"Ethan?" sbarca in America (tra due mesi)

Ne vai parlando a sproposito da tempo, ma finalmente ci siamo. Cioè, al trionfale debutto di Ethan negli Stati Uniti di McDonald’s, a quel 29 settembre che cambierà per sempre volto alla storia dei comics mancano in effetti ancora due mesi, ma siccome gli albi USA si prenotano tramite il catalogone Previews della Diamond, e siccome il Previews copre le uscite con due mesi di anticipo, c’è caso che il fumetto fantascienzo più intrigante degli ultimi centocinquant’anni* sia ora e subito in preordine in ogni fumetteria d’America (*non soffermiamoci ora in modo purerile sul fatto che il giudizio sia espresso da chi quel fumetto l’ha scritto, grazie). Il risultato? Assolutamente gratificante per un vecchio Marvel Zombie come te, certo. Non fosse per alcuni inquietanti effetti collaterali […]
Del tipo che, ok, il tuo nome che viene infilato da tutti i pusher online di comics sotto la voce “Writers” o un più generico "Authors" ti riempie il petto d’orgoglio come quella volta che al liceo, al campionato di calcio tra istituti della provincia, segnasti il gol di un soffertissimo 2-1 a culo e poi corresti sotto la tribunetta dei tifosi di casa per rivolgere loro ripetutamente il gesto dell’ombrello con una prodezza balistica subito prima di esser espulso per ragioni incomprensibili da un arbitro invidioso. Però accanto ad Alan Moore, sia pur solo per un mero errore d'indicizzazione alfabetica, no, dai. È troppo. Fossi in lui ti incazzeresti di brutto. Ma d’altronde se fossi in lui magari useresti Internet, visto che lui non l’ha mai fatto in vita sua. Cioè, i rischi che ti polverizzi con una delle sue formule di magia nera restano comunque molto bassi.


Commenti

  1. Get 'em, Tiger!

    (voglio il film di Ethan?, diretto però da Tarantino. E il soundtrack di Ethan? e i pupazzetti di Ethan?)

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