l'hai visto te al cinema facevi pur sempre la seconda media), ghigna per Jessica che “fa farfallina” con il signor Acme, Baby Herman e le sue “voglie da cinquantenne con un pisellino di tre anni” e tutto quell'umorismo metareferenziale che prende bonariamente per il culo e allo stesso tempo nostalgicamente nobilita le gag da cartoni Warner, i tormentoni delle diavolerie Acme, le soluzioni comiche stra-abusate che però funzionano sempre. Giusto per citare la tua scena preferita di tutto il film, quando il Giudice Morton (Christopher Lloyd) spiega che “Non c’è cartone che resista alla voglia di finire Ammazza la vecchia…”.
Si aggiungano poi un ritmo che si fa presto indiavolato, in puro stile Zemeckis, e un who's who di cartoon pre-1947 a far da comparse, con i crossover Paperino-Daffy Duck e Topolino-Bugs Bunny, ma anche Yosemite Sam, Betty Boop, Dumbo, Titti, Droopy, Pinocchio, Picchiarello e un milione di altri piccoli o grandi omaggi ai cartoon pre-1947, davvero troppi per citarli tutti. Poi, chiaro, ci son loro, i personaggi nati dal romanzo di Wolf dell'81 o creati per il film, come il finto-bambino Baby Herman che piange solo quando gli fai cadere il sigaro cubano, il taxi Benny che parla solo per luoghi comuni e ovviamente lei. La donna inesistente più sexy della storia del cinema. Hai detto fischiett.
“Io non sono cattiva, è che mi disegnano così”, spiega Jessica Rabbit a Valiant, con la voce di Kathleen Turner in originale e di Paila Pavese in italiano. E per "Così" intende "superbona", con delle forme in grado di far sbavare tutti gli avventori del Club Inchiostro e Tempera, quando canta ancheggiando "Why Don't You Do Right?" di Peggy Lee. Sexy a tal punto da diventare metro di paragone impossibile per neo-dive di Hollywood che continuano a cercare disperatamente, anziché Susan, un po' di allure alla Marilyn: "Sexy come Jessica Rabbit". See, fosse possibile. Il che peraltro ha indotto qualcun altro a credere che bastasse la patonza a cartoni per fare un nuovo Chi ha incastrato Roger Rabbit, e ne è venuto fuori qualche anno dopo quel suggestivo buco nell'acqua bruciamilioni chiamato Cool World - Fuga dal mondo dei sogni
Ma quella, come si suol dire, è un'altra storia. E? E niente, "questo è tutto amici", come avrebbe detto molto bene un certo maialino, subito prima di lasciare a Campanellino l'onore e l'onere di chiudere la scena con un colpo di bacchetta magica.

I FILM DELLA RUBRICA-SENZA-NOME
I FILM DI NUOVO CINEMA GUAGLIONE
81 

Commenti

  1. Mi ricordo che quando iniziai a studiare Animazione rimasi sconcertato di come già negli anni 20 questa tecnica venisse accostata a riprese dal vero con risultati incredibilmente elaborati.
    Ma è stata colpa di questo film se ho deciso di diventare un animatore :D

    RispondiElimina
  2. Film assolutamente mitico.
    Mi considero uno spettatore fortunato ad averlo visto al Cinema all'uscita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è stato il primo film che ho visto al cinema... il primo! sono partito decisamente bene :)

      Elimina
    2. E' stato pure il mio primo film al cinema!!!
      Avevo 12 anni e ci andai con mia mamma... :-D

      Elimina
  3. Mitico Roger Rabbit :) (ti sei scordato di mettere l'intervallo dopo il [...])

    RispondiElimina
  4. Cool World - Fuga dal mondo dei sogni. Mai visto. Ok, è un'altra storia, ma sinteticamente:merita o no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. *urp...* -ricaccia a fatica un conato di vomito-
      Merita solo se hai uno stomaco forte e non hai mangiato prima... E non hai DAVVERO niente altro da fare

      *URP*

      Elimina
    2. Sinteticamente? No.

      Risposta un po' più profonda. Quoto @Petitfrere e il suo se "non hai DAVVERO niente altro da fare..."

      Elimina
    3. L'unica cosa positiva di Cool World è Kim Basinger, sia in versione live che cartoon. Anzi, soprattutto cartoon: le hanno dato un look da smandrappona allucinante...

