Rambo, RoboCop, Hazzard e altri 22 cartoni scrausi tratti da film e telefilm

L'industria dei cartoni animati degli anni 80 non guardava in faccia a nessuno. Macinava licenze, demoliva miti, frullava nomi, cose, città, animali domestici. Chi conserva un ricordo dorato di film come Voglia di Vincere, Ritorno al Futuro, RoboCop, ma anche Scuola di Polizia e Highlander (oh, i gusti sono gusti. Dimmerda, ma gusti) NON prosegua nella lettura. Lo diciamo per lui. […]
RAMBO AND THE FORCES OF FREEDOM
(1986, 65 episodi)
John Rambo c'è. Il Colonnello Trautman pure. Ma assieme a loro c'è anche tutta una roba soverchia alla GI Joe, una squadra chiamata Force of Freedom di cui fanno parte un ingegnere di colore, una campionessa d'arti marziali asiatica, il solito ninja comprato ai saldi del Carrefour. I nemici della Force of Freedom sono gli scagnozzi della S.A.V.A.G.E. (Secret Administrators of Vengeance, Anarchy and Global Extortion), feroce cellula terroristica composta da temibili amministratori di condominio. E che cazzo c'entra una roba alla GI Joe in un cartone su Rambo, si chiederà qualcuno? Beh, qualcuno, provaci te a scrivere un cartone per bambini su Rambo SENZA poter fare per contratto il minimo accenno agli eventi dei film. La serie dura solo tre mesi, dal settembre al dicembre '86: le scene della vestizione di Rambo, riciclate in ogni episodio, sono le uniche a) decenti, b) in cui Rambo assomiglia a Rambo e non a Sandro Tovalieri.
RITORNO AL FUTURO (BACK TO THE FUTURE: THE ANIMATED SERIES)
(1991-1992, 26 episodi)
Ritorno al futuro, il film, è la miglior commedia fantascienza mai creata dall'uomo. Ritorno al futuro, la trilogia, è la miglior trilogia fantascienza eccetera eccetera. Ritorno al Futuro, il film e la trilogia, hanno dato vita a cose collaterali molto belle (l'attrazione agli Universal Studios di Los Angeles. Chi l'ha provata saprà, chi non l'ha fatto ciupa, ché ora al suo posto c'è la giostra dei Simpson) e altre molto brutte (Back to The Future Part III per Amiga, per dire). E poi, ma molto più in basso, c'è la serie animata. Christopher Lloyd riprende il ruolo di Doc Brown in alcune sequenze dal vivo, ma il suo personaggio a cartoni è doppiato da Dan Castellaneta. La DeLorean funziona a comandi vocali, come K.I.T.T.. Marty McFly ha la voce di David Kaufman. Ma del resto Marty appare solo di tanto in tanto, visto che tutto il cartone è incentrato su Doc, sua moglie Clara e quei due figli dai nomi ridicoli.
"Ehi, non ho fatto solo Doc Brown in carriera! Io ero anche, ehr, lo zio Fester della Famiglia Addams"
TEEN WOLF
(1986-1987, 21 episodi)
Non avrà doppiato la versione animata del suo Marty McFly, ma in compenso per quella del licantropo Scott Howard di "Voglia di Vincere" Michael J. Fox… no, niente. Anche qui la voce è di un altro tizio, il Michelangelo delle Tartarughe Ninja. Vabbé. Teen Wolf, gli va riconosciuto, ci prova a slegarsi dalle bambinate dei cartoni per bambini, riprendendo dal film il concetto del diverso, della ghettizzazione subita da chi è differente rispetto agli altri. Solo che del film gli manca ovviamente la bastardaggine, l'esibizionismo, il surf sul tetto del camioncino, la rabbia dell'Howard licantropo. Di "Voglia di Vincere", in pratica, gli manca la voglia di vincere. Hai detto fischi.
THE GARY COLEMAN SHOW
(1982-1983, 13 episodi)
