Campioni del mondo sotto il carro

Sono iniziati i mondiali. Tipo che, oh, sono iniziati i mondiali. Quella cosa che ogni quattro anni all'improvviso tutti ne capiscono di calcio, e poi i procuratori rifilano ai capoccia delle squadre di club dei pacchi clamorosi. Venga, venga presidente. Da questa parte. I mondiali, un solo pianeta, un solo sport, quelle menate sulla fratellanza dei popoli, poi vedi la partita della Francia e i tizi che abitano dal lato sbagliato delle Alpi c'è caso ti stiano ancora di più sui coglioni. Incredibile. I mondiali. Lippi che dice Non accetteremo nessuno sul carro dei vincitori. Vincitori? Cosa ti sei perso? Possono verificarsi due volte di seguito due eventi altamente improbabili? Si può essere colpiti due volte nella vita da un fulmine? Sì. Se hai abbastanza sfiga, sì. [...]
I mondiali. Le tv che inquadrano sempre due cose sugli spalti: i pirla vestiti da pagliacci e i gruppetti di pheeghe allo stato brado. Una volta erano solo le brasiliane, con le zinne di fuori. Ora ogni nazionale c'ha le sue maiale con i colori di guerra in tribuna. Con i numeri pornolesbo di default. Chi sono? Da dove vengono? Dove li hanno trovati i soldi per il biglietto? L'avranno poi pagato, il biglietto? E se sì, in natura? E se sì, quanti pompeeni costa un centrale primo anello numerata?

I mondiali. Questa cosa del brano ufficiale dei mondiali, che ora giusto per andare sul sicuro sono diventati i due brani ufficiali dei mondiali: Wavin' Flag di/dei/dai/non sapresti K'NAAN, e Waka Waka di Shakira. Che poi sta Shakira, in ogni canzone che fa deve metterci sta cosa della danza del ventre? L'abbiamo capito: sei nana, sei bionda finta, sbattere il culo è l'unica dote di natura che si ritrovano le donne della tua famiglia da dodici generazioni. Ma c'è proprio bisogno? Non puoi cantare seduta? Con le braccia conserte?
I mondiali. Lunedì gioca l'Italia. Te non sei entusiasta di quell'accozzaglia di mestieranti del pallone, ma di metterti a gufare la tua nazionale, come pure sai faranno parecchi stolti, non ci pensi proprio. A darsi le martellate sui propri poco patriottici zebedei si accomodino pure le trote.
Forza azzurri. Lippi uomo di tolla, ma forza azzurri.

I mondiali. I mondiali in Sudafrica. Un tuo compagno di classe è andato a vivere in Sudafrica, quindici anni fa. Una volta l'hai chiamato e gli hai chiesto, Tonì, come te la passi là a Johannesburg?
Bene, ti ha risposto. Ieri hanno sparato a due tizi davanti casa per rubargli la macchina. Quando mi vieni a trovare?
Uh, presto, gli hai detto. Tranquillo.

I mondiali. The Running Man sarebbe stato un brano ufficiale dei mondiali molto più adatto, molto più pregno di significati.

Commenti

  1. è già il mondiale delle trombette, sono insopportabili già dalla tv chissà allo stadio che tortura

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  2. Vuvuzettete! Durante la confederation cup, i cronisti Rai assicuravano che l'organizzazione sudafricana avrebbe impedito l'accesso delle trombette della morte durante il Mondiale.
    Sì, ciao.

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