      Elimina
    4. L'idea iniziale mi era piaciuta molto, il problema è tutto il resto che non funziona.
      L'idea è quella di un mondo "animato" che il mondo reale ignora e di un fumettista carcerato ormai molto famoso che ne narra le vicende pensado che sia farina del suo sacco mentre lui è solo un tramite che non ha creato nulla.

      Elimina
    5. beh potrebbe valerne la pena se vuoi provare l'ebbrezza della metanfetamina senza i vari effetti collaterali asd


      però boh, sarà che l'ho visto solo un paio di volte ai tempi e non me lo ricordo così disastroso, ok roger rabbit è su un'altro livello e non lo considero nemmeno un buon film, ma qualche scena simpatica ce l'ha dai e poi credo sia una di quei film che va visto giusto per farsi una "cultura" (dopo anche le cose brutte hanno il loro scopo)

      Elimina
    6. Io Cool World un po lo salvo, se visto in una certa ottica potrebbe essere anche divertente, perchè è a suo modo una facciata degli 80/90 un po psicotica come solo l'integrazione tra cartoon e movie sa fare. L'amplesso tra cartoon e attore ha un che di disturbante ma affascina, per il resto un buco nell'acqua...

      A sto punto meglio il più dissacrante "Evil Toons - diavolo di un cartone", almeno è una trashata divertente
      https://youtu.be/J7othu6spYY

      Elimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Capolavorò senza tempo, c'è poco altro da aggiungere. Giusto, le spendiamo due paroline per sua genialità Christopher Lloyd? Spendiamole va!

    RispondiElimina
  7. la prima volta in cui lo vidi ero un moccioso...
    mi sto rendendo conto di quanto tempo sia passato...
    piango...
    in tutti i sensi...

    RispondiElimina
  8. beh..che dire... Non mi piace usare a sproposito la parola Capolavoro, ma per una serie di motivazioni più o meno personali, questo film rientra in pieno nella definizione. Quasi impossibile citare le battute più belle, ma una fra le mie preferite è: "Ma allora ti saresti potuto sfilare la mano dalle manette in qualsiasi momento?!"
    "No, non in qualsiasi momento. Solo quando faceva ridere."

    RispondiElimina
  9. Uno dei miei film preferiti in assoluto.
    E come potrebbe essere altrimenti? Sono dell'84, e purtroppo ho potuto goderne solo ed esclusivamente i Home Video, smangiando il nastro della VHS ovviamente, com'era buon uso con tutti i film di formazione.
    Per quante volte lo riguardi non riesco a farmelo venire a noia, anche oggi, e il giudice Morton rimane uno dei cattivi più iconici della mia infanzia.
    Salamoia per tutti.

    RispondiElimina
  10. Premessa inutile: Looney Tunes > (cartoni della) Disney

    Allora, tecnicamente, sui disegni e l'interazione degli stessi con la "realtà" nulla da dire, davvero un'ottimo lavoro, ma a me NON è piaciuto. L'ho visto per la prima volta - interamente - qualche mese fa e alla fine sono rimasto con la convinzione di aver sprecato un'ora e mezza e dicendomi tra me e me: "Tutto qui?".

    Non so se l'avessi visto da bambino il mio giudizio ora sarebbe diverso, ma è possibile che questo film possa piacere solo a chi l'ha visto da bambino - e di conseguenza all'adulto che è poi diventato?

    Sul motivo per cui non mi è piaciuto...è perché è noioso, ed è veramente roba per bambini (si, anche con tutti gli scherzi/ammicamenti descritti dal Doc). Lo so, lo spessore della motivazione è quello di una pozzanghera, ma forse sarò io un tipo freddo. Il punto è che certi film di Bluth, di Miyazaki, i cartoni della Looney Tunes e molti anime giapponesi per bambini, tipo Pollon, potrei stare a guardarli per ore, nonostante siano roba - di base - per bambini.

    A questo punto mi viene il sospetto che non mi piaccia la roba della Disney, di cui ho recentemento visto i film del "Rinascimento" e che considero sostanzialmente spazzattura...
    Sarò arrivato tardi per apprezare Chi ha etc etc? Mah...

