Kentozzi in "HackerZ"

La Febbre del Sabato Servo
Ma quanto ti piacciono le storie vintagge di Kentozzi, quelle in cui lui non era ancora un burattino senza fichi, l'Algida Stronza, ancora non imperatrice dell'Universo, rimediava solo figure di palta, e a un certo punto spuntava sempre fuori un tizio capaabomba armato di pistola. Un pistola armato di pistola. Le due storie che andiamo a leggerci oggi, ovviamente, non fanno eccezione: spionaggio industriale, deserti, pavoni! [...]

L'Algida Stronza, nel suo travestimento da anziano catananno col baschetto che guida a venti all'ora, sta facendo compere nel "centro boutiques, appartenente a una grande catena di negozi" (= il nascente impero del maleficio color rosa confetto).
Il direttore del negozio, un clone di Ken giusto un po' più castano, parla dei computer, questi comodi "aggeggi moderni", mentre fa una ricerca su un comodissimo modello con monitor integrato da due pollici e mezzo. Poco dopo, Barbie propone a Skipper una sfida a tennis, ché la sorellina è alta un metro meno di lei e all'Algida piace vincere facile, Bom xibom, xibom, bombom, ma quella la rimbalza, ché deve tornare a casa a giocare col computer. Skipper, scopriamo, è in fissa totale con l'informatica, morbo attaccatole da Ken. E quando Ken arriva, infatti, le parla subito di "un programma speciale per il computer", e alla padrona di casa non se la caga di pezza. Barbie abbozza e segna: un giorno Ken, tramutatosi in Kentozzi e terminata la guapperia, le avrebbe pagate TUTTE, con gli interessi da cravattara.
Il computer di Skipper è lo stesso videocitofono visto nel negozio, ché Barbie l'ha chiaramente rubato lì. Ken parla della necessità di "comparare il sistema tradizionale del linguaggio", tarapia tapioco come se fosse antani. Giorni dopo, la situazione è già degenerata: Skipper è diventata una HACKER e si infiltra nei sistemi informatici altrui. L'Algida Stronza, preoccupata che qualcun altro in famiglia oltre a lei compia atti criminali, chiama Ken e gli chiede di risolvere il problema.
Ken, per rassicurarla, le dice che mo' sono cazzi e si rischia la galera. Poi si assume le proprie responsabilità e, serissimo, va a spiegare alla rEgazzina che deve smetterla e... tre secondi dopo, sono tutti e due lì a smanettare. È Fantastico!, grida Ken, mentre Skipper gli mostra la programmazione TV del sabato sera. Inviperita, l'Algida irrompe nella stanza e carica la cinquina vendicatrice.
Poi Barbie va a sbollire un po' di rabbia a bordo della sua corvette tirata a lucido, mentre quelli finiscono per mettere gli occhi su un progetto top secret, ché la catena dei negozi è tipo collegata a un centro di ricerche aeronautiche, che in precedenza ha già investito in ortofrutta e panetterie.
Barbie, intanto, ha rimorchiato un cosplayer di Giuseppe Verdi, che viene presentato come il signor Collins, il direttore del negozio, ma è COMPLETAMENTE diverso dal tipo delle prime due pagine. Vabbè, stai a guardare il capello e il baffo. Il signor Collins vuole sapere chi sia riuscito ad abbinarsi al suo computer, ché poi nascono i computerini,
ma sulla scena irrompe un commesso del negozio, cosplayer a sua volta di Michael Jackson in Thriller, e, con la scusa di aver portato seco la borsetta, ché Barbie non poteva portarsela da sola, ci voleva proprio uno che li seguisse apposta, entra in casa. Ma il commesso non è un commesso, è una spia armata della solita pistoletta, in combutta con il direttore compositore.
I due legano Barbie, Skipper e Ken come tre salami, ma Ramon, il villanzone che resta di guardia, non si accorge che con una matita tra i denti Skipper riesce a chiamare la polizia e a finire tre cruciverba e il bersaglio della settimana enigmistica. L'arrivo del poliziotto capostaziò cecato che parla come Yoda e punta la pistola ai gioielli di famiglia dei villanzoni è il tana libera tutti. Tutto è bene quel che finisce bene, tranne che il giorno dopo Skipper ha fatto scoppiare la terza guerra mondiale giocando a tris col computer del NORAD. Pubblicità.
Skipper Click, la Skipper fotografa con un metro di gambe in più e un fiocco da venticinque chili sulla testa, e i nonni della Famiglia Cuore, cioè quei due maniaci dei genitori della Famiglia Cuore camuffati da vecchi e vestiti da un costumista del Circo Togni.
Barbie Donatella Erezione, quella di shplendito shplendente, è in vendita dal tuo giocattolaio.
Barbie Moda Jeans e Ken Moda Jeans, pure. Virilissimo lui con la maglietta del giro d'Italia, i jeans ricamati e le scarpe a punta da tamarro del sabato sera.
In un'elegante boutique ricavata in un sottoscala, l'Algida, i capelli raccolti in due trecce tortano che se la vede la principessa Leia dice Uà, all'anima della tamarrata, sta provando dei vestiti eleganti per la serata dell'elezione di miss Lagoblù. "Guardami e svieni!", intima a Ken, che carica un gesto dell'ombrello potentissimo per mandarla a fanzùm. Barbie è già in para per la serata di miss Lagoblù, Ken lega il pacco dell'abito sul portapacchi così, alla cazzomannaggia, a lui sai che gli frega.
E infatti poco dopo, mentre dal centro tornano verso casa, attraversando LA VALLE DELLA MORTE, lui sprinta sicuro verso il domani, talmente veloce che si vedono i bordi della scenografia sullo sfondo. Ma proprio in quel momento, un cagnolino perduto nel quartiere abitato più vicino, a 600 km da lì, taglia la strada alla loro auto. Ken riesce a schivarlo, ma si perde chiaramente il pacco per strada.
Arrivati sotto casa di Barbie, i due si accorgono dell'accaduto. Tornano così di nuovo nel deserto, ma del pacco non c'è traccia. Kentozzi sarebbe stato crocifisso sulla via del ritorno per la sua incompetenza, ma questo è ancora il Ken vintaggio cornificatore, a lui sai che gli frega 2.
Si arriva alla serata della sfilata, che si svolge su un'elegante passerella lunga un metro e mezzo. Gran galà con ospiti di rilievo, come il maestro Beppe Vessicchio e un paio di mignottoni d'alto bordo. Un clone di Barbie che frequenta lo stesso parrucchiere della Montessori annuncia la vincitrice, Cinzia Derek. Ma l'abito di chiffon della vincitrice è quello perso da Barbie! Gombloddo!
Ken, attizzatissimo nella sua tuta da meccanico, vorrebbe andarle a dire due parole, e cioè "possiamo" e "trombare?", ma Barbie vuole godersi da sola la sua vendetta.
Poco dopo, Cinzia è seduta su una panchina del parco e Barbie le si avvicina. Cinzia racconta la storia del pavone che ha strappato le penne all'ochetta, ed è chiaramente un AVVERTIMENTO MAFIOSO.
Ma Barbie non raccoglie, e allora Cinzia spiega che il vestito l'ha trovato a terra, un giorno che lei e il suo cagnolino stavano facendo due passi nel deserto, così, in cerca di serpenti a sonagli. Il pacco era rotolato "giù dalla scarpata", quel dislivello di dieci centimetri evidente nelle foto della strada.
Barbie confessa di essere la tizia a cui ha ciulato il vestito, ma le due diventano amiche e anche qui tutto è bene quel che finisce bene. Tranne che, tempo dopo e sotto falso nome, Cinzia gli avrebbe ciulato pure il fidanzato. Come recita del resto un vecchio adagio, "Amici amici, amici un pupazzo".

