Antro Impossible Patrol: Missione 2

Quello che attende gli eroi dell'AIP che verranno chiamati a partecipare alla missione di oggi non è un compito semplice. Non tanto per il tipo di minaccia che si troveranno di fronte, quanto per l'ottima storia messa in piedi dai bravissimi compagni di squadra che li hanno preceduti nella prima missione, due settimane fa. Ma prima di cominciare, una bella ripassata alle REGOLE: l'altra volta se ne sono aggiunte in corsa un paio molto importanti, perciò è OBBLIGATORIO LEGGERE quanto segue. Partecipano alla missione solo i 16 eroi indicati dopo l'incipit. A loro il compito di portare avanti la storia, partendo dalla descrizione del luogo in cui si trovano quando arriva la chiamata dell'AIP, di come vivono la notizia e la situazione. Poi arriveranno sul luogo della battaglia e dovranno collaborare per a) affrontare la minaccia, b) tirarne fuori una storia bella da leggere. Tutti i convocati dovranno aprire ogni commento con il tag [NOME EROE - IN MISSIONE]. Per chi gioca, lo scopo, lo ricordiamo ancora una volta, è rispettare caratteristiche e indole dei propri personaggi e cercare di rendere la trama più convincente possibile: far sembrare lo scontro quello di un vero fumetto Marvel. In caso di dubbi, date un'occhiata a quello che è stato fatto nella prima missione. Gli eroi non convocati possono invece, se vogliono, discutere l'evolversi della vicenda, dare dei suggerimenti, fare semplicemente il tifo. Tutti i commenti dei non convocati non devono però avere alcun tag e devono essere incasellati come risposte ai commenti di chi è in missione. Per agevolare la lettura della storia, in altre parole, chi non è in missione deve usare i commenti nidificati, vale a dire cliccare sul tasto RISPONDI sotto a un commento precedente, anziché creare un commento nuovo. Se inoltre scrive commenti molto corti è meglio. Altre due cose importanti: verranno visualizzati di default sotto al post solo i primi 200 COMMENTI, per l'ormai noto limite di blogger; per vedere i successivi, cliccate sulla scritta CARICA ALTRO. Prima di star lì a ripostare cinque volte lo stesso commento che non visualizzate, in buona sostanza, controllate se sia apparsa la scritta carica altro. La missione avrà termine con un apposito annuncio quando Sole Ardente la riterrà completata, o in ogni caso entro 48 ore. Avete letto tutto? Bene, si va in scena […]

MISSIONE 2
Steso al centro del letto, Shiro continuava a fissare quella piccola macchia sul soffitto. A vederlo così, quel puntino nero in mezzo a un bianco abbagliante, sembrava quasi un'opera d'arte moderna minimalista. Ma era solo una zanzara che aveva bruciato qualche sera prima. Era stata una festa molto divertente: Shiro odiava i party, odiava vedere della gente circolare per casa sua, tutta quella gente vestita male, ma lui era Sole Ardente, il simbolo dell'orgoglio nazionale, e quegli idioti del governo ci tenevano tanto alle pubbliche relazioni. A un certo punto, due sue ex si erano prese per i capelli ed erano finite in piscina: era stata quella la parte divertente.

D'un tratto il computer dell'AIP, il programma Advanced International Protection della giapponese An Toro Digital, si accese ed iniziò a emettere le note di un celebre successo di Christina Aguilera.
«Che gusti musicali di merda, Osservatore», disse Shiro a voce alta.

«Cosa succede, tesoro?», gli chiese la donna che gli dormiva accanto.
«Niente, dormi», rispose lui.

Shiro si alzò dal letto per raggiungere il computer.
«Da dove viene questa musica terribile?», gli chiese l'altra donna che gli dormiva accanto.
«Niente, dormi», rispose lui. 
Sullo schermo si susseguivano rapidissime delle immagini di New York. Manhattan era invasa da un esercito di robot alti tre metri, e ovunque sventolavano bandiere con la croce uncinata. Al posto della Statua della Libertà, sorgeva ora su Liberty Island un'enorme raffigurazione in bronzo di un'atleta di Leni Riefenstahl. L'aveva fatto di nuovo: quello stronzo del Teschio Rosso aveva fatto di nuovo casini con il cubo cosmico.
Sullo schermo apparve Nick Fury.
«È un brutto mondo quello che ha bisogno di essere salvato da uno come te, Yoshida», gli disse il vecchio soldato. «Ma sei l'unica speranza per tutti».
«Un cosplayer novantenne tedesco, la versione superdeluxe del cubo di Rubik e un esercito di robot giganti: dimmi di nuovo perché state disturbando me», gli chiese Shiro, reprimendo uno sbadiglio.
«I robot del teschio sono alimentati dal cubo stesso: tutte le altre forme di energia sono state azzerate dai poteri di quel giocattolo. Non c'è niente nel raggio di dieci chilometri da Manhattan che funzioni ancora a corrente elettrica, carburanti fossili, energia solare. Si è spento tutto», rispose lui.
«E come mai l'Elivelivolo non si è schiantato al suolo?»
«Eravamo in volo ai limiti della zona di influenza del Cubo. Ma quel raggio d'azione si sta allargando. Convoca gli altri, Sole Ardente. Fa' presto. E ricorda che ogni eroe in armatura lì sarà inut...» e il volto di Fury scomparve dallo schermo. 

Buon atterraggio, guercio, pensò il mutante noto come Sole Ardente. Doveva mandare qualcuno a risolvere quel casino, ma chi? Sicuramente Capitan America: gli avesse negato l'occasione di prendere a calci qualche robot con le svastiche, quello sarebbe stato anche capace di tenergli il muso. 
Poi Shiro, sempre con grande senso di responsabilità, cliccò su ランダム MODE per attivare la ricerca casuale e se ne tornò a letto. Alla fine sui monitor dell'AIP apparvero i seguenti 16 nomi:
Silver Samurai - Nababbo
Tony Stark - Krizalid
Pantera Nera - Jacopo Di Gregorio
Capitan America - IsmaelDenolisos
Nightcrawler - Il Giubba
Tempesta - Babol
Nick Fury - Mario
Arcangelo - Dorian G.
Sif - Madness_Style
Shang Chi - Bullone Poligonale
Dinamo Cremisi V - Gianluca Fuccillo
Wonder Man - Bubba Ho-Tep
Fandral - elbombero
Doop - ManuelP82
Jessica Jones - LaMara
Starbolt - omoragno
L'ultimo pensiero del padrone di casa, prima di riaddormentarsi, fu per il cugino Kenuichio Harada, Silver Samurai. Aveva lasciato la festa ubriaco solo poche ore prima. Se c'era un modo migliore per dar noia a quell'idiota, a Shiro non veniva proprio in mente. Il mutante noto come Sole Ardente bruciò le casse del computer e si rimise a dormire...
394 

Commenti

  1. Buon lavoro e buona missione colleghi supereoi ;)

    RispondiElimina
  2. In bocca al lupo ragazzi!!! Tutta l'AIP fa il tifo x voi!

    RispondiElimina
  3. e anche stavolta nisba ^^ lo so: sarò convocato quando non potrò partecipare x i turni di lavoro....maedetto sole ar dente!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vincete bene tutti!!!! Io oggi ho un sacchissimo di lavoro, spero di poter scrivere qualcosa di supporto ;)

      Elimina
  4. [IRON MAN - IN MISSIONE]

    Il week-end era trascorso molto tranquillamente, niente feste, niente convegni e nemmeno noiosissime riunioni di lavoro. Erano circa due giorni che Tony non usciva dal suo laboratorio. Se ne stava lì, in mezzo a mille cianfrusaglie, come un bambino che se ne stà in mezzo ai Lego, intento a creare chissà cosa.
    Aveva perso la cognizione del tempo. All'improvviso,qualcosa si mise a suonare, e il suono divenne sempre più forte e fastidioso. Urlò: "JARVIS fallo smettere!!!". Non ottenne nessuna risposta.
    Guardò l'orologio che aveva sulla scrivania e si accorse che era praticamente l'alba, ma di quale giorno?
    "Lunedì, bene!" con voce sommessa e con tono di disappunto.
    Andò a vedere da dove proveniva quel fastidioso Beep, quando si ricordò che era l'allarme dell'AIP. Accese il monitor e si ritrovò un tizio con la faccia tutta rossa e una divisa Nazista a New York.
    "Io odio i Nazisti dell'Illinois!No aspetta quella è un'altra faccenda".
    Vide però che aveva in mano un oggetto familiare, Il CUBO COSMICO.Non prometteva nulla di buono. "Cap se li sceglie bene i suoi amichetti!" esclamò e si diresse verso il suo "armadio 4 stagioni" per decidere quale vestito mettersi per l'occasione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Lascia perdere, Tony."
      Suo padre non alzò neanche gli occhi dallo schermo, sul quale roteavano cianografie renderizzate.
      "Immaginammo una cosa del genere già negli anni '50: il Cubo sta emettendo fasi energetiche perfettamente opposte a quelle che fanno funzionare la nostra tecnologia. A Manhattan in questo momento non si accendono neanche le lampadine: andresti giù come un pezzo di piombo."

      Elimina
    2. PDF MODE ON
      ma se tutto cio' che funzionava elettricamente o a carburante fossile era disattivato, come è possibile che hai sentito suonare l'allarme?
      Era tipo un campanaccio da mucca? :-)
      PDF MODE OFF

      Elimina
    3. TERZO avviso: avreste rotto un attimo le scatole con queste precisinate della fungia, e io mi sarei scocciato di ripeterlo. Era un campanaccio. O un carillon a carica. O quello che ti pare: si è detto di non intasare il thread con messaggi inutili, e non siete d'aiuto. È l'ULTIMO avviso.
      Il prossimo che usa questo tag on/off da forum del tardo Novecento verrà escluso a vita dalle missioni dell'AIP. E se mi girano le balle anche da qualsiasi altra attività del blog.
      OCCHIO.

      Elimina
    4. Mi sorprende questa tua reazione: in pratica, dopo aver criticato per un sacco di tempo i "guarda la'" della Marvel e della DC, e avendo ritenuto (mi rendo conto "erroneamente") che la faccenda dell'elettricità l'avevi messa per aggiungere una ulteriore difficoltà ai nostri eroi alla quale avrebbero dovuto conformarsi (cosa che comunque stanno facendo) la credevo una precisazione doverosa (considerando anche che era il primo post che leggevo e non potevo certo sapere che la cosa era stata fatta presente da altri.
      Non c'è bisogno di minacciare: buon proseguimento

      Elimina
    5. Non ce l'avevo necessariamente con te, ma anche con il messaggio che precede il tuo e con tutti i precedenti (vedi commenti 8d e 18b). Alla terza volta che ho dovuto ripeterlo, hanno iniziato a girarmi le balle. Dai fumetti Marvel si pretende coerenza narrativa perché sono fumetti, e si comprano. Questa è una fan-fiction passatempo, e la storia dei guarda-là, scusami, non c'entra nulla. Ma nulla-nulla.

      Elimina
  5. [ DINAMO CREMISI V - IN MISSIONE ]
    Prokof'ev al mattino era sempre stato uno dei suoi favoriti e "Pierino ed il Lupo " lo rasserenava al di là di ogni immaginazione. Improvvisamente l'allarme AIP installato nella armatura interruppe ogni altra comunicazione. e cio' che vide lo ottenebro' ancora prima di aver saputo il resto: SVASTICHE. Su New York. Fuori tempo massimo anche per un brutto film Hollywoodiano. Ma la voce del Comitato gli fece comprendere che non si trattava di un Carnevale Fuori Stagione della grande Mela : Nazisti, un Supercriminale noto come il Teschio Rosso e qual simbolo che i padri della Grande Madre avevano cacciato casa per casa dalla vecchia Stalingrado. Il Briefing fu' breve e conciso : Missione in Priorità ALPHA - Partenza Immediata, Supporto massimo, Osservare e se del Caso Intervenire. Sarebbe stato in ogni caso opportuno. Pose il Calcolo della Rotta attraverso la Transartica, reattori al massimo ed il Lupo che si fà beffe di Pierino quando intervenne un aggiornamento dal Comitato. Tutti ile apparecchiature elettromagnetiche nell'area di New York sembravano non essere attive e questo includeva Lui stesso. Tempo un'ora ore sarebbe atterrato ma nel frattempo sarebbe stato opportuno contattare un vecchio "amico " . Compose il codice di contatto e spero' che uno dei suoi piu' fieri avversari fosse pronto .. Avanti IRON MAN rispondi, sarebbe cortese nei confronti del vecchio Dmitri .. Sarebbe stata una lunga giornata ... intanto l'Opera era giunta al culmine .

    RispondiElimina
  6. [WONDER MAN - IN MISSIONE] "A volta la necessità di non mangiare – e soprattutto di non bere – è proprio una gran seccatura". Wonder Man si trovava in volo verso New York, pochi minuti ancora e sarebbe tornato a casa. L'alcool sicuramente lo avrebbe aiutato a superare meglio la festa di Shiro; ai giapponesi – e a quello in particolare - manca decisamente la capacità di divertirsi. L'unico momento in grado di fargli abbozzare un sorriso era stato il catfight con tuffo finale delle due spasimanti di Yoshida. Ben poca roba rispetto ai party ai quali era abituato. Per un attimo pensò di sfruttare il suo ruolo di PR dei Vendicatori per trovarsi un'altra festa, dove magari rimorchiare qualche ragazza che non avesse occhi - a mandorla - solo per Sole Ardente. Immerso nei suoi pensieri stava sorvolando Liberty Island quando arrivò il lampo. Un bagliore accecante anche per i suoi occhi rossi. "Ma che diavolo era? Per poco non sbattevo contro la Statua della Libertà!" imprecò Simon. Ma davanti a sè non c'era più il simbolo di NY, bensì un inquietante - e anche un po' dozzinale – colosso muscoloso. "Ehi, se Lady Liberty si è trovata un fidanzato, pensavo avesse gusti migliori" – si permise di scherzare Simon. Questo un momento prima di vedere le bandiere. Le familiari stelle e strisce che ornavano la zona erano sparite, sostituite da un vessillo ben più inquietante... Mentre un brutto presentimento si affollava nella mente di Simon, il suo dispositivo di comunicazione si mise a lampeggiare: un messaggio di Sole Ardente. "Shiro, non mi sembra proprio il momento... come? Il Teschio Rosso? Il cubo cosmico? Ah, ora capisco!" Simon si lanciò verso Manhattan e atterrò... proprio in mezzo ad un gruppo di robot dall'aspetto decisamente non troppo amichevole. "Ok, un aiuto sarebbe proprio gradito" riuscì a pensare l'eroe, prima di essere coinvolto nella battaglia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. [PDF-MODE ON]

      ma se in tutta MANHATTAN e dintorni non funzionano gli apparecchi elettronici come fa a funzionare il comunicatore, essendo vicino alla statua della libertà?

      eh? eh?

      questi sono errori da principianti!

      [PDF- MODE OFF]

      scusa ma non ho potuto resistere hehehe

      cmq buona fortuna a tutti, salvateci tutti :D

      Elimina
    2. Dove è scritto che il comunicatore è vicino a Liberty Island?
      Da quanto dice Nick Fury, la zona di influenza del cubo si stava espandendo, quindi è probabile che il comunicatore funzionasse ancora in quel momento.