    Altri a cui non è piaciuto?

    p.s. Roger è entrato direttamente nella mia lista dei personaggi più fastidiosi e odiosi mai incontrati - è veramente insopportabile!
    p.p.s. Scusate il mezzo papiro di sopra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi accorgo ora di aver scritto abbastanza a getto senza revisionare più di tanto, ma il senso è assolumente quello. Scusatemi se gli occhi vi stanno sanguinando :)

      Elimina
    2. Ma, niente, sai che anche a me non è piaciuto? Visto due volte, anche di recente, ma alla fine non mi sono divertito. Ho apprezzato tecnicamente l'inserzione personaggi reali/animati, con la chicca dei cartoni che manipolano oggetti reali, notato la compresenza di personaggi di firme diverse (quanto hanno speso in diritti per mettere Topolino a fianco di Bug's, Betty Boop etc?), riso per alcune scenette, ma la fine la storia non mi ha preso, e trovo Roger Rabbit veramente fastidioso, secondo solo a Jar Jar di SW. Salvo solo, con un certo luccichio negli occhi, Jessica Rabbit come caricatura di femme fatale.

      Elimina
    3. a me è piaciuto abbastanza, diciamo che quando lo avevo visto intero (a 18 anni) mi aveva deluso il combattimento finale: era quel periodo in cui i combattimenti finali dei film Disney mi annoiavano un po' perchè li trovavo spesso simili. Comunque sia, la storia era interessante, anche se un po' complicata in certi punti. Dovrei rivederlo. Non era un cattivo film, ma non l'ho trovato un capolavoro come ad esempio "Il Re Leone".

      Elimina
    4. Ah! Non sono solo! In 2 su una cinquantina di commenti ci pone leggermente in minoranza mi sa...:)

      Elimina
  11. uno dei film che ha compromesso seriamente il funzionamento del mio videoregistratore, alcuni giorni arrivavo a rivederlo 5 volte di seguito


    però solo anni dopo sono riuscito ad apprezzarlo veramente, riuscendo a capire tutte le battute e citazioni, la cosa più bella era il fatto che si trattava di un vero e proprio giallo noir spacciato per commedia, roba che adesso nemmeno fumando roba pesante riuscirebbero ad ideare


    tra l'altro è basato pure su una storia vera, tutta la parte del complotto per costruire la superstrada e la distruzione del sistema di trasporto pubblico locale fa parte della storia di los angeles (anche se hanno cambiato qualche particolare asd)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e cmq la cosa di "ammazza la vecchia..." funziona anche nella realtà, testata più volte con ottimi risultati asd

      Elimina
  12. Sono del '92 ed ero piccolissimo quando ho visto per la prima volta questo film! Il ricordo che mi è più rimasto impresso è proprio la PAURA che mi faceva la SALAMOIA, sopratutto nella scena finale della morte del cattivone... e che mi fa ancora adesso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non posso che confermare l'ho fatto vedere qualche settimana fa a mia figlia di 6 anni e quando ha visto la scarpina sciolta nella salamoia e' scoppiata a piangere...
      Del resto, come ben detto nell'articolo, non era un film per bambini. Non lo e' la storia, non lo sono le mille battute comprensibili solo agli adulti ne' alcue scene mostrate.

      Inoltre come tutti i film pieni di citazioni, se uno non conosce i mille personaggi dei cartoon che compaiono a fare il loro cameo si perde meta' del divertimento.

      Anche a me non fece una gran impressione quando lo vidi al cinema del resto la storia inframezzata da tutti i siparietti con i personaggi animati, a volte stenta ad andare avanti e certi passaggi non sono nemmeno ben spiegati/mostrati. Pero' per gli anni in cui fu realizzato (senza quindi il massiccio aiuto dell'elaborazione computerizzata...) e' tecnicamente notevole.

      Elimina
    2. La Scarpina!
      Stupida stupida scarpina...(cit. - sob)

      Elimina
    3. Confermo che a distanza di più di 25 anni, quella scena mi lascia sempre un groppo in gola considerevole...

      Elimina
  13. Non sono mai riuscito a vederlo fino alla fine, tutti i miei amici lo osannavano e io... niente, ancora oggi (nonostante molteplici passaggi in tv) non l'ho ancora visto fino alla fine. Vedrò di fare qualcosa per i miei bimbi al più presto!

