Big Jim: un pupazzo parecchio brutto, mille avventure, qualche figura di merda

Chi era Big Jim? Chi era Jim il grande (il grosso?), questo pupazzino di cui i giovani non sanno e i meno giovani invece sì? Questo tizio di plastica e gomma che tutti credevano fosse il vero uomo della Barbie, nonostante il fidanzato di facciata Ken? Che ancora oggi viene utilizzato nelle terre del Sud come metro di paragone per soggetti bellocci ma sgraziati ("mi pari 'nu bigjimm")? Che gli Elii hanno elevato a simbolo di tutti i servi della gleba a testa alta ("come dei simbolici biggimme, schiacci il tasto ed esce lo spaccimme")? Beh, era semplicemente Big Jim, era un pupazzo orribile della Mattel con dei veicoli molto fighi, e aveva alle spalle una lunga storie di sofferenze e parentele imbarazzanti. [...]
La storia di Big Jim parte dagli umili bassifondi del mercato dei pupazzini sportivi. Va, e si schianta quasi subito contro un muro. Per poi tentare tutta una serie di ripartenze praticamente alla cieca, con Mattel pronta a lanciarsi ora nel genere western, ora su atmosfere e personaggi salgariani, per poi infine trovare per la sua linea di bambolotti action figure una ragion d'essere nella linea sullo spionaggio. E chiudere più o meno in bellezza con quei cloni dei GI Joe della collana fantascienza. Ma procediamo con ordine e non facciamo i soliti precipitevolissimi.