      Elimina
    3. quando ha risposto aveva appena sfiorato la statua della libertà asd

      e quando nick ha contattato sole ardente il raggio era già di 10km intorno a MANHATTAN in rapida espansione (e liberty island e ben dentro quel perimetro) figuriamoci quando arriva la chiamata a wonderman asd

      Elimina
    4. CX3200, tre cose: 1) non rompere, 2) l'effetto del cubo si espande lentamente, e per questo la chiamata di Fury si interrompe. Nessuno ha detto che l'Elivelivolo dello SHIELD si trovasse a Liberty Island: Shiro vede delle immagini della statua, che possono esser state benissimo riprese e trasmesse in precedenza, da una zona ancora fuori dalla portata del cubo. In ogni caso, e per qualsiasi altra futura obiezione da PDF della fungia, in questo universo Marvel parallelo, le cose funzionano quando e perché lo vuole Sole Ardente. Il nome di questo universo è TERRA-STACCE 3) non rompere.
      Spero di esser stato esaustivo, ma in caso contrario sentiti pure libero di... No, niente: non rompere. ;)

      Elimina
    5. beh io parlavo del comunicatore di wonderman........scusa, prometto di non rompere più

      Elimina
    6. La distanza tra Liberty Island e l'ipotetico centro di Manhattan (Central Park)è di 12,8 km, quindi al pelo ;-)

      Elimina
  7. [TEMPESTA- IN MISSIONE]

    La Dea Africana era da un paio d'ore buone davanti allo specchio, con un'espressione tra il perplesso e il rassegnato sul volto. La tecnologia Shi’ar questa volta aveva fatto cilecca, l’ordine “taglio Trump, Ivana” si era trasformato in “taglio alla mohicana” quando quell’improvviso calo di tensione aveva prima mandato in corto i circuiti e poi spento l’intero macchinario inventato dalla Bestia per rendere più facile la vita degli X-Men. Adesso capiva come Wolverine aveva rimediato quella roba che portava in testa da anni e ringraziava la Dea che a lei fosse andata così. Un bel ritorno agli anni ’80 e via. A distrarla dai suoi pensieri, letteralmente, la solita, indelicata Emma Frost “Tesoro, innanzitutto complimenti per il taglio”. Sospiro. “Non sospirare, ho una buona notizia. Ho captato caaasualmente i pensieri di quell’odioso Sole Ardente. Pare che il Teschio Rosso stia combinando qualcosa a Manhattan, questo spiegherebbe perché non funziona più nulla. Sei stata convocata anche tu in quel suo gruppetto e, tesoro, sei stata proooprio fortunata…” La risatina mentale della Frost accompagna l’immagine di T’challa, che spicca su quelle di Kurt e Arcangelo. Il moto di panico della Dea rannuvola per un attimo i cieli sopra la nuova Jean Grey School, dove si trova come ospite temporanea, ma è solo un attimo. “Non facciamo sciocchezze, Ororo. Le vite degli innocenti vengono prima di tutto”. Certo, rivedere per la prima volta l’ex marito proprio in una situazione del genere non le sorrideva… ma almeno c’erano altri suoi compagni. Un colpo di vento spalanca le finestre della sua camera da letto e la Dea Africana si libra nell’aria, cavalcando le correnti… Manhattan non era così distante, ci sarebbe arrivata in meno di mezz’ora.

    RispondiElimina
  8. Giovani, chi non è in missione usi solo I COMMENTI NIDIFICATI (tasto rispondi), per agevolare la lettura della storia. Denghiù.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. DOC, chiedo scusa: sulla lista dei convocati c'è Pantera Nera(io), ma il nome dell'Antrista è quello di Marco_zelo, che ha il Punitore. Chi dei due si trova in missione?

      Elimina
    2. Scusa DOC ma non riesco a immettere i commenti con nessuno degli icosi che ho: cosa devo fare per poter scrivere?

      Elimina
    3. c'è grande entusiasmo e bassa soglia dell'attenzione in questo Antro :-P

      buona giornata a tutti, in bocca al lupo a chi deve salvare il mondo e buonanotte a Shiro.

      Elimina
    4. Ciao Doc, sono +1 di Madness_Style lei non si può connettere oggi, porterà la giustificazione firmata, si scusa e...boh baci :)

      Elimina
    5. Jacopo Di Gregorio: sorry, avevo incollato il nome sbagliato. Il convocato è Pantera Nera, quindi te. Vai!

      asce: lo hai appena fatto, no? :)

      +1: non falsifichiamo la firma, neh! :D

      Elimina
    6. Se riesci a loggarti su google PRIMA di provare a postare un commento, poi puoi postare normalmente. Apri gmail o un altro servizio google da Safari, loggati e poi prova a postare.

      Elimina
    7. Per altri che hanno il mio stesso problema: aprite chrome e fare il login su google e i commenti si posso scrivere, su safari non funzionano anche facendo il login

      Elimina
  9. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    Oblio aveva cercato e oblio aveva trovato. Quel pallone gonfiato di plasma di Shiro lo aveva invitato ad uno dei suoi party, con l'ovvio scopo di deriderlo col suo successo. Quando il governo aveva dovuto scegliere un eroe che lo rappresentasse, aveva scelto il buffone esplosivo al posto dell'incarnazione di quanto di più tradizionale e onorevole la sua patria avesse da offrire. Un samurai soppiantato da un effetto speciale ambulante. A sua discolpa Kenuicho ci provò, a far buon viso a cattivo gioco, ma alla seconda occhiata di disprezzo e derisione del cugino si diresse deciso verso l'open bar. Ora, c'era qualcosa che lo disturbava. Riverso sul letto, semi incosciente, oltre al pulsare delle tempie un altro rumore più stridulo lo strappava da una notte priva di sogni. Aprì gli occhi, lo schermo del sistema AIP era acceso e brillava. Shiro non aveva ancora finito di giocare quella sera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forza colleghi eroi!! E tempo di fare il coolo a Teschio Rosso!!

      Elimina
  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  11. [IRON MAN - IN MISSIONE]

    "Se qualcosa può andar male, lo farà"
    Questo Lunedì sembrava seguire la Legge di Murphy alla perfezione.

    Grazie a quel cubetto, tutti i tizi in armatura erano fuori gioco, così come tutti gli apparecchi elettronici.
    Insomma tutto ciò che funzionava grazie all'energia elettrica era fuori uso. Sembrava la scena finale di un certo film,solo che c'era un tizio che faceva il cosplay di Solid Snake e aveva un telecomando vintaggio su cui digitava 666.

    Come se non bastasse, iniziò a suonare il suo telefono.
    Sul display compare "Tizio Russo in armatura V". Non si ricordava bene chi fosse, visti i precedenti 4.
    Rispose.

    "Salve compagno Tony, sono Dmitri".
    "Ah,salve[Dmitri,ecco chi era!].E' da un po' che non ci si vede.Cosa ti porta a chiamarmi, soprattutto su questo numero?
    "Sono in missione per conto dell'AIP.Teschio Rosso è a New York e ha il cubo cosmico.Purtroppo le nostre armature sono inutilizzabili.Dobbiamo trovare una soluzione!"

    Tony fece un lungo sospiro.
    "E' tempo di ritornare alle origini!"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Sempre il solito casinista..."
      Howard si tolse il comunicatore dall'orecchio e lo gettò sul tavolo.
      Il Teschio era un genio, ma averci combattuto in precedenza lo rendeva un genio prevedibile.
      Il vecchio Stark aveva già predisposto un prototipo ARC schermato, per simili evenienze. Ora si trovava al sicuro, nel complesso NORAD sotto le Montagne Rocciose.

      Ma suo figlio aveva mantenuto la fastidiosa abitudine di non rispondere alle chiamate paterne. Howard sospirò, si liscò i baffi e sollevò il telefono interno.

      "Jarvis, prendi l'attrezzatura. Oggi andiamo a pescare."

      Elimina
  12. [DOOP - IN MISSIONE] Doop era il migliore in quello che faceva, e quello che faceva era dormire nella sua camera alla Jean Grey School! Perlomeno fino a quando il cinguettio del soleardentofono (così almeno lo chiamava lui) lo distolse da un sogno su una possibile maxisaga con tutte le ragazze dell'universo Marvel -e un paio dell'universo Amalgam, gli era parso- ). "Teschio Rosso, mh?" bofonchiò nella sua lingua aliena. Aveva un conto in sospeso con quel pallone gonfiato da quando anni fa aveva tentato di clonare un Roop, il Doop rosso nazista tabagista. "Sempre meglio che fare lezione a quella banda di delinquenti mutanti." sentenziò tra sè e sé. Vedendo Tempesta volare via dalla scuola, capì di aver perso un buon passaggio fuori da quel postaccio. Ora, dove avrà messo il numero di quella teleporta Shi'Ar che aveva conosciuto due sere fa?...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una missione poco adatta a War Machine, sicuramente u.u scommetto che Tony riuscirà a sconfiggere il Teschio tramite l'aiuto di un bambino di una sperduta cittadina americana (trololo).

      Dai ragazzi schiacciate quel nazista magrolino!

      Elimina
    2. Basta che non mi parli di New York! [Parte l'attacco di Panico!]

      Elimina
    3. In Florida, l'acqua imputridisce malsana e carica d'insetti sotto il caldo umido di un sole sfocato. C'è un movimento impercettibile, appena sotto il pelo dell'acqua: tralci, melma, radici e rami hanno un lievissimo spasmo. Due globi rossi e traslucidi brillano per un attimo, un apparente barlume di coscienza: in realtà un riflesso incondizionato causato dallo sfaldarsi del tessuto stesso della realtà.
      Ma l'Uomo Cosa rimane disperso nel suo sonno senza sogni, nella sua veglia eterna e vuota.
      Il Cubo Cosmico sta influenzando solo una piccola porzione del mondo e il guardiano inconsapevole della nostra realtà fa l'unica cosa di cui la sua mente rudimentale è capace: attendere e galleggiare.

      Elimina
    4. Minchia, letto solo ora. Doc, se ci ascolti Etrigan lo vogliamo in OGNI MISSIONE d'ora in poi, eghe ;)

      Elimina
    5. Etrigan, nell'OTTIMA prima missione (sono stati tutti bravi, lo ripeto), ha tirato fuori IL colpo di scena ;)

      Elimina
  13. L'Angelo vi guarda dagli spalti ragazzi. Anche senza luci.

    "Ehi! Non vedo un cazzo di niente!"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il puma era indaffarato in una riunione quando la luce salto. Non era semplice tenere a bada i suoi istinti da assassino in mezzo a tutta quell'oscurità e in mezzo a tutta quella gentaglia che aveva intorno, ma ce la fece. Andando alla vetrata vide per strada 3 robottoni che avanzavano per la città mentre dal cielo scendeva Wonder Man.
      Ma in quel momento il puma aveva cose più importanti a cui pensare, ci avrebbero pensato altri a occuparsi di quella parata anacronistica: come era finito un giapponese ubriacone in prima pagina sul suo giornale senza aver nemmeno salvato nemmeno un paio di universi? Qualcuno l'avrebbe pagata, questo era certo

      Elimina
  14. [PANTERA NERA - IN MISSIONE]
    Manhattan. Chissà perché, era l'obiettivo preferito della maggioranza dei supercriminali. Ma questo importava poco: se il Re del Wakanda era stato chiamato, voleva dire che c'era bisogno di lui. E Pantera Nera non si sarebbe tirato indietro.

    Dal tetto della Torre dei Vendicatori, osservava la situazione. Decisamente brutta, doveva ammetterlo. Le luci della città che non dorme mai erano spente, sostituita dal fuoco che cominciava a dilagare dai palazzi. Non sarebbe stato facile.

    Per fortuna, non era solo. La presenza del Teschio Rosso voleva dir che Capitan America sarebbe giunto di li a poco, cascasse il mondo. Ed altri eroi stavano arrivando. Poi, il cielo si oscurò, lampi illuminarono la città. T'Challa abbassò gli occhi. La tempesta era motivo di felicità, una volta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'atrtacco di Manhattan da parte dei supercriminali è inversamente proporzionale all'assalto del Giappone da parte dei robot-alieni spaziali.

      Elimina
    2. La frase finale mi ha messo i brividi, ottimo lavoro! =D

      Elimina
  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  16. [CAPITAN AMERICA-IN MISSIONE]
    Erano le 5:30 quando Steve Rogers aprì gli occhi. Restare da Sharon la sera prima gli era parsa un'ottima idea per unire il dilettevole notturno all'utile mattutino del poter scendere presto per una corsa lungo le strade di Manhattan. Il sole stava sorgendo e Steve, ancora obnubilato, stava indossando un'anonima T-shirt e un paio di calzoncini per scendere quando, distrattamente, si avvicinò alla finestra. Rimase un secondo perplesso a fissare il panorama di Manhattan. Il NUOVO panorama di Manhattan. Si stropicciò gli occhi, convinto si trattasse di una svista. Non cambiò nulla. Si tirò un pizzico, sperando si trattasse di un sogno, ma ciò non fece altro che confermargli che fosse già sveglio. Il panorama di Manhattan era stato violentato, con un enorme bandiera nazista che scendeva lungo la facciata dell'Empire State Building, circondato da quattro zeppelin. Corse sul tetto per avere una visuale sicuramente migliore rispetto a quella di cui godeva dall'appartamento di Sharon, al 4° piano. Aperta la porta del terrazzo quasi gli mancò il fiato. Il cielo, rosso e terso, era completamente solcato da decine e decine di zeppelin, fermi, immobili come a voler tenere sotto controllo l'intera area di Manhattan. L'aveva fatto di nuovo! C'era sicuramente Lui di mezzo. Il Teschio l'aveva fatto di nuovo, come quella volta in cui alterò la linea temporale per consentire alla Germania Nazista di vincere il secondo conflitto mondiale.
    Senza pensarci due volte, Steve si rifiondò nell'appartamento, frugando nelle tasche del suo giaccone di pelle alla ricerca del comunicatore con il quale contattare lo S.H.I.E.L.D. . Provò a più riprese ad accenderlo per poter contattare l'elivelivolo, ma non accadeva nulla. Provò ad accendere la TV. Nulla anche qui. Capì che il giochino del Teschio aveva bloccato non solo qualunque mezzo di comunicazione, ma la rete elettrica in toto era saltata. Era il caso di entrare in azione sotto le vesti di Capitan America, ma affacciandosi trasse la conclusione che sarebbe stata una mossa affrettata. Le strade pullulavano di individui armati in uniforme tedesca intenti a pattugliarle. Sarebbe stato problematico scendere in strada con il costume della Leggenda Americana, nemesi del Teschio Rosso, senza dare nell'occhio. Avrebbe potuto generare una guerriglia urbana che altro non avrebbe fatto se non danneggiare i civili. Decise dunque di mantenere un basso profilo. Si cambiò, indossando un jeans ed una camicia, infilò il costume in uno zaino e uscì con l'intento di recarsi alla Stark Tower. Sicuramente con Tony avrebbe potuto fare il punto della situazione e delineare un strategia di attacco. Salì in sella alla sua moto, l'accese, e partì.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. PdF ON - Ma la moto non andava, mannaggia! ;) - Pdf OFF

      [Anche da esterno, è una figata pure stavolta... quest'idea dell'AIP è veramente figherrima! :) ]

      Elimina
    2. Temo di non esser stato chiaro. :)
      Le PdFate le lasciamo da parte, grazie. Perché niente spezza la lettura più di una precisinata. Se c'è qualcosa che non va, interviene il giapponese stronzo, altrimenti si va a vanti. La moto l'ha usata in folle in discesa, o whatev. Siamo contenti? Siamo contenti. Il prossimo rimedia le cinquine. :D

      Elimina
    3. Ok, da buon Uomo-Cosa una cinquina me la dò da solo per empatia.

