Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione II, parte VIII): maggio 1976

e spadroneggio
Siccome è giovedì, arriva l'appuntamento settimanale con Kent… no, wait. Oggi pubblicità fuorvianti. A tradimento. Se no mi diventate troppo pigri, e invece bisogna stare sempre sulla corda. Stay hungry, stay foolish, stai cazzo, come diceva Stewart Brand. Pubblicità fuorvianti da un meravigliosamente deprimente, malinconicamente agghiacciante Topolino 1068 (16 maggio 1976, 300 lire), dunque. Per chi l'ha visto, per chi non c'era, e per chi quel maggio lì inseguiva una sua chimera. Te avevi cinque mesi scarsi, quindi non sapresti dire. Kentozzi e le sue avventure, grazie all'instancabile opera dell'antrista dell'anno Elisabetta, tornano giovedì prossimo. O forse anche prima. Vallo a sapere. Piuttosto, Ken avrà preso bene questa panchina? […]

No, non l'ha presa bene
Tanto per iniziare, tanto per far capire quanto erano tristi gli anni immediatamente precedenti alla rivoluzione digitale, i lego più pezzenti che siano mai usciti dalla Danimarca. Cioè, guardateli. Non morite dalla voglia di smontarla a calci, quell'ambulanza della pompa? Quell'elicottero da scappati di casa? Anche i Playmobil, ricorderete, l'ultima volta li avevamo lasciati alle prese con questa cacchio di ambientazione da Grey's Anatomy senza però gente che fa sesso in ogni angolo dell'ospedale come ricci, ma almeno loro, invece...
 …li ritroviamo sulla retta via. Fanculo ai dottorini: chi lo vuole un Playmobil cowboy o GUERRIGLIERO? Ecco, immaginavi
Ma entriamo subito in tackle scivolato (scivolone, nel gergo di tre quarti dei commentatori tecnici di sky) nei sentimenti con una Graziella Leopard MX2 Carnielli d'altri tempi. Hai vaghi ricordi del periodo pre-grande bonifica da BMX. Ma di sicuro andavano le bici col cambio sulla canna e gli ammortizzatori, la sella lunga da ras del quartiere, il fanale a dinamo, la griglia salvavetro per proteggere il medesimo fanale in caso di abbandono improvviso del mezzo, cappottamento per annaffiatoio metallico a spruzzo mimetizzato vigliaccamente nel prato della villa comunale, rissone furibondo con banda rivale proveniente dalle case popolari, alien abduction. Una bici così e diventavi, sul finire degli anni 70 barra primissimi anni 80, il maschio alpha del branco. Anche se il mezzo si chiamava Graziella, come la parrucchiera giù all'incrocio.
I paleolitici gelati Toseroni dello Zio Tom, e il loro "gioco più dolce del mondo". Il razzismo. Solo 100 lire l'uno. Cento. Lire. Sembra una cosa di quarant'anni fa, e invece di anni ne sono passati solo 36.
"Non sei più un bambino".
"Ecco, diglielo, cazzo! Ma', hai letto? Non sono più un bambino! Ora voglio puranch'io la tazzina di Kimbo la mattina quando mi sveglio e…"

