Le pubblicità dei joystick: la fiera del doppio senso

Chi non è stato un videogiochista magari non lo sa. Oggi ci sono solo gli arcade stick, accrocchi enormi per puristi dei picchiaduro o aficionados del retrogaming, ma un tempo, prima che i pad da console prendessero il sopravvento, ai videogiochi si giocava con i joystick. Per tutti gli anni 80 e la prima metà del decennio successivo, fino all'epoca Amiga, un'intera generazione ha trascorso i pomeriggi a scassare questi cosi con un unico tasto (a volte fisicamente i tasti erano anche tre o quattro, ma avevano tutti la stessa funzione: sempre di un unico tasto di fuoco si trattava). E siccome smanettare con una mazzarella chiamata "bastone della gioia" non era abbastanza equivoco, le pubblicità dei joystick pubblicate sulle riviste di videogiochi degli anni 80 si impegnavano per evidenziare il tutto con finissimi doppi sensi. Segue carrellata di esempi, mandate a letto i bambini. Dice: ma sono le 7 del mattino! Devo portarli all'asilo! Mandateli a letto lo stesso [...]

Il fatto è che uno entrava, metti, in una delle prime sale giochi, nel 1982 e, metti, si trovava davanti il cabinato di Tron e restava ipnotizzato da tutte quelle lucine e da quel controller azzurro proveniente dal futuro. Facevi ingoiare al coin-op duecento lire e ti sentivi il protagonista di un film fantascienzo, più fichissimo del fichissimo del baseball. E invece la grande, neonata industria del videogioco mirava a trasformare sadicamente tutti voi, ragazzi di oggi, voi, con tutto il mondo davanti a voi, in questo:
dei grandissimi babbi di minchia. E con grande onestà intellettuale, va detto, le prime riviste d'Oltreoceano ingaggiavano anche testimonial di livello per veicolare il messaggio
 Qui vediamo ad esempio Isaac Asimov che fa gestacci,
e qui Bill Gates che si pastrugna. Ma era troppo tardi: capeggiata dall'Atari 2600 e potendo contare sulle teste di cuoio rappresentate dai computer Commodore, l'invasione dei joystick e delle loro pubblicità inquietanti travolse il Vecchio Continente. Aprivi Zzap! o qualsiasi altra rivista dell'epoca, ed era tutto un inno all'autoerotismo
Si parlava ad esempio di joystick, occhiolino, per chi c'aveva la mano pesante, occhiolino. Da notare come i joystick (agli esordi sempre neri con i tasti rossi, a volte con i tasti gialli) venissero venduti di due tipi diversi: a lamelle o a microswitch. Nel primo caso i contatti si scassavano dopo un po' e il joystick lo dovevi buttare, nel secondo i contatti facevano un casino d'inferno, poi si scassavano lo stesso e il joystick lo dovevi buttare uguale. Un tuo amico, esasperato, si costruì una roba custom con delle monetine da cinquanta lire e il pomello del cambio di una 500. Giuri. Voglio vedere se si scassa mo', voglio vedere!, urlava felice. E gli si scassò il tasto di fuoco.
Dicevamo: era, il mercato dei joystick, un gioco al rialzo di una sbandierata professionalità dei modelli, dell'uso di nomi aggressivi, come Predator, Fighter, Cobra, Koala (animali provenienti dall'inferno, ricordiamolo),
e di forme le più inutilmente complicate e meno ergonomiche possibile. Ecco lo SpeedKing, "anatomico", "il joystick europeo più amato dagli americani". Dopo Rocco Siffredi.
Ricordi di aver comprato tutto speranzoso lo SpeedKing assieme all'Amiga 500, nell'89, e che la posizione del tasto di fuoco (sotto il dito medio della sinistra) ti distruggeva la mano in un niente. Un paio di settimane dopo, il joystick si aprì letteralmente in due. "Affidabile" questa cippa.
  Alla festa dello smanettamento erano ammessi anche i mancini,
ma la situazione sfuggì presto di mano (ah-ah!). A guardarne le foto senza leggerne il testo, le pubblicità dei joystick sembravano pubblicità di vibratori; a fare il contrario, leggendo solo le descrizioni, di una gamma di preservativi. Si parlava infatti come se nintendo fosse di "Controllo totale",
di modelli "Ultra sensibili" (con in regalo un fantastico orologio digitale da duecento lire)
 di "lunga durata" (effetto ritardante)
di "altissima sensibilità"
Un gioco di riferimenti e suggestioni più o meno esplicite, come l'ombra in questa pubblicità,
o un praticissimo joystick a forma di granata (?).
C'erano, per distinguersi dalla concorrenza, i design zozzofantasiosi
e quelli con il baricentro dell'aggeggio sballato di proposito, per i più masochisti o gli amanti dello scoppiettio tipico delle ventose che si staccavano ogni due per tre
E a proposito di due per tre: in omaggio con la penosa conversione di Super Monaco G.P., un joystick Fighter e un cappellino di Jimmy il Fenomeno. Per "campioni di velocità", ossia chi soffriva di eiaculazione precoce videoludica
E si andava avanti così, in un tripudio di colori da vetrina di un p0rnoshop di Amsterdam
e nomi come "Hot Stuff"
e Game Handler, presi di peso dalle pagine della nota rivista Stantuffami (cit).
Poi c'era chi se ne chiamava fuori, riconoscendo, a partire dal nome, la pezzentaggine dei propri modelli ("Zinger")
e chi invece puntava a vincere tutto il banco, con il joystick con mazzarelle intercambiabili chiamato SUPER THREEWAY. Hai come l'impressione che cercando oggi su gùgol SUPER THREEWAY si finisca per imbattersi in un altro tipo di joystick. A quel punto, ormai, era saltato ogni freno,
tanto che a, uh, smanettare felice ci finiva pure Topolino. Erano quelli, del resto, gli anni in cui le pubblicità o erano a doppio senso o niente. Anni di capolavori dell'inquietante, da denuncia penale, come questo:
Anni in cui si presumeva a tal punto che il target fosse composto solo da giovani, ehr, amanti di se stessi, che capitava il testo nelle pubblicità venisse scritto così:
rosso su griglia bianca e nera, illeggibile. Ché tanto quelli erano ormai tutti mezzi ciechi e con il palmo della mano foderato in pelliccia. E pure i videogiochisti che si erano salvati sarebbero capitolati a breve:
  ci si stava lavorando
Erano, quelli, del resto, gli anni in cui per vendere un videogioco di viulenza mettevano in copertina le pere di Maria Whittaker (santa donna),o per piazzare la conversione di questo gioco Konami si usava un motoscafo pieno di pheeghe con i fratocugini di Borat (il motoscafo era munito evidentemente di calamita).
O in cui la SNK, per spiegare perché il suo Neo Geo costasse molto, molto più delle altre console, commissionava FINISSIME pubblicità comparative come questa
O questa. Il più celebre mostropene della storia dell'advertising.