LINEA BASIC (1972-1975)
E' il 1972. Hasbro sta accumulando da oltre otto anni vagonate di paperdollari grazie alla sua prima linea di GI Joe, pupazzoni alti trenta centimetri con i vestitini da soldati. Mattel, con un tempismo da bradipo agonizzante, decide di provare a farle concorrenza: dopo il prototipo "Mark the Strong" viene lanciata così la prima linea Big Jim.
Il Big Jim originale, il primo della lunga stirpe di eroi con la riga di lato e la faccia da pirla, era questo:
Con il pugno da karateka, la fascia per i muscoli e il pantaloncino da modello omosessuale. Ma il punto è che Jim non era solo. Nella sua squadra di atletici avventurieri trovavano infatti spazio tanti altri Big tizi, come
il biondino Big Jeff dal sorriso inquietante
Il boscaiolo ammiccante Big Josh
e il pornodivo Big Jack. Quel "Big", nel suo caso, non si riferiva alla statura
Milioni di giovani americani ancora non lo sanno, ma pochi anni dopo si scopriranno omosessuali a causa dell'influsso subliminale esercitato da questa linea di giocattoli. Linea che viene peraltro rimpolpata con altre squallide varianti a sfondo sportivo
come il Big Jim karateka (qui nella versione per il mercato nipponico)
o un Big Jim che da vero giovinotto americano gioca a baseball, football americano e basket. Poi si siede su un divano davanti alla TV e si sfonda di birra e patatine
LINEA P.A.C.K. (1975-1976)
Dopo che i suoi designer sono stati arrestati per adescamento di minori, Mattel tenta un primo reboot ispirandosi un po' ai fumetti d'azione, un po' a Bond. Debutta la serie P.A.C.K. (Professional Agents against Crime Killers), in cui Jim e i suoi amici sembrano un po' più degli action hero e un po' meno dei testimonial del gay pride:
Quel Big Jim sulla confezione sembra disegnato dal grande Jack Kirby perché, beh, LO HA disegnato Jack Kirby. I fumettini all'interno erano invece firmati da John Buscema
Torpedo Fist spalanca le porte a tutto un mondo di doppi sensi
Un Big Jim che diventa rosso in faccia quando si arrabbia ed è vestito come Chuck Norris
Ma il salto di qualità compiuto dalla linea P.A.C.K. era apprezzabile anche nei costumini extra, venduti separatamente. Come ad esempio questo imperdibile travestimento da, uh, pastorello del presepe con la macchina fotografica, il mitra e l'impermeabile da maniaco esibizionista giù al parco
LINEA WESTERN (1976-1978)
Dice: eh, vabbé: ora arrivano i Big Jim spia, con la ventiquattrore e le facce che si cambiano e... no. E' ancora presto. Prima c'è la serie western, nella quale ciascun pupazzo vantava un doppio nome: uno per i mercati mitteleuropei, tratto dai romanzi di Karl May, l'altro per il resto del mondo, legato alle leggende del West. Tratteniamo il fiato e andiamo a dare un'occhiata, su. Coraggio.
Un Geronimo con i pantaloni ascellari e il volto da bambino
Lo stronzo che ha ammazzato tutti quei bisonti
Fresca Rug... aspetta un momento! Che diavolo ci fa una Barbie in una linea di Big Jim? Sacrilegio! Aberrazione!! (altri termini che esprimano indignazione a scelta)!!! Si narra che il responsabile di questa felice trovata sia stato percosso selvaggiamente dall'amministratore delegato di Mattel dell'epoca con un paio di pattini Fisher-Price
Ma non è tutto. Con scatto felino e agile mossa Mattel ricicla i suoi Big Jim western per un paio di serie legate ad altrettanti telefilm. Ora, immaginate la faccia di un povero ragazzino americano di metà anni Settanta. Immaginatelo che chiede ai genitori un GI Joe o un Big Jim per Natale. Immaginatelo quando sotto l'Albero, la mattina del 25, si ritrova questo:
Quel vecchio scorreggione dello zio Zeb di "Alla conquista del West"
LINEA PIRATES (1978-1979)
Dice: ok dai, ora finalmente i Big Jim spia e... no. C'è infatti ancora da dar conto della serie dei Pirati, tre pupazzetti pezzenti ispirati a varie figure celebri del genere corsaro:
Incluso Sandokan!
Tre pupazzi e un solo veicolo. Il ché è importante, considerati gli eccezionali sviluppi della gamma di mezzi e accessori, ma comunque non toglie che quella barchetta lì fosse una fototessera della tristezza
LINEA SPY - SUPER SECRET AGENT (1979-1984)
Dice: e allora? Ci siamo? Sì, ci siamo. Dopo sette anni buttati nel cesso, Mattel imbrocca finalmente la direzione giusta. E' il Big Jim James Bond, con gli abitini da spia e i veicoli bellissimi e le pubblicità su topolino.
Big Jim agente segreto, prima versione: tre facce e vestitino staccabile tipo spogliarellista dei Centocelle Nightmare
Il celebre modello 004. Le facce, a causa dell'inflazione, sono diventate sei
Big Jim 004 costava, come testimoniato da questo reperto fotografico, 32.500 lire. Ogni singolo costumino de luxe aggiuntivo 12.500. Un dannato furto, diciamolo. Tra gli altri modelli della linea troviamo...
Big Jim Parlante, con zainetto che ti dice le cose se tiri la cordicella e cappello ridicolo da pastore sardo dell'Ottocento
Il fantascienzo Big Jim Laser Gunner, con il suo lanciaraggi e la divisa da acrobata di un circo caduto in bassa fortuna
E i cattivi Boris e Professor Obb. Il Professor Obb era chiaramente il visagista Diego dalla Palma. E poi, a ben guardare, c'era pure...
...Big Jim Capo Cannoniere (sì, scritto staccato)! E che diavolo se ne fa una spia di un travestimento da calciatore?, si chiederà qualcuno. Beh, qualcuno, fatti i cazzi tuoi. Sedicimilaecinquecento lire, ma il pallone era incluso nel prezzo
E ora un attimo di pausa. Godiamoci un fumettino di Big Jim del 1980 (un click per ingrandire):
LINEA SPACE (1984-1986)
Il canto del cigno per Big Jim, una serie fantascienza in un periodo in cui, nel mondo dei giocattoli, senza un po' di animo fantascienzo non eri un cazzo di nessuno. Le facce, una volta tanto, sono tutte realizzate ex novo e non riciclate alla morte dalle linee precedenti, per quanto questo tipo di scelta abbia prodotto dei risultati spesso inquietanti. Ah, e comunque un primo approccio al fantastico era stato già tentato da Mattel con tre pupazzi di Big Jim tra il '79 e l'80, in piena Star Wars mania. Solo che tutto quel che ne era venuto fuori erano pupazzini risibili come Big Jim Captain Laser
il saldatore Captain Laser (affiancato da un bambino mostruoso)
La vera e propria linea Space debutta, si diceva, nel 1984, e per due anni riempie le pagine di Topolino e le pubblicità in tivvù e i cataloghi di giocattoli spacciati a tradimento da riviste e negozi sotto Natale. L'idea di base è molto semplice, molto classica, molto anni 80: un leader, Big Jim, affiancato da uno specialista delle missioni spaziali, da uno specialista delle missioni nella giungla e da uno per quelle nel deserto, contrapposti al malamento, il professor Obb Overlord, anche lui accompagnato da tre consulenti esterni pagati con i soldi pubblici. Eccoli qui, tutti e otto, nella loro lapidaria plasticosità:
Perché un esperto di operazioni nel Sahara debba vestirsi da pompiere e avere quella faccia da coglione, più che altro, resta ancora oggi un mistero irrisolto che neanche Roberto Giacobbo. Ma vabbé, passiamo ai cattivi:
(con l'espressione da furbetto del quartiere)
E qui la serie avrebbe conosciuto la sua signorile fine, ché era ormai l'86 e voi giovani selvaggi si aveva dell'altro a cui pensare. Solo che non puoi parlare di Big Jim senza una sia pur parziale, sia pur veloce, sia quel che sia carrellata sui fantastici veicoli su cui l'eroe con la riga come Roberto Mancini ha messo il suo poco articolato sedere.
Prima, però, un altro fumettino, questa volta del 1986 (anche qui un click per ingrandire, suvvia)
Ahh... hai capito: i mostri giganti di Obb erano quei ragnetti di plastica delle patatine. Ecco. Poi uno si chiede perché la serie Big Jim l'abbiano chiusa. Comunque. Un po' di meravigliosi veicoli/velivoli/velocipedi di Big Jim, in ordine assolutamente casuale:
L'autoblindo con stazione strategica della serie Space (1986. 49.500 lire!!!)
Camper - base mobile e Corvette telecomandata (1980)
Fuoristrada multiaccessoriato ed elicottero con faro (1980)
Incursore stratosferico con propulsori orientabili (1986)
Giroplano zaino e la seconda moto di Big Jim, munita di mitragliatrici (1982)
La terza e ultima moto di Jim. Sì, è un volgare repaint della seconda (1986)
Il veicolo d'attacco a forma di carrozzetta (1986)
Il fuoristrada di Big Jim e soprattutto il Quartier Generale di Big Jim (1984)
Ora, il quartier generale di Big Jim c'aveva questo particolare inquietante: era IDENTICO al palazzo di Barbie, solo meno rosa, solo meno tinte confetto, solo con un po' di immagini d'azione e avventura e spionaggio sullo sfondo. Ma i piani erano quelli, l'ascensore a cordicella pure. Questo tuo compagno delle elementari divideva la stanza con la sorella, visto che casa loro era un buco. A Natale lui chiede il quartier generale di Big Jim, la sorella la casa di Barbie. Alla fine il padre, operaio senza grandi disponibilità ma con un sentimento di profonda stima nel cuore per Re Salomone, accontenta la figlia. Disponendo però che l'ultimo piano del palazzo fosse appannaggio dei Big Jim di Mario. Mario l'ha presa piuttosto bene. Ha tappezzato di figurine Panini e colorato di nero coi pennarelli Carioca l'attico del palazzo di Barbie e, dopo qualche mese, è riuscito perfino a strappare l'uso esclusivo dell'ascensore a corda a quella stronza di sua sorella.