"NUOOOO! ErgoCappuccio dimmerda!!! Ci si era quasi questa volta! Bastardo traditore! Quel gusto di caffè che piace a te una cippa!".
La Fanta, quando ancora potevano chiamarla "L'aranciata d'arancia" senza vedersi piombare nello stabilimento dal tetto i corpi d'assalto del Garante. Quando continuava ad averci quelle pubblicità lisergiche, e ti regalava un puzzle. Non le macchine, gli stereo e tutte quelle robe da sboroni di dieci anni dopo: un puzzle. Anzi, ben quattro puzzle diversi. Meico.
La signorile Oransoda, frattanto, rilanciava da par suo, regalando - ma regalando una cippa, ché dovevi aggiungere 2000 lire - un "favoloso giubbino in tessuto-non tessuto Tyveck creato proprio per Oransoda!". Un po' di coolo e non era nemmeno un materiale cancerogeno. Ah, a proposito di coolo: la ragazzona con i jeans attillati, mostrando la propria fortuna, si lancia in arditi doppisensi sul tappo in tasca. Lei, nel frattempo, in tasca c'ha tipo una bandiera rossa la trionferà. O un pacchetto di chipster tutti distrutti. I soliti comunisti.
 Ma ecco, a grande richiesta, l'ATTESO RITORNO DELL'EMOZIONANTE IN BOCCA AL LUCCIO, il celebre, pluripremiato gioco da tavolo della ItalHarvey, l'azienda con il logo più p0rnografico mai registrata in una camera di commercio italiana. 
Queste tre pagine su Hat, il cataloghetto pubblicitario della automobiline BBurago, le lasci volentieri all'interpretazione di lorsignori. La domanda, essenzialmente, pacatamente, è: ma che meenchia si è fumato il tizio che ha ideato questa roba? E chi ha cacciato i soldi per pubblicarla su TRE pagine di Topolino? Te metti i drogati del '68 nei posti di comando, otto anni dopo, e poi lamentati.
Il bambolotto Furga di Sandokan e quello di Mariann… AHHHHHH! UN MOSTRO, UCCIDETELO!!!
No, niente, allarme rientrato, posate la ciavatta: le bambole Furga erano tutte macrocefale senza un motivo. Occhei, tuttappò.
Le magliettine di Tex, ma soprattutto dei giovini uomini con quei jeans attillatissimi sul pacco di cui si pentiranno amaramente una quindicina di anni e una decina di non mi era mai successo ti giuro più tardi.
Il grande sorpresismo dei soldatini italiani Giopi. "I più bei soldatini di plastica mai prodotti in Italia". O "Sappiamo che ad Atlantic non ci possiamo allacciare manco le scarpe, ma c'abbiamo famiglia".
E a proposito di Atlantic. Godiamoci gli storici aeroplanini popolari da 400 lire (oh, più popolare di un caccia della FIAT che diavolo vuoi)
e sollazziamoci con la goduriosa portaerei e le altre navi.
Atlantic, mica fischiett.
Nel frattempo, oltre che sul fronte delle Aranciate con dentro la droga si combatteva duramente anche su quello delle penne a sfera. All'attacco di Grinta, la penna dal futuro con un inchiostro speciale che tanto che meenchia vuoi che ne sappiano i lettori di Topolino, quelli mica vanno a vedere, mica c'hanno una laurea in chimica, c'hanno, scrivi, scrivi, cazzo ti frega…
…rispondeva la Bic Cristal con l'esperimento della calamita, da finale di puntata dei Super Amici. Cioè, la sferadiamante, in carburo di tungsteno, prematurata con scappellamento a destra.
La Barbie Ballerina, con la sua faccia da poco sorridente ma pur sempre algida stronza, l'espressione da campionessa europea di soffocotto. "Senti quanti calorosi applausi", si legge. Sentili, anche se il teatro è vuoto. Ancora? Ma sì, dai, ancora, ché fa sempre ridere: E' UNA GRAN DIRETTRICE!
Big Jim è al campeggio insieme a Big Jeff e Big Jack, mentre Ken, dietro il cespuglio, viene percosso selvaggiamente da un branco di salmoni.
Tornato a casa nella sua roulotte da polacco, Big Jeff si trasforma in Pattuglia Jeff e parte all'assalto di un gruppo di finti pescherecci con le sue teste di cuoio, con gran dispiego di elicotteri, bombardieri, mezzi da sbarco. "Ma simu poveri cristi, beddja matri! Simu piscaturi siciliani!", ci dicono quelli, ma l'inflessibile Jeff li fa mettere al muro e fucilare tutti quanti, tah!. "Missione compiuta, abbiamo eliminato quelle maledette spie!", comunica via radio soddisfatto l'eroico Pattuglia Jeff alla base. Poi, all'improvviso, mentre gli uomini di Jeff esplodono raffiche di mitra in aria per festeggiare il successo, la doccia fredda. "COGLIONE!", ci dicono dalla base. "Ti abbiamo detto Stroncali!, non Stromboli!".
Nella prossima avventura, Pattuglia Jeff in "E che cazzo ma parlate più chiaro, pure voi!"