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Commenti

  1. Fantastico, è davvero la fiera del doppiosenso! Alcune pubblicità in effetti sembrano degli advertising per dei sexy shop vintage XD

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  2. lollissimo, mi ha rallegrato tantissimo la giornata :-)
    Non ricordavo fossero cosi equivochi di base...

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  3. Due note al volo: "microswitch svizzeri"? Cioè, poi hanno smesso e hanno iniziato a fabbricare gli Swatch? E poi, il colore da chupa-chups panna/fragola del joystick Hot-Stuff? E pensare che anni dopo quel colore l'avrebbeo usato per l'armatura di Iron Man 3 - no non esiste alcun Iron Man 3 - ;D

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  4. Aaah i joystick, memorabili e indispensabili periferiche del mio Amiga 500! Dei modelli qui presentati io ho avuto il FlashFire col suo mitico interruttore AutoFire (giocare a SWIV non sarebbe piu' stata la stessa cosa...) e i due Albatros. Mentre questi avevano una levetta solida e resistente, il FlashFire ce l'aveva enorme e pesante rispetto alla base e con dei giochi meccanici tali che teoricamente potevi giocare con la base (se la spostavi con un po' di foga a destra, la leva e il personaggio si spostava a sinistra...). Naturalmente il mio "gameplay" comportava un continuo ricambio di queste periferiche...

    Comunque vorrei anche citare il joystick ufficiale Amiga/Commodore (che ho avuto anch'io), una roba talmente "vintage" che c'e' chi lo ha riproposto in versione USB: http://www.tecnocino.it/2009/05/articolo/joystick-usb-per-amanti-del-retro/14277/

    Comunque questo articolo e la sua "frivolezza" mi fa anche riflettere: o negli anni 80 eravamo tutti dei poveri sprovveduti, oppure oggi siamo ossessionati da messaggi subliminali ^_^

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  5. Oddei: oggi scollino verso gli -anta ed il Doc cosa mi regala? La mariomelitudine napulitante di oggetti e sensazioni tattili che avevo ormai obliato.
    Santamazzarella: praticamente ho avuto per le mani il 90%della robaccia a durata pocopiu' che settimanale che hai postato!! Avevo rimosso tutto per la vergogna delle cifre pazzesche fatte spendere a nonni e padre(che ne ha spaccati diversi pure lui) -e tutto per un paio di Amiga nel corso di sienno' 4 anni!

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  6. Ottimo post! Veramente per molti videogiocari il joystick sostituisce il pistolone!!

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  7. Lagrime napulitane... ho avuto (e rotto) tre storici Flashfire e mi sono goduto alla grande l'Ergostick! L'Ergostick mi ha cambiato la vita, fino all'arrivo del mouse...
    Quelli con la cappell... con la MANOPOLA tonda e grossa invece non li ho mai sopportati.