Tutte le foto da Big-Jim.eu e Bigjim.it. Due siti ganzi e pieni di info e altre immagini su Jim e i suoi amici debosciati.



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Commenti

  1. zio zeb lo prenderei, se lo trovassi.
    la storia del compagno è da suicidio.

    ordog

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  2. Perchè non ti ricordi (o magari ignori l'esitenza...) dei racconti su audiocassetta di Big Jim... :D

    LOL! Io mi ricordo che quando ero piccolo avevo due cassettine con narrazioni di storie dei Masters Of The Universe, Big Jim ed Iridella (che molto probibilmente schiaffavano sui lati "B" del nastro per acontentare le sorelle degli acquirenti o direttamente coloro che facevano outing...).

    Imperdibili. :D

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    1. La cassetta "Big Jim + Iridella" l'avevo anch'io perchè l'avevo proprio trovata incellofanata in Topolino

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  3. UDDIUSIGNUR... M'è scattata la nostalgia ed ho trovato gli MP3 della cassetta incriminata (erano cose che ti davano col "Topolino"...).

    He-Man E Il Labirinto:
    http://www.he-man.org/audio/item.php?id=2997

    Big Jim: La Sfida Dei Supercriminali:
    http://www.bigjim.it/mp3/LaSfidadeiSupercriminali.mp3

    Enjoy!

    PS: Quando Blogger aggiungerà l'edit per i post sarà indubbiamente troppo tardi! :D

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  4. Grande Marte (che è un po' come dire Grande Giove): e chi se le scorda quelle cassettine di Topolino.

    Ordog: il povero Mario non è mai stato più lo stesso, da quel Natale. Ordog, una cortesia: se non ti scoccia, quando inserisci un commento pesca dal menu sottostante ("Commenta come") la voce "nome/URL" e digita il tuo nick lì. I commenti anonimi rischiano di finire nella rete dell'antispam di Blogger appena gli metti dentro una parolina sbagliata. Grazie per la collaborazione eccetera eccetera.