"Micio succhia il ciucio". Non il ciuccio, il ciucio. E ti fermeresti qui. Decisamente.
Perché poi sì, fino alla metà degli anni 80 la pubblicità che non c'entra un'infiocchettatissima su Topolino ci finiva sempre. Un grande classico. Quale lettore di dieci anni, del resto, non aveva ventimila lire da spendere (66 volte il costo del giornalino, si badi) per un bel TRAPANO A PERCUSSIONE dalla sigla vagamente curda?
La solita, storica, stolida, stearica pubblicità del Crystal Ball. Qui si parla di "bolle di plastica". E soprattutto l'indirizzo è quello di un LABORATORIO. Un attimo di curiosità e facevi la fine del Joker. Sul "Creiamo le saponette" nella metà inferiore della pagina caleresti invece il più pietoso ma coprente dei veli.
"A cosa giochiamo oggi, Piera?"
"Creiamo le saponette"
"Ma mia cugina dice che ha scoperto la droga"
"Ok, andiamo"

  Ma attenzione all'austero, elegante splendore di Corinne, la bambola col TOUPET da allenatore bianconero. In regalo, una medaglietta per vendere l'anima al diavolo e una simpatica polizza per vendere quanto resta a una compagnia di assicurazioni. Che poi è uguale.

No. Cioè. Nella tua infanzia ricordi le calcolatrici Sharp, simbolo di primo, genuino potere digitale nipponico nelle battaglie dell'intervallo alle elementari, ma bene comunque comune, popolare. Qui si parla di un coso di cui si vanta LA LUCINA VERDE. Che si chiama TECHNICO 11R e non sembra giapponese manco per una fava. Che, perdonatelo, abbiate pietà di lui, funziona ANCHE A CORRENTE.
E l'adattatore fanno altre tremilaenovecentolire, grazie.
Ed è sempre la stessa storia. Le pubblicità Gioca fatte scrivere a un perito elettrotecnico misantropo in arretrato di due mesi con lo stipendio.
Un'altra delle infinite, perenni pubblicità della Girella col Golosastro. Quel bastardo del sessualmente ambiguo Toro Farcito. Sempre a dargli in testa a quel povero cristo affamato.
Sempre in tanti contro uno. Il branco. La morale vagliela a fare a tua sorella, stronzo vigliacco.
Un pizzico una cippa, ché quelle maledette polacchine a sandaletto (modello blu sull'estrema sinistra della foto) hanno continuato a comprartele un'estate via l'altra almeno fino alla quarta, porca pupazza. Blu scamosciato. Una vergogna ladra.
Il temibile dentifricio Paperino's. Nella storia, Paperino parla della famigerata variante al chewing gum, che ha mietuto migliaia di giovani vittime tra la popolazione infantile dell'epoca.
Tuo padre, fino a tutto l'80, c'ha avuto una Diane 2CV. La sua non era però minimamente così zingara, con la panchina da barboni sul tetto.
La Suzuki da Kamen Raider, invece, in famiglia non ce l'avevate mica. Peccato.
La Sunshine Family, zii della Famiglia Cuore e cugini alla lontana di Barbie. La famiglia felice, con i loro occhietti da bambole possedute dal demonio.
"Si chiama SuperVip. Il passeggino, naturalmente". 
Ché il bambolotto no, è un bambolotto plebeo qualsiasi
Treets, le M&M's con nocciola dell'immediato dopoguerra. Il disegnino del tennista che fa Scrocc, distruggendosi per sempre l'articolazione del ginocchio, è una delle cose più horror che hai visto negli ultimi giorni.
Un altro classicone: la pubblicità della solita Scuola Radio Elettra per entrare nel mondo del p0rno della fotografia.
Chiudiamo con questa meravigliosa pubblicità di un revolver 8 colpi, giusto perché si era proprio nel bel mezzo degli anni di piombo. Il revolver viene indicato come "inoffensivo", ma occhio: è un inoffensivo tra virgolette. Poi se i bambini ci riuscivano ad ammazzare davvero qualcuno erano cazzi dei loro genitori, senti.