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  8. Tra i millemila joystick avuti, eravamo 3 fratelli con un Commodore a torturare quelle povere levette, ho riconosciuto il "Flashfire", il controllor più figo che abbiamo avuto in casa.....ma anche quello più di m.e.r.d.a, perchè, udite udite, non andava in diagonale. E non perchè era rotto, non ci andava proprio. Soldi buttati! Poi ho avuto il "Tac 2", e posso garantire che l'appellativo di "Indistruttibile" se lo meritava, migliaia di ore di gioco ed è durato fino al pensionamento del Commodore 64......EROICO! ;)

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    1. Concordo... Tac2 insuperabile e indistruttibile... per il resto, post foriero di risate e lacrime napulitante, grazie doc, anche per avermi ricordato che se oggi porto gli occhiali è grazie a capolavori come "Samantha Fox Strip Poker" :D

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    2. Tac2 veramente indistruttibile. Un po' scomodo il tasto di fuoco.
      Ma soprattutto non dimenticherò mai il mio primo joystick con lo switch per l'AUTOFIRE... un'innovazione strepitosa... ;)

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    3. E sottoscrivo. Il Tac-2 era un carroarmato e pochi cazzi.
      Ce l'ho ancora da qualche parte in soffitta con tutti i vecchi pezzi di elettronica vintaggia e per quel che ne so, ancora funziona. :D

      Cheers

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  9. E si piange di lagrime napulitane! Comunque per evitare l'effetto umbarazzoso il mio Joystic (o Giustic, come lo chiamavamo erroneamente) aveva la leva piccolissima. Ma i tasti fuoco si incantavano... Fi usato anche come player 2 per il sega master systeme.

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  10. Quanti ricordi! Io avevo il Super Fighter e l'Albatross

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    1. Anche io l'Albatross, anche se a guardarlo bene sembrava un pinguino!

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  11. Quante lacrime napulitante con queste immagini, alcuni di questi joystick li ho posseduti e rotti mentre altri li usavo a casa di amici.

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  12. Lo Stingray (il coso blu a forma di pistola) ce l'avevo anch'io per l'Amstrad... E ce l'ho tuttora, ancora funzionante...

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. Che ricordi... all'epoca anche mia sorella prendeva un po' in giro i videogiochi per il termine "joystick", che da me si pronunciava "gioistìcche" (sono toscano).
    In una delle foto si notano anche gli stick analogici, diffusi su pc, che erano sostanzialmente la versione "moscia", che causava sensi di inferiorita'.
    Degno di nota il Game Handler, perche', tanto per aumentare l'analogia con altre attivita', "si puo' giocare con una mano sola" (infatti a meno di essere superdotati).
    Ah, ma a Topolino si sono ristrette le orecchie per aver smanettato troppo?

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  15. Io ce l'avevo a colori...il Lynx II.

    La console portatile ciuccia batterie per ambidestri-

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  16. Grazie Doc,altro salto nella mia infanzia :)
    E comunque,anche dopo certe cose,non siamo cresciuti maniaci :)
    Adesso urlano allo scandalo per due tette e una volta mi guardavo Colpo Grosso alle dieci di sera :)

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  17. Io, però, con lo Speedking mi trovavo benissimo :)

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    1. Sei un parente di Gianni Morandi? :)

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    2. Anche io! E non era troppo male da quanto ricordi, a differenza ad esempio del Manta-Ray di quell'azzurrino accattivante, praticissimlol ed ergonomicrotfl.
      Al più, contrariamente a quanto pubblicizzato, usavo l'indice della mano sinistra per il tasto di fuoco.

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  18. Oltre ad accrocchi improbabili sto post sprizza nostalgia da tutti i pori.

    Mio padre ha reso ricco il negozio di elettronica vicino casa a forza di comprare microswitch del joystick "buono" che giustamente si rompevano una volta al mese.

    Poi vabbe... scatola di legno + pezzi di un coin op + circuito riciclato e voilat.... mio padre mi costruì il joystick della morte. aveva questo aspetto da emigranti ma la resistenza di un 3310

    MAI ROTTO... era impossibile!

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  19. A me il SUPER THREEWAY fu davvero di lunga durata. E' stato il mio "bastone della gioia" dal primo all'ultimo giorno in cui ho usato l'Amiga ('89 - '97). Mio fratello invece usava lo SpeedKing e ricordo che ne cambiò almeno tre, prima di passare ad un joypad a sei bottoni... che avevano ovviamente tutti la stessa funzione!