Se hai un attore nano diversamente alto di successo, e vuoi confezionargli addosso un cartone, ma non puoi chiamarlo Arnold, che fai? Ricicli dal film per la TV "L'angioletto senza ali" questa storia, uh, di un angioletto che viene spedito sulla Terra per punizione e deve riconquistarsi, uh, le ali aiutando gli altri e compiendo tante buone azioni da bravo lupetto. Una ricchionata che si colloca pericolosamente in alto su una scala da mieloso a Mio Miny Pony.
MISTER T
(1983-1985, 30 episodi)
Hai mai parlato su questo blog di Mr. T? Ah, già: l'hai fatto. Tipo, ieri. Comunque. Mr. T è di nuovo alla guida di un furgoncino, che però invece di trasportare degli ex militari ora fuggiaschi dediti a risolvere problemi che nessuno può risolvere e a costruire carri armati partendo dai carrelli dell'Esselunga, trascina in giro per gli Stati Uniti e financo il mondo una squadra multietnica di ginnastica a corpo libero. Aiutato da questi snodatissimi ragazzini usciti da una pubblicità dei giocattoli Mattel degli anni 80, Mr. T dovrà risolvere tutta una serie di misteri, come indica il fatto che 23 puntate su 30 hanno la parola "Mystery" nel titolo. 23 "Mystery" e un "Dilemma", se proprio vogliamo essere precisi. La Signora in Giallo che incontra Scooby-Doo che incontra Mr. T, e ci fanno i complimenti per quei meravigliosi calzettoni al ginocchio.
FONZIE E LA HAPPY DAYS GANG (THE FONZ AND THE HAPPY DAYS GANG)
(1980-1981, 24 episodi)
Le voci di Fonzie, Ralph Malph (eppure questo nome ti ricorda qualcuno...) e Richie Cunningham sono quelle degli attori originali, le gag sono quelle stupide dell'originale… cosa sarà mai andato per il verso storto? Beh, per esempio il fatto che alla banda di Milwaukee si sia unita una ragazzina venuta dal futuro, Cupcake. O che Fonzie abbia una spalla, che questa spalla sia un cane antropomorfo, e che questo cane antropomorfo si chiami, santiddio, Mr. Cool. Al termine della serie, Fonzie e il suo cane antropomorfo si arruolano nell'esercito ed entrano a far parte del cast di un altro cartone munto da una serie TV: "Laverne & Shirley in the Army". Poi Laverne, Shirley, Fonzie e il suo cane che si crede un figo ma è solo un povero stronzo traslocano tutti assieme appassionatamente in una nuova serie contenitore, The Mork & Mindy / Laverne & Shirley / Fonz Hour.
Un cane parlante, una ragazzina del futuro… Visto che si trovavano già a Milwaukee, c'avresti visto bene a questo punto pure Jeffrey Dahmer.
MORK & MINDY
(1982-1983, 26 episodi)
Il The Mork & Mindy / Laverne & Shirley / Fonz Hour, si sarà intuito, conteneva pure gli episodi del cartone di Mork & Mindy. Che era esattamente come il telefilm di Mork & Mindy, SE ESCLUDIAMO CHE: a) Mork ha sedici anni e va al liceo, b) Mork ha un cane, venuto pure lui da Ork. Un cane rosa. A sei zampe. Fortunatamente si chiama solo Doing e non, chessò, Mr. Orgasmic.
HAZZARD (THE DUKES)
(1983, 20 episodi)
Ennesima serie dell'equivoco Hanna e dell'avvinazzato Barbera, The Dukes vede i protagonisti di The Dukes of Hazzard abbandonare la contea per sfidare Boss Hogg e Rosco P. Coltrane in una serie di gare automobilistiche in giro per il mondo. Per sfruttare al meglio il traino del telefilm, gli autori decidono di lanciare il cartone PROPRIO nel periodo in cui Bo e Luke hanno mollato la serie e sono stati sostituiti dai ridicoli, insulsi, farseschi, Coy e Vance Duke. Leggi: il punto più basso mai toccato dalla serie. Leggi: figura dimmerda di proporzioni omeriche. Leggi: quando si dice il tempismo. A un certo punto, però, Bo e Luke rientrano nel telefilm, perché la produzione ha deciso di cedere al loro ricatto di accontentarne le richieste economiche, e così soppiantano i malvagi cugini impostori anche nella serie animata. Il problema è che Bo e Luke sono come noto in libertà vigilata: e allora come minchia è che ce li ritroviamo a smarmittare dalla Grecia all'Uzbekistan?