    RispondiElimina
  14. Posso aprire una parentesi e raccontare un piccolo aneddoto personale su Roger Rabbit? Io vado eh... Questo è un film a cui sono molto affezionato, sia perché ho avuto la fortuna di vederlo al cinema, sia perché mio padre, che all'epoca lavorava per una nota catena di centri commerciali, aveva delle VHS da 180 con registati in loop i trailer (in ita e in ing) e dei brevi dietro le quinte dove mostravano scene che apparivano solo nel film! La VHS veniva poi usata nei centri commerciali per promuovere il film con dei corner appositi. Bene, ho letteralmente consumato la VHS prima di vedere il film! Avevo già la scimmia prima che il concetto di "avere la scimmia" diventasse noto. Senza contare i poster, gli adesivi, le spille,... Tutti i gadget promozionali sono passati per casa mia!

    Scena preferita? Nessun dubbio! Eddie che spara con la pistola cartone e il proiettile, al posto di colpire la bottiglia normalmente, estrae un Tomahawk gigante e la spacca con quello.

    RispondiElimina
  15. uno dei miei film preferiti in assoluto... visto al cinema all'epoca con un mio amico, mi piacque tantissimo la sua atmosfera noir e l'intepretazione di Bob Hoskins, ma rimasi un pò deluso dal poco tempo dedicato ai personaggi Disney (ero un fan sfegatato di Topolino & Co.) ... insomma non ne feci una malattia, a differenza di Ritorno al futuro II e Indiana Jones 3 (che anni per il cinematografò ragazzi...). Ricordo anche lo squallidissimo gioco per Amiga, soprattutto per il multiload x_x

    RispondiElimina
  16. Il primo film di cui ho ricordo visto al cinema, avevo circa sette o otto anni, quanti ricordi, che bruschette...

    RispondiElimina
  17. Credo si tratti del primo film in assoluto che andai a vedere al cinema, ancora mi rocordo, con mia sorella di 4 anni, pa e ma, ai cinemini di Fabriano (near Penisville) che ancora la multisala non si sapeva manco cosa fosse. Rimasi estasiato, una di quelle cose che porcazozza i cartoni con i personaggi veri!!! Vabbè c'era Izen Borg, Mary Poppins e i manici di scopa, ma questa era una fissa, un thriller, un giallo, gente che muore, pupe a cartoni e infanti alcolizzati, tutto davanti a quella faccia da precisino della fungia di Topolino...WOW! Vallo a rifare! E poi il Giudice Morton, il cattivo più pazzo e pauroso in circolazione, vatti a nascondere Freddy Kruger

    RispondiElimina
  18. Bellissimo film. Godibile a vari livello di età ma certo non per bambini.
    L'idea della salamoia che uccide i personaggi animati è speldida come sono spledide molte altre trovate come la pistola con i proiettili animati.
    Citando il film, da "morire dal ridere".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'elenco sarebbe più lungo del post.

      ...un pocellino è andato a fare la spesa, un altro pocellino è andato a lavorare [...] ho finito i poccelini.

      Elimina
  19. Visto al Cinema da bimbo di seconda media e ricordo di essere uscito con un sorriso a 32 denti e, incredibile dictu, anche i miei sorridevano, cosa strana per l'epoca . Un film per adulti a cartoni che non rivedo da troppo tempo . Tocca dare una rinfrescata ma senza SALAMOIA !

    RispondiElimina
  20. Film girato magistralmente, con mille trovate geniali. Godibile a più livelli, da bambino lo adoravo e ho consumato la vhs. Crescendo ho apprezzato le battute adulte e i richiami al noir. Il giudice e la salamoia inquietanti da bambino. Jessica rabbit da pubertà istantanea!

    RispondiElimina
  21. Un pilastro della mia infanzia.
    E ancora oggi, per come sia riuscito a fondere realtà e fantasia con il tocco magico dell'epoca, inarrivabile.

    RispondiElimina
  22. E' che ... no, niente ... 27 anni fa. 27!!

    RispondiElimina
  23. Presente fra quelli che lo videro al cinema (d'estate, in un cinema parzialmente all'aperto sul Tirreno), e che poi hanno rivisto la VHS chissà quante volte!