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  20. Doc, come hai potuto non inserire questa pubblicità? Già così ha gran doppisensi, ma in italiano ha il valore aggiunto dato da SEGA.
    http://s10.photobucket.com/user/boysofsheahem/media/blog%20graphics%203/oielo8-1.jpg.html

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    1. Un classicone. Ma le pubblicità della console war anni 90 me le sono tenute per un secondo post ;)

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  21. Alla faccia dei doppi sensi! Il "bastone della gioia" modello Three-Way mi ha portato alla mente questa perla:

    http://www.youtube.com/watch?v=Pi7gwX7rjOw

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  22. Che poi più erano strani più si sfondavano. Quelli che si impugnano, poi, non hanno senso.. O_o
    Non disprezziamo i micro-switch! Vuoi mettere quando lanciavi un hadouken e potevi sentire le costole di Ryu sfregare fra loro! XD
    Tra l'altro il mio joystick con micro-switch ancora funziona perfettamente.. ed era un gigantesco accrocco minimalista montato alla Steve Austin! Una scatola di schrödinger nera col classico manopolone rosso.
    ;_;

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  23. Lo "scoppiettio tipico delle ventose che si staccavano ogni due per tre*... piangiamo...

    da infante approfittavo del c64 di mio fratello,
    ricordo distintamente un Navigator fikissimo e un The boss... uribile ma solido...

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  24. oddio, me ne ricordo una stragrandissima maggioranza...

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  25. Una sola domanda, più o meno retorica: ma i possessori di neo geo possono essere considerati videogiochisti? Perchè quei pochi che conosco (di persona uno soltanto, altrimenti un po' di più) sono aficionados dell' arcade stick, che sempre secondo loro è roba pro, mentre il resto è lame & boring.

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    1. Dipende. All'epoca i possessori di Neo Geo e relativi giochi erano bambini ricchi. Nel tempo sono diventati i cultori di un'era - quelle delle salette - finita da tempo. Io un Neo Geo ce l'ho, ma l'ho comprato cinque o sei anni fa, non faccio testo.

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    2. Tranquillo, mi riferisco infatti a quelli che il neo geo l'hanno comprato non necessariamente al day one, ma almeno nello stesso periodo in cui super famicom e genesis ancora furoreggiavano.
      Rimane il fatto che il joypad del super famicom è una delle periferiche più imitate della storia umana, mentre lo stick, arcade o (grey)joy che sia, ha fatto il suo tempo, e al giorno d'oggi è soltanto un feticcio per hipster dell'ultim'ora.

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    3. L'arcade stick è la periferica definitiva per il RetroGamer Arcade.Tanta Nostalgia.

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    4. Kon, beh, sì. Fermo restando che per retrogamer e amanti dei picchiaduro Capcom, arcade stick is the way ancora oggi. Che poi è il motivo per cui a ogni uscita della serie SF tirano fuori un nuovo scatolone da 100 e passa carte.

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    5. Ecco, appunto, all'arcade stick posso giusto concedere il fatto che è più adatto per i picchiaduro a incontri. Non è un caso che tuttora nei tornei internazionali di questo specifico genere di giochi vengano usati soltanto quelli. Riguardo al più mainstream joystick, trovo quantomeno ironico il fatto che, nonostante assomigli ad una cloche da velivolo, fallisca miseramente come dispositivo di controllo per qualsiasi flght sim o presunto tale XD

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    6. Doc, tra l'altro sbaglio o ai tempi (tipo primissimi anni '90) un singolo gioco per Neo Geo costava come una console normale? Non ho voglia di andare a spacchettare i miei vecchi consolemania per controllare, ma mi pare si aggirassero sulle quattrocentomila lire? Tra i miei amichetti eravamo in pochissimi ad avere una console (io ebbi un NES quando già stava cominciando l'avvento dei 16 bit... ricordo quel Natale comunque come forse il più felice dal punto di vista regalifero che abbia mai passato. Bello avere otto anni) e un Neo Geo dal vivo non l'ho mai visto, ne leggevo solo su Console Mania. Suppongo che oggi sia più abbordabile, anche se mi resta un po' quell'aura da Pagani Zonda delle console.

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    7. Sì, ricordo molti giochi sopra le duecento/trecento carte come niente fosse. Per magheggi distributivi, c'erano solo un paio di giochi venduti a prezzi più umani (mi sembra Magician Lord, ma vado a memoria). Oggi una console (parliamo sempre del Neo Geo AES, non di quelle create per far girare le cartucce della versione bar, le MVS) si trova boxata a un centinaio di carte, ma i giochi spaziano da quelli a 30 euro a robe con parecchi zeri dietro. Parecchi.
      Io ho una decina di giochi, quasi tutta roba scarsa ma con un paio di giochi del cuore (Soccer Brawl, ad esempio). La sera sto postando sulla pagina FB dell'Antro, in un apposito album, alcune foto della collezione di retrogaming, visto che la sto rimettendo finalmente a posto dopo anni di ammucchiamento disordinato in scatoloni. Chi vuole le trova qui:

      https://www.facebook.com/media/set/?set=a.595137380519960.1073741827.541761269190905&type=3

      Una di queste sere arrivano anche le foto dei giochi per Neo Geo.