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  5. ok e a questo proposito volevo anche dire che vektor, una volta estratto dal suo scafandro, assomigliava un marea all' identikit del mostro di firenze che era stato diffuso in quegli anni

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  6. Bravo guaglione :)
    Per Vektor, sicuro. D'altronde era in buona compagnia: guarda le facce del Barone Fangg e il sopracciglio da viscido di Kobra.

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  7. tra gli altri ho avuto questo
    http://www.big-jim.eu/gallery/tankua/TANKUA03.JPG
    (me lo aspettavo nella sezione western)
    e questo
    (scopro serie PACK)
    http://www.big-jim.eu/gallery/pack/PACK19.JPG

    big jim non l'ho mi sopportato troppo

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  8. Tankua, con le frecce stordenti.
    Mi spiace dirlo, ferroviario efffeesse, ma ti hanno regalato il più pezzente del gruppo. A quel punto meglio una Fresca Rugiada da infilare nel forno o da usare come testa di ponte per un'invasione del palazzo di Barbie.

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  9. Marò, mi hai fatto ricordare i miei:
    - Buffalo Bill con la giacca fighissima in similpelle con le coste nelle maniche alla Little Tony, che nella scatola non si vedono.
    - Il Parlante, con quel suo cicalino a nastro, ricordo perfettamente perché mi è rimasto impresso nel cervello (anche in quello di mio fratello 9 anni più piccolo): "Sarà dura, ma ce la faremo"!
    - Forse il mio preferito, Capitan Laser (non ricordavo il nome). Rimembro che ci giocai anche quando gli mancavano degli arti. Era fichissimo il fatto che la faccia si alzasse per scoprire una sorta di faro alimentato da una pila nella schiena. Quindi potevi accendergli il viso e si illuminavano gli occhi, oppure tirare su il viso e giù il casco a la Cyclope, ecc.
    - Il fuoristrada marron/marroncino, quanto era fico!!
    - Il mitico elicottero, lo facevo volare anche quando non aveva più le pale. Ricordo male o giravano azionate da una manovella?

    Ma il mio sogno più frequente era la casa di Bar... Big Jim, che non avevo ed invidiavo a mio cugino ricco :D

    Grazie Doc!

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  10. Non vorrei dire una cazzata, ma mi pare l'elicottero avesse un grilletto vicino all'impugnatura: premendolo giravano le pale, o almeno così mi sembra.

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  11. Infatti, proprio questo! Le pale erano pieghevoli, per riporre l'elicottero nello scatolo :)

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  12. Io avevo Big Jim Parlante, quello con lo zainetto. Ecco, non so se altri abbiano condiviso la mia esperienza, perché è stato qualcosa che mi ha segnato nel profondo. Funzionava pressappoco così: si tirava la cordicella dello zaino e questa, rientrando, faceva girare un disco in cui erano incise alcune frasi eroiche, tipo "Stai attento! E' pericoloso!", o "Sarà dura, ma ce la faremo!". Niente di pazzesco, ma per un bambino impegnato a combattere mostri orrendi (io non ce l'avevo il Professor Obb, dovevo arrangiarmi facendo scontrare Big Jim coi peluches di mia sorella) significavano botte di adrenalina pazzesche.
    C'era però, nello scorrimento della cordicella, qualche difetto che la faceva rientrare velocissima all'inizio e lentissima alla fine, col risultato di dare a ogni frase un effetto tipo mangiacassette con le pile scariche.
    Ho trascorso anni sorbendomi frasi come "Staiatento! E' peeriiicoouloooooouuussoooouuuuu..", e adesso il mio senso dell'avventura è tutto stravolto, non riesco più a vedere un film d'azione senza addormentarmi, l'adrenalina ha su di me un effetto soporifero, tanto che finisco russando anche durante rapporti sessuali troppo vivaci. Sapete se qualcuno ha avuto i miei stessi problemi? Mi chiedo se esista un centro di recupero per persone danneggiate dallo zainetto di Big Jim.

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  13. E' dura, lo so. Per il centro mi informo, ok?

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  14. Ma che emozione. C'è buona parte della mia infanzia qui. Per questioni anagrafiche ho conosciuto la linea dei tardi anni settanta. avevo il Big Jim originale, Geronimo e un altro, che però non ho trovato qui. Era il mio cattivo preferito e Google ora mi dice che si chiamava Dr. Steel. Era cattivo, tatuato e dotato di mano di acciaio con la quale spaccava in due il tubo di acciaio in dotazione. Eccolo qui: http://www.big-jim.eu/bigjim_dr_steel.html

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  15. Quel macrocefalo del vecchio Dr. Steel :)

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  16. Sono morta.
    Io avevo la casa di Bardie (usavo la D nei miei scritti neonati dell'epoca - ma era il 1992 tipo) con l'ascensore rosa a cordicella.