Tutte, ma proprio tutte, giuri le altre Pubblicità Fuorvianti di Topolino



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Commenti

  1. Le clamorose bambole idrocefale furga!

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  2. Ma le bambole erano veramente orrende, facevano paura!
    Non mi meraviglio che la Barbie abbia spopolato. Tra l'altro mi sono ricordato ora che da piccolo avevo questo dualismo tra i fidanzati della Algida, non sapevo se fosse Ken o Big Jim.

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  3. Ommioddio l'invasione dei Macrocefali!!!

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  4. Perchè per produrre biscotti c'è bisogno, ad esempio, di un proiettore?

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  5. Mamma mia, ce ne sarebbero di cose da commentare qui, pare la fiera della disgrazia: le bambole Migliorati (che era meglio chiamarle "migliorabili"), le m&m's con le nocciole radioattive, il malefico dentifricio di Paperino (sopravvissuto ad un intossicazione da fluoro perché ci facevi colazione e merenda), i Crystal ball che con la scusa di insegnare la chimica ti appioppavano l'ennesima enciclopedia o ti avviavano alla professione di spacciatore (che dalla coltivazione dei cristalli alla "cottura" di metanfetamine il passo era brevissimo) e tutta quella serie di bambole VERAMENTE inquietanti che la proporzione aurea non sapevano dove stava di casa.

    P.S.: dai Ken non fare così che ti vogliamo sempre bene, quella rabbia tienila buona per l'Algida S.

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  6. I Treets, perché non ci sono più i Treets?

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  7. Mia madre mi comprò ben un tubetto di dentifricio di Paperino con l'ordine di farlo durare che sarebbe stato il primo e l'ultimo (e così fu, ho una mamma abbastanza spartana). Alla fragola. Ricordo che il gusto non mi fece neppure troppo impazzire e tornai a qualcosa gusto menta senza troppe remore ^^

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  8. Niente da fare Doc... sarò un nostalgico conservatore e tutto, ma le pubblicità fuorvianti al povero Ken "ni vanno via a filogàsse" come si dice dalle mie parti.
    Mi fai cominciare la giornata di lusso!

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  9. "Si chiama SuperVip. Il passeggino, naturalmente".
    Ché il bambolotto no, è un bambolotto plebeo qualsiasi

    boia dio, sono morto XD

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  10. Ma che tristezza le pubblicità degli anni 70.
    Ridateci quelle degli anni 80.
    O 90 ( che il Doc non ha ancora messo, mi sembra).
    Recentemente, su un numero di Topolino ho beccato , in mezzo al nulla più totale, una pubblicità di giocattoli: si trattava di tarocchi dei My Little Pony.
    Che sia un segno della rinascita delle pubblicità fuorvianti?

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  11. La gag di Stromboli è lollosissima :)

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  12. Minch, quelle biciclette col cambio sulla canna, in quelle che hai visto, sempre rotta era quella leva e smollacciata, che non ingranava un cambio uno. I freni a disco... ma che velocità mai potevi raggiungere per aver bisogno dei freni a disco e non a tacchetto? Che pensavi di montare su un Bravo, un Ciao, un Sì, un "non-ce-n'è-per-nessuno" Califfone?!
    Grazie Doc, ho capito ora dopo un tot di decina d'anni, cosa serviva la gommapiuma sul manubrio delle bici: paradenti. Fantastico, e fantastiche risate (L'accusa alla tribù/branco di Toro Farcito, è da Oscar!)


    Ma nella pubblicità di Lisa Jean, c'è chiaramente sullo sfondo Kentozzi, che fa il finto tonto e cerca di inserisi nel post! O_O


    "E premiala con un bouchet di rose", ma Barbie Ballerina c'ha i fiori ai piedi, perchè il bouchet gliel'hanno sparato sulla faccia! Vai, vai, mangiati un gelato che ti riscaldi il cuore!

    La pubblicità Black & Decker su Topolino, ahhh, ecco perchè mio cugggino taccheggiava all'Upim trapani, filettatrici, ecco cosa l'aveva indotto; noi ingenui invece.