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    8. per neo geo c'è l'adattatore per mvs.
      e i giochi per mvs costano poco volendo

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  26. Da segnalare anche il guanto (diciamo) da killer, e la mano blu (che brandisce il joystick anatomico, "per ogni tipo di mano", che "sopporta fino a 10 milioni di sollecitazioni")

    Non ricordo con precisione i modelli usati, ma, forse perchè non avevo "la mano pesante", o forse perchè il periodo "Hyper Olympics/giochi di atletica" è durato poco, mi pare che i joystick sopravvivessero per un periodo accettabile.

    Comunque pure io da rEgazzino mica ci pensavo, a tutti 'sti doppi sensi, simbologie...

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  27. Efrem Cinci di Ozzano27 giugno 2013 alle ore 10:52

    "If You're Still Playing SEGA..."

    'Nuff Said!

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  28. Il TAC-2 nero credo di averlo ancora da qualche parte a casa di mia mamma, piangio!! :(

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    1. Lo avevo anche io e l'avevo rotto, non andava più a destra.

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  29. Aaargh, postare così a tradimento un così alto concentrato di nostalgia canalis è scorretto!
    Ho giocato con buona parte di essi e ne ho distrutti più d'uno, certi erano talmente tanto economici che non ci trovavi manco il famoso sputo a tenerli insieme XD

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  30. Ma alla epoca "nessuno pensava ai bambini" ? Insomma, se non sbaglio già censuravano i cartoni giapponesi (credo, se non ho sbagliato epoca...) e nessuno diceva niente di queste pubblicità?

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  31. Felice possesere di due Slik Stik (uno sempre stato mio e ho ancora la scatola, l'altro avuto in "lascito") tuttora perfettamente funzionanti!!
    Fratellino minore del già citato Tac-2 peraltro (che non ho mai avuto la gioia di possedere, ma forse di provare sì.. non ricordo bene)
    Niente microswitch, funziomento per semplice contatto di parti metalliche, spartano, ma ottimo!

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  32. il TAC2 era IL joystick per giocare a kickoff: "gioco" perfetto, resistente (anche se dopo un annetto andava comunque in pezzi) e precisissimo.

    altro che gamepad....

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  33. Un paio di Speedmaster li ho massacrati anche io ai suoi tempi con l'Amiga. Anche gli indistruttibili della Suncom hanno sofferto molto. Poi scoprii che su Amiga funzionavano benissimo i pad del Megadrive.
    Ma lo stick mi manca.
    Non è un lapsus freudiano.

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  34. Un paio di Speedmaster li ho massacrati anche io ai suoi tempi con l'Amiga. Anche gli indistruttibili della Suncom hanno sofferto molto. Poi scoprii che su Amiga funzionavano benissimo i pad del Megadrive.
    Ma lo stick mi manca.
    Non è un lapsus freudiano.

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  35. Da qualche parte devo avere uno scatolone con i cadaveri dei joystick accumulati negli anni,l'idea era di creare qualche frankenstein dai pezzi ancora funzionanti.
    E nonostante fossero effettivamente tra i più resistenti come qualcuno faceva notare più sopra, ci sono anche alcuni esemplari di tac2 che non ressereo la furia bestemmiatrice di mio fratello.
    Per un esame all'università ne avevo anche smontato e disegnato tutti i pezzi!

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  36. Ne ho un ricordo piuttosto confuso, ma mi pare che tra i grandi giochi SCASSAJOYSTICK, al di là dei titoli dedicati alle olimpiadi o ad altri sport, ci fosse DANKO, il tie-in picchiapicchia del film di Arnoldone nostro. Non per il gioco in sè, ma per una prova bonus in cui si doveva smanettare velocissimi.

    Ovviamente se non si conosceva il TRUCCO™©, grazie al quale i giochi di smanettamento venivano bruciati senza scassare il joystick... ;)

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    1. Parli di un trucco in particolare? Svela l'arcano (dopo 25/30 anni si potrà ben dire, no? :-))

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    2. Anziché, uh, smanettare con la leva, si impugnava la base del joystick e la si agitava a velocità folle: bàm, fatto.

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    3. Potrei sbagliare: forse avevo provato, ma senza risultati apprezzabili... Grazie comunque. Eri già il ras dei videogiochi :-)

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  37. Il Navigator sarebbe "ergonomico"? Mi fanno male le mani solo a vederlo, seriamente, quale mente malata può concepire qualcosa di così spigoloso e tagliente per farci un joystick?
    Comunque l'immagine nell'immagine dell'ultima immagine è molto esaustiva.