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  17. Io avevo la Jeep marroncina (spettacolare) e la Canoa delgi indiani (che qui non compare).
    Da far notare che esisteva la versione di Big Jim con le mani a karate, che non ti permettevano di impugnare niente, e la versione tardiva con la mano a pugno.
    Tutti i modelli avevano il tasto sulla schiena per far muovere il braccio (o la gamba nel modello calciatore).

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  18. mia sorella li faceva accoppiare con le Barbie ...

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  19. Io ho ancora la casa di Big Jim, è enorme e non so più dove infilarla ne a chi! ;-) Voi che dite la regalo?? ;-) anche perchè non so se c'è qualcuno se la comprerebbe...

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  20. mitico!!! .. io sto preparando una cosa simile per barbie.. ! bravo bravo ed esautstivo ce piaci!

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  21. Big Jim brutto ?!!! L'amico Jackson, quello si che era brutto con quel fisico tisico, la faccia da profugo albanese, le giunture in metallo a vista e il tutto tenuto su da un elastico.

    Big Jim era un giocattolo extralusso !!!

    Su quel corpicino (dell'Amico Jackson) poi hanno fatto i pupazzetti dei super eroi Marvel e D.c., i mostri Universal e Tex e i suoi pards.


    Saluti
    Mario

    P.s. Barbie e Big Jim non si potevano accoppiare, erano fuori proporzione lui era troppo basso .

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    1. Big Jim è stato il villanzò di migliaia di Barbie. Era lo stonzo figo e il Ken era il fidanzato pirla. Inoltre era l'unica scusa (sostituita a tardi anni 80 dal possesso di un Cavaliere dello zodiaco) per convincere l'amico maschio a giocare alle Barbie...che insomma poi a Barbie le arrivava a giro...ehm...busto...

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  22. Ho vinto capitan laser al lunapark,con i suoi arti di gomma che a lungo andare si strappavano e ne usciva l'anima di ferro che bucava le dita se non stavi attento,e premendo un pulsante dietro la testa di questo babbeo plastigommoso si alzava la faccia mostrando la lampadina.Sono abbastanza sicuro che all'epoca in Mattel girassero certe droghe che i giovini d'oggi nemmeno si sognano...la suddetta lampadina ha funzionato tipo per quattordici virgola ciao secondi,fra l'altro.Nonostante tutto è stato il mio pupazzoide preferito per un anno,che su una scala da sorpresina kinder a skeletor con montagna del serpente fa tipo un fracco di tempo.

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    1. ha funzionato piu' di quanto fece quella del mio fuoristrada avuto a natale (e non posso dire di non essere stato viziato come giochi, non tantissimo, ma neanche tanto poco)

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  23. a che serviva a Big Jim il travestimento da calciatore? boh. forse per indagare sul calcioscommesse che sarebbe esploso di li a poco.

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  24. Sempre saputo che Big Jim passava le sue serate spensierate nella casa di Barbie...per questo hanno rifatto l'arredamento e la casa è uguale! E comunque Big Jim vestito da Totti è impagabile!

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  25. Nella seconda metà degli anni '70 feci spendere milioni ai miei genitori per comprarmi tutto quello che esisteva di Big Jim, compresi libri illustrati ed album di figurine.
    Ricordo che avevo l'intera serie "far west" e "pirati", compresi cavalli, tende, roulotte, elicotteri, macchine e barche varie. Se non ricordo male avevo anche il catamarano. Purtroppo è andato tutto perso come lacrime nella pioggia.

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  26. A sua volta la serie degli agenti segreti ebbe a metà strada un cambio di colorazione dei veicoli che da giallo sabbia diventarono blu scuro e un avvicendamento di cattivi (da Dr. Steel con la mano di finto metallo al Dr. Bushido che somigliava al Ming di Flash Gordon al Prof. Obb che era un Bushido vestito cristianamente o quasi. Grazie per il bel post e alla prossima.

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  27. cielo, io avevo la barbie e anche il ken, mio cugino il big jim...la storia era che il big jim era il fratello segreto del ken e il vero amore contrastato della barbie...e per annegare il dolore di non poter stare con lei per non far del male al suo caro fratello,andava nel mondo in missione a combattere i cattivi e lei scema a casa ad aspettarlo tra uno shopping e una prémiere cinematografica col ken...

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