      :)

      Elimina
    4. [CAPITAN AMERICA-IN MISSIONE]
      Salì in sella alla sua moto e provò ad accenderla, ma non partì un menga*...decise quindi di prendere in prestito la vecchia bici di un ragazzino del quartiere, con cui aveva stretto amicizia e si avviò incurante della scomodità del pedalare coi jeans

      Elimina
    5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    6. Cap in bici è più figo che mai!!!

      Elimina
  17. [JESSICA JONES - IN MISSIONE]
    Jessica non aveva dormito: Danielle era stata sveglia tutta la notte a frignare, per che cosa non si sa, forse coliche, forse incubi. Alla fine la bimba si era addormentata nel lettone dei genitori occupandone misteriosamente 3/4, nonostante fosse una cosina della taglia di un pechinese.
    Come se non fosse abbastanza, Luke si era alzato (con scricchiolio di materasso) almeno 4 volte per uno spuntino, per poi addormentarsi sul divano con la tv accesa.
    Quindi quando finalmente si trascinò fuori dal letto, l'unico pensiero di Jessica era "Caffè". Si avviò strisciando i piedi fino in cucina e accese la macchina del caffè, ma niente accadde.
    Tra le nebbie della sonnolenza si rese conto che in casa non c'era elettricità; radio, tv, elettrodomestici non funzionavano. Con un incipiente tic nervoso all'occhio, si avvicinò alla finestra e vide l'ntera Avenue decorata da stendardi con la svastica e gruppi di quelli che sembravano cosplayer malfatti di nazisti aggirarsi per la città. Il tic nervoso aumentò notevolmente.
    "Teschio Rosso o un altro compagno di merende del Cap." pensò, stringendo la tazza (vuota) e riducendola in polvere.
    "Chiunque sia, ha fatto l'errore della sua vita. Non si lascia senza caffeina una madre che non ha dormito e in sindrome premestruale." E scalciando via le ciabatte corse a infilarsi nella vecchi uniforme.




    (Bella gente, ci sarò a intermittenza oggi, causa fastidiosi inconvenienti chiamati "lavoro" e "appuntamento dal medico")

    RispondiElimina
    Risposte
    1. WIN. Tutte quante sappiamo.che un esercito.di.donne in PMS sarebbe l'arma perfetta per la distruzione del mondo.

      Elimina
    2. Azz, una madre che non ha dormito e in sindrome premestruale. Inizio a tifare Teschio Rosso :D

      Elimina
  18. [SHANG CHI - IN MISSIONE]
    [EDIT DEL POST DI PRIMA CHE MI SONO ACCORTO DI AVER SCRITTO UN PAIO DI MINCHIATE]

    Routine. Shang-Chi non riusciva a capire chi odiasse la routine. A dire il vero non ci provava nemmeno. A lui piaceva avere sicurezze, sapere esattamente cosa fare ogni singolo momento della sua vita. Lo faceva sentire più forte. Sveglia, colazione, allenamento, doccia e altre decine di attività che si ripetevano ogni santo giorno. Ma non quel giorno. Non dopo quel messaggio. "Vogliamo che torni da noi". Perché mai l'MI-6 lo rivoleva poco gli importava. Era della sua risposta che gli importava veramente. Sì o no, dove sì significava lasciare i Vendicatori e no significava vivere nell'ombra di gente come Cap, Thor e tutti gli altri pezzi da novanta. Sarebbe stato tanto egoista da scegliere la gloria personale al bene superiore? Ma il bene superiore aveva davvero bisogno di lui? Come al solito quando c'era da scegliere Shang-Chi faceva l'unica cosa che lo rilassasse. Andare a pescare. Ma proprio mentre pescava ricevette un altro messaggio, sempre da persone che sostenevano di aver bisogno di lui. Gli dette un'occhiata e disse: "Danger devo andare. Mi dispiace averti disturbato per questo ma ne avevo bisogno". E si avvió verso Manhattan, mentre il lago e i monti attorno a lui collassavano, segno che la simulazione era terminata. Lasciandosi alle spalle la Jean Grey School fece per avviare la moto, ma il mezzo non ne voleva sapere. Improvvisamente si fece tutto buio, dalle finestre dell'istituto non proveniva più nessuna luce, così come dai lampioni. Un unico pensiero gli attraversò la mente "Ho bisogno di un passaggio".

    RispondiElimina
  19. [TEMPESTA- IN MISSIONE]

    “Non dimentichi nessuno?” Sempre la voce della Frost, pesante come un macigno, compiaciuta. Come faceva quella strega a sapere sempre tutto se non era nemmeno più alla Jean Grey School? L’irritazione della Dea era tale che l’umore non sarebbe rimasto sereno ancora a lungo. Per un attimo, l’intera zona si rabbuia e cadono le prime saette attorno alla mutante in volo. Ma sì, che servano a far capire al nemico che oggi non è proprio giornata. In volo, abbassa lo sguardo e vede una figura familiare dai tratti orientali alle prese con una moto. E un alieno verde che scruta dalla finestra con quella che sembrerebbe un’aria contrariata. Scuote la testa e sorride “Serve un passaggio, signori?” Non aspetta certo una risposta, è di fretta ed è già in ritardo. Lambisce i due con un paio di correnti ascensionali e via, dritta verso il luogo dello scontro. “Spero che nessuno di voi due soffra di vertigini.. E Frost, per oggi gradirei che tu stessi fuori dalla mia testa” Aggiunge, mentalmente. Se ci saranno altri dovranno trovare altri mezzi, portarne già due non è uno scherzo riflette, cupa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Emma Frost si rilassò, sul suo sofa comodo comodo, felice di aver infastidito qualcun altro.
      "Di niente, Tempesta, figurati. Resterò qui a Parigi a osservare la.situazione da lontano."
      ...come se potesse importargliene qualcosa, questa volta.

      #DobelievetheAIP coraggio genteeee!!!

      Elimina
  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  21. [WONDER MAN - IN MISSIONE]

    "Oh, splendido. Mancava solo la pioggia" pensò Simon. Già quei robot nazisti erano un osso duro - fortunatamente la sua energia ionica sembrava immune dal potere del cubo, anche se cominciava a percepire un indebolimento nella sua forza - e adesso si aggiungeva quella dannata pioggia a complicare le cose. Ma le apparenze ingannano, e a Simon bastò guardare in alto per cominciare ad apprezzare il clima: una Dea era arrivata a dargli una mano.

    RispondiElimina
  22. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  23. FANDRAL [IN MISSIONE]: In fondo bastava starsene tranquilli. Limitare al minimo le gazzarre, utilizzare le armi solo in addestramento e in luoghi isolati, muoversi lentamente e pensare a divertirsi con i compagni. E pure con qualche terrestre, via, che, tutto sommato, era gente che sapeva vivere quella, almeno qui in Abruzzo, dove i Tre guerrieri avevano deciso di ricominciare dopo l'ultima catastrofe occorsa ad Asgard. Precipitare sull'Oklahoma non era piaciuto a nessuno. Ma in molti si erano veramente scassati i bifrost di quell'isolotto fluttuante, sapeva troppo di ghetto dorato. E poi la noia mortale, una vera iattura per un immortale. Insomma quando il Voluminoso aveva proposto di aprire un chiosco di spiedini di carne d'agnello in una sperduta regione europea chiamata L'Abruzzo, gli era parsa subito un'ottima idea e pure il Fosco non aveva avuto nulla da obiettare. "Arrosticini dal Distruttore", il nome lo aveva scelto Volstagg, che si vantava di conoscere ogni specialità culinaria di Midgar e che aveva deciso che quella era la migliore carne d’agnello in circolazione. Proprio in quel momento il suo ingombrante amico stava caricando l’enorme griglia con una batteria di seicento arrosticini. Erano le quattro del pomeriggio e Volstagg si preparava la merenda.
    La giornata di Fandral era cominciata bene con una sgambata nei boschi insieme a Hogun e ora non pensava ad altro che alla festa che avevano organizzato per la serata. Se le cose avesse preso la giusta piega, con quella Samantha di Chieti avrebbe potuto coltivare importanti progressi nelle relazioni semidei-terrestri. Per questo, quando vide Sif atterrare sulla testa della gigantesca statua del Distruttore che lui stesso aveva intagliato per dare un tono al locale, non fu per nulla contento. “Quella femmina porta solo guai”, bofonchiò il Fosco, mentre la testa del Distruttore decapitata precipitava sulla griglia carica di arrosticini sollevando una nube pirica di carboni ardenti e carne parzialmente arrostita. Volstagg avrebbe volentieri chiesto spiegazioni, ma Sif, evidentemente, non aveva tempo da perdere: “Fandral muoviti, siamo stati convocati, tu ed io, è l’AIP, si va subito a New York!”
    “Oh cazzo - pensò Fandral - Samantha non ci potrà mai venire, i suoi non amano che venga coinvolta in crisi cosmiche oltreoceaniche ...”.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho la netta sensazione che una rosticceria abruzzese gestita da Asgardiani sarebbe un business più che vincente :)

      Elimina
    2. Ahahahah, spettacolo Volstagg e Fandral in Abruzzo :D

      Elimina
    3. E che gli devi dire... Epic Win XD

      Elimina
    4. Gli Arrosticini del Disruttore sono i miei preferiti per non parlare dell'Agnello alla Beta Ray Bill !!!!

      Elimina
    5. ...scusate, e tripadvisor non segnala una cosa del genere? neanche il gambero rosso?
      GENIO!!

      Elimina
    6. [HOGUN - IN PANCHINA]

      Fendal e Sif sparirono dalla sua vista in meno di un istante.
      "Solo guai." ripeté il Fosco, infilzando un Arrosticino col pugnale per poi addentarlo.
      Volstagg continuava a mangiare spensierato "Questa volta le gloriose gesta non toccano a noi, vedremo come se la cava il biondino."
      "Ben detto, Voluminoso. Passami un boccale di birra"

      Elimina
  24. [NICK FURY - IN MISSIONE]

    New York vista dall'alto lo aveva sempre riempito d'orgoglio: chilometri e chilometri di grattacieli sorti laddove un pugno di immigrati della vecchia Europa aveva cercato rifugio un paio di secoli fa, un testamento vero e proprio ai sacrifici degli Stati Uniti, terra in cui ad ognuno era concessa un'opportunità. La terra per cui gente come Nick Fury ed il Capitano Rogers avevano lottato.
    Ma adesso ciò che vedeva gli provocava soltanto disgusto... E rabbia! Le strade erano affollate di automi in assetto da battaglia, simboli nazisti campeggiavano ovunque e la Statua della Libertà, il simbolo più sacro per i Newyorkesi, ridotta ad una parodia di se stessa con le fattezze di una qualche attricetta crucca.

    "Pfff... Figuriamoci se lasciavo a Yoshida il compito di gestire questa crisi! A quello non fregherebbe nulla neanche se la terra gli esplodesse sotto il culo, dannato muso giallo.."

    L'aliante ultraleggero con cui si era lanciato dall' Elivelivolo sfrecciava rapido e silenzioso sopra i palazzi in direzione della Stark Tower. Prima che l'interferenza mandasse definitivamente in avaria l'aeronave il Colonnello Fury aveva dato disposizioni perchè venissero ultimati i preparativi di ammaraggio nell'atlantico e lasciato il comando al suo luogotenente: con tutti i dispositivi fuori gioco la sua presenza a bordo sarebbe stata assolutamente inutile, meglio coordinare le operazioni sul campo ed assicurarsi che l'ennesimo gruppo di vigilanti non combinasse casini. Gli aggeggi tecnologici sarebbero stati inutilizzabili, ma questo non era un problema per uno che aveva mangiato il fango nelle trincee, significava soltanto dover fare alla vecchia maniera. E la cosa non gli dispiaceva.

    Avvistata la pista di lancio di Iron Man, Fury sfruttò le correnti d'aria per decelerare gradualmente ed atterrare leggero come una piuma. I sistemi di difesa erano belli che andati, non c'era motivo di temere le armi automatiche a guardia dell'edificio. Procedendo verso la sala principale non incontrò alcuna traccia di Stark nè della signorina Potts, quel playboy da strapazzo doveva essere ancora chiuso nel suo laboratorio a giocare con le armature... O tra le gambe della fidanzata, mentre fuori si scatenava l'inferno. Imprecando tra i denti l'anziano soldato si diresse di corsa verso il laboratorio, gli seccava ammetterlo ma aveva bisogno del genio del figlio di Howard per approntare un piano d'azione.

    RispondiElimina
  25. [PANTERA NERA - IN MISSIONE]
    La pioggia scendeva, ma T'Challa non si mosse. Non aveva bisogno di voltarsi per sapere che anche lei avrebbe voluto trovarsi da un'altra parte...e non per via dei robot.

    Loro due, Wonder Man, Shang Chi e un alieno verde. La Pantera si chiese dove fossero gli altri, perché tardassero... Erano gli unici che potevano fare qualcosa.

    E questo pareva saperlo anche il Teschio. Una colonna di robot marciava verso la Torre, per spegnere quella flebile luce di speranza che gli eroi lì riuniti rappresentavano.

    Il Re del Wakanda contrasse i muscoli. Quei mostri stavano arrivando, e dovevano essere trattenuti lì ad ogni costo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bob Reynolds (aka Sentry) era chiuso in casa, come sempre e si accinse ad accendere la tv per il notiziario. Il giornalista di affrettò a lasciare la parola ad un giornalista che fuori dalla città di New York riferiva dello sbarco dell'esercito del Teschio Rosso. Bob iniziò a farsi attanagliare dai sensi di colpa per la sua paura, per il suo terrore degli spazi aperti e della gente. La sua agorafobia lo bloccava in casa, ma dentro di sé sentiva l'angoscia della responsabilità del potere di un milione di soli che esplodono.
      Decise di cambiare canale, ma con suo grande rammarico dovette constatare che l'attacco del Teschio Rosso aveva avuto ripercussioni anche sui satelliti televisivi, quindi riusciva a beccare solo un canale: era SkySport1...e c'era "Speciale Calciomercato"...si parlava di Higuain vicino alla Juve, così come Tevez, Jovetic e Moscardelli. Lo sconforto si attaccò come un artiglio al cuore del guardiano dorato...