"Tornate presto, cugini Duke: non ci diciamo niente all'Interpol!"
HIGHLANDER: THE ANIMATED SERIES
(1994-1996, 40 episodi)
Highlander, il film, era un'enorme puttanata con una colonna sonora appena decente. Diciamolo. Uno di quei film truzzi degli anni 80 che finiscono con il protagonista che limona con la tipa vicino al ponte di Brooklyn, masticando le omonime cingomme ed esaminando giornali tipo Lando. Highlander, il telefilm, era pure peggio. Highlander, la serie animata, era una co-produzione francocanadese ambientata in un futuro post-atomico. Un mondo in cui gli Immortali si sono scelti un altro nome per il loro circolo di spadaccini: The Jettators. No, cioè: The Jettators.
Rosario Chiarchiaro, il primo della nuova stirpe di Immortali
STAR WARS: DROIDS
(1985-1986, 13 episodi)
La saga di Star Wars ti è sempre piaciuta. Cioè, fino a quindici anni. Fino a quando non ne sono uscite cinquanta edizioni speciali e poi tutti quegli altri film ridicoli girati davanti a un panno verde. Di Star Wars, quand'eri ragazzino, ti mandavano in trip essenzialmente due cose: i caccia stellari, i droidi e le spade laser. Ma siccome avevi detto "due cose", fermiamoci ai caccia stellari e soprattutto ai droidi: R2-D2 e C-3PO, che responsabili del doppiaggio sadici avevano ribattezzato nella versione italiana iC1-P8 e D-3BO. Così, giusto perché gli andava.
"Ciao, sono R2-D2, ma puoi chiamarmi anche Ciunopiotto. Oppure Adalgisa"
Com'era il cartone? E come vuoi che sia un cartone su un burattino dorato e un aspirapolvere che si esprime a fischi e pernacchie?
STAR WARS: EWOKS
(1985-1986, 26 episodi)
Gli Ewoks, invece, ti stavano sulle palle ANCHE prima di compiere quindici anni. Quei fottuti peluche con la faccia orribile, quei nanetti scherzosi che stendono l'Impero con reti e bastoni. Mah. Il cartone  riesce a metterci ovviamente del suo, incrociando gli abitanti della Luna Boscosa di Endor con gli Orsetti del Cuore. Il risultato è quasi peggiore degli Ewoks del terzo film.
"Oh, Incredibile!"
HULK HOGAN'S ROCK 'N' WRESTLING
(1985-1986, 26 episodi)
Qualcuno dirà: ehi, ma questo cartone non è tratto né da un film né da un telefilm! Non vale! Beh, qualcuno, innanzitutto sei stato già avvisato all'inizio di farti i cazzi tuoi. In secondo luogo, una puntata qualsiasi della WWF degli anni d'oro conteneva ORE E ORE DI RECITAZIONE in più rispetto a qualsiasi film, telefilm, telenovela. I buoni del ring (l'odioso Hogan, André the Giant, Tito Santana, Superfly Jimmy Snuka) contro i cattivi del ring (Roddy Piper, Iron Shiek, Nikolai Volkoff, Mr. Fuji e qualche altro stereotipo razzista), in una serie di tristissime situazioni alla Braccio di Ferro che col ring avevano poco a che spartire..
E c'era anche Kunta Kinte Junkyard Dog!
SCUOLA DI POLIZIA (POLICE ACADEMY: ANIMATED SERIES)
(1988-1989, 64 episodi)
Cosa resta di una serie di film squallidi, di cui si salvavano solo un tizio che faceva i versi ed era doppiato da un cretino e delle battutacce da caserma, se togli le battutacce da caserma? Resta questo cartone ridicolo, in cui appariva perfino un clone del Kingpin Marvel. Oltre, ma che te lo dico a fare, a TUTTA UNA FOTTUTISSIMA MUTA DI CANI PARLANTI. Questo, e una magnifica sigla di Cristina D'Avena.