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  38. una domanda alla quale spero vorrai rispondere ;D
    ma te, prima di fare questi articoli, ti dedichi a lunghe ricerche e studi, o vai a memoria pescando dalla tua enciclopedica memoria?

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    1. See, lunghe ricerche e studi... non esiste alcun post in questo blog che mi abbia preso più di un'ora di tempo :)
      L'idea per questo post è nata molto tempo fa, quando stavo sfogliando delle vecchie riviste per scrivere un'altra roba. Quale? Forse lo vedrete domani ;)

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  39. Per Amiga avevo preso anche io lo Speedking della Konix perché sembrava una figata... poi però la levetta era troppo piccola, corta e poco maneggevole, la dovevo usare con due dita, mentre io sono abituato ad usare tutta la mano ben avvolta intorno alla leva, con l'impugnatura bella solida. E pure il bottoncino sotto dello Speedking era scomodo.

    Poi però, il joystick definitivo, era uno molto simile al Tac2, con le ventose sotto, 2 bottoncioni bianchi e la leva comoda cche finiva in una bella pallozza. Mi è durato una vita.
    Una volta ci ho battuto mio fratello a Sensible Soccer usando il Joystick con la bocca... l'avevo appiccicato con le ventose al piano della scrivania, poi avevo preso la pallozza finale con la bocca e muovendo su e giù la leva con la testa l'ho battuto. Lui usava lo Speedking.

    Spero di essere riuscito a fare un commento a tema con il post... e son tutte robe vere, mica scritte così per scrivere.

    Per il Commodore 64 usavo invece il The Boss della Wiko, che durava fin dal Vic20... poi però si erano rotti i supporti alle lamelle interni e le lamelle si piegavano e non facevano più contatto. L'ho dovuto buttare. :)

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  40. Albatross tutta la vita, unico joystick che potevi aprire e ripararti da solo e quante "teghe" che gli ho dato!

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  41. a casa ho almeno 5 modelli di quelli in pubblicità...
    quello "anatomico" è stato il mio preferito...finchè non è esploso...
    il piu' odiato naturalmente era quello grigio tipo "zipper"(molto simile) senta "mazza"ma non il semplice tastierino a 4 frecce: giocarci a "decathlon" voleva dire vesciche sicure sui polpastrelli...e ci cascavo TUTTE le volte...maledetta maratona

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  42. hai scritto "nintendo" al posto "navigator", giusto?
    bel post comunque

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    1. Come gioco di parole suonava meglio nintendo. Non c'è dietro un significato particolare.

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    2. allora credo di non averlo capito il gioco di parole
      :D

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  43. Bellissimo! Ancora grazie e complimenti doc.
    Quanto ne ho distrutti, soprattutto con Track E field...
    Il massimo era quando le ventose sotto non tenevano e nella foga te ne volavi giù dalla sedia con tutto il bastone della gioia.

    PDF moment! Nell'82 200 lire al videogame erano forse troppe, mi sembra che all'epoca si viaggiava tra le 50 lire e le 100 (avevo 6 anni al bar il massimo era il gioco di tarzan che saltava tra le liane).

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    1. Dalle mie parti i giochi da 100 lire (100, 50 mai visti) si sono estinti già nell'81 :)

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    2. In effetti quello è stato il periodo dell'aumento, molto dipendeva se il gioco era vecchio o nuovo.
      A Roma ricordo le 100 lire, poco dopo le 200; quando andavo al paese nelle marche, sperduto tra i monti, fino all'84 ancora c'erano delle macchine a 50 lire! :)

      Come sia sia, post ricercatissimo e tanta nostalgia vintaggia.
      (parte la canzone nostalgia nostalgia vintaggia sulle note di nostalgia canaglia)

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    3. a 100 lire ricordo quelli che ancora non avevano la cloche ma solo i bottoni destra, sinistra e sparo tipo moon cresta

      quelli da 50 lire invece non li ho mai visti

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  44. Bellissimo post! Comunque il "Super THREE-WAY" nella prima immagine batte tutti gli altri... XD XD XD

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  45. Ne avevo uno che sembrava strappato da un F-15, era fichissimo giocarci, ma solo alle simulazioni di volo e ci volevano sempre le ore per calibrarlo. Negli altri giochi non era molto pratico...

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  46. e no eh.... questo è il tuo ennesimo colpo basso Doc... e basta, che sfizio ci trovi poi a farci piangere? Il Suncom Tac-2 bianco è stato l'unico joystick a durare un pò più del dovuto e ha anche il primato di essere riuscito a distruggere una mattonella del pavimento in uno dei miei tanti momenti bestemmia... e del Flashfire? Ne avrò avuti almeno una ventina....facevano schifo, ma dopo un pò ti tenevano compagnia col loro "tickete tickete tickete"... grande post, come al solito !!!