      Elimina
  26. [WONDER MAN - IN MISSIONE]
    Quindi due ex amanti che non si rivolgevano la parola, un cinese taciturno e una palla verde che si esprimeva in un linguaggio incomprensibile: decisamente non il massimo per poter concordare un piano di battaglia. Serviva qualcuno capace di unirli e di motivarli. Un momento, era CAP quello in lontananza? Ok presentarsi in borghese per evitare di venire assalito dagli sgherri del Teschio, ma in bici non era molto "carismatico". Come se non bastasse, quel buffo alieno stava cercando di dirgli qualcosa. "Ehi palla verde, non ho idea di cosa tu voglia dirm..." Il pugno robotico del mostro di latta lo colpì in pieno, scaraventandolo contro una vetrina. "Ok, brutte notizie: l'energia ionica se ne sta andando. Buone notizie: l'invulnerabilità sembra reggere". Simon si rialzò di cattivo umore, ma mai quanto il venditore di Shawarma che aveva appena visto finire in frantumi il vetro del suo negozio. Simon cercò di trovare il suo sorriso migliore: "per qualsiasi reclamo, contatti la Stark Tower – disse". A proposito, dove diavolo era Stark?

    RispondiElimina
  27. [DINAMO CREMISI V - IN MISSIONE]

    Fece appena in tempo ad attivare i razzi stabilizzatori podalici alla vista della STARK TOWER, prima di accorgersi che gli impianti dell'armatura erano decisamente fuori uso.
    Iron Man,come al solito si era dimostrto un debosciato capitalista degno del miglio LAPO, eppure era indubbiamente l'unico che potesse immaginare un sistema per rendere le loro armature piu' utili di un ferro da stiro rotto in quella emergenza. Un Playboy ed un gaudente ma pur sempre un genio ed un valente guerriero. Piuttosto che vedere le svastiche garrire nel vento della siberia avrebbe lucidato l'AK47 del nonno e sarebbe sceso nelle strade a difendere casa per casa il sogno della Libertà.
    Riusci a completare l'atterraggio con molta difficoltà, data la generale avaria ai sistemi, e si meraviglio di un veicolo ultraleggero e di un tanfo di sigaro che pure gli era familiare, nella pioggia che rendeva il suo bagliore cremisi quasi inquitante. Un fulmine illumino' la scena. " "До свидания Compagno Fury, sembra che il Compagno Stark abbia piu' visite di un Orso nella stagione del letargo"
    Fury si giro' e senza scomporsi sorrise avvolto nella luce del suo sigaro. I vecchi soldati non muoiono proprio mai a quanto pare. Nell'intanto Dmitri ringrazio la presenza di servo motori idraulici che gli permettevano di muoversi e non sembrare un grazioso sarcofago egizio della XX Dinastia od una versione coretta del Mausoleo di Lenin . Chissa'se Stark apprezzera quell'odore in casa alla fine della giornata....

    RispondiElimina
  28. [IRON MAN - IN MISSIONE]

    La comunicazione con Dinamo Cremisi V si interruppe bruscamente.Il comunicatore non dava più segni di vita, come praticamente tutte le apparecchiature elettroniche presenti nella Stark Tower.

    "Brutto segno" penso Tony.

    Il raggio d'azione del Cubo Cosmico aveva raggiunto anche la Stark Tower.Cominciò ad avvertire un forte dolore provenire dal petto, proprio dove era il Reattore Arc.
    Si stava spegnendo, e non era un buon momento.Non doveva farsi prendere dal panico, e l'unica persona che gli venne in mente di chiamare era Lui...
    "Jarvis, dannazione dove SEI??"
    Sapeva che Pepper era via per lavoro, e sarebbe rientrata solo fra 2 giorni, e il maggiordomo era l'unica persona presente nell'edificio.Il dolore si stava facendo sempre più acuto,faceva fatica a respira. Quelle maledette schegge si stavano avvicinando inesorabilmente al cuore.
    Un'altro ottimo motivo per odiare il Mandarino!

    Continuava a barcollare, ma riuscì ad uscire dal laboratorio, e si stava dirigendo verso il salotto. Ormai il dolore era troppo forte, e la vista si stava annebbiando, quando scorse una figura alquanto familiare, ma non era Jarvis. Non fece in tempo a gridare aiuto, che stramazzo al suolo, semi-incoscente.

    RispondiElimina
  29. E qui se ne va la mia produttività sul lavoro per oggi...

    RispondiElimina
  30. [TEMPESTA- IN MISSIONE]
    La torre dei Vendicatori, quale posto migliore per riunirsi e cominciare a fare qualche piano. Con delicatezza, fa atterrare Doop e Shang Chi sul tetto dell’edificio, poco dietro T’Challa e Wonderman, gli unici che riesce a vedere, anche perché la sua attenzione è completamente catturata dal disastro messo in piedi dal Teschio Rosso: tra svastiche, robot giganti e una Statua della Libertà completamente stravolta non era poi così difficile capire chi fosse il responsabile. Apre la bocca, forse per chiedere spiegazioni, forse per salutare l’ex marito, forse per maledire una volta di più Ciclope e tutte le sue idee paramilitari sulla salvezza mutante quando un pugno fa volar via WonderMan come un pupazzo. D’istinto, senza nemmeno pensarci, la Dea Mutante scaraventa addosso al Robot Nmila Volts colpendolo con un fulmine, prima di accorgersi di aver fatto un errore madornale: a fronte del blackout, capisce di aver semplicemente potenziato il Nemico, che, tranquillamente, approfitta della cosa per creare tra le mani una bella palla di energia, pronto a scagliarla contro l’improbabile gruppetto di Eroi in cima alla Torre… Servirebbe decisamente un miracolo o qualche bell’intervento semidivino.

    RispondiElimina
  31. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  32. "Te ne devo una, bellezza" furono le parole di Doop, tra un conato di vomito e l'altro, mentre si riprendeva dal teletrasporto Shi'ar che l'aveva condotto a New York. La teleporta, una giovane nobile aliena che si era preso un decennio sabbatico in giro per la galassia, non si perse in chiacchiere e scomparve in una nuvola energetica color hjiu'ji (un colore che solo gli shi'ar riescono a percepire, non che sia questo granché). Le avevano insegnato che quando in giro ci sono folli con poteri cosmici di alterazione della realtà, bè, non era bene essere nei paraggi. Doop si guardò intorno. Non notò grandi differenze, a parte croci uncinate ovunque, la statua della libertà che non era più sexy e...oddio la sua pizzeria preferita era scomparsa?!? Al suo posto, un dannato negozio di monocoli?!? Ok Teschio Rosso, adesso la faccenda è personale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. [DOOP . IN MISSIONE] (alè, non avevo messo il tag, bella mossa visto che nel frattempo Tempesta mi aveva raccolto, così posso correggere) "Te ne devo una, bellezza" furono le parole di Doop, tra un conato di vomito e l'altro, mentre si riprendeva dal teletrasporto Shi'ar che l'aveva condotto a New York. La teleporta, una giovane nobile aliena che si era preso un decennio sabbatico in giro per la galassia, non si perse in chiacchiere e scomparve in una nuvola energetica color hjiu'ji (un colore che solo gli shi'ar riescono a percepire, non che sia questo granché). Le avevano insegnato che quando in giro ci sono folli con poteri cosmici di alterazione della realtà, bè, non era bene essere nei paraggi. Doop si guardò intorno. Non notò grandi differenze, a parte croci uncinate ovunque, la statua della libertà che non era più sexy e...oddio la sua pizzeria preferita era scomparsa?!? Al suo posto, un dannato negozio di monocoli?!? Ok Teschio Rosso, adesso la faccenda è personale! Una decisa raffica di vento avvertì Doop dell'arrivo di Tempesta, pronta a raccogliere il compagno per combattere la minaccia assieme ad altri eroi. Bene, pensò Doop, male che vada filmo tutta la battaglia e vendo il video a qualche emittente. Destinazione: Torre dei Vendicatori!

      Elimina
  33. [DINAMO CREMISI V - IN MISSIONE]

    Un rumore di vetri infranti interruppe il lungo piano sequenza tra Lui ed il Col. Fury. Privo di sistemi di rilevamento, puntamento e di armi da fuoco degne di tale nome rimaneva pure sempre un Agente del Popolo. Avrebbe fatto alla vecchia maniera. Ma nonostante l'argento tra i capelli Fury fu piu' veloce ad entrare come un animale feroce a caccia della preda. Stark era riverso al pavimento mentre si tratteneva il centro del petto mentre il caos del tavolo di cristallo infranto si atteggiava a cornice

    RispondiElimina
  34. [PANTERA NERA - IN MISSIONE]
    Il robot che aveva colpito Wonder Man si voltò verso di lui, per finire il lavoro. Non si accorse della sagoma scura che gli piombò alle spalle, attaccandosi alla sua schiena e lacerandola con degli artigli di vibrano. A prima vista un assalto alla cieca, ma in realtà c'era un obiettivo ben preciso. Colpo dopo colpo, la Pantera arrivò a quello che cercava: il nucleo di alimentazione del robot, che staccò con un colpo secco. Il mostro di metallo cadde, con un tonfo fragoroso.

    T'Challa afferrò il nucleo: l'unica cosa elettronica funzionante, in quel macello. Stato ne avrebbe fatto buon uso.

    Fu in quel momento che vide una sagoma viola sfrecciargli accanto, distruggendo un robot che stava per colpirlo. 'Prego, eh!' disse Wonder Man.

    Pantera Nera non rispose. Doveva salire sulla Torre.

    RispondiElimina
  35. FANDRAL [IN MISSIONE] Sif non era solo una guerriera eccezionale e una pheeghetta da concorso, aveva un’altra importante virtù: sapeva viaggiare con stile. La ragazza aveva chiesto in prestito a Brunhilde (bona pure quella) Grane, il mitico cavallo alato e ora Fandral sfrecciava sopra l’Oceano alla volta di Manhattan abbracciato ai confini del lecito alla bella asgardiana.
    “La convocazione - pensò mentre la Torre dei Vendicatori si profilava all’orizzonte - è stata intempestiva, ma comincia bene e nemmeno mi dispiace togliere un po’ di ruggine dalla mia gloriosa spada ... anche se il grasso degli arrosticini, in verità, sotto questo profilo svolgeva egregiamente il suo compito”

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ancora un'altra noiosa giornata di liceo per Andy Maguire (aka Alpha), in quel di Philadelphia.
      Tornato a casa, stava preparando le sue cose per la visita pomeridiana ai laboratori della Horizon, dove lo attendeva un noioso pomeriggio di test per vedere quanto riusciva a controllare
      del suo potere, ottenuto dalle Particelle Parker (TM).
      Suo padre lo interruppe entrando in camera sua senza bussare (ma i genitori non imparano mai a bussare?): "Andy, niente gita a NY oggi per te, vieni a sentire la TV".
      Con riluttanza scese le scale, la voce dell'annunciatrice della CNN almeno voleva dire che sua madre non stava guardando Patemi, come al solito.
      "New York... Teschio... eroi... alterazione temp...comunicazioni bloccate... nessuna ripresa video disponibile".
      Ok, la solita quindicinale superminaccia contro Manhattan. I Laboratori Horizon sarebbero stati chiusi con tutti i secchioni come il Dr. Parker all'interno, mentre fuori gli eroi come Spiderman
      avrebbero risolto la situazione. Diede una rapida occhiata a quello che portava appeso alla cintura e che poteva sembrare un cellulare ma era il segnalatore dell'AIP... anche stavolta non era il suo
      turno, del resto era giovane, inesperto e uno degli ultimi arrivati, no?
      Era certo che chiunque fosse intervenuto se la sarebbe cavata egregiamente anche questa volta, e che prima o poi sarebbe arrivato il suo turno, magari alle prese con una minaccia più alla sua portata.

      #dobelieve the AIP --- coraggio ragazzi, prendete a calci nelle p***e il vecchio nazistoide ---

      Elimina
  36. [WONDER MAN - IN MISSIONE]
    Ok, non era il momento di perdere tempo, né di trattenersi. L'energia ionica che gli restava era stata più che sufficiente per ricambiare il favore a T'Challa. Con Cap ancora lontano (per essere un supersoldato pedalava davvero piano) era il momento di fare squadra. L'obiettivo dei robot sembrava essere la Torre, e se Tony non si decideva ad entrare in azione forse era il caso di andare a fargli una visitina. Si girò verso i suoi improbabili compagni "ehi, a qualcuno serve un passaggio?"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Sai come la penso sul tirare in ballo la gente non presente: mi sembra non corretto e fuori luogo. Sole Ardente è così perché... è Sole Ardente. Il super-eroe più arrogante e pieno di sè del mondo. Nelle prossime missioni, magari, scopriremo il perché.

      Elimina
  37. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    Si concentrò, il mal di testa relegato solo ad una noiosa e trascurabile condizione passeggera. Lesse con calma il breve rapporto. Niente energie, niente armature. La cosa non lo impensieriva, lui era un guerriero, lui non usava giocattoli. Indossò con calma la sua iconica armatura, lucida come sempre, solenne. Si assicurò la katana al fianco, strinse i pugni e si decise a chiamare Shiro.
    - Cugino - disse, - io sono pronto a combattere. Se non ti costa troppo disturbarti per portarmi a Manhattan, chiama uno dei galoppini del governo per portarmi sul posto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi chiamo Ben Reilly, e sono il Ragno Rosso. Questa notte mi sono divertito a menar le mani con Lizard, per molti semplicemente Dr. Curt Connors, siamo finiti come sua consuetudine nelle fogne e dopo alcune ore proprio quando lo avevo messo alle corde è successo un'imprevisto, un'esplosione in superficie e una montagna di macerie mi è piombata in testa. Adesso sono bloccato qui sotto, ma almeno sono vivo. Lo so dovrei preoccuparmi del mio stato ma qualcosa non quadra lassù, prima l'esplosione, poi il mio senso di ragno che continua a pizzicare e adesso sento distintamente un'esercito marciare in superficie e soprattutto tutte le voci che percepisco parlano in tedesco. Posso solo sperare che l'AIP si sia già attivato, Forza Ragazzi!!

      Elimina
  38. [NICK FURY - IN MISSIONE]

    Poco dopo il suo arrivo alla Stark Tower il Colonnello, forse grazie alla sua esperienza sul campo di battaglia, forse grazie al "caratteristico" rumore di scarponi metallici alle sue spalle, si accorse della presenza di un nuovo arrivato. Dinamo Cremisi lo salutò con quel suo caratteristico modo di parlare da tracanna Borscht, Fury gli fece un cenno in risposta: non aveva un gran feeling con i Rossi, se si trovava li era meglio che fosse per dare una mano o avrebbero avuto un problema. Avanzando assieme tra i corridoi della torre i due s'imbatterono ad un tratto in un tizio barcollante che, ancora prima di riuscire a dire qualcosa, cadde riverso sul pavimento come un sacco di patate. Era Stark.

    "Merda!"

    Gli tastò il polso, ascoltò il cuore ed il respiro, poi notò la luce al centro del petto dello scienziato farsi sempre più debole e tutto gli fu chiaro.

    "Dammi una mano Tabarish, portalo la dentro mentre io cerco una cosa."

    Precedendo il russo nel laboratorio Fury prese a cercare tra le cianfrusaglie di Stark. Neanche a parlarne il posto era un casino totale, il banco da lavoro era affollatto da ogni genere di componente elettronico e qua e la facevano capolino avanzi di cibo e qualche rivista zozza. Poi lo trovò! Quello che cercava era tra le dita meccaniche di un grosso robot da lavoro a forma di braccio, se la zona non fosse stata del tutto senza corrente avrebbe quasi pensato che glielo stesse porgendo...