"Scuola di polizia, scuola di ilaritàààà!". Prendi appunti, Gelmini.
ROBOCOP (ROBOCOP: THE ANIMATED SERIES)
(1988, 12 episodi)
Da quel poco che ne hai visto, questa serie riusciva a conservare un minimo del tono maturo del primo film, e non era poi in fondo malaccio. Nonostante il fatto che qualcuno avesse aggiornato il software di sistema di RoboCop, rendendolo molto più veloce di quanto non fosse nei film, e che tutti e 12 gli episodi fossero stati disegnati da un branco di scimmie urlatrici. Con i piedi. I piedi sinistri.
Per rimediare al clamoroso errore di aver realizzato una serie animata rispettosa del materiale d'origine, gli stessi autori producono dieci anni più tardi RoboCop: Alpha Commando (1998-1999, 40 episodi). Che con i film non c'entra una mazza (ma almeno per quanto riguarda il terzo è un bene), che è tutto un puttanaio di anacronismi e calzate. Del tipo che RoboCop ricorda di quando suo figlio, molti anni prima, aveva dieci anni. Poi lo incontra, e anche se è passato un fracco di tempo, il figlio ha ANCORA dieci anni ed è vestito UGUALE. Ma forse si trattava di un figlio nano con la fissa per il vintage.
IN CHE MONDO STAI BEETLEJUICE? (BEETLEJUICE)
(1989-1991, 109 episodi)
Il titolo italiano è il solito titolo pezzente da Italia 1, ma la serie con il film di Burton non c'entrava comunque una benemerita, congrua, infiocchettatissima fava. Il prossimo?
LA FAMIGLIA ADDAMS
(1973-1974, 16 episodi)
Ancora Hanna, ancora Barbera, ancora una misera stagione d'animazione prêt-à-porter prodotta per la NBC senza voglia, senza soldi, senza senso. E giusto perché l'anno prima Gomez, Morticia e gli altri erano apparsi in un episodio di Scooby-Doo e qualcuno l'aveva trovata un'idea geniale. Che è un po' come dire che il primo pirla se ne esce con un "Oh, sai che sarebbe proprio forte una serie animata con Fred e Barney dei Flintstones che incontrano la Cosa dei Fantastici Quattro?" e Hanna & Barbera gli danno subito ascolto.
Aspetta un attimo: l'HANNO FATTO
TOXIC CRUSADERS
(1991, 13 episodi)
Prendi uno di quei gloriosi filmacci della Troma vietati ai minori, Il Vendicatore Tossico, butta via la sanguinosa storia di vendetta del nerd trasformato in mostro, e fanne uno di quei cartoni per bambini sensibili. Uno di quei cartoni con il pistolotto ambientalista sul futuro verde ed ecosostenibile come Capitan Planet. Fox ne fa realizzare 13 episodi, ma dopo aver mandato in onda i primi cinque butta tutto nel cesso e prende pesantemente a schiaffi in faccia gli autori.
ATTACK OF THE KILLER TOMATOES: THE ANIMATED SERIES
(1990-1992, 21 episodi)
Altra conversione impossibile, altra gigantesca cazzata di Fox. Il pagliaccesco B-Movie di John De Bello diventa un cartone con un budget talmente da morti di fame che gli episodi della prima stagione sono pieni di gag su come la serie sia tirata su in economia, alla bene e meglio, alla cazzo di cane. A un certo punto, per ridurre ULTERIORMENTE i costi, la produzione decide di passare a un'animazione interamente realizzata al computer (risultato: tutti i personaggi cambiano immediatamente aspetto in modo drastico), assolda degli sceneggiatori cingalesi (risultato: tutti i personaggi cambiano immediatamente personalità in modo drastico), inizia a pagare i doppiatori in buoni pasto.
THE REAL GHOSTBUSTERS
(1986-1991, 147 episodi)
Probabilmente la meno pezzente di tutte le serie pezzenti elencate in questo post. Per un bel po' di episodi, addirittura, si rischia di sfociare nel piacevole, anche e soprattutto grazie alla gente che c'è dietro (la serie è prodotta da Aykroyd e Ramis, e tra gli sceneggiatori c'è il J. Michael Straczynski futuro creatore di Babylon 5 e autore dell'Uomo-Ragno). Le cose iniziano a scantonare dalla terza stagione, incentrata interamente su Slimer e disegnata lammerda.
Sei anni dopo Fox lancia Extreme Ghostbusters (1997, 40 episodi), con un nuovo team di Acchiappafantasmi guidato da Egon Spengler. Lassativa come tutte le opere di fiction con la parola "Extreme" nel titolo, la serie ha figliato tre videogiochi. L'ultimo, Extreme Ghostbusters: The Ultimate Invasion per PSone, hai avuto pure la sfiga di provarlo.
GHOSTBUSTERS
(1986, 65 episodi)
I Ghostbusters di Filmation, basati sul telefilm degli anni 70 "The Ghost Busters", e perciò noti a geeklandia come Filmation's Ghostbusters. O: "Quell'altri acchiappafantasmi. Quelli co' 'o scimmione". Prodotto dallo stesso Lou Scheimer di He-Man, il cartone aveva una piacevole sigla da opera rock e un cast di nemici un attimo più curato della media: Fangster, Fandonia, Scuotiossa e soprattutto Malefix. Malefix di cui il nostro inviato Tony Capuozzo ci ha preparato una scheda. A te la linea, Tony.
STAR TREK ANIMATED SERIES
(1973-1974, 22 episodi)
Ora: è il 1973. Filmation vuole creare una versione per ragazzini (leggi: ancora più per ragazzini) di Star Trek, una serie animata su un equipaggio under 14 dell'Enterprise. Gene Roddenberry, però, rifiuta. Allora Filmation porta una valigetta piena di soldi a casa Roddenberry, suona al citofono, ma Gene Roddenberry fa di nuovo segno di no con la testa. Ché la serie è mia, pare abbia detto, e ci faccio quel cazzo che mi pare. Filmation mette a questo punto via l'idea originale, che le verrà buona qualche anno dopo per Space Academy, e lascia che Roddenberry, il precisino Roddenberry, si faccia il suo cartone con i suoi sceneggiatori del telefilm e la sigla del telefilm (ma senza theremin). Per questo motivo, per quanto Kirk andasse in giro a pheeghe molto meno che nella serie tv, le storie non erano affatto male. Peccato che il budget risicato abbia trasformato quella che doveva essere una serie animata in una serie poco animata. I trekkie si chiedono ancora oggi se Star Trek Animated Series vada considerato canon, non vada considerato canon o sia al più da etichettarsi come una vecchia polaroid.
MEN IN BLACK: THE SERIES
(1997-2001, 53 episodi)
Agli agenti J e K si affiancano ora anche gli agenti L, T, H, Q, D,  Z e qualche altra consonante scelta a caso. Siccome hai trovato i due film ASSOLUTAMENTE PIETOSI, il cartone potrebbe anche rappresentarne una trasposizione perfetta, per quel che ti riguarda.