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  47. sto post è un colpo al cuore per me che sono cresciuto con il joystick in mano (hehe)

    Il suono delle ventose che sti staccano era seguito da qualche parolaccia solitamente visto che avevano la tendenza a staccarsi nelle fasi piu concitate!

    Tra quelli qui sopra avevo lo zoomer che ho sderenato a forza di giocarci con un qualche gioco di aerei, ma probabilmente anche qualcun'altro di questi mi avrá girato per casa!

    momento epico fù la costruzione da parte di mio zio di un controller custom creato apposta per giocare a pinball fantasy! e funzionava una meraviglia!

    Ora scusate vado a levarmi la bruschetta dall'occhio :')

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  48. Le previsioni davano bel tempo ma arrivato ai logo di Leader e Gremlin, è iniziata una improvvisa tempesta di bruschette.

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    1. Ne ho scassati un botto, tra C-64 ed Amiga 600, poi trovai la pace con il Quickjoy Megastar (ne avevo completamente dimenticato il nome, come sempre Google helps)

      http://s.sbito.it/images/55/5513987231.jpg

      veramente massiccio, ideale soprattutto per i vari Sensible Soccer, con tiri all'incrocio dalla trequarti.
      A pensarci oggi, con le consolle non ho mai scassato i pad, anche se è da dire che negli anni le ore da "videogiochista" si sono fortemente ridotte (oramai siamo sulle 2-3 ore ALLA SETTIMANA...).

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  49. ... mi sento violata nell'intimo da quell'ultima foto.

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  50. La Pubblicità di S.P.Y. mi ricorda la sigla di Colpo Grosso, e viceversa..

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  51. Io sono riuscito a spaccare ben 3 "Tac 2", per sottolineare l'indistruttibilità del suddetto... :)

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  52. Credo di aver avuto diversi Flashfire, non troppi perchè all'epoca non navigavamo nell'oro (ora, invece, sto postando da uno yacht di 800 metri, la scialuppa di salvataggio è una petroliera). Quindi, mano di velluto.

    P.S.: Quanto sarebbe bello un joystick per il mame composto solo da una leva solida e precisa? Per i tasti, andrebbero bene quelli della tastieraccia attaccata al pc. Sugli arcade stick ci marciano alla grande, quei marci.

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  53. Alla fine della fiera, cosa abbiamo imparato ?
    Che il joystck del vestusto Atari 2600 restava sempre il migliore e a prova di mani da fabbro.
    Ed era compatibile con i computer Commodore.

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  54. Eh che bei tempi.
    Doc ti ricordi i joystick a tema?
    Quelli col testone di Alien o di Terminator? Assolutamente inimpugnabili XD

    Ho ancora lì i miei joystick per l'MSX (e i primi primi per 386).
    Con quelle ventose che a me non si staccavano manco a morire.

    Il vero dramma era quando avevi il joystick con un tasto solo e il gioco ne pretendeva 2! XD

    Quando giocavo a Io, robot (gioco su cassetta da edicola MSX va a sapere che cavolo era), con un pulsante sparavi e con l'altro saltavi, ma avevo solo lo sparo e al primo ostacolo il gioco finiva ><. Poi è arrivato il 2 tasti per fortuna, bianco coi pulsanti rossi. Che preistoria noi degli anni 70 abbiamo vissuto.

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  55. Oh... ho consumato 2 Albatros con l'Amiga 500 plus ... o forse era il C64 ??? Ricordo il click clack dei microswitch

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  56. il mio Fighter funziona ancora perfettamente, nonostante le mie manine di novenne (e le meno manine di papà allora più o meno quarantenne) l'abbiano massacrato durante pomeriggi e nottate di sparatutto vari. oooh, piango. adesso vado a riaccendere il mio caro vecchio amiga, riattacco il fighter e vado a fare il c00lo a un po' di mostriciattoli sparsi.

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  57. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  58. IL THREE-WAY!!!! Ce l'avevo! Ah, quanti ricordi... era l'unico che ebbe una lunga vita, fino al giorno sciagurato in cui decisi di dare via l'Amiga.
    Provai tanti tipi di joystick, non sopportavo quelli da tenere in mano, le ventose dopo un po' si rovinavano, i microswitch si rompevano sotto la mia manina pesante... mentre il three-way andava tenuto fermo con una mano mentre con l'altra si scatenava l'inferno, ma così facendo durava in eterno, le vibrazioni ed i colpi venivano in parte attenuati dal giocatore stesso.
    Ora provo a leggere bene cosa ho scritto, non vorrei che qualcosa venisse frainteso!

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  59. Guardando le varie pubblicità vintaggiose, ho realizzato di aver provato un discreto numero dei joystick sponsorizzati, tra Commodore 64 ed Amiga. Poi, pensando anche al prezzo medio degli stessi, mi sono anche un po' inquietato.