    Dinamo Cremisi poggiò il corpo di Stark sul tavolo, incrociando le dita e lavorando con quel poco di luce che filtrava dall'esterno Fury rimosse il reattore Arc ormai spento e lo sostituì con un grosso magnete che entrava perfettamente nella cavità pettorale.

    "Avanti Stark, apri gli occhi! Se solo provi a piantarmi, quant'è vero Iddio, prendo tutti tuoi giocattoli e li trasformo in idranti!"

    RispondiElimina
  39. [JESSICA JONES - IN MISSIONE]
    Il cielo sopra Manhattan era punteggiato da zeppelin; Jessica odiava volare, ma viste le circostanze, quello era il metodo più rapido e sicuro per raggiugere la sua meta.
    Si spostò rapidamente all'ombra dei palazzi, sperando che gli orrendi zeppelin non la individuassero. Dopo il primo momento di rabbia, aveva realizzato che scendere in strada a picchiare robot nazisti con un palo della luce sarebbe stato un tantino avventato, e si stava dirigendo nell'unico posto dove sapeva avrebbe trovato aiuto: la Torre dei Vendicatori.
    Di solito cercava di non farsi coinvolgere in quel genere di emergenze, c'erano eroi più che a sufficienza nella sola New York, ma quell'attacco aveva toccato un tasto molto personale: non poteva immaginare di starsene con le mani in mano mentre la sua città veniva ricoperta dai simboli della più abietta delle ideologie. Jessica immaginò con un brivido di orrore quale fine avrebbe fatto la sua bellissima, perfetta bambina in un nuovo incubo nazista che l'avrebbe perseguitata per una mera questione di razza.
    Raggiunta la torre, Jessica si aspettava di trovare i suoi eroici colleghi pronti all'azione. Invece incontrò per prima cosa un fagiolo verde alieno.
    "Oggi non è proprio la mia giornata..." mormorò, poi rivolta al bizzarro alieno verdastro, "Anche tu qui per picchiare qualche nazista?"

    RispondiElimina
  40. [SHANG CHI - IN MISSIONE]

    Se da un lato il passaggio non si fece attendere, dall'altro non lo portò in luogo piacevole. Scesi lui e l'alieno sul tetto della Torre dei Vendicatori, non ci fu nemmeno il tempo per i convenevoli, brutalmente recisi dal pugno di un automa ai danni di Wonder Man. Come se non bastasse la presenza di robot killer, Manhattan era drappeggiata di svastiche e grigi zeppelin fluttuavano oltre i grattacieli. Decisamente non era un luogo piacevole. Shang-Chi era pronto a punire l'ammasso di bulloni, ma venne anticipato da un fulmine di Tempesta. Il colpo però non sortì l'effetto desiderato, anzi sembrò donare nuova energia al nemico, che restituì una sfera d'energia contro il gruppo. Fortunatamente andò a vuoto, lasciando l'automa esposto per un calcio volante dell'orientale che ne spedì la testa nelle strade della deturpata New York. Ormai ridotto a ferraglia, il resto del corpo del robot si accasciò al suolo. Ma non ci fu il momento di pace sperato. Li raggiunsero sul tetto un'altra quindicina di automi. Il gruppo era in grado di annientarli, ma per quanto riguardava il fare dei piani in quel momento era fuori discussione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sono accorto che ho picchiato un robot già picchiato da altri. Famo che ne erano già saliti altri? Famo che ne erano già saliti altri :)

      Elimina
  41. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    Una stramaledetta segreteria telefonica! Il disonore si accumulava al disonore. Kenuichio, salendo sul mezzo governativo, tentava di calmarsi con una fantasia ricorrente che lo vedeva stringere il nodo windsor della cravatta di Shiro mentre gli sorrideva con accondiscendenza. Salvo poi caricarla di energia e decapitare l'odiato cugino con quel pezzo di stoffa occidentale costosa. Non era un pensiero onorevole, ma serviva allo scopo di calmarlo. Grazie ai prodigi della tecnologia, per la quale il suo paese aveva voltato le spalle ad una tradizione ritenuta ingombrante, sarebbe arrivato in breve tempo sul luogo della missione.

    RispondiElimina
  42. [DINAMO CREMISI V - IN MISSIONE]

    Il Colonello Fury stava continuando a percuotere il petto di Stark come si fà con un vecchio televisore quando, per inspiegabili motivi, interrompe il proprio funzionamento durante Dinamo Zagabria - Lokomotiv Moska. Di spalle ed a distanza ravvicinata. aveva sognato quel momento per una vita nel corso negli anni : Eliminare il Col. Fury e tornare da Eroe, un sogno inseguito nei suoi primi anni di servizio. I suoi sensi si mossero piu' veloci della sua coscienza ed il braccio destro, con un solo colpo fracasso la testa della Sentinella Robotica che era entrava dalla porta alle sue spalle ed al contempo urlò " A Terra Compagni" mentre le altre due sentinelle, di fronte all'imprevisto malfunzionamento esitavano qualche attimo.
    Si getto a terra, avvinto in una frusta di dolore e si accorse che l'armatura aiutata dalla sola spinta dei servo idraulici aveva permesso l'impatto violento ed effettivo al costo della probabile frattura di due dita se non peggio. Ma non c'era tempo per pensare. Era tempo di lottare alla vecchia maniera

    RispondiElimina
    Risposte
    1. PDF time: Dinamo Zagabria - Lokomotiv Mosca è una partita di Champions League giusto? :D

      Elimina
  43. [SOLE ARDENTE - IN MISSIONE]
    Shiro andò a dare una controllata ai monitor. Gli obiettivi del satellite S.O.O.K.A.P.D.F. (Space Orbital Omniseeing Patrol Device Fiiit) del sistema erano puntati sui membri dell'AIP in missione. Quei debosciati se la stavano cavando discretamente bene. Un po' più di lavoro di squadra, e magari sarebbero riusciti anche a portare a casa la missione.

    RispondiElimina
  44. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  45. [WONDER MAN - IN MISSIONE]

    "E con questo mi devi un favore, T-Challa!" disse Simon, agguantando il re del Wakanda. Avevano bisogno di tutto l'aiuto possibile, e non poteva aspettare che Pantera scalasse la Torre. Per lo stesso motivo aveva "offerto" un passaggio ad un'altra leggenda vivente - certo che quello scudo pesava pìù del previsto e il diminuire dei suoi poteri non era certo d'aiuto. Arrivato sul tetto vide che la battaglia era nel pieno. "Jess, anche tu qui? Non hai una bambina alla quale badare?". Ma non era il caso di scherzare troppo, era meglio risolvere alla svelta la pratica robot e poi cercare l'epicentro di tutto: il Teschio Rosso.

    "Forse il dispositivo "strappato" al robot potrebbe servire, invertendo la polarità del congegno si potrebbe creare un impulso in grado di disattivare tutti gli altri robot in un colpo solo"... "Bisogna raggiungere il laboratorio!" urlò Simon a Pantera, ma il wakandiano era impegnato ad affilare gli artigli con un'altra di quelle mostruosità meccaniche...

    RispondiElimina
  46. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  47. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    Si accesero le luci di emergenza, una sirena cominciò la sua litania. Un soldato si avvicinò per avvisarlo che non potevano portarlo più vicino senza rischiare di precipitare.
    Kenuichio si limitò a fare un accenno di assenso, dopodiché torse il suo anello e si ritrovò a terra, sul suolo americano. Con un sospiro si diresse verso la Stark Tower, l'ultimo posto dove erano stati avvistati i suoi compagni. Si teletrasportava a intervalli regolari, evitando soldati e robot, ora non c'era tempo da perdere in inutili scaramucce. Non sapeva se avrebbe potuto fare affidamento sull'anello per molto. Infine apparve all'interno della torre, proprio mentre il russo schiantava un pugno in direzione di un ostile.
    Il suo ingresso fu annunciato dal sibilo della lama in uscita che accarezzava il fodero.

    RispondiElimina
  48. [IRON MAN - IN MISSIONE]
    Tony si sentiva stranamente tranquillo, una senzazione che aveva quasi dimenticato.
    Stava sognando?Forse.
    All'improvviso si sentì chiamare, e il suo corpo era attraversato da fremiti.L'ultima cosa che ricordava era il dolore lancinante al petto e una figura vagamente familiare che camminava nel suo salotto, poi il buio.
    Ancora quella voce, e ancora violenti sussulti.

    Aprì gli occhi, di scatto. Respirò a fatica, e vide Lui.
    Nick Fury era intento a scuotere il suo corpo e a ringhiare le solite frasi che si usano per riportare qualcuno indietro dalla morte.

    "Avanti maledetto idiota, non morire!"

    Tony riprese coscienza e urlò: "Piano colonello, non è ancora giunta l'ora per me di andare in vacanza!"

    Intanto Dinamo stava tenendo a bada i robot del Teschio Rosso, non senza qualche problema.

    Non c'era tempo da perdere, e così prese subito una decisione.
    "Presto venite con me!C'è una sola stanza in questa Torre che ci potrà proteggere da questi scocciatori, mentre cerchiamo un modo per disattivare il Cubo!"

    Si alzò in piedi, e diede uno sguardo al suo petto: "Vecchia Scuola eh Fury!"

    RispondiElimina
  49. [PANTERA NERA - IN MISSIONE]
    'Con questo mi devi un favore, T'Challa!, Ora al laboratorio!' urlo Williams. Con un breve cenno di assenso, la Pantera si diresse all'interno della torre, confidando nella capacità dei suoi compagni di gestire la situazione sul tetto. In fretta, si diresse verso il laboratorio di Stark, certo di trovarlo li.

    Ma la situazione non era delle più rosee. Ben due robot stavano attaccando le persone lì presenti. Decisamente al di fuori delle sue possibilità, in uno scontro frontale. Non poteva però rimanere con le mani in mano: doveva distrarli, per dare la possibilità a Fury e Dinamo e Wondwer Man di colpire. Con il nucleo che aveva estratto dal robot, Iron Man poteva riattivare le armature... E le cose sarebbero andate molto meglio.

    RispondiElimina
  50. [CAPITAN AMERICA-IN MISSIONE]
    Quando la Stark Tower fu visibile a Rogers, egli capì che la situazione era più drammatica del previsto. Il Teschio aveva risvegliato da un letargo lungo ormai 70 anni degli enormi automi, cupi, minacciosi, degni del miglior periodo artistico di Fritz Lang. Steve capì che occorreva immediatament entrare in azione, cercando di minimizzare i danni collaterali. Si fiondò nel primo vicolo ed estrasse dal suo bagaglio il costume e lo scudo, compagni di innumerevoli battaglie e avventure. Capitan America era sceso in campo, pronto a dar man forte al gruppo di eroi che, nel frattempo, dava filo da torcere ai robottoni nazisti che si accalcavano nei pressi della Stark Tower.
    Corse. Corse veloce. Vide uno dei robot colpire violentemente Wonder Man, per poi essere distrutto da Pantera Nera grazie alla sua agilità e agli artigli in vibranio.
    Arrivato in prossimità della Stark Tower, non potendo più contare sull'aiuto a terra di Wonder Man e di Pantera Nera, volati in cima alla Stark Tower, Cap attirò l'attenzione di Ororo, pianificando un attacco ai robot restanti. Mentre lui avrebbe distrutto i giunti meccanici fungenti da caviglie per gli automi, facendoli cadere rovinosamente a terra e impedendogli la deambulazione, la Dea avrebbe concentrato una tempesta di ghiaccio verso la zona della corazza in cui giaceva il nucleo energetico del robot, riducendone la resistenza, e consentendo a Rogers di sfondarlo con un poderoso colpo di scudo. Una volta ottenuto l'accesso al nucleo, Ororo l'avrebbe congelato e Cap l'avrebbe sfondato, mettendo fuori uso gli automi.

    RispondiElimina
  51. [TEMPESTA - IN MISSIONE]

    Nel caos della battaglia la Dea della Tempesta riesce a pensare solo all’estrema fortuna di avere davanti dei Robot con una mira assai scarsa e che il 90% dei convenuti sul tetto hanno una forza bruta che lévati. Davanti però ci sono almeno un’altra decina di robot e i suoi fulmini sono inservibili. Col fragore nelle orecchie sentire era un bel problema ma qualcosa a proposito di un nucleo le era arrivato “Bisogna tenerli lontani dalla Torre!!”, subito il pensiero. Se Stark e altri cervelloni fossero stati all’interno avrebbero sicuramente trovato qualcosa con cui fermare quella follia e per fortuna T’Challa era riuscito ad entrare. L’attenzione della Dea viene però attirata da un nuovo, importantissimo arrivo: Capitan America. Un sorriso alle parole del Capitano, era proprio il piano a cui stava pensando, niente di più facile. “Preparatevi, signori, farà un po’ freddo!” venti gelidi fanno scendere la temperatura sotto lo zero in pochi istanti, così da rendere i robot più fragili e consentire al Capitano e agli altri “forzuti” di distruggerli senza problemi e abbastanza in fretta da toglierli di mezzo e arrivare alla fonte del problema.

    RispondiElimina
  52. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    Fluido. Osservando il movimento della sua lama in azione era quello l'aggettivo che veniva in mente.
    Colpì alle gambe, bersaglio perfetto se il tuo avversario ti sovrasta di un metro. Il robot cadde a terra pesantemente. Non era ancora rimbalzato che la lama calò in perpendicolare separandolo dal suo centro energetico.
    Kenuichio guardò sprezzante Fury, Dinamo e il redivivo Tony.
    - Neanche un guerriero tra di voi... Dov'è Rogers? Non importa, vi coprirò mentre vi rintanate nel laboratorio. -

    RispondiElimina
  53. [DINAMO CREMISI V - IN MISSIONE]

    L'urlo lanciato era stato un segnale di guerra. Fury si era lanciato per terra di scatto ed estratto le sue Beretta M92 scatenato una pioggia di fuoco degna di un capodanno cinese. Vecchia artiglieria buona per guadagnare tempo e per vendere cara la pelle. Le Sentinelle Robotiche attesero quella pioggia di colpi quasi impassibili, subendone il massivo e preciso tiro. Solo l'essere rimasto a terra aveva permesso a Dmistri di non diventare uno dei bersagli della festa. Intanto un mugolio ed un rantolo pesante stavano accompagnando il risveglio di Tony Stark, ignaro del party fuori programma in corso nel suo laboratorio. Dinamo rotolo di lato per riguadagnare la posizione eretta, mentre Fury svuotava un ennesimo caricatore su quegli ammassi di svastiche e ferraglia. Ma cosa aveva davanti ? La testa della sentinella fracassava mostrava un piccolo CHIP luccicante che continuava a lampeggiare ed a mutare forma ì, mangiando e vomitando circuiti ... che fosse quella la soluzione per le loro armature ? Stark, vecchio gaudente, svegliati ! Se sopravviviamo a questa trincea avremo ancora molto da dire e da fare .... " FORZA STARK !" urlo' " NON E' TEMPO DI DORMIRE ! "

    RispondiElimina
  54. [CAPITAN AMERICA-IN MISSIONE]
    Ancora una volta Ororo si dimostrò all'altezza del pesante epiteto che le era stato attribuito. Senza le sue raffiche gelate, i colpi di Cap e degli altri eroi rimasti a terra, non avrebbero sortito altro che delle becere ammaccature sulla spessa corazza degli automi. Debellata questa minaccia incombente a carico della Stark Tower, occorreva immediatamente seguire l'esempio di T'Challa e Simon, e raggiungere l'attico, sede degli appartamenti di Tony. Con l'elettricità fuori uso, gli ascensori vertevano nella medesima condizione. Rogers capì di dover sfruttare al massimo le potenzialità della Dea, suggerendole 2 opzioni per poter trasferire in cima alla torre tutti gli eroi rimasti a terra:
    1) con una potente scarica elettrica avrebbe potuto riattivare temporaneamente i generatori di emergenza della torre, consentendo l'uso degli ascensori;
    2) avrebbe potuto creare una corrente ascensionale abbastanza potente da sollevare tutti gli eroi ancora in strada.
    Quale opzione avrebbe scelto Tempesta?