    Troppo dentifricio Paperino's alla Fragola, tanto i denti non me li lavavo mai. Cosa risolta. qualche volta me lo mangiavo e ce lo davo da mangiare anche alla mia cagnia. Anni candidi, prima che qualche bastardo inventasse l'intossicazione cancerogena alimentare, che prima non esisteva.

    La Revolver 8 colpi "inoffessivo". "Inoffenssivo", sta come l'espressione "Quei Bravi Ragazzi", a "gangster italoamericani".

    "Commisà, è una scacciacani, come posso farci male a lui, se manco spara?! Ma dico?"

    http://www.youtube.com/watch?v=0giRLx3COZA&feature=player_detailpage#t=75s

    Come ci sbrilluccicavano gli occhi a quell'altro mio cugggino quando vedeva le pubblicità di 'ste pistole. Ora corre in moto da strada, c'ha la carrozzeria specializzata in moto da strada, le "pimpa", con tutto il giro d'intellettuali di quell'ambiente. E io qui, ancora a leggere i libri, pure senza figure. :-/

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  13. "Sei un ragazzo ormai. Da oggi hai il tuo CAPPUCCIO" .... Er.... °_°

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  14. Doc, ma il Ken che applaude da dove lo hai preso?

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    1. Da toy story 3...

      Comunque all'epoca le pubblicita' di soldatini, pistole giocattolo, action-man heroes di guerra e similari abbondavano eppure non siamo diventati una generazione di guerrafondai alla faccia di tutti gli pseudo-psicologi che sparavano boiate nei giornali...

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  15. Oddio! Quella calcolatrice ce l'avevo!!!

    Ricordo perfettamente che non aveva cristalli liquidi nel display, ma una matrice di barrettine led verdi che si accendevano a comporre i numeri...

    Nel complesso, era una figata da vedere! :D

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  16. Ma solo a me "Supervip" Fa pensare a "Vip, mio fratello superuomo?" Quando ero piccolo, era gia relegato alle televisioni regionali, ma lo adoravo.

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  17. La tristezza dei giocattoli anni '70 era semi-infinita. Con l'eccezione di quelli Mattel, che comunque a) costavano un fracco b)erano comunque meglio a fine '60/inizio '70 (Bruciapista, Sizzlers, Major Matt Mason, Thingmakers, Vac-U-Form, Wiz-z-zer, Zzzum-it).

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  18. Ma lol il Ken incazzoso,la famiglia felice posseduta e la girella!

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  19. @Sabatino: Toy Story 3.

    Per il resto è veramente un panorama deprimente. Però, avendo saltato il periodo 1995-2005, sarebbe interessante vedere quando è successo esattamente che le pubblicità hanno abbandonato il settimanale.

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  20. Big Jim Brokeback Mountain é in vendita dal tuo giocattolaio!

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  21. Pubblicità Treets: vogliamo invece soffermarci un attimo sul povero tuffatore che fa scrocc sfasciandosi il cranio sul cemento, pietosamente censurato dalla nocciolina gigante?
    (che per altro non ci risparmia il rilascio degli intestini e dei contenuti vescicali dovuti al decesso...). X°D impagabili pubblicità fuorvianti.

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  22. Due cose:

    1) i numeri dopo il 90 avevano poche pubblicità e per lo più inutili. Cosa vuoi dire di una pagina del Dash in cui c'è il Dash e c'è scritto che funziona?

    2) Salutate il Didimo! Lo leggevate Super Console a fine anni 90, sì?

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  23. Doc, tu vuoi vedermi morto. Ho riso dall'inizio alla fine XD
    E comunque, il paperino's al ciuinggam faceva davvero schifo.

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  24. 16 Maggio 1976, Torino Campione d'Italia.
    E' da collezione quel numero... chissà se e quando accadrà di nuovo...

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  25. Le bambole di Lisa Jean erano chiaramente dei prototipi di bambole con la testa di alieni O.o

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  26. "Pattuglia Jeff" mi ha fatto un effetto strano... in un qualche angolo remoto e dimenticato dell'infanzia devo aver conosciuto qualcuno che ce l'aveva e devo averci giocato.

    Nell'ultima, oltre all'inquietante (e fighissimo) realismo della pistola, noterei anche la mascotte con sguardo e modo di fare da tossico duro.