    Effettivamente, ora sono anni che non lo vedo... chi è il quarto morto?

    [MEGASPOILER, NON LEGGERE SE NON HAI VISTO IL FILM]
    .
    .
    .
    .
    .
    .
    .
    .

    - Fratello di Eddie (anche se solo citato, visto che era morto 5 anni prima - pianoforte in testa)
    - Acme (cassaforte nulla capa)
    - RK Maroon (sparato)
    - Il giudice? Ma lui è in realtà è un cartoon! (sciolto nella salamoia). In tal caso, si doveva contare anche la povera scarpa bianca e rossa!

    Doc, hai contato anche il giudice, oppure mi è veramente venuto un vuoto mentale?

    RispondiElimina
  24. Comunque diro' solo una cosa: "Com'e' bello il Carosello..."

    RispondiElimina
  25. Film che si guarda e si riguarda sempre con grande piacere e divertimento.

    RispondiElimina
  26. Questo film sarebbe meritevole di un 20 cose che forse non sapevate su...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari entro il 2018, doc, così per l'anniversario i vari siti italiani sanno da dove copiare "Le tre curiosità scarse che forse sapevate già" :D Non vorrai lasciarli lavorare, eh? :D

      Elimina
  27. "Dai ridi dai... che nella vita in fondo in fondo si sta ben...."
    L'ho visto al cinema due volte e poi innumerevoli volte in VHS originale. Giuro che la gag del coniglio in tasca l'ho capita oggi e sto per piangere.

    RispondiElimina
  28. Film pazzesco da centodieci e lode e bacio accademico. Da piccolo vedere sullo schermo insieme Paperino e Duffy Duck (scena magnifica) e Topolino e Bugs Bunny era un sogno che diventava realtà.

    RispondiElimina
  29. Calcolate che ho passato l'infanzia a immaginare di poter interagire con i personaggi dei miei anime e cartoni preferiti. Poi arriva Roger Rabbit e ti mette davanti un mondo in cui davvero i cartoni fanno parte della nostra realtà. Fu un'epifania! Ma per davvero, eh! Mi colpì dritto al cuore!
    Divenne il mio film preferito prima di subito, e stracciai i 'cabbasisi' ai miei per mesi pur di avere la VHS, anzi il cofanetto doppia cassetta (con anche un cortometraggio dedicato a Roger e Baby Hermann). Finalmente me lo regalarono e, niente, film in loop sul videoregistratore in continuazione. Per un certo periodo credo di averlo guardato tuti i giorni. Forte pure del fatto che fin da pre-adolescente amavo molto anche le storie di detective ^^
    Ah, che ricordi! *_*
    Forse dovrei rivedermelo, son passati anni. Chissà se il VCR scrauso riesce ancora a leggerselo...

    RispondiElimina
  30. L'ho rivisto qualche anno fà, e sono fermamente convinta che la visione ripetuta di questo film da bambina sia la causa fondante della mia passione per il vintage. La cosa che ho sempre amato è la sue atmosfera perfettamente fuori dal tempo, gli anni '40 raccontati con l'ironia e la spregiudicatezza degli '80. Difficile scegliere una scena preferita, ma il duello tra Duffy e Paperino ancora mi fa ridere come una volta. E comunque ho sempre trovato tenerissimo l'amore tra i coniugi Rabbit.

    RispondiElimina
  31. Un poderoso pezzo d'infanzia!
    Era perfetto per i tempi, ancora oggi continua ad esserlo.
    Oggi una cosa del genere sarebbe irrealizzabile, con tutti i diritti e le scartoffie che ci sono dietro...

    RispondiElimina
  32. La scarpina in salamoooooiaaaaaa ç______ç

    Credo che sia la morte più orrenda, traumatica e crudele di tutta la storia del cinema.
    No davvero, una cosettina pigolante che si strofina con affetto che viene afferrata e LENTAMENTE SCIOLTA NELL'ACIDO mentre piange e pigola implorando con gli occhi.

    Io continuo a votarla come scena più traumatizzante del cinema.