    RispondiElimina
  55. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  56. [IRON MAN - IN MISSIONE]
    Sembrava uno di quei party a sorpresa, dove il festeggiato entra, si accendo le luci e vede tutti i suoi amici intenti ad applaudire e a sorridere in maniera quasi isterica.
    Peccato che stavolta c'erano sì i suoi amici , chi più chi meno, ma al posto degli applausi e sorrisi c'era del piombo e Robots che sferragliavano.

    Bisognava improvvisare, e senza armatura risultava più difficile, era inerme.Il potere dei soldi dicevano...

    Vide che Pantera Nera aveva con sè uno strano oggetto molto curioso, sferico,che emetteva uno strano bagliore.
    Poteva essere la chiave per battere quei Nazisti Ucronici.

    RispondiElimina
  57. [JESSICA JONES - IN MISSIONE]
    Finalmente qualcosa da fracassare! Jessica afferrò per un braccio uno degli automi sopraggiunti, strappò l'arto meccanico e usò lo stesso per fracassare la testa del robot.
    "Ora mi sento meglio!" esclamò, poi vide lì vicino il buon vecchio Wonder Man e Pantera Nera impegnati a scassare altri fastidiosi robottoni nazisti.
    "Ehi Simon, l'ho sentito quel commento! Discuteremo del tuo latente maschilismo una volta finito di schiacciare questi pezzi di me... di latta!"
    Ma Simon si stava dirigendo all'interno dell'edificio.
    "Sarà meglio seguirlo." si disse, gettandosi alle spalle il braccio dell'automa.

    RispondiElimina
  58. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    Quando Wonder Man, Jessica e Pantera Nera entrarono nella sala, vi trovarono Kenuichio seduto a gambe incrociate sui rottami di tre robot.
    - Se cercate i cervelloni, sono andati da quella parte. -

    RispondiElimina
  59. [PANTERA NERA - IN MISSIONE]

    Era arrivata la cavalleria, sembrava. La Dinamo e il Samurai sembravano tenere a bada i colossi meccanici, e al di fuori Tempesta stava facendo un ottimo lavoro.

    T'Challa si mosse verso Tony, con il nucleo in mano.

    'Regalo in arrivo', ironizzò, porgendolo a Stark. 'Credo sia collegato in qualche modo al Cubo. Se riusciamo a collegarlo alla tua armatura, possiamo sferrare un contrattacco. Se questo è un ricevitore di energia, ci deve essere un punto di trasmissione...la statua apparsa a Liberty Island?'

    RispondiElimina
  60. [WONDER MAN - IN MISSIONE]

    Dentro la situazione, e anche la compagnia, potevano essere migliori. Simon si ricordò con disappunto che fino a qualche ora prima era circondato da bellezze nipponiche, e adesso l'unica cosa di orientale era quel musone di Silver Samurai, degno parente di quel pallone gonfiato di plasma di suo cugino. Se non altro l'improbabile gruppo stava iniziando ad ingranare, e anche Stark sembrava essersi ripreso. "Forse quella poca energia ionica che mi resta potrebbe essere d'aiuto a Tony" - pensò - "meglio conservarla e limitarmi a pestare questi robot con le maniere forti".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non trovate anche voi che i dettagli comincino ad incastrarsi magnificamente?
      Forza AIP!

      (P.S. ma solo io noto che gli eroi dell'AIP sono spesso più credibili che quelli dei fumetti?)

      Elimina
    2. perché qui ci si mette il cuoricino.

      Elimina
    3. E' molto difficile non cadere in WTF o forzature e/o magie narrative in questo contesto, ma è divertente provarci :)

      Elimina
    4. La storia sta decollando alla grande, ora che possono sfruttare l'energia che alimenta i robot, ossia il cubo cosmico, potranno anche tracciare le coordinate del cubo.
      "Alla Marvel, nel frattempo, qualcuno stava pensando "Questi debosciati che si fanno chiamare Antristi, sono molto meglio di molti dei nostri sceneggiatori!!"

      Elimina
    5. Essendo in buona sostanza un minchione sparaminchiate nella vita, fare la parte del serio e taciturno Shang-Chi é difficile ma appagante ;)

      Elimina
  61. [SHANG CHI - IN MISSIONE]

    Quella che qualche minuto fa sembrava una battaglia interminabile, con l'aiuto della folata gelida di Tempesta e del poderoso scudo di Cap cessò, lasciando come testimonianza solo pezzi di metallo e lamiere sparse per il tetto. Era giunto il momento che i muscoli si riunissero col cervello, prima di essere interroti di nuovo dalle sentinelle. Velocemente il gruppo che era rimasto a menare le mani raggiunse gli altri. Shang-Chi e gli altri furono accolti da un serafico Silver Samurai, intanto a limare la spada seduto sulle carcasse di quelle si potevano presupporre sue vittime. Lo spadaccino argentato si limitó a grugnire qualcosa e ad indicare una stanza. "Se cercate i cervelloni sono andati da quella parte". Riunito il gruppo, Shang-Chi si mise in disparte, mentre faceva finta di ascoltare qualcosa su una statua e su un ricevitore dal nerboruto re di Wakanda. "Che ci pensino loro a pensare un piano, a me basta che mi dicano su chi devo scaricare i miei pugni".

    RispondiElimina
  62. [IRON MAN - IN MISSIONE]

    Come ad ogni festa, gli invitati si presentano con un regalo, e Il Re di Wakanda non era da meno.Un bel nucleo fresco fresco di giornata!

    Anche il Russo aveva un piccolo dono per Tony, anche se più piccolo: un chip "mutante" prelevato dai Robot Nazisti.
    La momentanea tranquillità che era sopraggiunta, permise a Tony di poter esaminare meglio i due componenti.
    Teschio Rosso controlla il suo esercito grazie all'energia del Cubo, e probabilmente usa un trasmettitore per amplificare il segnale.

    "Chissà cosa succederebbe se inserissi questo nucleo in uno dei miei giocattoli?" disse con un sorrisetto stampato in volto.
    "Devo solo riuscire ad inventire la polarità per trasferire l'energia cosmica in uno dei miei reattori Arc"

    Si girò verso i suoi "ospiti", scrutandoli uno a uno, quando si soffermò su Wonder Man.
    "Ehi, mi daresti una mano?"

    RispondiElimina
  63. Gente, io stacco fino a stasera causa lavoro! Fate di Jessica ciò che vi pare... va be', non proprio tutto quello che vi pare!

    RispondiElimina
  64. FANDRAL [IN MISSIONE] Gli eroi convocati dall’AIP erano tutti riuniti nel laboratorio. E parlavano. Da ore.
    Fandral, un po’ per rendere meno cupa l’atmosfera, un po’ per smuovere le acque e anche per rendersi in qualche modo utile, sparò la cazzata: “e se proponessimo al Teschio Rosso una celebrazione del Quarto Reich con spettacolo Wagneriano, Valkirie, cavalli alati, Sigfrido e compagnia cantante? Io potrei interpretare l’eroe che a cavallo giunge a rendere onore al Nuovo Dio Nazista e quando mi fassi avvicinato abbastanza ... Zac! Risolto il problema e me ne ritorno in Abruzzo in tempo per la festa che abbiamo organizzato per l’apertura stagionale del nostro bel localino (a proposito siete tutti invitati) ... Che ne dite, potrebbe funzionare?”

    RispondiElimina
  65. [TEMPESTA- IN MISSIONE]
    Una volta distrutti tutti i robot la Dea richiama correnti un po’ più miti e consone alla stagione. In strada ghiaccio, rottami ed eroi sparsi, sebbene la maggior parte ormai fosse riunita nel laboratorio di Stark. “Ottimo lavoro, Capitano! Andiamo a raggiungere gli altri”. Un rapido sguardo nei dintorni e la Dea, con una folata di vento, recupera sia Cap che Doop, l’unico rimasto ancora incastrato tra i rottami del negozio sfasciato e scende fino al piano desiderato. Le finestre sfasciate le consentono di entrare, tranquilla e silenziosa, assieme ai “passeggeri” improvvisati nel luogo dove ormai sono riunite alcune delle più grandi menti sulla Terra, intente a ragionare di cose a dir poco cervellotiche ed incomprensibili. “Stark, se serve energia non hai che da chiedere”. Calma la voce della Dea, ma attorno a lei si crea un lieve e momentaneo crepitare di energia statica. Solo un sorriso alla proposta di Fandral. L'Abruzzo, perché no...? Magari quando tutto quel casino si fosse calmato....

    RispondiElimina
  66. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  67. [WONDER MAN - IN MISSIONE]

    "La frase "non ho paura di morire perchè sono già morto" decisamente inizia ad essere controproducente", pensò Wonder Man con un sorriso beffardo. Prima che il cubo cosmico la spegnesse del tutto, l'energia ionica rimanente nel corpo di Simon venne trasferita nel macchinario che Tony aveva predisposto per accoglierla. Il vendicatore si sentiva stanco come mai era stato da tempo, ma decisamente vivo.

    "Bene - disse guardando negli occhi lo scienziato - adesso cosa pensi di farne?"

    RispondiElimina
  68. [DINAMO CREMISI V - IN MISSIONE]

    Il Giapponese teneva fede all'abilita dei suoi avi con quella spada, così come Wonder-Man nonostante l'aspetto da attore belloccio. Lui e Fury. come vecchi soldati avevano combattuto sfruttando quella che si chiamava guerriglia ed alla fine avevano prevalso sulle due Sentinelle rimaste.
    Aveva consegnato il chip a Stark che, nonostante il vistoso gadget appeso al suo petto sembrava essere in piena forma.
    Al contrario la sua mano destra sanguinava copiosamente dal guanto dell'armatura. Gli ulteriori colpi inferti non erano stati meno dolorosi del primo ma la vita era salva e con essa una speranza.
    " Compagno Stark, spero che tu sappia fare buon uso di questo e non vorrai provarmi della gioia di essere parte della festa " disse quasi ignorato dai due che ormai si erano lanciati sulle loro apparecchiature elettroniche ed in quallo che potrebbe con semplicità essere definita " La stanza guardaroba di IRON MAN" , riconoscendo e ricordando quante di loro avevano assaggiato la sua forza e da quante aveva provato il sapore acre della sconfitta .
    Usci dal laboratorio per raggiungere la retroguardia e trovare gli altri, cui si erano aggiunti FENDRAL l'Asgardiano, la bella ed indipendente Tempesta ed il sovrano del WAKANDA ed il nobile SHANG CHI .
    Alla sua vista sembrarono sorpresi, come incontrare un Vegano alla Sagra della Porchetta di Ariccia .
    Ma un cenno sprezzante di Silver Samurai fece capire che, per questa volta, era da considerarsi uno dei "buoni".
    "Sembra che si incontrino vecchi amici per salutare un vecchio nemico " disse.
    Ed allora nel cielo di New York, scuro e gelido dai residui della tempesta apparve un immagine di Teschio Rosso ed una voce che sembrava provenire dall'ovunque li saluto : " BENVENUTI ALLA FESTA MIEI CARI, CHE LO SPETTACOLO ABBIA INIZIO " ...

    RispondiElimina
  69. [NICK FURY - IN MISSIONE]

    Stark aveva scelto un brutto momento per provare a tirare le cuoia. Rumori sordi provenivano dalla base della torre e andavano mano a mano avvicinandosi, senza dubbio una battaglia stava avendo luogo e ben presto neanche loro sarebbero stati al sicuro. Non ebbe neanche il tempo di terminare quel pensiero che un grosso androide fece irruzione nel palazzo, seguito immediatamente da un altro ed un altro ancora: in pochi istanti quel posto brulicava di "NaziBot". Per fortuna Dinamo Cremisi gli stava coprendo le spalle ed a lui si aggiunse veloce come un lampo il Silver Samurai, non il massimo che si potesse chiedere come operativo a dire il vero, ma al momento ogni aiuto era gradito. Nel frattempo Stark aveva ripreso conoscenza, era il momento per il Colonnello di passare all'azione. Con l'agilità e l'esperienza di chi aveva ripetuto quel movimento centinaia, anzi migliaia di volte, Nick Fury estrasse le proprie armi facendo fuoco a volontà contro i nuovi arrivati mirando alle giunzioni tra gli arti meccanici così da limitarne la capacità di movimento. Aveva portato con sè un diverse armi, esplosivi ed una buona scorta di caricatori, sarebbe stato in grado di combattere per molte ore ma contro una fonte energetica come quella in possesso del nemico non avrebbe avuto senso. Sapeva che altri agenti erano stati convocati sul posto, doveva guadagnare abbastanza tempo perchè potessero riunirsi ed organizzarsi.

    Dopo qualche minuto le sue previsioni si rivelarono esatte: T'Challa, Simon Williams e Jessica Jones arrivarono di gran carriera porgendo uno strano oggetto al padrone di casa. Mentre forniva loro copertura l'anziano soldato potè cogliere solo qualche frammento della conversazione.

    "Coraggio Stark, fà la tua "cosa". Voglio prendere a calci le ossute chiappe del Teschio Rosso prima di subito!"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusate se arrivo sempre tardi nel postaggio, sono un pò lento a scrivere :D Recupero al prossimo!

      Elimina
  70. [CAPITAN AMERICA-IN MISSIONE]
    Grazie ai poteri di Tempesta, Cap riuscì a raggiungere il laboratorio di Stark, ove Tony, coadiuvato da T'Challa, stava armeggiando su di un nucleo energetico strappato ad uno degli automi prima affrontati. Lo scopo di Tony era quello di tracciare la fonte energetica da cui gli automi ricavavano sostentamento. Trovare la fonte, significava trovare il Teschio Rosso. Rogers era sicuro che, conoscendo la megalomania e l'egocentriscmo del Teschio, le possibili sedi potessero essere esclusivamente due. Liberty Island, simbolo della Libertà americana, o l'Empire State Building, l'edificio più alto di New York, dal quale il Schmidt avrebbe potuto osservare l'estendersi del proprio malato obbiettivo.
    Bisognava aspettare riscontro da T'Challa e Tony, per averne un'effettiva conferma. Qualora i due non fossero riusciti in tempi brevi a fornire una localizzazione della fonte energetica, Cap avrebbe proposto la costituzione di 2 squadre, una da inviare a Liberty Island, l'altra all'Empire State Building.