TUTTE LE ALTRE AVVENTURE DI KENTOZZI

Per le scan si ringrazia come sempre l'antrista Elisabetta.
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Commenti

  1. Il Ken Vintaggio sarebbe un degno membro degli Avengia, per il suo disinteresse per Barbie e per la sua tamarragine . Standing ovation per Skipper che, piuttosto che essere umiliata a tennis per la tremilionesima volta, si butta sulla programmazione assembler

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  2. Innanzitutto, "stending ovesciòn" per la Corvette color cazzotto nell'occhio metallizzato. Ci vuole coraggio anche solo a giocarci. E poi, ora che ci penso col senno di poi, ma Ken è proprio il prototipo del paninaro.

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    1. E' di una tamarraggine rara. Sembra una confezione truzzissima di Mon Cheri XDXD

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  3. il signor "Baffo" Collins è il mio nuovo idolo

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  4. Dopo Mirkos il cosplayer travestito da Michael Jackson in Thriller è il mio nuovo mito!
    Ps non solo nei film è semplicisissimo diventare un'hacker, ma anche nei fotorommmmanzi di Barbie!
    Grazie per questa storia vintaggia, mi erano mancate le avventure di Kentozzi!

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  5. Didascalia a pag. 5: "Quello che vedono li lascia di stucco". È un Barbietrucco, mi vien da dire! :-D

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  6. Ah, mi sembrava la perfida Rio, quella!! Altro che ochette e pavoni, sciacquettazza!

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  7. Ma quanto ci mancava Kentozzi? Comunque il bordo dello sfondo vince tutto....il chiaro segno di un tempo che fu!

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  8. Sono l'unico a pensare che dopo l'ultimo fotogramma scatti il threesome? Voglio dire...Ken ha già la tuta da p0rnomeccanico!

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  9. Giuro che la foto con lo sfondo finto in bella vista mi ha fatto cadere dalla sedia… grazie per questi "bei" momenti!
    PS: la faccia del poliziotto! My God cos'è?

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  10. Il computer da due pollici e mezzo somiglia a quelli che si usavano per il Videotel, sorta di Internet ante litteram che in Italia è passato praticamente inosservato, mentre in Francia, dove si chiamava Minitel, ha avuto un successone. Per vedere un Minitel all'opera, ripescate il film "Il tempo delle mele 3" (che in realtà con i primi due aveva in comune solo Sophie Marceau, il titolo italiano era una bieca operazione commerciale per richiamare spettatori): in una scena Sophie e le sue amiche, per sapere se hanno superato un esame universitario, si collegano con la Sorbona proprio via Minitel.

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  11. Ma come Doc, nemmeno dici vaffancuore il Minitel perché piaceva ai gianfransua'? La paternità ti ha reso un bel po' sentimentale!

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  12. la tizia prima della sfilata tentava senza successo di entrare nei campionati di burronismo (10cm di scarpata). comunque kentozzi è sempre una figata

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  13. Grande Kentozzi. E grande capitolo finale-prequel della trilogia di Rio "and she dances on the sand" (Cinzia). PS: L'Algida, come al solito, predica bene e poi ciula anche lei i vestiti degli altri. La coppola e la giacca della prima storia sono chiaramente di mio nonno, e ho prove fotografiche. Che siano i 10 cm del burrone ferroviario (volgarmente detto vallone) dove abitavano i miei (nonni) la causa? Mah

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