    E questo rende davvero Roger Rabbit un film molto più per adulti che bambini, ma ottimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. vero, io avrei preferito ci finisse il coniglio rosa, che reputo anch'io uno dei personaggi cinematografici più insopportabili (ma forse è solo invidia per la sua consorte). Il film invece, per il resto, concordo nel definirlo una pietra miliare

      Elimina
    2. mi associo! La scarpina e' una martire dell'umanita' cartonica. Scarpina Forever.

      Elimina
  33. Qualcuno sa perché, lì come nei cartoni della WB, compariva sempre la sigla ACME? che significato aveva?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Acme ("il picco, il massimo") era un nome diffuso negli anni 20 per ditte americane di quasi ogni settore (incluse cellette d'animazione e semafori), e in tv e' spesso usato per indicare una ditta generica, che produce qualunque cosa.

      In dettaglio:
      https://en.wikipedia.org/wiki/Acme_Corporation

      Elimina
    2. A Company that Make Everything...

      Elimina
  34. E' un film che ho visto tantissime volte da piccolo; come altri qui dentro, mise a dura prova il videoregistratore di casa! Ma se devo dire la mia,riguardarlo da adulto da una sensazione completamente diversa,ovvero te lo godi dieci volte tanto.

    Questo perchè ti accorgi di come gli sceneggiatori abbiano fatto un lavoro enorme non solo per il lato cartoon, ma anche per il lato noir; tutti gli stereotipi di quel genere cinematografico in Roger Rabbit vengono rielaborati e, seppur in maniera scherzosa, celebrati.

    E poi c'è Bob Hoskins, che non solo a recitare da solo è bravissimo,ma nell'edizione americana sfoggia un più che convincente accento "yankee", con tuto che è un britannico al 100%.

    E sì, il duello musicale tra Donald e Daffy è un capolavoro.

    RispondiElimina
  35. fuga dal mondo dei sogni meriterebbe un episodio vicino a "un poliziotto alle elementari" e "fermati o mamma spara" di 20 cose che forse non sapevate su...
    non che vorrei vedere quella rubrica con solo film trash ma sono sicuro che il film in questione avrà qualche curiosità da raccontare

    RispondiElimina
  36. Un film fantastico! Mi lascia un ricordo commovente perché si tratta di una delle ultime pellicole che ho visto nel cinemino del paese, una di quelle sale ben descritte da Tornatore nel suo Capolavoro...
    Lacrime napulitante, ma tante tante tante.

    RispondiElimina
  37. Anch'io avrei sperato più in un 20 che forse non sapevate... da dire ce ne sarebbe parecchio!

    Filmone che da piccolomi terrorizzò per via della scena finale del giudice, ma che una volta cresciuto ho saputo apprezzare! Per me è uno di quei film irripetibili, da cui però molti han rubato, lo stesso bellissimo Ralph di qualche anno fa ha delle ispirazioni (anche nell'idea del cattivo che alla fine si trasforma in qualcosa di mostruoso e grottesco)! Il miglior film commistione cartone animato e live action mai fatto! Per la genialità pura è stato l'aver messo la storia e i personaggi principali in primo piano, lasciando sullo sfondo i personaggi più conosciuti, in questo modo vive come film a sé, senza invecchiare mai!

    RispondiElimina
  38. "avrebbe dovuto essere" il mio primo film al cinema, in un cinemino di montagna, ma mio padre sbagliò a prendere i biglietti e all'inizio della proiezione mi trovai di fronte DeVito e Swharzenegger ne " I Gemelli"...va beh..
    Rivisto in Vhs qualche anno dopo, mi sembra a metà delle "meduie",bevendo un'amarissimoaranciata,rimasi affascinato dal disco di gomma che creava un tunnel, ancora oggi prima cosa da fare in caso giungessero superpoteri ahahah