    RispondiElimina
  71. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    Finalmente Rogers era arrivato. La presenza di un onorevole guerriero come lui rassicurava Kenuichio sulla riuscita della missione. Lo seguì nel laboratorio. Stark trafficava di già con i suoi strumenti inconcepibili, seguito passo passo da Dmitri. Ma non era interessato ai loro pupazzi. Era lì per ascoltare un piano. E se questo si fosse rivelato inadeguato, era pronto a dettarne uno lui.

    RispondiElimina
  72. [DOOP - IN MISSIONE] Doop si era tenuto in disparte durante la baruffa coi robot. Insomma, era chiaramente un semplice riscaldamento per degli eroi navigati come quelli che aveva appena filmato in azione. Ottimo materiale video, pieno di Sbam, Spatatrack, eccetera. Gli ricordava i bei tempi di X-Statix. Ora, se solo fosse riuscito a trovare la riserva di idromele di Thor nascosta nella torre, sarebbe stato più che pronto a prender parte a qualunque piano Cap e gli altri avrebbero preparato. A lui sarebbe bastato avere l'occasione di tirare un pugno su un certo grugno rosso.

    RispondiElimina
  73. [IRON MAN - IN MISSIONE]
    "che lo spettacolo abbia inizio!"
    Quelle parole eccheggiarono nei cieli di New York. Non promettevano nulla di buono.

    I preparativi per riuscire a sfruttare l'energia del cubo cosmico erano quasi finiti.Non si poteva pretendere molto, data la scarsità di corrente elettrica e di mezzi.
    Grazie a Wonder Man, fu aggirato l'inconveniente di mancanza di una fonte di energia necessaria per invertire il flusso del nucleo, per renderlo utilizzabile e inserirlo in una armatura adatta per l'occasione: La Silver Centurion!
    Era l'armatura preferita da Tony.

    Era palese che anche Dinamo Cremisi scalpitasse all'idea di poter utilizzare la sua armatura al 100%.

    Dopo qualche fuoco d'artificio fuori programma, il geniale rampollo della famiglia Stark riuscì ad imbrigliare l'energia nel reattore Arc precedentemente reso inutilizzabile da quella specie di raggio EMP.
    Questa era la parte semplice. Quella più rischiosa era testare quel reattore nel corpo di Tony. Era una scelta a senso unico.Nessun ripensamento, non c'erano alternative.

    Estrasse il rudimentale magnete che Fury e Dinamo gli avevano impiantato durante il "sonnellino", e trattendo il respiro, inserì il "nuovo" reattore ad energia cosmica.

    Fu pervaso da un brivido, dopodichè sentì come una vampata di calore provenire dal suo nuovo cuore.
    Era troppo potente. Con uno sforzo al limite dell'umano, riusci a controllare quell'enorme enorme energia.

    Provato dallo sforzo, matido di sudore, si rivolse alla squadra: "E ora facciamo una visitina a quel mucchietto d'ossa !"

    RispondiElimina
  74. [PANTERA NERA - IN MISSIONE]
    Il reattore Arc su cui T'Challa e Tony stavano lavorando sfrigolava, ma grazie all'energia ionica di Wonder Man riusciva a reggere. O quantomeno a mantenersi intero. Come aveva ipotizzato Tony, era un ripetitore del segnale del Cubo...lo stesso che aveva permesso all'immagine del Teschio di comparire nel cielo.

    Lavorando sui macchinari raffazzonati, i due cercavano di trovare la fonte del segnale...e non c'erano dubbi: Liberty Island.

    L'obiettivo è chiaro. Il modo per arrivarci, molto meno.

    RispondiElimina
  75. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  76. [FANDRAL - IN MISSIONE] "Avanti Cap, se la mia idea non pare buona, dicci tu cosa dobbiamo fare! ('a fenomeno)"

    RispondiElimina
  77. [CAPITAN AMERICA-IN MISSIONE]
    Evinto il fatto che la fonte energetica degli automi fosse localizzata a Liberty Island, c'era un unico modo di raggiungerla: volando. Gli eroi in grado di farlo si sarebbero fatti carico di trasportare tutti gli altri fino a Liberty Island, dove erano ormai certi che avrebbero trovato il Teschio Rosso ad attenderli.

    RispondiElimina
  78. [NIGHTCRAWLER - IN MISSIONE]
    Era un diverso, la vita gliel'aveva insegnato decine di volte. Col tempo aveva imparato ad accettarlo e a comprendere, almeno in parte, il timore della gente nei suoi confronti.
    Poteva mascherare i suoi poteri, ma non il suo aspetto, ragion per cui - quando cadde il primo elicottero per strada - corse a prestare i primi soccorsi senza togliersi il cappello che manteneva una discreta ombra sul suo viso.
    Tuttavia, si rese ben presto conto che il problema era più grande: un blackout, e sospettava che i dirigibili nazisti apparsi in cielo contrassero qualcosa.

    Il suo cerca persone riservato ai membri dell'AIP aveva suonato per un secondo poco prima di spegnersi in seguito all'attacco di quegli infami ma, da quel punto di Manhattan, Nightcrawler riusciva a scorgere il posto in cui sarebbe riuscito a trovare risposte e, nella più ottimistica delle ipotesi, aiuto.

    Prima di dirigersi al punto di ritrovo dei Vendicatori, il mutante fissò il bizzarro spettacolo che aveva come palcoscenico il cielo, riflettendo sulla bizzarra situazione che si stava creando: ancora una volta, i mutanti sarebbero stati considerati un po' più umani, e quei bastardi lassù, quelli avrebbero fatto la parte dei mostri.

    Sperando in un finale a lieto fine, iniziò a teletrasportarsi alla Torre, dove lo aspettava un buon inizio.

    RispondiElimina
  79. [SHANG CHI - IN MISSIONE]

    Era uno di quei momenti in cui rimpiangeva l'MI-6. Quando c'era da parlare. Non tanto per il fatto in se, quanto perché erano sempre i soliti a fare la parte, a impartire ordini, a spiegare le cose come fossero bambini. Quei pensieri furono ben presto interrotti da una voce. "BENVENUTI ALLA FESTA MIEI CARI, CHE LO SPETTACOLO ABBIA INIZIO." Eccessivamente tronfia e piena di se, la voce del Teschio Rosso rieccheggiava nella torre. Il gruppo, dopo una discussione che sembrava non dover finire mai, sembrò accorgersene qualche secondo dopo Shang-Chi e si ammutolì di colpo, osservando la gigantesca testa olografica del gerarca che si stagliava sopra i palazzi della metropoli. Per fortuna il magnate baffuto sembrava essere riuscito nell'impresa di cavare il proverbiale ragno dal buco. Dopo aver scelto una corazza usando più tempo di quello che Shang-Chi ritenesse necessario, sostituì quello che al cinese sembrava un magnete dalla cavità nel suo petto con un oggetto che effettivamente rientrava più nello stile Stark. Iron Man sembrava eccessivamente provato dalla sostituzione, ma con un rapido cenno del capo rassicurò il gruppo. "E ora facciamo una visitina a quel mucchietto d'ossa!" Shang-Chi non aveva bisogno di sentire altro, lui era sempre pronto. Restava solo da capire dove fosse il teschio Rosso. Cap suggerì di dividersi e cercarlo nei luoghi che secondo lui potevano fare da rifugio al nazista. "Shang-Chi, Dinamo Cremisi, Wonder Man, Fandral, Doop e Jessica con me a Liberty Island, gli altri con Stark all'Empire State Building".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Ehm, il gruppo che va all'Empire State Building ci compra le magliette al chiosco dei souvenir, poi ci raggiunge a Liberty Island che Teschio Rosso sta lí" Cavolo se andate veloce gente ;)

      Elimina
    2. Beh all'Empire State Building potrebbe esserci qualche sorpresa, chi lo sa? Anche perchè altrimenti tra un paio d'ore abbiamo già finito! ;-)

      Elimina
  80. [FANDRAL - IN MISSIONE]
    "Io volo con Sif!" Volle precisare subito Fandral, che veva notato come Shang Chi si fosse avvicinato alla bella guerriera con la scusa di sistemarle una borchia dell'armatura.

    RispondiElimina
  81. [NIGHTCRAWER - IN MISSIONE]
    Giunto sul posto, si era reso conto che il tempo per le chiacchiere era già terminato. Senza perdere altro tempo, aveva chiesto e ottenuto un passaggio da uno dei suoi alleati in grado di volare.

    RispondiElimina
  82. [IRON MAN - IN MISSIONE]
    "Cos'è un freak show?"
    Tony vide una nuvola bluastra comparire nella stanza, per poi materializzarsi in una sorta di demone Blu, con tanto di coda.

    "Non c'è tempo per i convenevoli" sentenziò la strana creatura.

    "E' Nightcrawler!" disse Fury. "Ci sarà utile essendo un teleporta".

    "E va bene, più siamo e più ci divertiamo.Tieni Dinamo, con questo potrai usare la tua Armatura Made in URSS al 100%". Tony estrasse un chip dalla sua armatura e lo consegnò al suo "amico".

    "Signori, chi mi vuol bene mi segua! Direzione Empire State Building!"

    Azionò i razzi, e si preparò al decollo.

    RispondiElimina
  83. [FANDALL - IN MISSIONE]
    Niente, Sif era finita nel gruppo di Cap in volo verso l'Empire State Bulding e Fandral si trovava ora nell'imbarazzante posizione di cavalcare Wonder Man, letteralmente, cioè proprio a cavalcioni.
    Fortunatamente il volo fu breve. "Bene, Ora ditemi chi devo infilzare! La mia spada è assetata di sangue neonazi!"

    RispondiElimina
  84. [NICK FURY - IN MISSIONE]

    Le schermaglie si erano concluse, la prima ondata di androidi era stata domata, adesso Stark stava lavorando per riportare la sua armatura e quella di Dinamo Cremisi alla completa funzionalità. Un piano ingegnoso quello di sfruttare l'energia stessa del nemico contro di lui, c'era da sperare che Schmidt non si accorgesse di quel loro piccolo espediente. Sul luogo intanto erano giunti anche altri eroi tra cui il Capitano Rogers. Fury non l'avrebbe mai ammesso ma lavorare assieme a lui, nonostante le reciproche differenze sui metodi da adottare per ristabilire l'ordine, era quanto di meglio potesse sperare per coordinare un'operazione. Ovviamente non mancavano i piantagrane come Fandral, ma gli dei di Asgard sono gente particolare, e tutti molto permalosi.

    Il gigantesco testone del Teschio Rosso fece la sua comparsa sui cieli della grande mela, a quel punto non aveva più senso illudersi: sapeva che si trovavano li. La fonte del potere del nemico sembrava trovarsi su Liberty Island, le strade ed i cieli sarebbero stati senz'altro presidiati dai suoi automi, la più che altrove, ragion per cui un attacco frontale si sarebbe rivelato un completo disastro.

    "Statemi a sentire: il nemico ha abbastanza potere per spazzarci via con un cenno del capo, dobbiamo usare la testa per infiltrarci nel suo quartier generale. Chi è in grado di volare..."

    Non potè finire la frase che già Fandral e Sif erano partiti per dare inizio alle danze.

    "Grrr! Chi è in grado di volare dovrebbe supportare quei due e fornire un diversivo alle truppe di terra. Sfruttando il clamore della battaglia il resto di noi cercherà di aggirare le linee nemiche, in questo l'aiuto di Wagner sarà determinante: Kurt dovresti riuscire a teletrasportare il maggior numero di persone quanto più vicino a Liberty Island. Te la senti? Da li in poi credo dovremmo affidarci al giudizio del Capitano, nessuno conosce Schmidt altrettanto bene."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. acc. mi sono sdoppiato in volo tra Sif e Wonder man!
      Pazienza, portiamo l'attacco al cuore del Teschio Rosso!!

      Elimina
    2. Mi hai bruciato sul tempo scusa :D

      Elimina
  85. [PANTERA NERA - IN MISSIONE]
    Quindi si volava, dritti verso l'obiettivo. Il Re del Wakanda sussurrò qualcosa a Cap. Poi disse: 'Ci vediamo lì, AIP. ' ,prima di ributtarsi nella giungla d'asfalto newyorkese. Sotto la maschera, si concesse l'ombra di un sorriso. Era bello rivederla...anche se in brutte circostanze.

    (Ragazzi io devo staccare...se volete usare Pantera fate pure)

    RispondiElimina
  86. [WONDER MAN - IN MISSIONE] "Già era imbarazzante essere quasi svenuto - una sensazione che non ricordava - davanti a quell'arrogante di Silver Samurai, ora devo pure portare a cavalcioni un asgardiano in piena tempesta ormonale". Non era una bella giornata per Simon, decisamente. Per fortuna quella che un tempo era la Liberty Island era all'orizzonte. Mentre si avvicinava con il resto del gruppo sperava che Stark avesse un buon piano. Da come Tony ne aveva parlato sembrava che l'Empire State Building fosse un punto nevralgico per catalizzare l'energia necessaria a sconfiggere il Teschio, ma sicuramente avrebbero trovato resistenza in entrambi i posti. La battaglia stava per iniziare e quel maledetto asgardiano non la smetteva di fare battute sul posteriore di Jessica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. [SHANG CHI - IN "CHE MINCHIA STIAMO FACENDO?"]

      Gente, ci siamo divisi o andiamo tutti a Liberty Island? Occhio che i cloni non ce li abbiamo :)

      Elimina
    2. Cap suggerì di dividersi e cercarlo nei luoghi che secondo lui potevano fare da rifugio al nazista. "Shang-Chi, Dinamo Cremisi, Wonder Man, Fandral, Doop e Jessica con me a Liberty Island, gli altri con Stark all'Empire State Building"

      Quindi a me "rimangono" Sif ( :P ), Jessica Jones, Fury, Silver Samurai , Arcangelo(se si presenta), Pantera Nera e Starbolt. Se non erro.

      Elimina
    3. Shang-Chi, Dinamo Cremisi, Wonder Man, Fandral, Doop e Jessica con me a Liberty Island, gli altri con Stark all'Empire State Building
      Tranquilli, abbiamo tutto sotto controllo

      Elimina
    4. Jessica Jones è nel gruppo Liberty Island, l'hai messa in tutti e due ;-)

      Elimina
    5. Niente jessica , al suo posto Nightcrawler.

      Il pallone (Super Santos) è di Cap e ci fà quello che vuole?