THE BRADY KIDS
(1972-1974, 22 episodi)
La famiglia Brady era quella famiglia della TV con tutta quella murra di figli. Figli che spadroneggiano in questa serie per bambini con gravi problemi di ritardo psichico, che non si fa mancare i suoi ANIMALETTI DOMESTICI MASCOTTE come ogni singolo, dannato, stramaledetto, pezzente cartone americano degli anni 70. In questo caso, trattandosi di una famiglia tipicamente americana, i Brady hanno due cuccioli di panda. DUE CUCCIOLI DI PANDA PARLANTI. Parlanti in cinese. Che si chiamano Ping e Pong.
GODZILLA
(1978-1981, 26 episodi)
Oh, il caro, vecchio Godzilla. L'amico Godzilla. Il simpatico, scherzoso Godzilla. Frutto di una triplice alleanza stretta tra NBC, Hanna & Barbera e TV Tokyo, il cartone segue un gruppo di scienziati che ha fatto amicizia con Godzooky, il nipote di Godzilla che assomiglia al dinosauro di Ti voglio bene Denver. Quando qualche dinosauro gigante, o mosca gigante, o piovra gigante, o qualche altra bestia schifosa purché gigante dà fastidio agli scienziati, questi chiamano Godzilla. Ah, siccome gli autori erano così impediti da non riuscire a campionare il ruggito di Godzilla dai film, all'uopo viene ingaggiato l'attore Ted Cassidy. Sì, il Lurch della Famiglia Addams.
"Chia-maaaa-to, mostro gigante?"
Nel 1998 il lucertolone sputafuoco preferito da chi non sta facendo le foto sulla Torre di Tokyo torna in TV. Altra co-produzione nippoamericana - questa volta i compagni di merenda sono Fox Kids e Direct TV -, Godzilla: The Series (1998-2000, 40 episodi) segue gli eventi del film di Roland "Non son buono a fare una ceppa" Emmerich. Quel film in cui Godzilla non si vede mai, e alla fine, come il Pozzetto di Grandi Magazzini, scopre che ci piace il pesce. Ma, stranamente, Godzilla: The Series non era affatto male. Proprio per questo Fox Kids si è divertita a stravolgerne orari e puntate, dimenticandosene qualcuna per strada. Hai visto mai che i ragazzini davanti alla TV si abituano a qualcosa di decente.
"Vieni, King Kong. Vieni. Vieni che ti alliscio il pelo"
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Commenti

  1. Io ho un vuoto su un cartone che adoravo ma proprio non riesco a ricordare il nome e invoco il DOC magari lui se lo ricorda.
    Era ambientato nel mondo nintendo, c'era sto ragazzetto che viveva le avventure all'interno dei quadri di famosi giochi.
    Alla cintola aveva attaccato un pad del famoso NES e quando si troavav in ampasse metteva tutto in pausa e ragionava sul da farsi...

    Non ditemi che sono matto...aiutatemi, come cacchio si chiamava?

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  2. Captain N, dici?
    http://en.wikipedia.org/wiki/Captain_N

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  3. @MrGeek
    Dovrebbe essere Capitan N: The Gamemaster.

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  4. Io vi voglio bene! A tutti e due, non sapete per quanti sabati sono stato preso per il culo per questa cosa, ora so che è realtà!

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  5. Vai e colpisci, Geek:
    http://www.youtube.com/results?search_query=captain+N&aq=f

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  6. si chiamava "un videogioco per kevin" o qualcosa del genere in italia.
    Captain N in tutto il resto del mondo.

    Gia' fatto il post sui cartoni dedicati ai videogames?? :D

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  7. Poca roba, ayeye.
    http://docmanhattan.blogspot.com/2010/01/super-mario-farsa-scheletri-ma-anche-ex.html

    Toccherebbe tornare sull'argomento, non fosse che il pensiero di quella... quella... quella roba su Zelda mi mette addosso una pelle d'oca che, guardi, signora mia

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  8. ma c'e' un sacco di bella roba! chi si ricorda la sigla di street fighter cantata dai DHAMM (sarebbe stato meglio DAMN)?

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  9. @MrGeek
    Occhio, una volta che gli amici sapranno che è vero, vorranno vederlo. E dopo ti piglieranno per il culo pure peggio.

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  10. Non c'entra praticamente un tubo con i telefilms, ma è abbastanza scrauso e pezzente da meritarsi una citazione: "Pandamonium" ( http://www.youtube.com/watch?v=n1So6wFGpIo ).

    Vi ricordate i tre mirabolanti panda irradiati che si assemblavano tra loro modello robottone a costituire un panda più grande... :D Troppo scarso!

    Ad ogni modo, ora per risollevare le sorti dell'animazione, sarebbe doveroso fare un post inerente "MASK" (tra l'altro, una delle più belle sigle in lingua, IMHO - http://www.youtube.com/watch?v=M0BzBFWt8V8 ). ;)

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  11. Queste cose fanno male, ma non posso fare a meno di leggerle.

    La cosa peggiore è che in me hanno un effetto a scoppio ritardato e quindi quasi del tutto imprevedibile.
    Infatti da ieri mi son messo a seguire l'anime di "Caro Fratello" sul tubo. Fino alla settimana scorsa non avrei mai sognato di fare una cosa del genere, ma credo proprio che quel post sulle pheeghe di legno degli anime abbia soltanto ora scatenato i suoi nefasti effetti sulla mia psiche.

    Ed invece chissà quando si manifesteranno gli effetti di questo post sui cartoni USA (e getta) anni '80. Non voglio nemmeno pensarci e torno alla visione del suddetto anime.

    Aiuto...

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  12. Ma i cartoni presi da film tipo the mask, ace ventura, james bond junior? non rientrano nei cartoni pezzenti?

    c'era una puntata in cui si aveva un mitico crossover con Ace ventura che si sedeva sulla maschera e il suo culo si trasformava in una faccia parlante con personalità propria....si ok, da bambino guardavo un sacco di tv

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  13. Kon: in bocca al lupo.

    Anonimo: sì, ne son rimasti fuori in diversi (c'era pure quella roba tristissima di Gianni e Pinotto), e sì, erano tutti altrettanto pezzenti.

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  14. grande la citazioen dell'attrazione degli universal
    fatta 3 volte la prima visita
    2 la seconda

    alla terza (viaggio di nozze) decantato per ore e ore alla mugghiera per poi fare quella degli omini gialli di springfield (ninete male.. ma la delorean...)

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  15. Con foto di rito accanto alla DeLorean parcheggiata fuori, ovviamente.

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  16. I Ghostbusters! Veramente un ottimo cartone, sia a livello di storie che di grafica ... la vestizione poi era trooooppo fatta bene!

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  17. ciao Doc, grande post come sempre, cmq visto che ti piace ritorno al futuro, hai visto qui? http://www.youtube.com/watch?v=bBBw9E2Q_aY&ob=av3e

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  18. Grazie per il link, Bruno. Sito mooolto carino.

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  19. Ma no, Toxic Avenger no cazzo!

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  20. eheheh! li vedevo tutti.
    Anche che secondo me il più pezzente era Scuola di Polizia"... che rabbia che mi dava!

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  21. Sono d'accordo con l'autore su tutto, tranne che su questa considerazione:
    "Highlander, il film, era un'enorme puttanata con una colonna sonora appena decente. Diciamolo."
    Ma anche no! Assolutamente No!
    Uno dei migliori e più originali fantasy degli anni '80 definito puttanata? Abominio!
    La colonna sonora appena decente? Cosa, quella dei Queen? Quella con la ballata disperata di Who want live forever o le epiche Prince of Universe e Gimme the Prize o ancora la carismatica Kind of Magic o la trascinante One Vision?
    Doppio abominio!
    L'unica critica che si può muovere al film è la scelta di un attore francese, con accento francese, per il ruolo di uno scozzese. E nonostante tutto, comunque, Christopher Lambert faceva pure la sua bella figura.

    Tu, autore, partorirai con dolore, anche quando non sarai incinto, disteso su un letto di rovi ed in compagnia di Lele Mora e Fabrizio Corona.

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  22. Concordo appieno con l’amico del post qui sopra: Highlander è da sempre uno dei miti. Certo, lo spunto di partenza, con dei tizi immortali che si tagliano la testa a vicenda, detta così può sembrare una minchiata, ma gli autori l’hanno sviluppato nel miglior modo possibile.
    un mix di fantasy, thriller e romanticismo davvero unico nel suo genere. Una riflessione struggente sull’immortalità e le sofferenze che comporta veder invecchiare e morire i propri cari, rimanendo di conseguenza sempre più soli. Un’intrigante struttura a flashback. Una regia travolgente (il mago dei videoclip Russell Mulcahy raggiunge soluzioni visive ancora oggi sorprendenti). Dulcis in fundo, una soundtrack tra le più belle di sempre, non solo per le canzoni dei Queen, ma anche per lo score della buon’anima di Michael “Robin Hood Principe di Ladri” Kamen.
    http://www.youtube.com/watch?v=jDaRCBXUnpw
    Anche il telefilm l’ho adorato. Meno elettrizzante visivamente, ma rimane una serie in grado di trattare temi universali (amicizia, amore, morte, tradimento, vendetta, onore, perdono ecc.) spesso col coraggio di scegliere le soluzioni più pessimiste e meno rincuoranti. Il protagonista, l’anglo toscano Adrian Paul avrà i suoi limiti come attore, ma il suo Duncan MacLeod e tutti gli altri personaggi sono carismatici, profondi, ricchi di sfumature.
    Anzi, Doc, ti dirò di più: Highlander è più di una puttanata per limonare, è un “fantasy esistenziale”.
    La differenza tra i due MacLeod (Connor o Duncan per me pari sono) e molti dei loro nemici, è che loro non si sono lasciati cambiare in peggio dagli eventi dolorosi che hanno vissuto. Non è necessario vivere per sempre: basta crescere, passare dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta per rendersi conto che la vita è un susseguirsi di incontri ed addii, amicizie e lotte, gioie e dolori… e ciascuno di noi, con le proprie azioni, può dare un senso a questo continuo cambiamento. Per questo bisogna rigare dritto e fare la cosa giusta nel presente di tutti i giorni, perché domani sarà il passato di cui dovremo portare il peso e le conseguenze.
    Avercene di “puttanate” così nell’epoca di CSI e Dr House…
    PS
    Comunque il cartone faceva schifo, su questo hai ragione…

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  23. Uno che usa l'espressione "murra di figli" merita ogni tipo di successo.
    Grande doc!

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  24. Bene per averci pensato di metterci il cartone dei Pomodori Assassini (non so neanche se il film è arrivato mai in Italia)

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  25. Post carino ma ho smesso di leggere su "ancora più per ragazzini" etichettato alla Star Trek serie animata. Che faceva schifo, beninteso, ma allora Star Trek (la serie TV originale) era "per ragazzini"? Non ci siamo per niente.

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  26. Guarda Doc,meno male che ti sei dimenticato di aggiungere la serie animata di Jumanji perchè quella mi piaceva un casino XD

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