Inter - Bari, 4-0. E' ufficiale: è l'Inter l'antiInter

Galvanizzata dal fatto di essere una delle poche squadre che lo scorso anno non sono finite sotto i cingoli dell'ImmensInter, il Bari parte subito forte, cogliendo un palo clamoroso dopo venti secondi. Ma solo perché i ragazzi di Rafa erano ancora abbracciati a centrocampo per la foto ricordo. Fatto il suo, la compagine barese si mette diligentemente da parte, preparandosi ai successivi novanta minuti di incontrastato dominio nerazzurro. [...]
Da quella parte sono volatili per diabetici
Samuel Eto'o riprende da dove aveva lasciato in quel di Palermo, martellando la fascia sinistra con il piglio di un Unno incazzato. La figura tragica del giovane Pulzetti, chiamato a coprire un ruolo non suo per marcare uno degli attaccanti al momento più in palla del pianeta, ricorda molto quella di un condannato a morte cui venga negata sadicamente l'ultima sigaretta.

Da un plotone d'esecuzione che c'ha pure fretta di tornare a casa
La banda di Rafa Asciugamano Bassetti Benitez scorazza con fare impertinente nell'aria barese, fino a quando il solito Eto'o si beve mezza difesa, porge le condoglianze alla vedova di Pulzetti a bordo campo, e mette al centro una palla che il Principe può solo appoggiare di testa in rete.
E meno male, così ora la piantano di rompergli i coglioni e lo lasciano giocare. Firulì, firulà
Il Bari praticamente non c'è. D'altra parte, ogni volta che i biancorossi provano timidamente ad affacciarsi nella trequarti avversaria, si ritrovano incollati addosso Lucio e Samuel, con due facce così cattive che al confronto Ted Bundy era un candidato perfetto per un posto da ambasciatore dell'Unicef. Gli uomini di Ventura tirano allora un sospiro di sollievo quando Kabir Bedi Samuel è costretto a lasciare il campo per infortunio, sperando nell'ingresso di un centrale meno arcigno.
E invece entra Cordoba
FINE PRIMO TEMPO, Karaoke Underground. Il belga Gillet, che difende la porta del Bari da almeno 68 anni, può rilassarsi un attimo.
Jean François Gillet, il meglio di un uomo
SECONDO TEMPO. Prosegue imperterrita la caccia alla porta barese, e a un certo punto l'arbitro assegna un rigore all'Inter. E' chiaramente un rigore generoso, visto che SEMBRA che Rossi prenda la palla con il palmo aperto della mano, ma in realtà ci stava solo soffiando sopra.
Eto'o segna e festeggia come un pirla.
Assieme a Materazzi, che per queste cose non si tira mai indietro
Si continua a giocare e arriva un altro rigore. Che non c'era proprio, ma lo stile del tuffo di Lucio era tanto perfetto da raccogliere solo 8 e 9 dalle palette dei giudici a bordocampo.
Eto'o segna e festeggia un'altra volta come un pirla.
Assieme a Materazzi, che eccetera eccetera
Poi c'è tempo solo per veder aggirarsi per il verde di San Siro il casco di Cotechiño e per vedere il Principe metterne dentro un altro. 
Quattro a zero, partita rubata, siete come la Jube, sukare forte forte a chi di questo campionato, da cinque anni, fa il cazzo che le pare.


Commenti

  1. Nel frattempo Wes ha fatto pure in tempo a salvare una donzella

    http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/23-09-2010/io-soccorsa-sneijder-711229496889.shtml

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  2. Allineate pani e pesci da moltiplicare. Ormai ci siamo:
    http://docmanhattan.blogspot.com/2010/05/esclusivo-il-futuro-dellimmensinter.html

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  3. E' proprio l'inter l'antiinter mahuhuahuahuahu

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