      Elimina
    6. Quindi divisi, apposto. Così ci possiamo pure giocare di più coll'AIP :D

      Elimina
    7. [CAPITAN AMERICA RETTIFICA] Cap aveva detto che se i cervelloni non avessero trovato in tempo la location dell' energia avrebbe proposto la divisione in 2 squadre. Dato che Pantera, smanettando duro, aveva localizzato la fonte a Liberty Island, cap ha suggerito ai volanti di trasportare gli appiedati all'isola. Chiaramente con l'entrata in gioco di Nightcrawler il teletrasporto è decisamente gradito.
      QUindi tutti uniti verso liberty island, chi volando, chi teletrasportandosi, chi a piedi, chi facendo l'autostop agli zeppelin del teschio, come meenchia vi pare, insomma

      Elimina
    8. Allora dì "Vendicatori Uniti!" almeno! LOL

      Elimina
  87. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  88. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    - Accettabile - fu tutto quello che disse il samurai all'esposizione del piano d'azione.
    Si avvicinò ai suoi compagni mutanti, Tempesta e Kurt e appena prima di teletrasportarsi in direzione del grattacielo li informò che andava a fare una veloce ricognizione.
    Arrivò sull'obiettivo, ne studiò rapidamente le vie di ingresso e le difese. L'edificio sembrava pressoché identico all'originale, fatto salvo per le svastiche appese un po' ovunque. Guardie, zeppelin e robot non avevano speranze di fermare un maestro del combattimento capace di teletrasportarsi. Scelse una balconata vicino al tetto, con poche guardie, da cui partiva un lunghissimo stendardo cremisi con la croce uncinata. Sistemate le guardie recise l'enorme drappo di tessuto. Sarebbe stato un segnale sufficiente per indicare l'ingresso ai suoi compagni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma questo solo se ci siamo divisi, perché sennò ciccia :D

      Elimina
    2. Ho pensato anche che dividendoci rischiamo anche meno di metterci bastoni tra le ruote, essendoci meno persone che interagiscono tra di loro

      Elimina
    3. Mi sembra una buona idea, ma coordinate l'azione dei due gruppi e ogni tanto fate in modo di ricapitolare la situazione (niente spiegoni, bastano due righe di dove e perché), per aiutare a saltar dentro chi arriva.

      Elimina
    4. Con i due gruppo ci sarà più azione, nonchè anche qualche colpo di scena.
      Un nemico, anche se si tratta di Teschio Rosso, mi sembra un po' poco ;)

      Elimina
  89. [SHANG CHI - IN MISSIONE]

    Non era certo un volo tranquillo. Shang-Chi osservava gli imponenti guanti metallici color scarlatto che gli stavano massacrando le ascelle. "Non temere, compagno. Non ti faccio cadere." Purtroppo l'accento russo misto all'eco metallico non era affatto rassicurante. Dopo pochi, interminabili, dolorosi minuti, il gruppo di Cap riuscì ad arrivare. Rogers iniziò a spiegare il da farsi, mentre gli altri cercavano di ritrovare un contegno dopo il volo. "Ok gente, stiamo uniti e copriamoci le spalle. Scommetto il mio cappuccio che il Teschio si trova all'interno della statua." Il ragionamento, anche se elementare, parve sensato. Parve ancora più sensato quando un'orda di robot teutonici cominciò a martellarli da tutte le parti. Shang-Chi era una furia, e non era il solo. Lo scudo del capitano rimbalzava di automa in automa, Wonder Man pareva sotto effetto di qualche stupefacente, Dinamo Cremisi era rientrato nel pieno delle sue facoltà e faceva cozzare i suoi guanti contro qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Il cinese cominciò a pensare che fosse era quello il suo posto, quando un piccolo errore gli si dimostrò fatale. O era quella che pensava. Tra lui e un colpo mortale si materializzò l'amico russo, che inflisse un colpo devastante al potenziale killer di Shang-Chi, riducendolo a lamiere contorte. "Tutto bene?" disse Dmitri. L'accento russo misto all'eco metallico non era mai stato così rassicurante.

    RispondiElimina
  90. [FANDRAL - IN MISSIONE]
    Come era prevedibile, il Teschio Rosso non aveva lasciato Liberty island senza difese e, infatti, in quel momento iniziarono a fischiare tutt'intorno proiettili della contraerea.
    Wonder Man se la cavava alla grande zizagando fra i traccianti e Fandral faceva il suo respingendo con la spada i colpi non evitabili.
    In breve i due riuscirono ad atterrare proprio sulla corona della statua che, ora non reggeva più la fiaccola, ma rivolgeva ai naviganti uno sfacciato saluto nazista.
    "Wonder, voli meglio di Silver Surfer, ma ora che facciamo?"

    RispondiElimina
  91. [TEMPESTA- IN MISSIONE]

    Quando vede T’challa allontanarsi un’ombra di tristezza cala sul volto di Ororo, momentanea come una nube sul sole. L’AIP viene prima di tutto oggi e il piano d’azione pare coinvolga in primis uno dei suoi migliori amici. “Kurt, cerca di non strafare… sei tornato da poco” Come tutti i mutanti anche Nightcrawler si è già beccato la sua dose di morti e resurrezioni, d’altronde. Annuisce a Silver Samurai prima di vederlo sparire e poi si libra in volo “Oggi fungo da taxi, eh” commenta con un insolito sarcasmo, avvolgendo con i suoi venti chi non riuscirebbe a fare altrettanto per poi dirigersi dove dovrebbero trovarsi Silver…e il Teschio.

    OFF: Chi vuole si faccia trasportare da Tempestina, che sto maledetto browser ha problemi ad aggiornare e non ho capito bene chi ci sia e dove stiamo andando XD
    Siete troppo veloci, gente :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Finalmente dopo ore sono riuscito a liberarmi dall'ammasso di detriti che mi imprigionavano, ore in cui ho sentito il clangore della battaglia echeggiare in superficie. Esco dalle fogne e rimango sbalordito, ancora una volta New York è stata sfregiata da uno scontro tra eroi e....nazisti? Sicuramente opera del sorridente dalla pelle rossa. Quando penso di averle viste tutte ecco che la vita mi stupisce di nuovo. Ma ormai la battaglia principale si deve essere spostata altrove e l'AIP starà sicuramente facendo il suo dovere. Comunque qui ci sono parecchi uomini del Teschio Rosso da sistemare quindi........Tweeeeep!

      Elimina
  92. Gente, toglietemi una curiosità: quanta gente può trasportare Kurt con i suoi poteri?

    RispondiElimina
  93. [IRON MAN - IN MISSIONE]

    Come al solito Cap quando vede rosso non capisce più nulla e parte come un Toro contro il drappo del Torero.

    Il gps nella corazza di Tony aveva rilevato un secondo segnale, anche se debole, provenire dall'Empire State.

    "C'è sotto qualcosa!"

    RispondiElimina
  94. [SILVER SAMURAI - IN MISSIONE]
    Non era abituato a lavorare in squadra.
    Lenti. Troppo lenti. Ci stavano mettendo un'eternità per arrivare all'Empire State Building.
    Poi le sue elucubrazioni cessarono. Un ronzio. No, una vibrazione. Il grattacielo vibrava impercettibilmente.
    Ora era inquieto.

    RispondiElimina
  95. [DOOP - IN MISSIONE] Senza esitazione, Doop afferrò il mantello di tempesta, pronto a farsi trasportare dalla mutante verso la probabile base del nemico! Nel frattempo s'era vestito da battaglia grazie ad un precedente frugare nei cassetto della torre. Ecco qua: benda sull'occhio, sigaro e un bel logo dello SHIELD disegnato a pennarello sul petto. Le donne lo adorano. E spaventerà a morte grugno rosso! https://dl.dropboxusercontent.com/u/10509693/DoopFury.jpg

    RispondiElimina
  96. [NIGHTCRAWLER - IN MISSIONE]

    "Tempesta, non c'è tempo per valutare i rischi. Siamo anche fortunati: l'Empire State Building è a sud della Stark Tower. Ciò renderà più facile il viaggio tramite l'utilizzo dei miei poteri".

    Detto questo, Kurt le stringe la mano, contemporaneamente a quella del successivo eroe che si sarebbe offerto volontario.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. [NIGHTCRAWLER - IN MISSIONE]

      Ma, ricordatosi che Tempesta è dotata del dono del volo (oltre che della vista [cit.]), Kurt afferra la mano di un altro eroe e inizia a trasportarli a destinazione, uno dopo l'altro.

      Elimina
  97. [IRON MAN - IN MISSIONE]

    Ci vollero pochi secondi prima di raggiungere l'enorme grattacielo, uno dei simboli di NY.

    Silver Samurai aveva già dato inizio alle danze.

    Iron Man atterrò su una balconata, dove era stato reciso un drappo.Era il segnale!

    Il gruppo di Stark sarebbe arrivato da lì a poco. I pensieri di Tony andarono alla squadra impegnata a Liberty Island.

    RispondiElimina
  98. [FANDALL - IN MISSIONE]
    Dentro, erano finalmente dentro al donnone.
    All'interno della gigantesca signora la resistenza nazista era ovviamente notevole, ma negli spazi angusti fatti di scalette e stretti corridoi, Fandal se la cavava egregiamente e, con l'aiuto di Wonder Man, aveva fatto a fettine decine e decine di nemici. Ora si trovavano all'incirca all'altezza dell'ombelico della statua e la situazione sembrava relativamente tranquilla, mentre dal basso provenivano gli echi della battaglia che i nazisti stavano combattendo con i loro compagni.
    "Forza Wonder! Raggiungiamo la zona bollente, scendiamo un po' più in giù".
    Infatti, un po' più in giù volea andare l'asgardiano nella comare.

    RispondiElimina
  99. [DINAMO CREMISI V - IN MISSIONE]

    Il nobile guerriero SHANG CHI si era conquistato il suo rispetto. durante il volo. Silenzioso ma carico di potere, un potere sereno come quello dell'aria prima della tempesta.
    Appena sbarcatoi aveva ritrovato la forza dei repulsori nelle mani e quelle sentinelle si erano rivelate meno solide ora che combattevano ad armi pari. La mano destra era inservibile ormai ma la sinistra, rinvigorita da quuel potere non sarebbe stata da meno
    Un colpo a sorpresa gli permise di rivelare la sua stima per il guerriero che aveva trasportato. "Compagno Shang Chi la tua leggadria sia accompagnata dalla mia forza.
    Si levo in aria di nuovo e proruppe un preciso fuoco di file per supportare a terra i compagni .
    La Statua della Libertà lo guardava benevolo.
    Un Figlio che lotta per la libertà trovera' sempre compagni valorosi.
    " AVANTI COMPAGNI, io salgo ai piani alti e che la Fiaccola mi illumini " "

    RispondiElimina
  100. [WONDER MAN - IN MISSIONE] Era bello avere un aiuto, visto che l'energia ionica che scorreva nel corpo di Wonder Man ci stava mettendo più del previsto per riformarsi - e non era stato facile schivare i colpi che arrivano da Liberty Island con l'asgardiano in groppa. Fortunatamente quei robot erano tanti, ma non erano certo un problema. Bastava solo un po' di collaborazione, e CAP stava comandando il gruppo come solo lui sapeva. Fandral stava facendo del suo per dimostrare di non essere solo un damerino, e accidenti se la sapeva maneggiare quella spada (anche se a Simon restava il sospetto che esagerasse nelle pose per fare colpo su Jessica), anche il russo e il cinese non si risparmiavano.. e quel buffo fagiolo verde come diamine si era conciato, come un cosplayer di Fury?

    All'improvviso il suo corpo venne invaso da un fremito. L'energia ionica residua stava reagendo alla vicinanza del cubo cosmico... ma dove? Impossibile anche mettersi in contatto con l'altro gruppo: Iron Man non era ancora riuscito a ripristinare le apparecchiature di comunicazione. "Dannazione Tony, sbrigati a far funzionare quel tuo cervello così osannato!".

    RispondiElimina
  101. [SOLE ARDENTE - IN MISSIONE]
    Molto più a Ovest, Sole Ardente si era finalmente svegliato. Tutto procedeva bene. Ma qualcosa continuava a non convincerlo. Che il Teschio Rosso avesse in serbo qualche asso nella manica?

    RispondiElimina
  102. ALERT - AVVISO:
    Si sta per raggiungere quota 200 commenti. Ricordate che per visualizzare tutti i commenti successivi dovrete cliccare in basso su CARICA ALTRO.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa Doc avrei composto una piccola soundtrack ad hoc per l'episodio posso linkare o mi sfancooli?

      Elimina
    2. ...magari ispira il finalone.

      Elimina
  103. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  104. [IRON MAN - IN MISSIONE]

    Ancora quella nube blu, e subito apparve Nightcrawler con il suo compagno di viaggio, Nick Fury.

    Dopo planò anche la leggiadra dea Tempesta con Lady Sif,e alla sue spalle , con un balzo felino giunse anche Pantera Nera.

    "Non possiamo aspettare oltre!Intanto contatto Dmitri per sapere come procede la loro missione."

    Azionò il comunicatore:"Dmitri ci sei?Noi siamo arrivati all'Empire, diamo un occhiata e...gshhhh, shhhhh"
    "Dannazione, questo affare è rotto!"
    "No" disse Fury, "E' disturbato.Anche il mio è inutilizzabile.Qualcuno stà disturbando le nostre linee"

    "Allora i miei sospetti erano fondati" . Tony aveva ragione.

    Intanto, in un luogo ben nascosto dell'Empire State Building, qualcuno stava osservando il gruppetto appena giunto.

    "Ora farò assaggiare un po' della famosa ospitalità tedesca", sentenziò il misterioso personaggio.

    RispondiElimina
  105. [DINAMO CREMISI V - IN MISSIONE]

    Lungo l'ascesa non si permise distrazioni, eppure vedere qul simbolo di Libertà agghindato di rosso, nero e svastiche gli fece salire la rabbia. Attivò "Una Notte sul Monte Calvo" di Musorgskij‎ e d'improvviso la battagla gli apparve una danza sinuosa. Vide Capitan America circondato da sentinelle come in un maelstrom e si lancio' in picchiata, sperando non lo confondesse con un nemico. Lo afferro' appena in tempo, mentre con lo scudo respingeva una ulteriore ondata. La destra lo reggeva appena ed il sangue scorreva sula manica del Capitano ma la Sua stretta era salda. " La Signora della Libertà la attende Compagno Capitano, permette che le faccia strada ? " Il Capitano lo guardo' con sguardo fiero

    RispondiElimina
  106. [[ARCANGELO - IN MISSIONE]]
    La riunione con gli industriali indiani era stata dura, ma Warren Worthington III ce l'aveva fatta. La fusione della società Worthington con la NamasTextile era riuscita e presto altri bei soldini tintinnanti sarebbero entrati nelle casse del giovane mutante. E ora? Una vittoria così meravigliosa meritava un po' di meritato relax ma...che stava succedendo? Qualcosa stava succedendo là fuori.
    Grazie alla sua vista di falco, riuscì a notare una figura. Sembrava una croce. No, non era una croce...sembrava più una...una svastica. Una svastica nazista. Incredibile come dopo più di sessant'anni, c'è ancora chi crede in un'utopia malata come quella che negli anni Quaranta aveva portato solamente distruzione e malessere.
    Chi poteva essere stato? A giudicare da ciò che vedeva, sembrava si trattasse ancora di lui. Il Teschio Rosso. Ancora non si era arreso. Era evidente che qualcuno doveva ricacciarlo nella fogna dalla quale era uscito.
    Si tolse il completo di lino di Canali Milano e si mise il suo splendido costume bianco e celeste, rivelando le sue magnifiche e piumate ali, che attendevano di farlo volare.
    Salì sul tetto del suo attico in Central Park West e si spiegò nel cielo, deciso a dare al Teschio una sonora lezione magari facendosi aiutare da qualche eroe.

    OFF: Scusate se scrivo ora, ma sono tornato appena adesso dal lavoro e se non era per la mia lei che mi aveva avvisato della missione, manco sarei qui.

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy