Benvenuto, ministro!

Ma non è proprio possibile. In questo paese non si può andare più avanti, signora mia. Una volta che uno fa una cosa, tutti giù a lamentarsi: prima non gli dai il ministro per lo sviluppo economico, e ti rompono i coglioni con questa storia della crisi, degli stabilimenti FIAT in difficoltà in terronia, dei minatori del Sulcis (ci sono ancora minatori nel Sulcis? Ma esisterà ancora, il Sulcis?); poi gli dai 'sto benedetto ministro, dopo soli 153 giorni, e prendono a martellarti gli zebedei perché sarebbe un politico troppo vicino a Mediaset, e gnegnè gnegnè. Mai niente. Non gli sta mai bene niente, a quelli. Ma parliamone, del nuovo ministro Paolo Romani. […]

Anzi, no. Non facciamolo. Lasciamo che a dirci quel che serve sia Wikipedia, nella pagina dedicata all'onorevole. Partiamo dal background professionale (un clic sulle immagini per chi non volesse lasciarci la vista):
La significativa esperienza con gli approfondimenti culturali di Lombardia7 consente a Romani il grande salto in politica: è il 1994 quando diventa deputato di Forza Italia.
Nel 2008 viene nominato sottosegretario e l'anno dopo vice ministro.
Wikipedia sottolinea però al riguardo che:
Questo Wikipedia, inizi a pensare, è una roba un po' troppo comunista, prevenuta, santora.

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