    RispondiElimina
  39. È il 1988 e ho 9 anni, mia sorella 5. E c'è un film di cui parlano TUTTI, anche il telegiornale. Un film a detta di tutti incredibile, dove i cartoni animati interagiscono con gli essere umani.
    E i miei genitori, PER LA PRIVA VOLTA NELLA NOSTRA VITA, ci portano al cinema a vedere questo prodigio. Partiamo dalla provincia di campagna fino a parcheggiare in Via Larga a Milano. Abbiamo calcolato male i tempi, e arriviamo a film iniziato. Ma sono altri tempi, e si può entrare lo stesso. La sala ha le poltrone vecchie e sa di fumo e il primo film al cinema della mia vita la segna definitiviamente.
    Io penso che il mio amore per le cose bizzarre e non convenzionali e la mia nostalgia di epoche mai vissute siano nate lì, cristallizzate in quell'atmosfera senza tempo di Roger Rabbit. Con quelle mille gag e battute geniali che perderei la notte a scriverle.
    Ricordo anche che, allora si poteva, rimanemmo in sala per aspettare il secondo spettacolo per vedere il quarto d'ora che ci eravamo persi e che nell'attesa trasmisero dei cortometraggi davvero lisergici tra cui uno che si chiamava "La Giostra" che si è sedimentato nella mia memoria per sempre.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Col senno di poi, pensare alla difficoltà tecnica di realizzare un film del genere, fa venire le gambe molli: l'incredibile virtuosismo delle ombre che cambiano sui cartoni secondo la luce scenica, l'aver provato tutte le scene con dei pupazzi per poi rigirarle con il nulla (ciao green screen), l'integrazione perfetta dei movimenti e degli oggetti reali e disegnati... wow...

      Elimina
  40. Gli occhi e la vocetta del Giudice Morton...

    RispondiElimina
  41. Aggiungo che poco tempo dopo la Disney cercò di replicare il successo in forma di serie televisiva, ma veniva a costare un botto di soldi una cosa del genre ed alla fine ne venne fuori quella porcata di Bonkers, una serie tutta animata che affossato il "pomeriggio Dinsey" insieme a Quak Pack.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Finalmente qualcuno che ricorda Bonkers, e giustamente lo detesta. L'unico cartoon Disney di cui non sento la nostalgia...

      Elimina
  42. Film fantastico e assolutamente geniale. Lo vidi per la prima volta da bambino al cinema dell'oratorio, ricordo che lo trovai "disturbante": vedere i personaggi dei cartoni che facevano le loro smorfiette buffe mentre gli attori in carne e ossa morivano ammazzati mi dava un senso di sottile angoscia (bravi tra l'altro i responsabili della programmazione dell'oratorio: per divertire i più piccoli avevano messo in cartellone Roger Rabbit e Batman di Tim Burton, la lenta e inesorabile morte del Joker ha tormentato i miei sogni per anni...).

    Piccola parentesi su Mary Poppins, citata nel post. Interessante la tesi di fondo del film, tanto più odiosa in quanto rivolta ad un pubblico di bambini, il cui spirito critico è ancora in formazione: la donna "perfetta sotto ogni punto di vista" è una che tiene in ordine la casa e si prende cura dei bambini a tempo pieno, mentre la suffragetta che si batte per il diritto di voto alle donne è una rimbambita totale... :)

    RispondiElimina
  43. ...Coooooollllll Fliiiiiiippppppppp!
    Scusate ma non potevo resistere....ora sto meglio...torno a leggere.

    RispondiElimina
  44. La proposta! Anche mio Zio Thumper aveva dei problemi con la sua "proposta", e doveva prendersi delle pillole grosse così e bere tanta acqua. Non "prostata", idiota! "Proposta"!

    RispondiElimina
  45. Io ebbi l’onore di poterlo vedere in anteprima al Festival di Venezia e, dopo essermi beccato le noiosissime due ore de Il Volo di Angelopoulos, potersi godere Roger era come andare al lunapark dopo esser stati al funerale della cugina della cognata del fratello della suocera…

    Nel caso ti servisse fare una puntata di “Le 20 Cose che Forse Non Sapevate…” eccoti i miei due cents di contributo..

    PDF mode ON:
    - La canzone di Jessica è cantata da Amy Irving, ex moglie di Spielberg… Avevo una tale scimmia per questa canzone che l’avevo registrata in loop sul lato di una cassetta (ebbene sì… un tempo, figliomio, si usavano le cassette! ... era il modo dell’epoca di scaricare musica…)
    - Tra i pochi cartoon che non vollero rilasciare la licenza e che quindi non dovrebbero apparire nel film ci sono Popeye e Felix The Cat (anche se, per quest’ultimo, non ci giurerei, ma ai tempi mi era parso di vederlo sull’entrata della galleria che porta a Cartoonia…).
    - Nella versione LaserDisc pare che, qualcuno parecchio incavolato con la Disney, avesse inserito dei fotogrammi con Roger con un cartello in mano che chiedeva di essere pagato… Una rapida ricerca in rete mi riporta unicamente a qualche frame aggiunto che mostra (quasi) la patonza di Jessica…
    - Playboy (almeno nell’edizione francese) dedicò il paginone centrale alla straordinaria Jessica…

    PDF mode OFF…

    RispondiElimina
  46. All'epoca in cui lo vidi (12 anni circa), al cinema, non potevo saperlo: ma il tema centrale dietro questo film è tutta una satira motlo sferzante e molto acuta alla cosiddetta "General Motors Streetcar Conspiracy":

    https://it.wikipedia.org/wiki/Cospirazione_della_General_Motors (qui e nella versione inglese trovate info).

    Praticamente, il folle piano del giudice Morton non era una pazzia da cartoni animati ma un piano della General Motors, attuato attorno agli anni '40, per smantellare reti tranviarie e metropolitane da molte città statunitensi, onde incentivare il trasporto privato. Il risultato più eclatante fu che una città grande e importante come Los Angeles perse la sua rete metropolitana, che venne riattivata nel 1993. In effetti, a pensarla, che ne so, sulla città di New York in cui la metro semplicemente viene smantellata, pare davvero una follia da cartone animato.

    La Red Car, che veniva spesso nominata, che allora pensavo fosse qualche fantomatica "auto rossa", sarebbe il nomignolo (i tram rossi) della compagnia "Pacific Electric", quella che gestiva metrò e tranvia della città. Anche la frase elogiativa di Valiant, quando sale sul tram ("a che serve avere l'auto a Los Angeles, quando hai a disposizione i migliori mezzi pubblici?"), così come altri riferimenti sparsi qua e la, sono evidenti. La cosa l'ho scoperta solo di recente, per una questione di, ehm, deformazione professionale :-) . Quando mi sono incuriosito dal fatto che LA avesse una rete metropolitana così recente, ho scoperto l'arcano. Spero di aver offerto un interessante spunto per un'altra chiave di lettura del film, delle sue battute e della satira che vi si cela dietro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma dai! :-O
      Figo, molto interessante e offre un motivo in più per rivedersi il film!

      Elimina
  47. Credo che qualunque film, visto nelle circostanze e all'età "sbagliata" possa non piacere. Ma in questo caso mi dispiace molto per quelli a cui non piace, lo dico senza polemica, perché per noi amanti è una visione celestiale , una cosa che mette il buon umore a prescinder,e in qualunque scena, in qualunque secondo. Vorrei che quel mondo esistesse e quando vedo il viale alberato (Via Marietti) che porta ad Arese mi sono immaginato mille volte che d'un tratto avrei sentito "Traaaanquiiillliiiitàààààà" col sole che mi sorride. Se poi volete scoprire una nuova, sconvolgente e credibilissima chiave di lettura ecco a voi il link-chicca! http://www.cracked.com/article_21033_5-creepy-cartoon-fan-theories-that-make-way-too-much-sense.html

    RispondiElimina
  48. Io penso che, come dimostra questo film, molti ragazzini in quegli anni siano diventati grandi perché, entro certi limiti, non venivano trattati da ragazzini, ma da futuri adulti, senza propinargli cose infantili, ma cose che, pur avendo un appeal giovane, contenevano messaggi che magari avrebbero capito appieno più in là, ma che intanto recepivano, ascoltavano e sì, si abituavano, perché è a star coi "grandi", che lo si diventa.

    RispondiElimina
  49. La mia scena preferita è senza dubbio il duello al piano tra Daffy Duck e Paperino al club Inchiostro e Tempera: un delirio in crescendo di musica e idee con due pesi massimi.
    Momento intimismo: la frase che più mi è rimasta impressa invece è "Una risata può essere una cosa molto potente. Vedi, a volte nella vita è l'unica arma che ti rimane."

    RispondiElimina
  50. Doc mi hai fatto scoprire una cosa nuova: Katheleen Turner ha doppiato nella versione originale una mia turba adolescenziale, la stessa Katheleen Turner che oggi assomiglia a un Kaiserjäger austroungarico, non vedrò mai più il film on gli stessi occhi.

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy