Super Mario Edizione per il 25° Anniversario. Almeno fa rima (dedicato alla commessa del GameStop)

Per festeggiare degnamente il quarto di secolo di avventure del suo inquietante idraulico dotato di mustazzo, Nintendo poteva seguire due strade. La prima era quella di realizzare un cofanetto da signori, in cui spalmare su uno o più dischi tutti i giochi di Mario dal primo fino a, diciamo, Super Mario Sunshine per Cubo. Regalare così - ma regalare una fava, ché una roba del genere aveva tutto il diritto di vendertela a prezzo pieno - ai vecchi connoisseur delle sue minchiate a base di funghetti una collection da lucciconi, e al contempo far scoprire alle nuove legioni di casualissimi ludowanker dediti alla deboscia perché Super Mario World e Super Mario 64 fossero nel '92 e nel '97 molto più arrapanti di una festa a casa di Riccardo Schicchi con la sua scuderia al gran completo. La seconda, invece, era quella di fare la pezzentata, reimpacchettare il vecchio Super Mario All-Stars per SNES, una compilation già bella e pronta ma DEL NOVANTATRE, schiaffarci accanto due stronzate per nerd nostalgici infiocchettabili facile (presente!) e sono 29 euro e novanta alla cassa, grazie. [...]
"Luigi, non c'è più AMORE per te a questo mondo"
Perché la grafica della versione SNES migliorata di cui parla il retro della confezione, ammesso che esista, finisce per perdersi nelle solite figure dimmerda che il Wii è pronto a compiere, indomito, sul tuo LCD. E già solo quelle finestrelle con le copertine dei giochi, a una pregevole risoluzione da scheda CGA, sono l'antipasto della disperazione disperata. Ma anche e soprattutto perché di rigiocare i primi quattro titoli delle apparizioni mariane su console Nintendo non ne avevi alla fine alcuna voglia: è roba che in questi 25 anni hai provato tante, troppe volte. E poi peraltro Super Mario Bros 3 giocato su un LCD su cui si vede dimmerda e impugnando di traverso il telecomandino del Wii di modo che per mettere in pausa devi premere il tasto + solo che quello non si pesca mai al volo e quando è pronta la cena e tua moglie ti chiama premi tutti gli altri tasti e finisci dentro a un fosso e i goomba si mettono a prenderti per il culo mentre Peach rimasta sola nel castello piange lacrime amare sulle note di I Will Survive di Gloria Gaynor non è esattamente bellissimo come vuoi ricordartelo tu. 
"And so your back, from outerspace,
I just walked in to find you here with that sad look upon your face"
Dice: ma allora perché l'hai comprato? Si diceva, per le due stronzate per nerd nostalgici, ma anche per colpa di quella stronza della commessa del GameStop. E qui occorre una minima digressione. Vogliate scusarlo, ma il ragazzo si distrae facile. Chi vuole, salti pure la parte in corsivo, ché tanto non si perde proprio nulla.

Io voglio bene alla mia commessa del mio GameStop. Perché quando arrivo e sposto i bambinetti rompiminchia assestando loro con sapiente dissimulazione e atteggiamento vago spinte e calcetti, se alla cassa trovo uno dei due commessi maschi va tutto bene, sono gentili, mi tengono da parte i giochi per PSone quando proprio qualche povero disperato alla canna del gas porta dentro pure quelli per raccattare la sua dose mensile di sballo videoludico. Se invece trovo lei, vengo precipitato all'istante in un'angoscia senza nome, perché la mia commessa del mio GameStop è una cessa orribile che nella vita ha capito che se sei cessa devi almeno essere simpatica, così le amiche quando proveranno ad appiopparti inutilmente a qualche povero cristo potranno almeno giocarsi il frusto jolly del Mah, sai, è un tipo. Solo che lei, la mia commessa del mio GameStop, dopo averlo capito deve essersene FOTTUTA comunque, perché è la peggiore stronza antipatica rompicazzi dell'intero emisfero boreale e, almeno stando alle conoscenze del mio amico Jimmy di Auckland, anche di buona parte di quello australe. Non sa mai un cazzo, la mia commessa del mio GameStop. Non lo sa e non fa nulla per nasconderlo, anzi ne va particolarmente fiera. Te lo dice: guarda, questo lavoro è una merda e io non lo sopporto ed era meglio se andavo a fare la parrucchiera. Te lo dice: è la grande onestà intellettuale di Giulio Carciofari applicata alle commesse del GameStop. E insomma io stavo lì, a rigirare tra le mani questa confezione rossa, di un rosso particolarmente vistoso, di Super Mario 25° Anniversario, quando lei ha iniziato a urlare contro qualcuno, qualcosa, se stessa, il mondo, l'universo, i laghi di Valerio Scanu, e allora ho sentito fortissimo il bisogno di fuggire da lì subito. Ma prima ho pagato, ché altrimenti è: furto, taccheggiamento, fino a quattro anni di carcere in cella con un magrebino o un consigliere regionale del PDL.
E ora torniamo pure alle stronzate per nostalgici. Quella che sul retro della confezione in cartoncino viene definita Cronostoria di Super Mario 1985-2010 si compone di numero 1 libretti e numero 1 CD della colonna sonora. Che non funziona ovviamente su Wii, quindi o te lo ascolti da qualche altra parte, oppure circolare, via, che mi sta intasando tutto il traffico, non vede? Il CD soundtracco non riproducibile su Wii si compone di 20 brani e fa:
Parapara pappapapparapà, Parapara pappapappapà, Parapara pappapapparapà, dùm dùm dùm, eccetera.
Il libretto sono una trentina di pagine di libretto in cui Miyamoto, Tezuka e Kondo dicono due righe ciascuno sui quattro giochi, in cui figura una cronologia assolutamente incompleta dei giochi di Mario, e in cui non c'è manco una MEZZA FOTO di quel povero, povero Luigi. I mostrilli, i costumi di Mario, Peach, Bowser, ma zero Luigi su una scala da zero a famiglia distrutta. Ché è facile riempirsi la bocca della gloriosa storia dei Super Mario Bros, ma poi son tutti bravi a scordarsi quello verde solo perché era scemo.


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The Super Mario Bros Show
Super Mario Galaxy 2
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Commenti

  1. =)) Un LOL enorme. Da ribaltarsi la gag di Peach (quel rigo della canzone sembra proprio scritto per Mario. Specie dopo le sue trasferte galattiche)

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  2. Povero bistrattato Mario, che neanche alla "Nintendo" sanno quando è nato e mi escono col memoriale del 25° anno quando ne ha quasi trenta, essendo nato nel 1981 con "Donkey Kong"...

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  3. Ma quello di donkey kong non aveva un altro nome?
    Il nome 'Mario' in veste ufficiale non arriva da Mario bross il giochino carino carino a schermate fiss dove dovevi capottare le tartarughe? In che anno era?

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  4. In DK Mario non era ancora Mario, ma Jumpman, quindi non vale. In Mario Bros (1983) ci sono già Mario e Luigi, ma il 25° anniversario è per la serie "SUPER Mario Bros", quindi ciccia.

    Ah, il vecchio Mario Bros si trova ancora in molte sale giochi giapponesi

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  5. Eh, ma che pignoli questi giapponesi! :)

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  6. Perché si sa che Luigi sarebbe una metafora di Bersani.

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  7. Tambourine, la tua battuta fa ridere perché purtroppo è vera

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  8. Che bella la scatoletta bianco grigia detta altresì Nes in cima alla foto..

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  9. cioè nella foto in cima volevo dire :p

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  10. Io pure l'ho acquistato, ma solo perchè mi vizio di cose inutili ma esteticamente belle.

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  11. E rilancio: il disco di gioco non lo estrarrò mai e poi mai dalla custodia (chemmenefrega di Super Mario in ogni sua forma), ma il cd sountrakko lo uso per trarne suonerie per cellulari, chè non c'ho voglia di scaricarle.

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  12. Lorenzo, ricordami di non telefonarti mai. Soprattutto in mia presenza.

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  13. Vabbè, io come suoneria "per gli amici che contano" ho l'MP3 del remix della colonna sonora di "Zero Wing"...

    "All Your Base Are Belong To Us", per capirci...

    http://www.youtube.com/watch?v=qItugh-fFgg

    Ad occhio e croce, mi sa che vinco io a livello di "suoneria imbarazzante"!!! :D

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  14. Naa, ma io poi sono talmente svogliato che manco le uso e mi riduco a quelle standard del Nochia. Cioè, dovrei attaccare il bluetooth, selezionare il file, trasferire, troppo sbattimento.
    Mi accontento del driiiing old school.
    Chiamami!

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  15. Nintendo sei di una pezzenteria indicibile. Ma non preoccuparti, il gioco l'ho comprato lo stesso e lo lascio sigillato, magari fra qualche anno riesco ad appiopparlo maggiorato nel prezzo a qualche tuo fessofan

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