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  60. Ai tempi dello Spectrum c'erano i mitici joystick compatibili con l'interfaccia Kempston... che mica si capiva bene che avesse di così speciale era il grande mistero!

    Alcuni erano indistruttibili, magari si staccava la leva ma la si riusciva uguale a giocarci, tanto il tasto superiore e a grilletto non erano mai riconosciuti dai giochi (tantomeno l'autofire). E per giocare alle olimpiadi veniva anche meglio senza la leva!

    Ho ancora un paio di joystick da PC, usati praticamente mai, credo che a meno nei cabinati da sala giochi recuperati sul MAME a casa il joystick era inutile il più delle volte!

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  61. "E invece la grande, neonata industria del videogioco mirava a trasformare sadicamente tutti voi, ragazzi di oggi, voi, con tutto il mondo davanti a voi, in questo:

    dei grandissimi babbi di minchia"


    Grande, grande rispetto a dire questo qui! Applausi con l'autofire!

    Io, il coin-up di Tron, l'avrò visto un 3/4 volte (lo trovavo difficilissimo e incomprensibile), ma il ricordo più nitido che ne ho, è nella leggendaria sala giochi Tooboga di Genova. Signori, accanto a Dragon's Lair e Space Ace. Tre giochi così uno vicino all'altro, potevi avere così un travaso di endorfina, da dire e credere cose inimpensabili dalla tua bocca, come "Chi ha bisogno della fAiga!". Incredibile.

    Ma soprattutto focus e mistero sul tema di oggi:
    Il Joystick definitivo era questo. Resistenza, giocabilità, tutto! Il nome la dice tutta: Minibar (foto, fatta or ora, per voi)

    http://imageshack.us/a/img855/3212/vyge.jpg

    Ora, il mistero: perchè non riesco a trovarne immagini e notizie? :'((

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  62. io ricordo ancora i primi joystick del commodore...che tempi 2 tasti per il fuoco e misti plastica/ferro con le ventose :D

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  63. Grandi manubri!
    Il miglior joystick è quello di Tron

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  64. Mi ricordo nitidamente il TAC2 sull'Amiga 500plus di un mio amico, e un altro TAC* sul mio C64, non ricordo il numero.
    Mi ricordo una pubblicità su Game Power con un coso allucinante a forma di testa di Terminator.

    Messo in ripostiglio il C64 non usai più un Joystick fin quando non presi un Microsoft Sidewinder qualcosa analogico per giocare a X-Wing Alliance molti anni dopo.

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  65. Io avevo il pezzente Commodore 16, che però aveva questo joystick che ha retto benissimo gli anni e i vari giochi scassa-hardware delle olimpiadi!
    http://www.retrogamingworld.co.uk/images/commodore1341joystick-4116.jpg
    Riguardandolo insieme a tutti gli altri bastoni della gioia, almeno spicca per originalità del design... :-)

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  66. Dopo aver scoperto grazie al tuo post che a 500 metri da casa mia venivano create queste meravigliose pubbilictà per i joystick, ti segnalo che come contrappasso adesso nella sede della società che le faceva c'è una delle sedi principali di Radio Maria (o forse la vecchia società ha cambiato nome ed adesso è diventata Radio Maria, non so :-) )

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  67. il mio preferito in assoluto era (è) l'albatros semplice senza palla (eccoci!!!) seguito dallo speedking e dal tac2 anche se questo non aveva le microswitch, fondamentali per giochi che richiedevano precisione come last ninja (2 chiaramente) ed emilyn hughes
    pezzi che ho recuperato inoltre sulla baia per la mia collezione commodore

    odio enorme invece per tutti i joystick fatti a cloche, l'antiprecisione per antonomasia
    l'unico utile era quello con la funzione "auto-destra"
    in questa tipologia c'era una levetta in cima che permetteva di scegliere il tipo di autofire tra cui appunto, l' "auto-destra"
    era utile in giochi che richiedevano lo smanettamento rapido sinistra-destra
    ricordo che in WWF (per 64 chiaro, che te lo dico a fare?) se tenevi la leva a sinistra insieme all' "auto-destra", prendevi l'avversario e gli facevi fare dei voletti niente male :)

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  68. l'albatross era uno dei migliori joystick, assieme al tac2 (che era veramente indistruttibile)
    Ma i 'controller' del neogeo erano avanti una cifra...io avevo quello enorme coi 6 bottoni

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  69. Il Fighter è stato il migliore per me!!!

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  70. Lo speedking è stato fedele compagno di epiche sfide con amici e compagni di scuola alla trilogia Lotus Esprit Turbo Challenge. Dopo anni funziona ancora bene... il segreto per usarlo senza rischiare una tendinite fulminante era impugnarlo e poi avvolgere mano e joy con giri e giri di nastro adesivo fino a renderlo solidale con mano polso e avambraccio.
    A parte la considerevole spesa in scotch il metodo funzionava alla grande.

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