    Meravigliosi poi tutti questi bambini anni 70 dall'aria mesta e triste...

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  27. Anche a me la (fantastica) frase sul passeggino ha ricordato "Vip, mio fratello superuomo"! :D

    Ma soprattutto: solo a me "giochiamo a fare le saponette" ha provocato un sussulto di terrore? Vedi anche alla voce "Soylent Green".

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  28. A me il gioco delle saponette a fatto venire in mente "Fight Club", che tempi però gli anni 70!

    La pubblicità della Bburago ha un che di futurista, 3 pagine 3 e dalle prime due quasi non si capiva che pubblicizzasse!

    Comunque diciamolo, il playmobil guerrigliero era una figata, dai un pupazzetto che pare Pancho Villa con tanto di banderuola! Io ne avevo uno tipo cacciatore da safari con banderuola e fucile con tanto di mirino, inuile dire che era sempre il capo e che senza ambientazione da Grey's Anatomy aveva sempre le playmobilesse con se!

    Pure la bici da maschio alpha l'ho avuta, in pieno periodo BMX però, ma assolutamente non della Carnielli che faceva anche le cyclette, se no addio maschio alpha!

    La serie Polystil delle macchine da rally era pazzesca, avevo sia la Diane che la Mini che la Porsche!! Le prime due da rally, con tanto di panchina zingara (ci ho messo anni per capire che cos'era quel fregno sul tetto) e altri accessori, tutti staccabili! E poi c'era anche la finta sabbia attaccata sopra.

    La Porsche invece era la versione da evasore fiscale con tanto di sci e neve finta!

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  29. Anni 70, anni 80, ma chi se ne importa. Purché i commenti del doc fanno ridere così, le pubblicità fuorvianti mi vanno bene tutte.

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  30. IL REVOLVER 8 COLPI! ho sempre trovato ingiusto che, in quanto femmina, mi toccasse giocare per forza con le Algide frigidone!

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  31. Pare che il trapano Bosch sia stato il regalo più richiesto nelle letterine a Santa Lucia nel dicembre '76...

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  32. NUOOOO! Le Treets!!!

    Le avevo rimosse! Mi piacevano un casino (credo) e le preferivo di gran lunga alle M&M's.

    Uichipidia ci fa sapere che dal 2009 sono tornate in commercio in alcuni paesi. Urge spedizione...

    http://en.wikipedia.org/wiki/Treets

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  33. Non avevo mai letto la tagline della Carnielli, NON FAI FATICA A IMMAGINARE CHE SIA UNA MOTO.

    La pubblicità dell'Ergo Cappuccio mi ha "segnato" per sempre: quando ho dei momenti "infantili" penso alla prima delle due pagine della réclame ma per essere adulto non penso certo all'Ergo Cappuccio, anche perché detestavo il latte a colazione.

    Riguardo ai puzzle (che ricordano troppo "puzza") era di gran moda darli in omaggio a prodotti alimentari o a riviste.

    Spezzo una lancia a favore di Atlantic: mio fratello ne era un patito e poi, la scala H0 era compatibile con ambientazioni ferroviarie a base di Lima e/o Rivarossi!

    B&D! Notare le 19.900 lire IVA ESCLUSA!

    Il font della calcolatrice Technico è troppo vicino a quello di Technics, il marchio della Panasonic specializzato in hi-fi e che è famoso per il suo giradischi (in mio orgoglioso possesso) serie 12xx. All'inizio mi confondevo...poi ho capito che TechnicS (detta anche "tècnicis") è tutt'altra MUSICA, letteralmente parlando.

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  34. Il proiettore Royal Sound era il mio sogno del 1978, non appagato forse perché il prezzo era troppo alto per un bambino 6enne qual ero io allora. Sinceramente, la descrizione è molto tecnica: documentandomi in seguito, ho scoperto che il cambio lampadina era macchinoso per un aggeggio destinato ai giovanissimi (era anche una lampada dalla forma buffa, chiamata in gergo "palombaro" o "bambolina").

