Magic Boy: la pubblicità della Mattel con un po' di rivista attorno. Ma giusto un po'

Sì, lo sai. Oggi è il primo venerdì senza Pubblicità Fuorvianti di Topolino da, uh, un bel po' di tempo a questa parte. E questo vi fa sentire tristi e incompresi e un po' incazzati. Vi viene da piangere come quando scoprite che il gelato in frigo l'ha finito qualcun altro. Sì, è un mondo difficile. E allora giusto per oggi, giusto per aiutarvi a uscire dalla ruota, giusto perché venerdì prossimo si torna a parlare di altro, eccovi un'altra perla che il tuo scanner ha dimostrato di gradire solo fino a un certo punto. Il numero 8 di Magic Boy, una rivista che la Mattel si realizzava da sola, dopo l'esperienza con Mondadori della storica Masters e il Team dell'Avventura. Una rivista, Magic Boy, che più che una rivista era un catalogo, con fumetti, giochi e pubblicità chiaramente legati a roba con cui la stessa Mattel riempiva i distributori di sogni (= i negozi di giocattoli) di allora. E costava pure la bellezza di 5.000 lire del 1988. In questo numero: quando ad Eternia la violenza sulle donne è lecita, Bravestarr è un cazzone, rubriche alla cazzomannaggia, ma soprattutto che minchia c'entra Alfredo Castelli? […]
La copertina, con quella minchiata della pistoletta a forma di astronave di Capitan Power, quella con cui potevi FAR FINTA di interagire con il telefilm...
...e la quarta di copertina, con He-Man e la sua tigre Pulcinella Battle-Cat
Partiamo da una pubblicità della pista TurboTrax, qui in versione zingara fluorescenza con le fiamme tipo Optimus Prime in quei film dimmerda che sappiamo. TurboTrax, dicevamo parecchi venerdì fa, era questa pista che, recitava lo spot, era flessibile e non aveva bisogno di corrente. Ed era pure vero, solo che dopo due giri quel braccio caricato a molla non spingeva più le Hot Wheels nemmeno a pregarlo. L'incredibile, vergognosa sola
"Direttore responsabile Alfredo Castelli". Ma sarà mica QUELL'Alfredo Castelli? Quello di Martin Mystère? Lui. Su uichipìdia si legge infatti che nel corso degli anni 80 "Castelli dirige, crea e collabora a numerose riviste", e pare che il grande Alfredo abbia anche scritto i testi di diverse fra le storie a fumetti uscite su Magic Boy. Paura, eh?
Nelle lettere dei giovani lettori si affrontano i temi della vita moderna, del sociale, dell'ornitologia. Se infatti la lettera del mese parla dello stato di abbandono in cui versano gli scivoli nei giardinetti, il piccolo Francesco si preoccupa che la madre gli butti via le riviste (tranquillo, Fra': è toccato a tutti) e Simone chiede un articolo sui pappagalli. Ma il contributo più toccante è nella pagina successiva, laddove Fabrizio scrive dalla Svizzera: "Mi piacciono i rapaci, specialmente il falco, e ne vorrei uno vero, ma mia mamma non vuole". Che mamma stronza
Prima del vituperato rilancio fantascienzo, la linea classica dei Masters fa ancora a tempo a declinare per la quarantesima volta He-Man e Skeletor in una qualche variante sticazzi. Qui nelle versioni con parti illuminate che si accendono se gli alzi il braccio. Sarebbe seguita quella con effetti sonori realistici se gli tiravi il dito
E a proposito di Masters, godiamoci per intero questa loro incredibile, vergognosa avventura a fumetti. Rotar propone ad Extendar e Roboto di rimorchiare tre giovani ragazze yè-yè di Eternia, che stanno leggendo una qualche variante locale di Cioè, con in regalo il poster pieghevole di He-Man (sic). Rotar si fa subito avanti
Le ragazze, però, lo sfanculano all'istante dicendogli che è uguale a Pernascone basso e non molto forte, e così lui chiama generosamente in ballo i suoi amici. Insomma, sembra che in qualche modo ce ne sia per tutti
Ma cosa succede? La bionda prova a limonarsi Roboto, cosa peraltro pericolosissima vista la sua mascella meccanica, e quello ci rifila una cinquina e la spedisce a terra. Extendar fa cadere la rossa sul culo. Rotar ci strappa tutto il poster a quell'altra. Le ragazze fuggono sconvolte da questi tre tamarri, ché non ci sono più i mezzi uomini meccanici di una volta, signora mia
Ed ecco che interviene il gayo Principe Adam, che appresa l'incresciosa notizia, si mette alla ricerca dei tre teppisti, per scoprire che si tratta dei suoi tre compagni di merende. Non sapendo cosa li abbia spinti a comportarsi da tronisti di uominietonnedimariadefilippa, i trè-trè robotici decidono di lasciare Eternia
Adam chiede aiuto a Man-at-Arms, che gli risponde con un rispettoso dito medio, dicendoci che c'ha altro a cui pensare, grazie. Arriva allora sulla scena Skeletor, che rifila un bello spintone sempre a quelle povere criste di prima, che, guarda, oggi non è proprio giornata
Grazie a una versione modificata di un telecomando polistil, Skeletor può scatenare Roboto e quegli altri due disperati contro He-Man. "Mi sto allungando senza volerlo!", urla un disperato Extendard, come uno studente che vede per la prima volta l'insegnante di educazione fisica bona, o noialtri ai tempi dei primi video di Sabrina Salerno
Segue scontro fraticida pieno di cazzotti ed onomatopee di un certo peso
Ma l'inquietante Man-at-Arms senza i baffi del cartone, con il suo fungo meccanico dei puffi in testa, ha trovato una soluzione al problema
Skeletor, che con la grande intelligenza che gli è propria si sta sputtanando da solo tutto il piano, viene così privato del controllo sui tre eroi
E mentre le tre ragazze gridano vendetta per il poster di Luis Miguel He-Man strappato e He-Man finge di essere etero, si può chiudere con un bel finale classico. Tipo Zio Paperone che insegue Paperino con l'archibugio
Troviamo quindi un'interessante spaccato di tre pagine sulla vita del macchinista di treni, e poi questa pubblicità di BraveStarr. BraveStarr faceva cagare: il cartone, il pupazzetto, questo Big Jim col parrucchino di Steven Seagal in testa, i nemici, i comprimari, i playset, tutto. Non era pertanto un'impresa semplice per le sue storie a fumetti superare a destra tutto questo sulla corsia preferenziale dello squallore.
E invece
Ora, cioè. Una banda di dingo gira per il paese, molestando le ragazze ed esplodendo colpi di fucile in aria. La bionda chiede a BraveStarr di intervenire, ma lui se ne esce con un "Mi dispiace, ma finché quei dingo non faranno niente di illegale non c'è alcuna ragione per mandarli via". MA COME NIENTE DI ILLEGALE? CHE MINCHIA DI LEGGI C'AVETE LASSU', BELLO? CHE DEVONO FARE QUESTI TIZI, DAR FUOCO A TUTTI GLI ABITANTI? Comunque. La bionda è una tipa che si aiuta, chiedendo a BraveStarr di mostrarle la sua, occhiolino, collezione di oggetti antichi, occhiolino
Ma quel cazzone prende la proposta ALLA LETTERA, e si mette a mostrare davvero alla ragazza una collezione di cosi orribili. Lei comunque non molla, e prova a fargli capire il concetto dell'allusione come figura retorica. I dingo nel mentre provano a derubare un cittadino, che però è uno degli scagnozzi di BraveStarr, e si prendono un paio di cazzotti. BraveStarr decide di intervenire, perché "questi rumori sono diversi dai precedenti". Giustamente. Perché se tre fucili sparano in aria all'impazzata non fa niente, passi, ma se vola un cazzotto tu, sceriffo, devi fare qualcosa
Naturalmente i malandrini non ci mettono neanche due vignette a stendere con un colpo sulla carocchia il Marshall di giallo vestito. E' solo grazie all'uso dopante del suo potere di orso che il difensore di questa grandissima cippa riesce a liberarsi
"Bravo Marshal, sei veramente unico!", esclama soddisfatta la ragazza. E ringrazia il cielo che non ce ne sono altri di coglioni simili in giro, brutta stupida
Dopo l'intrigante approfondimento di Magic Zoom, uno speciale sulla Luna di QUINDICI PAGINE, parte l'aggressiva Vetrina di Magic: pagine e pagine di giochini che in realtà sono pubblicità più o meno in incognito (meno. Decisamente meno)
Lo scienziato pazzo (e no, non fate i simpatici: quella non è la grafia di un te stesso più giovane. Il numero l'hai comprato sull'internetto dieci giorni fa)
Capitan Power, BraveStarr con i suoi personaggi ultrapezzenti, ci sono perfino dei crucipuzzle su delle linee di pupazzetti per bambina. Ché doveva avercene un casino di lettrici, una rivista che si chiamava Magic Boy
Questo invece è un gioco di Capitan Power da fare in due, con la matita. Stampatelo, portatevelo domani al mare sotto l'ombrellone e cronometrate quanto tempo ci mettete a farvi lasciare da ragazza/moglie/ragazzo/fidanzato/cane
E ancora i Masters
e i Masters. Pagine su pagine di un catalogo che ti facevano pagare dei soldi per portartelo a casa. E questa storia è andata avanti per ventotto numeri, fino al settembre del '90. Incredibile
Delle quattro pagine del fumetto di Capitan Power ci guardiamo solo la prima e l'ultima. La prima, perché Lord Dread ha creato una copia di Capitan Power e sembra sul punto di sconfiggerlo una volta per tutte
L'ultima, perché il cattivo viene sconfitto grazie all'intervento di un ragazzino e la prende malissimo
Questo agghiacciante titolo apre invece la sezione dedicata ai videogiochi Nintendo. E prima di chiedervi "E che c'entra?" ricordate chi distribuiva all'epoca il NES a 8-bit e tutto il suo cartucciame
Il publiredazionale diventa redazionale, per fare il giro e tornare pubblicità. Ti sfugge perché Donkey Kong sia stato inserito nella serie Educativa, ma erano altri tempi, senti
E qui si parla di Zelda. Leggetelo, il pezzo, se ne avete la (tri)forza. Leggete questa appassionata fintorecensione vergata in prima persona e la sua chiosa sull'emozionante uso della parola d'ordine alla fine del gioco
Ma abbiamo già parlato del sistema e dei suoi accessori? No? E allora via, altre due pagine, ché tanto siamo gli editori di noi stessi, cazzo ci frega. Le immagini dalla definizione altissima da 52 colori, la scatola magica dispensatrice di mondi e situazioni fantastiche, anche i più scettici che provando Nintendo si sono appassionati come bambini, colpo dopo colpo (tutto testuale). Manca solo la marmotta che incartava la cioccolata sotto l'occhio vigile ma in fondo buono e fanciullesco di Miyamoto
Per non parlare dei (sempre tutto testuale) due joystick, precisi e completi. O di ROB, il primo video-robot interattivo, che non bara, non litiga, non sbaglia mai. Ti viene difficile credere che non sbagliare mai e non barare siano concetti conciliabili per un robot, ma l'importante è che non litiga. Lo potevi mandare a fanculo, ROB l'imbroglione, e lui muto, con gli occhi di plastica bassi
Segue altro sfoggio di rubriche della fungia, come una biografia di Tyson, delle pratiche indicazioni per realizzare dei babbi natale con le pigne, e soprattutto l'angolo del piccolo botanico, con i consigli per tenere in casa una bella stella di natale. Ce li vedi proprio, i piccoli lettori assassini del magazine, a scoprire il proprio pollice verde
Ci sarebbero anche i disegnini dei lettori, ma erano talmente brutti e volgari che lo scanner si è rifiutato di processarli correttamente. Chiudiamo allora con un'altra pubblicità dei Masters. Perché, ricordiamolo, delle pubblicità scritte col culo Mattel era da anni la gran sacerdotessa, la regina indiscussa. Si parla in questo caso della Cittadella del Serpente, dove "I nuovi alleati di Skeletor si sentono proprio a casa loro". Coglione, sarà mica perché sono tutti DEI FOTTUTI SERPENTI?, chiede al proprio interlocutore invisibile, senza aspettarsi alcuna risposta, il povero Skeletor. Sempre più Peppino De Filippo nella sua amara solitudine

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Commenti

  1. Cinque minuti di raccoglimento per l'assenza delle "pubblicità fuorvianti".
    .
    ..
    ...
    ....
    .....

    ...però sto Magic Boy si difende bene, se non erro era presente nelle edicole anche la versione al femminile "Magic Girl".
    Mi ricordo che mia madre si rifiutò sdegnosamente di spendere 5000 lire per un giornalino, e preferì spenderne la metà per comprarmi "L'Uomo Ragno" tornato a mia insaputa in edicola grazie alla Star Comics. A vedere oggi, libero dalla terribile influenza che avevano i "Masters" su di me, come avrebbe speso i suoi soldi mi rinfranca assai.

    p.s. ma Rotor esattamente cosa gli fa ad una ragazza, essendo completamente privo di arti umani dall'ombelico in giù, e portatore una fastidiosa placca davanti alla bocca, presumibilmente non rimovibile?(obiezione in forma consona per un pubblico non-adulto)

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  2. Ricordo che comprai il primo numero di questa perdibilissima e costosissima collana ed in effetti persino allora rimasi sconvolto dalla quantità di pubblicità presente al suo interno (ma una roba che a Consolemaina della Xenia in confronto erano dei dielttanti).

    Comunque complimenti al Doc che aggiunge un altro prezioso tassello al mosaico delle riviste buffe anni 80.
    Se poi un giorno ci piazzerai anche Slurp, sarà game set match.

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  3. Ma qualcuno ha la buona volontà e la pazienza di spiegarmi che caxxo serviva ROB il robot che non litiga non parla e non bara? Cioè sempre visto in giro per l'internetto, mai dal vivo, mai capito l'utilità, o almeno cosa prometteva di fare. Qualcuno mi illumini please!

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  4. ot:
    doc ( e altri amicici nerazzurri..) conosci www.fabbricainter.com?

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  5. Se non sbaglio nel primo numero (o in uno a caso) regalavano degli occhiali da sole giocattolo zingari al quadrato! Tipo una montatura con dinosauri e robe simili...

    ...feci il diavolo a 4 per averli. Un po me ne vergogno.

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  6. Helldorado: Rotor alle donne ci faceva girare la testa. Dall'altra parte

    NickZip: cistiamolavorandoci

    Coinc: a un cippa. Poteva aperte virgolette interagire chiuse virgolette solo con due giochi: http://en.wikipedia.org/wiki/R.O.B.

    stooge70: no. E per quanto possa sembrare strano, non seguo siti interisti a eccezione di iorg. Questo merita?

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  7. dagli una occhiata
    è un sito di informazione ma non modello gossip o calciominchiato.
    è una evoluzione di iostoconmancini (conosci?)
    interistiorg!
    ti ho conosciuto tramite loro ma la loro nuova versione la ma piass no (come si dice quì in mezzo alla nebìa)

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  8. Oh, Rattlor e il suo scettro della Farmacia!

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  9. @ Coinc.

    Questa è la risposta più esauriente che riesco a darti:

    http://cinemassacre.com/2011/03/03/avgn-rob-the-robot/

    :D

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  10. :)

    Giovani, da ieri il coso fluttuante dello spamming, lì a sinistra, è nuovo e migliore. Potete spammare su feisbumz aggiungendo un vostro commento, tuittare il tuittabile, piùunare con forza e coraggio.
    Perciò fatelo.

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  11. Grazie per aver riportato alla memoria questa rivista ormai rilegata nell'oblio della capoccia.
    Comunque Doc mi sento di doverti dare torto su BraveStarr: forse i cartoni erano pezzenti, ma i pupini li ricordo belli massicci e di plasticone qualitativo. Mai tenuto in mano uno?

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  12. Comprai il primo numero, perchè digiuno dalla chiusura di Master e il Team dell' Avventura.
    L' albo regalava il timbrino dei Masters, quello con la miniatura di He-man sulla basetta e lo volevo a tuti i costi, neanche avessi avuto in dono il Sacro Graal.
    Mi aspettavo un giornale tipo l'albo della Mondadori, mentre invece c'erano 4 fumetti di 4 pagine l'una, il resto pubblicità Mattel e giochi.
    Doc è stato più fortunato perchè almeno, in questo numero i Masters una storia lunga c'è l'hanno.
    Anni dopo comprai un altro numero e le storie erano tutte un pò più lunghe( e con meno pubblicità).
    E la Mattel fece uscire un altro giornalino che si chiamava Magic Girl, dedicato a indovinate chi?
    P.S. Il motivo per cui Donkey Kong è messo tra i giochi educativi è dovuto forse a un riferimento al gioco educativo con protagonista Diggy Kong per imparare la matematica.

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  13. Scusate ma Rotar come fa a...cioè...ma ce l'ha la fav...?
    Sarà mica il perno?
    Una gamba sola ma quella buona!

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  14. Una volta Rotar era sposato. Poi la moglie per quella storia dell'impotentia coeundi ha chiesto l'annullamento. Alla sacra Rotar.

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  15. Mitch, raccogli le tue cose e vattene.