    La ricercatezza consisteva nello spegnimento dell'amplificatore, per evitare ronzii durante la proiezione di film muti ma, in compenso, per cambiare la velocità di fotogrammi/sec (da 18 a 24, velocità dei film "commerciali") dovevi SMONTARE la macchina e spostare una cinghia. Non erano possibili doppiaggi perché era sprovvisto di pulsante di registrazione come nei modelli "seri".

    Il circuito integrato per l'amplificazione doveva essere il Philips molto usato in mangiadischi e altri apparati audio "da asporto", vista la sua versatilità ed economicità.

    Kickers: grande frustrazione, dopo che ebbi scoperto che non si trattava di DOLCI! Ricordo una patetica pubblicità TV di metà anni '80.

    Paperino's: ottimi disegni di Marco Rota!

    L'auto infangata mi faceva un po' d'impressione: ce l'avevano i figli di amici di famiglia.

    I Treets erano maledettamente buoni, gli M&M's non sanno più di nulla. Preferisco gli MMS della mia amica Angela!

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  35. @Marte
    In quella calcolatrice, che fu regalo di XI compleanno fatto a mio fratello non so da chi, non c'erano i LED ma il display era l'evoluzione, a basso costo e consumo, di un tubo Nixie
    http://en.wikipedia.org/wiki/Nixie_tube
    dove i catodi erano i segmenti del display e l'anodo era comune. La "luce verde" dipendeva dal tipo di sostanze chimiche immesse nel tubo durante la lavorazione industriale.

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  36. ovviamente il top è il baby ras del quartiere che spadroneggia con la graziella...

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  37. I Treets, che archeologia dolciaria... sbaglio, o c'era anche la confezione marrone con le scritte gialle? Forse conteneva altro.

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  38. Forse ti riferisci ai "Bonitos" (tuttora in produzione) che non so se fossero nati prima o dopo gli Smarties. Erano in pratica degli "smarties" ma con delle faccine disegnate sopra.

    I Treets erano maledettamente buoni, anche se mangiarne in eccesso mi faceva venire in mente l'immagine con la scritta RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA con gli ellissi (onde elettromagnetiche) intorno che compariva dopo la celebre sigla di inizio trasmissioni usata fino all'85.

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  39. Sì, può darsi siano i Bonitos; cercando su google immagini, mi è appunto uscita un'immagine che piuttosto fedele a quella impressa nella mia memoria fallace (oltre a una sfilza di omaccioni seminudi e una donzella che sfoggia gli organi sessuali a scopo meramente divulgativo).

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  40. Bellissimo qesto blog! Grazie, Doc! Treets, ecco come si chiamavano.... mi ricordavo solo i Bonitos, sarà l'età. Sentite, ho un quesito che mi "attanaglia": ricordo la pubblicità su Topolino di una bambola (Fiba, Furga, Migliorati, insomma una di quelle piccole col testone) fine '70 - primi '80, alla quale si potevano cambiare non solo gli abiti, ma anche l'acconciatura.... staccandole la testa (!!) in questione (sembrava magnetica, a giudicare dalla foto)e sostituendola con una delle altre due fornite. Lo slogan era: "ieri Romantic oggi Casual domani Folk". Come diavolo si chiamava la bambola?!? Grazie a tutti!

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  41. P.S. Il Paperino's aveva un sapore alcalino terribile, legava la bocca da matti! Se possibile, però, quello dell'Ape Maia era peggio ancora. Io adoravo il Close-up e il Ging, meravigliosi gel dolci.... Però anche l'AZ uno al lampone, arrivato dopo, meritava!

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  42. Riferimenti a Kamen Rider, le bamboline di Sandokan e Marianna... Mi hai allietato la giornata!

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  43. L'eliambulanza della Lego ce l'ho, da qualche parte.

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  44. Moltissime Barbie di metà anni 70 avevano quel viso inquietante, che era peraltro simile a quello dei primi modelli usciti nel 1959. Se fate un confronto fra le Barbie del 1959 e quelle del periodo 1975-77 (p.es. la Ballerina che si vede qui, o la Sportiva, o la 16 Anni, o la Capelli Magici 2a serie) ve ne accorgerete.

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  45. 16 maggio '76, il giorno in cui sono nato..

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