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  16. Ma hanno fatto percaso una nuova serie di pupazzetti dei masters...e io non lo sapevo??! Devo averli!!

    http://www.mwctoys.com/REVIEW_042711a.htm

    p.s: ma perchè Panthor ha le corna??!

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  17. Yep, è la serie Classics.
    Panthor era meglio nella versione fintovelluto che poi si consuma, ma molti modelli Classics scalciano culi e prendono nomi.
    Un attimo che chiediamo all'esperto: SAM?

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  18. il fintovelluto pure di MossMan, però!!

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  19. se non conosceste ROB, l'Angry Videogame Nerd vi viene in soccorso:

    http://www.gametrailers.com/video/angry-video-screwattack/711094

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  20. Se volava uno schiaffo a quota marciapiede,BraveStarr si buttava per prenderlo...

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  21. Io un esperto?
    See, magari!
    Sono tanto esperto che manco ho capito la domanda ( "Phantor ha le corna ?" No, guardate, io e sua moglie siamo solo amici , il resto sono solo pettegolezzi. E poi le pantere viola non sono il mio tipo)

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  22. A proposito di Castelli: quanti sanno che fu lui a importare per primo i manga in Italia e a scrivere le sceneggiature del Dott. Beruscus nel mitico Drive In?

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  23. Maddai? I manga con Fabbri? Dove? Come?

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  24. Bè no, aspetta.
    Lui fu, insieme a Gianni Bono, quando conducevano la rivista Eureka della Corno , a introdurre articoli sugli anime Giapponesi.
    Successivamente, sempre su quella rivista, pubblicarono un episodio ciascuno di Golgo 13, Black Jack, e Sabu to Ichi .
    Realizzarono il famoso "Speciale If Orfani e Robot" del 1983, probabilmente la prima pubblicazione cartacea italiana dove veniva pronunciata la parola "manga", e si veniva a conoscenza che il creatore di un certo Goldrake si chiamava Go Nagai.
    Molta gente, tra cui i Kappa Boys, hanno attinto a piene mani da questo libro per diventare quello che sono oggi.
    La cosa divertente è che quasi nessun manga-fan sà che fu Castelli il primo promotore dei manga in Italia ( e oggi non è tanto felice di questa sua scelta!).
    Sò che sempre insieme a Bono creò un catalogo internazionale manga in inglese per Kodansha .
    Ah, se ti vai a leggere qualche vecchio numero della fanzine Yamato, indovina chi è citato come suo direttore responsabile?
    Ma pensandoci bene,invece di farmi consumare i tasti del PC, leggi qua, và
    http://issuu.com/gianfrancogoria/docs/japoncastelli

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  25. La trovata di inserire Rotar, Roboto ed Extendar in una storia è giustificata dal fatto che i tre erano i personaggi con meno appeal in assoluto, tutti i bambini (me compreso) li schifavano ed è naturale che cercassero di venderli in tutti i modi!

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  26. Doc, ho le lacrime agli occhi. Grazie :)

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  27. Uè doc io di Bravestarr avevo il personaggio buono e quello cattivo (quello che nella pubblicità si vede di spalle) e il playset... i pupazzetti non erano niente male, e come si intravede avevano un pulsantino sulla schiena che premendolo si alzava il braccio e si potevano fare i duelli stile western!
    me li ero scordati, grazie per il momento remember!

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  28. La finiamo con 'sto BraveStarr? Vogliamo ripetere la rivolta dei Food Fighters? Se dico che un pupazzino è no, vuol dire che E' NO.

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  29. Io avevo sia Rotar che Extendar o come diavolo si chiama :D

    Rotar era il classico pupazzo "griffato" che costava comunque poco, quanto un tarocco :D, Extendar mi piaceva, certo era di una plastica orrida :D

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  30. Uno dei miglior post si sempre!
    Specialmente per il came di Brave Star!
    io ci andavo matto, per un po aveva surclassato anche He-Man

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  31. una missione per il Doc.

    appurare la veritá sul furto dell'omino bufo e del misterioso "scheletrino" tra Castelli e Bonvi: una torbida vicenda anni '80

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  32. La variante dei Masters che si vede nella pubblicità non vorrei sbagliarmi ma sembra sia quella del film con Ivan Drago che fa He-Man. Ce li avevo pure io XD

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  33. eheh!io i magic boy li ho ancora li,e li ho risfogliati in questi anni..ma come reinterpreti le storie a fumetti è così divertente ke nn potrò mai più aprirne uno senza farmela addosso!!

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